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In risposta al messaggio di il tornitore del 12/05/2019 alle 23:24:26Certo i materiali che citi sarebbero meglio del cartone usato ma porterebbero il costo del camper a livelli stratosferici, quindi in pratica non rimane che guidare con prudenza e contenere la velocità del mezzo, in oltre si guadagna pure sui consumi che si riducono in modo significativo.
Concordo con l'analisi fatta da nanonet e quanto dice Davnet75 per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza attivi e passivi, ma vorrei aggiungere che questi dispositivi non devono far calare l'attenzione e la concentrazionealla poichè alcuni possono pensare intanto c'è il sistema di frenata d'emergenza o che altro dispositivo. Per quanto riguarda il fatto di irrobustire la struttura cosicché la stessa abbia buone capacità di assorbire gli impatti... bisognerebbe adottare, esempio, pannelli sandwich a nido d'ape con fibra di carbonio/kevlar e nomex (oltretutto è un isolante termico e ritardante di fiamma) o alluminio... oppure utilizzare il pre-preg; adottare degli assorbitori di energia in alluminio che sono sempre a nido d'ape, etc. Con una struttura del genere si ha la possibilità di ancorare meglio e in modo più stabile i mobili e quant'altro... la stessa struttura verrebbe fissata meglio al telaio. Per dire sulle F1 si utilizza un pannello sandwich composto internamente dal nido d'ape in alluminio (il suo spessore dipende dagli sforzi che deve subire il telaio in una determinata area) il quale viene racchiuso da fogli di fibra di carbonio (o kevlar), impregnati di resina epossidica, a più strati (nelle zone più sollecitate si possono avere anche più di 10 strati); a seconda dei casi si orientano le fibre in modo diverso (o nella stessa direzione) per distribuire o concentrare le forze. La tecnologia ci sarebbe... ma i costi salgono e non di poco. Viaggiare in MH o semi-integrale cambia relativamente poco dal punto di vista della resistenza agli impatti... altro discorso è il Van, ma comunque sia non ci sarà mai la totale sicurezza.
In risposta al messaggio di sergiozh del 13/05/2019 alle 09:45:10C'è un solo modo, 35ql leggero e ben dotato di ADAS perché no, anche ben motorizzato,
molto importante nella guida per me sarebbe tenere una bella distanza dai veicoli precedenti e cercare di evitare di avere camion davanti e dietro.
In risposta al messaggio di Rascal del 13/05/2019 alle 09:19:03Infatti ho detto che i costi aumenterebbero e non di poco... Ma comunque non penso a cifre stratosferiche... non ci sono da cercare le massime proprietà meccaniche e la leggerezza assoluta (con fibre di carbonio particolari tipo la toray t1100g e con leghe di alluminio tipo la 7000 detta ergal o la 8000), non siamo in F1 o in aeronautica.
Certo i materiali che citi sarebbero meglio del cartone usato ma porterebbero il costo del camper a livelli stratosferici, quindi in pratica non rimane che guidare con prudenza e contenere la velocità del mezzo, in oltre si guadagna pure sui consumi che si riducono in modo significativo.
In risposta al messaggio di franco49tn del 13/05/2019 alle 11:34:40Questo motore della Achates adottato sul Peterbilt 579 verrà messo su strada nel 2019-2020 per solo test e non in listino. Dai test alla messa in produzione ne passa del tempo...
Il prossimo lo ordineremo su questo Peterbilt con nuovo motore Achates Motors da 10,5 lt. 2 tempi diesel Tra i primi motori prodotti da Achates Power è un 10,6 litri a gasolio rivolto specificatamente alle motrici degliautotreni che eroga 450 cv con una coppia di 2372 Nm, ma con una riduzione del -15% di CO2 e del -90% di NOx rispetto alle norme federali anti inquinamento. Questo motore sarà montato nel 2019 su due motrici Peterbilt delle aziende Tyson Foods e Walmart che le utilizzeranno quotidianamente per le loro consegne in California. Inoltre, Achates Power sta collaborando con Cummins Inc., uno tra i maggiori produttore al mondo di motori diesel, per realizzare una versione militare del motore a 4 cilindri (8 pistoni) da 14,3 litri da montare sui tank Bradley.
