In risposta al messaggio di Steu851 del 15/10/2022 alle 10:30:19Grazie Steu,
Tornando al quesito iniziale, l'acqua si dovrebbe poter caricare indipendentemente dallo stato no-frost lasciando la pompa spenta, poi dipende da quanto si è sottozero, se poco avendo la resistenza optional si può accenderela stufa al minimo possibile, dopo poco tempo la nofrost si può armare, prima che il boiler diventi bollente, se si ha ha disposizione la 230V una stufetta elettrica nella zona dove si trovano valvola e stufa può aiutare. Io in più ho il problema della batteria al litio e devo aspettare che la sua temperatura sia a 8° prima che si aboliti la ricarica
In risposta al messaggio di salito del 15/10/2022 alle 14:24:33
si può caricare il boiler bloccando manualmente su chiuso la valvola di sicurezza sia che si chiami Elaisi o Nofrost.in questo modo ci si toglie il pensiero di eventuali shok termici e si accende la stufa che porta a temperatural acqua la valvola l ambiente . ovviamente poi una volta che l acqua l ambiente la valvola stessa hanno superato la temperatura dei fatici circa4/5gradi ci si ricorda di riportare in modalità automatica la valvola In questo modo si ottiene di avere il pieno totale della scorta d acqua ...serbatoio e boiler ... Ovviamente con questo procedimento non serve procurarsi un riscaldatore extra camper resistenze e/o altro
In risposta al messaggio di ecostar del 15/10/2022 alle 14:59:26come ho detto è il sistema perchi teme lo shok termico e vuole fare in fretta
salito ripeto per l'ennesima volta che per la elasi basta solo accendere la stufa e con stufa accesa è possibile armare la elasi anche con temperatura ambiete sotto zero poi si riempie il boiler , in quel poco tempodi funzionamento la stufa non raggiunge temperature da shck termico pe la frostcontrol basta solo riscaldarla e mantenerla calda senza aspettare che la temperatura ambiente ove è posizionata superi 5 gradi , in entrambi i casi sconsiglio di manomettere una sicurezza bloccandola chiusa manualmente ma ognuno è libero di farsi male come meglio crede
In risposta al messaggio di ecostar del 15/10/2022 alle 15:53:56sarebbe ora
perfetto salito , a sto punto consigliate tranquillamente di manomettere una sicurezza e qualcuno prima o poi se la riderà ma qualcun altro se ne pentirà , visto come la pensi non interferirò oltre
In risposta al messaggio di salito del 15/10/2022 alle 16:18:04
sarebbe oraIl rischio di farsi male consiste nel non riportare alla sua funzione la valvola e cosi rischiare la rottura per gelo del boiler ...una volta che si posteggia il camper con riscaldamento spento senza scaricarel acqua Non alterare la descrizione della neutralizzazione momentanea in presenza della valvola di svuotamento in caso di gelo per arrivare in fretta alla temperatura di esercizio dell impianto torna al tuo monopattino che è più pericoloso il suo uso avendo potenza e velocità in più di quella concessa di legge .
In risposta al messaggio di ecostar del 15/10/2022 alle 21:18:32contracambio.
Sarebbe ora cosa ? , vorrei risponderti a modo ma preferisco compatirti
In risposta al messaggio di giomiller del 15/10/2022 alle 20:30:06la parola "forzatura" sembra che si faccia chi sa quale violenza inaudita Invece è un semplice tenere fermo il pistoncino in un caso e un bottone nell altro .
Concordo che sia NON giusto manomettere, ma io quando carico al freddo, blocco meccanicamente la elasi, carico acqua e boiler lasciando scorrere l'acqua girata sul caldo, accendo la stufa e parto. Alla pausa caffè inevitabledopo 10 15 minuti, (di solito parto alla mattina e so che mi fermo inevatobilmenre a bere un caffè) stacco la forzatura meccanica e spengo riscaldamento perché inizia a fare caldo. Ho truma diesel.
