In risposta al messaggio di Faoo del 19/06/2018 alle 23:11:05Per esempio il piccolo e poco automotive Friuli:
Una cosa tribolo a comprenderla, in realtà molte ma parto da questa, sento sempre dire che noi siamo i più grossi fornitori della componentistica delle auto Tedesche, qualche d uno sa di quali componenti? Anche perchéla Germania è piena di indistria che fa componentistica...Per Caso la vendono a Fiat? Sempra una battuta ma in realtà me lo sono sempre chiesto...
In risposta al messaggio di Prat del 21/06/2018 alle 12:49:22
Per esempio il piccolo e poco automotive Friuli: nella zona del Pordenonese si ingegnerizzano e realizzano gli stampi su cui si fanno plance , e i cruscotti ... Verso Nord ad Amaro presso La Seima si produconofanali un pò per tutti i produttori di auto ... Verso Est al confine con la Slovenia si producono le migliori bombole per stoccaggio Gas GPL e metano .. Se andiamo ad analizzare cosa si fa nelle molto più sviluppate Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna... c'è da scrivere fino a stasera Aggiungo inoltre che E' normale che un tecnico, un designer o un progettista faccia tappa per la sua formazione professionale in ambienti Italici... Forse noi Italiani dovremmo andare a scuola di imprenditoria perchè non abbiamo le capacità per portare le nostre grandi aziende e finiamo per venderle agli altri Parere personale
In risposta al messaggio di Prat del 22/06/2018 alle 18:29:23Comunque vendere il brevetto del "commonrail" a Bosch per 80 miliardi di vecchie lire perchè il capi/manager non credevano ai propri ingegneri non è stata una furbata !
Ciao Pablitta Non condivido il tuo ragionamento per il semplice fatto che da un punto di vista industriale non tutti i prodotti valgono lo stesso in termini di Know out.. e di volumi di produzione.. Le macchine non si producono... si ingegnerizzano e poi si assemblano... Qui mi fermo perchè siamo fuori tema... In Italia si producono componenti ad alto valore tecnologico per il settore automotive: ecco perchè ci comprano le aziende. Un saluto
In risposta al messaggio di Prat del 22/06/2018 alle 18:29:23Mha...continuo a non capire , premesso che se vai in Germania è pieno di industria che produce componenti automotive, ma non solo anche in Francia e adirittura in Austria, non so quali sono le aziende che dici tu, per me se fai un prodotto con alto contenuto tecnologico e sei leder sul mercato nessuno ti compera ma sei tu che fai il mercato...Generalmente tui comperano quando sei in crisi ...non quando sei al top...
Ciao Pablitta Non condivido il tuo ragionamento per il semplice fatto che da un punto di vista industriale non tutti i prodotti valgono lo stesso in termini di Know out.. e di volumi di produzione.. Le macchine non si producono... si ingegnerizzano e poi si assemblano... Qui mi fermo perchè siamo fuori tema... In Italia si producono componenti ad alto valore tecnologico per il settore automotive: ecco perchè ci comprano le aziende. Un saluto
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 22/06/2018 alle 20:17:10Ciao
Comunque vendere il brevetto del commonrail a Bosch per 80 miliardi di vecchie lire perchè il capi/manager non credevano ai propri ingegneri non è stata una furbata !
In risposta al messaggio di plinio63 del 25/06/2018 alle 12:30:21In quel momento Fiat non era assolutamente il maggior produttore di motori diesel , forse ti sbagli con Peugeot o Mercedes o altri. In ogni caso vendettero il brevetto perchè i manager non credevano ai propri "tecnici" e pensavano che i crucchi di VW che producevano il sistema iniettore pompa fossero dei geni .... della serie l'erba del vicino è sempre più verde.