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/05/2019 alle 12:41:47La maggiore sicurezza a seguito di un impatto, si ottiene attraverso uno studio della risposta della struttura del mezzo all’impatto, ed in particolare attraverso la deformazione controllata del telaio e della carrozzeria, in grado di assorbire, il più possibile, l’energia provocata dall’impatto.
Infatti ho detto che i costi aumenterebbero e non di poco... Ma comunque non penso a cifre stratosferiche... non ci sono da cercare le massime proprietà meccaniche e la leggerezza assoluta (con fibre di carbonio particolaritipo la toray t1100g e con leghe di alluminio tipo la 7000 detta ergal o la 8000), non siamo in F1 o in aeronautica. Ricondivido il fatto di guidare con prudenza, attenzione, concentrazione e buon senso. Personalmente imporrei il limite dei 100-110km/h ai camper.
In risposta al messaggio di Davnet75 del 13/05/2019 alle 13:41:07Infatti ho parlato di pannelli sandwich con core a nido d'ape in alluminio (migliore del nomex per assorbire gli urti, esempio lega d'alluminio 3003) poichè proprio il nido d'ape ha grandi capacità di assorbire l'energia in quanto la struttura in alluminio dell'anima del pannello si deforma.
La maggiore sicurezza a seguito di un impatto, si ottiene attraverso uno studio della risposta della struttura del mezzo all’impatto, ed in particolare attraverso la deformazione controllata del telaio e della carrozzeria,in grado di assorbire, il più possibile, l’energia provocata dall’impatto. Per rendere l’idea, non servirebbe a nulla avere una cellula di un materiale resistentissimo ed indeformabile, perché l’energia cinetica conseguente all’impatto, in questo caso, si scaricherebbe integralmente sugli occupanti e sui loro organi interni. Le automobili ed i furgoni hanno una struttura del telaio e della carrozzeria tali da consentire (in parte ed entro certi limiti) di assorbire e trasferire parzialmente l’energia provocata dall’impatto a tali strutture anziché agli occupanti.
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/05/2019 alle 14:43:24Allora così è diverso. Certo che significherebbe ristrudiare ex novo la struttura, ed i costi lieviterebbero enormemente.
Infatti ho parlato di pannelli sandwich con core a nido d'ape in alluminio (migliore del nomex per assorbire gli urti, esempio lega d'alluminio 3003) poichè proprio il nido d'ape ha grandi capacità di assorbire l'energiain quanto la struttura in alluminio dell'anima del pannello si deforma. Il comportamento di un pannello sandwich con fogli esterni in fibra di carbonio o kevlar e core a nido d'ape in alluminio ha caratteristiche meccaniche e reagisce agli sforzi in modo totalmente diverso dal singolo foglio di fibra di carbonio; infatti dal punto di vista meccanico la struttura è paragonabile ad una trave a doppio T. Non bisogna pensare che utilizzando il carbonio la struttura risulti indeformabile... in sè per sè il foglio di carbonio dopo averlo impregnato con resina epossidica e fatta fare la polimerizzazione è rigido e pressochè indeformabile; ma un pannello sandwich con anima interna di alluminio a nido d'ape assume comportamenti tutt'altro che indeformabili... poi ci sono fibre di carbonio diverse e lo stesso dicasi per le resine e gli adesivi adottati per l'incollaggio. Esempio in questa foto si sta effettuando una prova di flessione a 4 punti su un pannello sandwich con core a nido d'ape in nomex e neoprene (parte nera) e fogli di carbonio all'esterno; la deformazione è evidente (almeno 15-20mm ad occhio). Se l'anima fosse in alluminio le caratteristiche meccaniche migliorerebbero e soprattutto la capacità di assorbire l'energia. Ovviamente bisognerebbe studiare la struttura in modo adeguato con i montanti e il resto del telaio capace di scaricare l'impatto sull'intera struttura e adottare assorbitori d'energia in alluminio a nido d'ape.
