Inserito il 21/01/2010 alle: 09:44:59
La qualità "di solito" va di pari passo con il prezzo.
Quel "di solito" significa, per esempio, che un pò di inventiva, di intuizione e di tecnologia, potrebbe far emergere un costruttore: un pò di miopia c'è, sicuramente, quando ad esempio la produzione è indifferenziata, distinta solo per macrofascia di prezzo e non per caratteristiche strutturali.
La disposizione interna ne è un esempio.
Ci sono poi soluzioni ignorate talmente "avveniristiche" che erano sul mercato 20 anni fa (pensiamo ai sedili guida scorrevoli o con lo schienale ribaltabile, vedi Wingamm; o al divanetto passeggeri scorrevole di 90 gradi, vedi oggi alcuni AZ).
Ci sono soluzioni talmente "avveniristiche" che sono usuali in altri mercati, come le slide.
Per il peso, ci sono le meccaniche superiori (quelle più care, ma anche quelle più economiche, come il nuovo Transit).
Tutto ciò però poteva avvenire quando il polmone era ossigenato, 2002-2006, mentre è utopistico pensare che avvenga oggi.
Poi c'è un mercato "drogato", con un rapporto radiazioni / immatricolazioni molto inusuale, con una propensione al lusso (settore dove si sviluppa l'innovazione) molto bassa, e con numerosi equivoci di fondo (a cominciare dall'idea che il v.r. sia una scelta economicamente valida, e per finire con la tesi per cui il posto elettivo per la sosta è una strada anzichè un campeggio, con la conseguenza che è mancato quel raccordo con gli operatori turistici che avrebbe dato spina dorsale al settore).
Per quanto riguarda il peso, tutto ciò ha inciso, secondo me, notevolmente:
- il "problema peso", frutto di una sensibilità nuova, nasce dal consumatore (io penso grazie al tam tam su internet più che altro) e perviene al costruttore: è l'esatto contrario di quanto avviene nell'industria automobilistica, dove la produzione si inventa l'airbag e l'abs, e la propone al consumatore;
- la produzione si è trovata impreparata;
- l'utenza è, spesso, alla prima esperienza (e ci sono numerosi camper "figli unici", che non hanno nè predecessori nè successori), quindi spesso coglie la reale esistenza del problema a acquisto fatto;
- aggiungiamoci che la legge è un optional, per cui di fatto il mercato si sorregge sul presupposto che nessuno controlla (finchè un camper di 4 tonnellate tirerà sotto una comitiva di pellegrini a Santiago del Compostela, e dal momento di quel telegiornale cominceranno a fermarci);
- infine, l'idea che "il camper è per tutti" (non di per sè errata, ma all'atto pratico molto poco frequente, chissà perchè, in altri settori) ha suscitato l'equivoco che per 40.000 euro si possa avere un mezzo nel contempo, di buona fattura e con tutte le carte in regola.
Insomma, c'è poco fa fare, se uno vuole un vestito sartoriale, con pantaloni che consentono la risvolta anche a chi è un metro e novanta, e che non rischi di scucirsi nelle chiappe alla prima seduta, lo compra dal sarto, e non all'Oviesse.
Se lo compra alla Standa, e poi pretende che nessuno se ne accorga, purtroppo è una pia illusione.
p.s., nel caso specifico, Marlin del 2004 con (soli) 700 kg di carico, non arrivai impreparato, è vero che sbagliai di diversi chili la stima, ma non arrivai per nulla impreparato.
Devo anche dire che se il mezzo (sostanzialmente un entry level), o altri simili, invece che 35.000 euro fossero costati 45.000, avrei alla fine, giocoforza, declinato con cortesia la scelta plein air