Ciao sei certo che vendettero il progetto per quel motivo? Non sarà forse che mentre lo sviluppavano l'Italia (quella il cui governo è imputato di aiutare la FIAT da sempre) decise di raddoppiare il superbollo diesel portandonela quota di mercato dal 24% (1990) al 6% del 1991 privandone la sua principale azienda e se stesso del gettito da vendite e riscossione? Ricordo peraltro che in quel momento FIAT era il primo produttore mondiale di motori diesel (se la memoria non mi difetta, 440.000 nel 1990) ma ancora troppo concentrata nel mercato interno. Fu questo, la perdita del mercato di sbocco insieme al bisogno di cassa (per altre ed errate scelte), a determinare le cessione accompagnata, a conferma di ciò, dalla richiesta di Bosch di cercare un partner a garanzia dei volumi. FIAT accettò a condizione che non fosse un diretto concorrente e il nome fatto dai tedeschi fu MB. Questo spiega anche la concomitanza della presentazione nel 1997 nella stessa settimana dei due rispettivi modelli che per primi adottavano quella tecnologia: la 156 e la C220. Scelta evidentemente concertata.
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 25/06/2018 alle 14:41:23No mi dispiace, nel 1990 FIAT era il primo produttore mondiale di motori diesel, ne sono certo. Lo era grazie al piccolo 1,3 L della Uno, ma lo era. PSA e MB non avevano nulla di così piccolo che desse i volumi di FIAT.
In quel momento Fiat non era assolutamente il maggior produttore di motori diesel , forse ti sbagli con Peugeot o Mercedes o altri. In ogni caso vendettero il brevetto perchè i manager non credevano ai propri tecnici e pensavanoche i crucchi di VW che producevano il sistema iniettore pompa fossero dei geni .... della serie l'erba del vicino è sempre più verde. Comunque 80 miliardi di Lire non erano sicuramente una cifra stratosferica per l'epoca , una Panda 4x4 costava sui 15 milioni di Lire
In risposta al messaggio di plinio63 del 25/06/2018 alle 15:47:06Voglio informarmi perché non mi torna...Se non erro il 1300 era montato solo dalla uno..e la uno non mi torna fosse la macchina più venduta al Mondo...Ma forse mi sbaglio.
No mi dispiace, nel 1990 FIAT era il primo produttore mondiale di motori diesel, ne sono certo. Lo era grazie al piccolo 1,3 L della Uno, ma lo era. PSA e MB non avevano nulla di così piccolo che desse i volumi di FIAT.Poi per quanto riguarda i tanti o pochi miliari, bisognerebbe esser stati li in quel momento con le carte in mano e i conti alla canna del gas, come infatti si trovarono nel 1993. In ogni caso se non hai più un mercato, l'innovazione la capitalizzi prima che ammuffisca sugli scaffali.
In risposta al messaggio di Faoo del 28/06/2018 alle 22:34:00Io non l'ho scritto. Certo è che arrivarono a produrne 3200 al giorno. Ricordo il caso di un concessionario Fiat di Roma che ritirò 5 esemplari di Mercedes 240D in permuta per altrettante Uno 1.3D. Impensabile oggi, ma quello che significò quella macchina con quel motore per le casse aziendali e statali è impressionante.
Voglio informarmi perché non mi torna...Se non erro il 1300 era montato solo dalla uno..e la uno non mi torna fosse la macchina più venduta al Mondo...Ma forse mi sbaglio.
In risposta al messaggio di Faoo del 28/06/2018 alle 22:34:00Ciao Faoo
Voglio informarmi perché non mi torna...Se non erro il 1300 era montato solo dalla uno..e la uno non mi torna fosse la macchina più venduta al Mondo...Ma forse mi sbaglio.
In risposta al messaggio di salvatore del 29/06/2018 alle 18:50:25Sulla Corsa è stato montato il 1275 con distribuzione a catena e common rail. Ma si tratta del motore anni 90 e condiviso grazie all' accordo con GM. Nulla a che vedere con quello di cui si parla sopra.
Ciao Faoo Sono sicuro che il piccolo diesel e' stato montato a lungo sulle Opel Corsa (mio fratello ne ha una).