In risposta al messaggio di Davnet75 del 13/05/2019 alle 14:53:46"Fino a che non introdurranno dei test obbligatori è pressoché impossibile che qualche produttore si muova in tal senso."
Allora così è diverso. Certo che significherebbe ristrudiare ex novo la struttura, ed i costi lieviterebbero enormemente. Fino a che non introdurranno dei test obbligatori è pressoché impossibile che qualche produttoresi muova in tal senso. I clienti tra l'altro pongono ancora poca attenzione sulla sicurezza cose in questo ambito. Meno male che gli ADAC a breve saranno presenti su tutti i mezzi, e l'aumento dei sistemi di sicurezza attiva potranno in parte porre rimedi su queste carenze di sicurezza passiva.
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/05/2019 alle 12:41:47Concordo pienamente sul limite dei 100 per i camper.
Infatti ho detto che i costi aumenterebbero e non di poco... Ma comunque non penso a cifre stratosferiche... non ci sono da cercare le massime proprietà meccaniche e la leggerezza assoluta (con fibre di carbonio particolaritipo la toray t1100g e con leghe di alluminio tipo la 7000 detta ergal o la 8000), non siamo in F1 o in aeronautica. Ricondivido il fatto di guidare con prudenza, attenzione, concentrazione e buon senso. Personalmente imporrei il limite dei 100-110km/h ai camper.
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In risposta al messaggio di Kiboko del 13/05/2019 alle 16:46:54Conosco bene quei camper fatti dalla BIMOBIL, oltretutto la cellula è rapidamente scarrabile e sostituibile con cassone per usarlo durante la settimana per lavoro e WE per turismo.
2 commenti, uno sulla prudenza e uno su cosa fare Sulla prudenza e attenzione alla guida siamo tutti d’accordo, ovviamente, e almeno a parole. Spero non solo in camper, ma sempre Ma la nostra prudenza e attenzione, nonci garantisce che anche gli altri guidino allo stesso modo. Le statistiche dicono che la maggior parte degli incidenti non avvengono in autostrada. Ad esempio, e su incidenti personalmente visti Se la macchina sull’altra corsia sbaglia a uscire per un sorpasso, anche se voi andate a 50 km/h, è sempre un bel botto Se in un tornante un furgone sbaglia la curva e vi entra nella fiancata, la vostra prudenza è inutile Se un vecchietto con cappello non vede lo stop ed esce tranquillo all’incrocio su una statale mentre passate anche voi, non lo schivate Per cui, OK alla sicurezza attiva (ESP, ABS, stop automatico ecc. ecc. ecc. ) ma fino a quando la guida resterà a forte componente umana, sarà necessaria anche la sicurezza passiva E allora cosa fare? Secondo me una soluzione in grado di offrire lo stesso standard di sicurezza previsto dal costruttore agli occupanti durante la marcia, è mantenere integra la cabina di guida, inclusi i montanti e il tetto, fino alla paratia posteriore, e legare il numero degli occupanti a quelli che possono sedere nella cabina Cabina corta? Camper con max 2/3 posti Cabina doppia? Camper con max 4/6 posti Il passaggio cabina/area living avverrebbe tramite una porta che separa i 2 ambienti e che impedirebbe agli oggetti di arrivare dentro la cabina e magari con un sistema di sicurezza per cui se non è chiusa il camper non parte, com'è già adesso nei camion allestiti da viaggio La zona living, perdendo qualsiasi aspetto strutturale, sarebbe una cellula che risponderebbe solo a criteri di supporto all’allestimento interno, coibentazione e resistenza aerodinamica. Qualcosa simile a questo Questa soluzione non imporrebbe ai costruttori di cambiare i metodi costruttivi (ad es. dagli attuali pannelli in carta velina a laminati in sandwich con core a nido d'ape, magari con materiali esotici quali nomex, fibra di carbonio, kevlar) che richiederebbero anche delicati processi di realizzazione e costi per la trasformazione della catena produttiva Certo, si perderebbe in spazio. Ma si guadagnerebbe in sicurezza.
