In risposta al messaggio di Mark74xx del 08/07/2022 alle 19:20:34Io non ho la tua conoscenza del settore, faccio tutt'altro, ma da quanto scrivi ho il sentore che non ne usciremo a breve.
Ciao io non sono nel campo elettronico ma dei pneumatici per noi il grosso problema sono tornati ad essere i porti bloccati o quasi (Cina, Korea e Jappone) oltre ai prodotti già finiti, arrivano da li anche i semilavoratie le materie prime (quindi anche che chi potrebbe produrre in europa è fermo o rallentato) il prezzo dei containers si è stabilizzato e in leggera flessione, anche acciaio grezzo in flessione e disponibile. Guerra in Ucraina e Covid sono solo nua scusa per mettere davanti ad ogni discussione un ostacolo non discutibile. Ho diversi clienti costruttori di veicoli e allestitori che lamentano assoluta mancanza di elettronia (cablaggi, schede e centraline) la guerra che vivremo a breve sarà quella del trasporto ultimo miglio, costi praticamente raddoppiati (gasolio, Ad Blue, autostrade e gomme)e in più non si trovano autisti C-E con CQC (ci sono aziende che offrono anche oltre i 3000€/mese netti per fare solo giornata). Hanno ancora appalti fatti su tariffe vecchie che oggi sono insostenibili e conviene pagare penali piuttosto che viaggiare a quel prezzo. Quindi in conclusione si vivrà a breve una impennata dei prezzi al dettaglio di tutti i beni o il blocco dei trasporti. ...torneremo ai relè e valvole pneumatiche per ovviare alla mancanza di centraline e chip, il problema che oggi se manca un chip si ferma tutto. Come diceva Luca 675, ci sono 500 veicoli pronti in un piazzale a cui magari manca solo una centralina. L'uscita c'è e si vede, ma ha un prezzo che nessuno vuole pagare, la dovrebbero smettere di mettere in difficoltà chi lavora veramente (anche le banche iniziano a ventilare aumento dei tassi) toneremo agli anni '70/'80 quando la Magneti Marelli faceva l'elettronica, Fiat/Alfa/Lancia le auto e Pirelli le gomme da Torino a Termini Imerese ma tutto in casa, altro che containers e globalizzazione. ...e i soldi girano in casa... Scusate lo sfogo...
In risposta al messaggio di Giuliopgn del 12/07/2022 alle 22:27:44Perchè chi si trova nella situazione di acquistare un camper o, peggio, se lo ha ordinato e non arriva, parlandone in continuazione peggiora le proprie aspettative.
Perché, parlandone, una situazione negativa dovrebbe peggiorare? Lo scambio di informazioni, anche da diversi punti di vista, a ragion veduta aiuta sempre tutti.
In risposta al messaggio di Clint del 13/07/2022 alle 15:30:22"alcuni concessionari chiuderanno"
Ho l'impressione che con pochi mezzi nuovi da vendere e mancando l'usato, alcuni concessionari chiuderanno.
In risposta al messaggio di salvatore del 13/07/2022 alle 15:48:10Se prima vendevi 50 mezzi nuovi e adesso ne vendi 20...la vedo dura...
alcuni concessionari chiuderanno Non so se sia possibile perche' verosimilmente hanno parecchi ordini in corso. A leggere in Rete, qualcosa arriva e la stanno vendendo. A prezzi molto remunerativi, suppongo, in quanto non fanno sconti. Bisogna pero' vedere se coprono i costi fissi. Magari il settore assistenza va bene.
In risposta al messaggio di salvatore del 13/07/2022 alle 15:48:10Non sarebbe la prima volta che purtroppo succede nel settore automotive: i concessionari sono delle società, non sono certo gli acconti incamerati che gli impediscono di chiuderle (o farle fallire) anzi, molte volte questo è successo volutamente. E dopo sono dolori a recuperare il credito.
alcuni concessionari chiuderanno Non so se sia possibile perche' verosimilmente hanno parecchi ordini in corso. A leggere in Rete, qualcosa arriva e la stanno vendendo. A prezzi molto remunerativi, suppongo, in quanto non fanno sconti. Bisogna pero' vedere se coprono i costi fissi. Magari il settore assistenza va bene.
In risposta al messaggio di Furio59 del 14/07/2022 alle 12:34:19La mia esperienza mi dice che un imprenditore non fa fallire volutamente la propria impresa.
Non sarebbe la prima volta che purtroppo succede nel settore automotive: i concessionari sono delle società, non sono certo gli acconti incamerati che gli impediscono di chiuderle (o farle fallire) anzi, molte volte questoè successo volutamente. E dopo sono dolori a recuperare il credito. Questo è successo anche dieci anni fa nel settore della nautica colpito dalla crisi, e con importi in ballo ben maggiori di quello di un camper.