In risposta al messaggio di salito del 15/10/2022 alle 23:53:52La "forzatura" è un pezzo di legno rivestito di gomma che appoggio tra pulsante della armatura blu e supporto della struttura in ferro che c'è li vicino. Giusto per far capire a tutti cosa intendo per "forzatura".
la parola forzatura sembra che si faccia chi sa quale violenza inaudita Invece è un semplice tenere fermo il pistoncino in un caso e un bottone nell altro . Il tempo neccesario che l acqua nel boiler si riscaldi e facendola scorrere nei tubi arriva a scaldare la valvola .che si puo liberare dalla molletina nel caso della mia elaisi .
In risposta al messaggio di Trimegisto del 16/10/2022 alle 09:58:40Ciao, sono contento che tu abbia ripreso a scrivere qui perchè ci vogliono persone competenti su certi argomenti. Da chimico arruginito a volte scrivo sinteticamente qualcosa ma vedo che alcuni rimangono sulle loro posizioni lette su internet a modo loro, nel senso che se c'è scritto qualcosa che va bene a loro allora è così e basta.
Che la candeggina o qualunque altro prodotto a base di cloro possa danneggiare l’acciaio è una possibilità, ma prevederlo con certezza è tutt’altra faccenda. La ruggine non è altro che una miscela di ossidi del ferro,che è un metallo facilmente ossidabile anche dall’ossigeno dell’aria. Quindi l’acciaio comune (acciaio al carbonio) si ossida rapidamente con il cloro che è un ossidante energico, in grado di ossidare quasi tutti i metalli tranne quelli più nobili (oro, platino e pochi altri: rame e argento si ossidano).Il potenziale di riduzione standard ci dice quanto una sostanza è in grado di ossidare (cioè strappare elettroni) o, se vogliamo quanto è in grado di resistere all’ossidazione: ferro -0,44 volt, zinco -0,76V, rame +0,34, argento +0,80, oro +1,45, cloro +1,36V. Fin qui sembra facile, ma non lo è affatto: alluminio -1,67V, il più basso di tutti, dovrebbe ossidarsi solo a guardarlo e invece….. Ciò che cambia tutto è la cosiddetta “passivazione”, ovvero la capacità di alcuni metalli di ricoprirsi di una patina sottilissima(quasi monomolecolare) di ossido, compatto ed impermeabile, che protegge il metallo sottostante dall’ulteriore ossidazione, trasformandolo, di fatto, in un metallo nobile. E’ il caso di alluminio e titanio, i più passivabili, ma anche zinco, zirconio, cromo, nichel, piombo ed altri, fra i quali, purtroppo, non è compreso il ferro e di conseguenza ogni anno si spendono cifre iperboliche per prevenire e contrastare la corrosione. Inoltre ( e chiudo) il potenziale che trovate su qualunque tabella è calcolato in condizioni standard, in condizioni ordinarie può variare moltissimo e quindi “ribaltare” le previsioni. L’acciaio inox sfrutta la passivazione: 18% di cromo, 8-10% di nichel, 2% di molibdeno (solo nei migliori), lo rendono molto simile all’alluminio, il quale non teme gli ossidanti ma, ad esempio la salinità, che compromette la suddetta patina, sia pure molto lentamente. Tornando al dunque: cloro si o cloro no? Non lo so con certezza, ma sicuramente tutto dipende dalla concentrazione e dal tempo di contatto, poco dalla temperatura (i 140° C di cui si accennava non verranno mai raggiunti in un boiler pieno d’acqua, che notoriamente bolle a 100° C o poco più). D’altra parte un tempo c’era cloro nei detersivi per lavastoviglie, lo hanno tolto per ragioni ecologiche. Sulle guarnizioni il meccanismo di azione è diverso e non vi tedio, ma vale lo stesso discorso: poco concentrato o per poco tempo al 99% non succede nulla, ma eviterei di lasciare cloro in un serbatoio o nel boiler per mesi.