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In risposta al messaggio di Kiboko del 13/05/2019 alle 16:46:54Ho visto solo una volta (al camping di Francoforte) un mezzo simile, però su Ducato, stessa identica tipologia, cioè le 4 porte in cabina e relativi posti a sedere, eccolo:
2 commenti, uno sulla prudenza e uno su cosa fare Sulla prudenza e attenzione alla guida siamo tutti d’accordo, ovviamente, e almeno a parole. Spero non solo in camper, ma sempre Ma la nostra prudenza e attenzione, nonci garantisce che anche gli altri guidino allo stesso modo. Le statistiche dicono che la maggior parte degli incidenti non avvengono in autostrada. Ad esempio, e su incidenti personalmente visti Se la macchina sull’altra corsia sbaglia a uscire per un sorpasso, anche se voi andate a 50 km/h, è sempre un bel botto Se in un tornante un furgone sbaglia la curva e vi entra nella fiancata, la vostra prudenza è inutile Se un vecchietto con cappello non vede lo stop ed esce tranquillo all’incrocio su una statale mentre passate anche voi, non lo schivate Per cui, OK alla sicurezza attiva (ESP, ABS, stop automatico ecc. ecc. ecc. ) ma fino a quando la guida resterà a forte componente umana, sarà necessaria anche la sicurezza passiva E allora cosa fare? Secondo me una soluzione in grado di offrire lo stesso standard di sicurezza previsto dal costruttore agli occupanti durante la marcia, è mantenere integra la cabina di guida, inclusi i montanti e il tetto, fino alla paratia posteriore, e legare il numero degli occupanti a quelli che possono sedere nella cabina Cabina corta? Camper con max 2/3 posti Cabina doppia? Camper con max 4/6 posti Il passaggio cabina/area living avverrebbe tramite una porta che separa i 2 ambienti e che impedirebbe agli oggetti di arrivare dentro la cabina e magari con un sistema di sicurezza per cui se non è chiusa il camper non parte, com'è già adesso nei camion allestiti da viaggio La zona living, perdendo qualsiasi aspetto strutturale, sarebbe una cellula che risponderebbe solo a criteri di supporto all’allestimento interno, coibentazione e resistenza aerodinamica. Qualcosa simile a questo Questa soluzione non imporrebbe ai costruttori di cambiare i metodi costruttivi (ad es. dagli attuali pannelli in carta velina a laminati in sandwich con core a nido d'ape, magari con materiali esotici quali nomex, fibra di carbonio, kevlar) che richiederebbero anche delicati processi di realizzazione e costi per la trasformazione della catena produttiva Certo, si perderebbe in spazio. Ma si guadagnerebbe in sicurezza.
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In risposta al messaggio di immortale1 del 12/05/2019 alle 16:56:53Questi test non sono omologativi ma servono solo per il rating EuroNCAP. La legge - per ora - non impone nulla: sono solo le case automobilistiche che "chiedono" all'EuroNCAP di testare i loro mezzi per assegnargli un rating da poter poi usare come incentivo alla vendita in particolare mode nel resto d'Europa visto che noi italiani siamo meno sensibili a queste cose.
vedendo il video e quello che accade al MH per me non dovrebbero essere omologati dei mezzi di quel tipo per la sicurezza e l'incolumità delle persone a bordo. ma non ci sono delle specifiche normative di sicurezze che dettano le caratteristiche di un veicolo su strada ? sarei curioso di vedere come si comporta un VAN