In risposta al messaggio di ledzep del 14/07/2022 alle 16:41:39Beninteso per fallimento intendo la procedura prevista dalla legislazione fallimentare, ivi compresi i suoi derivati (concordati, amministrazioni straordinarie, piani di risanamento, ecc.)
confermo...nel mio mestiere di libero professionista in un settore investito negli ultimi 20 anni da una rivoluzione tecnologica ho visto tante aziende fallire. Ne conosco solo una il cui proprietario è stato abbastanzarazionale e accorto da chiudere in tempo. Tutte le altre hanno chiuso solo quando hanno toccato il fondo del baratro con danni per il proprietario, i dipendenti e i fornitori, ben più gravi
In risposta al messaggio di Furio59 del 14/07/2022 alle 17:02:47Prima di dare appellativi molto forti io ci penserei un attimo (credimi lo dico senza alcun intento polemico): se io acquirente di un bene verso un acconto a un'impresa per la fornitura di un successivo bene, e questa nel frattempo fallisce, il contratto rimane sospeso (art. 72 legge fallimentare) fino a quando il curatore riceve l'autorizzazione per subentrare nel contratto in luogo del fallito.
Certo quasi sempre è così, ma qualche volta, specie nel mondo degli autosaloni, c'è stato anche il personaggio che si è comportato da delinquente. Forse sono situazioni che non centrano con la crisi, questo è vero,ma in entrambi i casi il risultato non cambia. Nel 2011 sono stato l'ultimo a ricevere la barca da un noto cantiere italiano, le altre sono rimaste in costruzione: i rispettivi proprietari hanno perso tutto, quasi tutte avevano dei leasing già accesi (una prassi normale nel mondo della nautica di quel tempo, per via delle agevolazioni fiscali), che hanno comportato grosse problematiche e perdite ingenti di denaro.
In risposta al messaggio di chorus del 14/07/2022 alle 17:01:12si si...quello intendevo. In un solo caso ho visto un imprenditore che ha capito per tempo che la strada della sua azienda era diventato un vicolo cieco e ha chiuso con abbastanza soldi in tasca da mettersi in pari con fornitori dipendenti e stato. In genere continuano, continuano e poi continuano ancora, negano l'evidenza e poi si ritrovano in breche di tela, e i creditori pure...
Beninteso per fallimento intendo la procedura prevista dalla legislazione fallimentare, ivi compresi i suoi derivati (concordati, amministrazioni straordinarie, piani di risanamento, ecc.)
In risposta al messaggio di ledzep del 14/07/2022 alle 18:31:02Non avrei potuto dirla meglio.
si si...quello intendevo. In un solo caso ho visto un imprenditore che ha capito per tempo che la strada della sua azienda era diventato un vicolo cieco e ha chiuso con abbastanza soldi in tasca da mettersi in pari con fornitoridipendenti e stato. In genere continuano, continuano e poi continuano ancora, negano l'evidenza e poi si ritrovano in breche di tela, e i creditori pure... E' un comportamento che umanamente capisco, difficile ammettere di essere arrivati alla fine di un'avventura che magari è durata anni. Anche perchè nella nostra cultura il fallimento aziendale è visto come fallimento personale diversamente che in altri paesi dove è accettato per quello che è: un fallimento negli affari che può capitare a tutti e che può anche essere un'occasione da cui ripartire
In risposta al messaggio di Subalpino del 15/07/2022 alle 08:06:19Può essere che mi sbagli, ma gli acconti versati dovrebbero rimanere nelle disponibilità della società (sempre che non siano stati girati al produttore). Se vengono indebitamente dirottati al proprietario, è un attimo passare alla bancarotta fraudolenta, e lì si va nel penale.
I casi di fallimento con i soldi in cassa sono piuttosto rari perchè i soldi non ci sono, perchè le banche giustamente avevano da tempo chiesto il rientro e il fisco inps etc hanno un credito da molte cifre. I soldiguadagnati dal proprietario sono da tempo investiti nelle proprietà dei figli, mogli, amanti o in qualche conto estero. Il problema è che questa gente continua a girare per strada magari con il macchinone nuovo e l'orologione d'oro. Un esempio recente di B2C fallita in liquidazione è Air Italy ex Meridiana che ha rimborsato al 100% i biglietti dei voli ai clienti finali, ma qui stiamo parlando di Aga Khan e Qatar, per loro vuol dire perdere gli spiccioli per il caffè.