In risposta al messaggio di ledzep del 20/10/2021 alle 08:36:49Tutto questo è ben noto, la mancanza di materie prime riguarda un po tutti i settori.
alcune precisazioni: la fine della produzione del motore endotermico nel 2035 è una proposta della Commissione Europea che deve essere discussa e approvata dagli stati. Un'ipotesi soggetta a trattativa, non una decisionegià presa. Fine della produzione non vuol dire certo fine della circolazione. Quanti mezzi euro zero, la cui produzione fu vietata nel 1992, ci sono ancora in giro? Infine. Questo post su Facebook di Andrea di Nordaffari spiega bene la situazione in cui siamo e che consiglia chi ha la possibilità di avere un camper nuovo di prenderlo subito senza farsi inutili menate sul suo valore tra 15 anni: RITARDI PRODUZIONE La situazione mondiale produttiva del settore automotive non ha mai visto una crisi simile ( e come in molti altri settori ), ed è dovuta alla scarsità di materie prime e componenti elettroniche, fatto che ha costretto buona parte dei brand ( da fiat a vw, mercedes, ford.. ) a sospendere la produzione nelle scorse settimane. Questo inevitabilmente crea discontinuità nella consegna, e sopratutto molta incertezza: 1) siccome alcuni componenti mancanti potrebbero riguardare solo una certa configurazione del veicolo, il ritardo potrebbe riguardare solo alcuni esemplari e non altri. In altri casi ha interessato semiconduttori di componenti universali come l'ESP, che quindi riguarda ogni veicolo. 2) le case automobilistiche non hanno idea di quando il problema possa presentarsi ( riguardo a future forniture per veicoli ancora da prodursi ) o risolversi ( nel caso di telai già in fase di costruzione, ma in sospeso ), di conseguenza gli allestitori non hanno alcun riferimento temporale da comunicarci in caso si verifichi effettivamente un ritardo e la sua prevista risoluzione. 3) Le case automobilistiche non si prendono la briga di mandare agli allestitori camper comunicazioni specifiche su un singolo veicolo, quindi nemmeno le fabbriche camper possono avvertire noi in caso un veicolo sia interessato da un ritardo, di conseguenza i concessionari non hanno comunicazioni dagli allestitori da riferire alla propria clientela. 4) Ovviamente tutti i clienti desiderano notizie sul veicolo ordinato, ma questo non fa che tramutarsi un decine di migliaia di richieste agli allestitori, che per loro sono assolutamente diventate ingestibili in termini di tempo e personale necessario ad evaderle, quindi l'atteggiamento, comprensibile, è divenuto quello di non rispondere più a alle nostre richieste di aggiornamento sullo stato di avanzamento. Ad oggi abbiamo veicoli che arrivano ancora perfettamente puntuali, altri in ritardo già da 16 settimane, e tutto senza nessuna logica o continuità! I mesi a venire non si prospettano in miglioramento, anzi... Le crisi energetiche già avvenute in Cina, e quelle che gli stati europei prevedono per questo inverno ( gas ed energia, che potrebbero addirittura lasciarci al freddo ), che causano lo stop totale per giorni delle catene di montaggio, non sono un buon presupposto per il normalizzarsi della situazione. I ritardi potrebbero essere anche importanti, e i veicoli previsti in tarda primavera o inizio estate potrebbero slittare anche dopo settembre, sempre che Stellantis non si veda costretta a cancellare totalmente alcuni ordini... Vi preghiamo quindi di prendere la situazione per quel che è: assurda, anomala, spiacevole e quant'altro, ma il succo è che non sappiamo quando arriveranno i camper, e non c'è modo di avere notizie sull'avanzamento dell'ordine, semplicemente perchè la causa del ritardo è da ricercarsi alle origini della catena, che è troppo lunga perchè si possano avere previsioni o risposte, e parte fin dalle materie prime. La situazione è almeno altrettanto spiacevole anche da parte nostra, tanto che abbiamo deciso di vendere i nostri ultimi camper disponibili, soltanto una volta che saranno in sede, sia per l'incertezza dei tempi di consegna, ma anche dei prezzi e delle eventuali modifiche di configurazione che potrebbero subire per sopperire agli stop produttivi. Chi decidesse di riservarsi un camper tra i nostri pochi preordini ancora disponibili, ci raccomandiamo che lo faccia tenendo ben presente quanto sopra! Incrociamo le dita e ci armiamo di pazienza! Andrea
https://www.formulapassion.it/m...
In risposta al messaggio di salvatore del 01/10/2021 alle 09:13:03"Ci hanno detto che dopo il 2035 non ci saranno piu' motori endotermici.
Forse e' il caso di capire in dettaglio cosa sono gli ADAS ( Advanced Driver Assistance Systems). Qui una parziale spiegazione che, pur risalendo a fine 2019 con riferimento al precedente Ducato, puo' aiutare a comprendere.A me non sembrano gadgets ma sistemi molto importanti ai fini della sicurezza. Acquistando un camper, sinceramente penserei prima a questi prima che al colore del mobilio. il cruscotto digitale che costa 540,00 € Grazie Era una notizia che non riuscivo a trovare. Pensavo peggio! Mi sono francamente spaventato per gli oltre 1.800 euro richiesti per i fari a led. per obsolescenza tecnologica e ambientale Su questo avrei qualche dubbio. Quello del tutto elettrico, a mio modesto parere, allo stato attuale della tecnologia, e' una pura illusione. Ci hanno detto che dopo il 2035 non ci saranno piu' motori endotermici. Ma non ci hanno ancora detto, almeno io non ho capito, dove sara' presa tutta l'energia elettrica per compensare l'energia fornita attualmente dai combustibili fossili. Una bella centrale nucleare? Ho appena acquistato questo NUOVO DUCATO su furgonato Grazie se vorrai farmi sapere le tue impressioni.
https://www.adnkronos.com/nucle...
In risposta al messaggio di salvatore del 23/10/2021 alle 09:01:09Oltre al nucleare (spero fusione il prima possibile), dalle energie rinnovabili.. Il problema di quest'ultime è stoccare l'energia prodotta in surplus.
Ci hanno detto che dopo il 2035 non ci saranno piu' motori endotermici. Ma non ci hanno ancora detto, almeno io non ho capito, dove sara' presa tutta l'energia elettrica per compensare l'energia fornita attualmente dai combustibilifossili. Una bella centrale nucleare? Mi scuso se mi cito Ma guarda un po' L'Europa mi ha ascoltato Nucleare, von der Leyen: Ne abbiamo bisogno accanto a rinnovabili
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/10/2021 alle 13:31:07Per il fotovoltaico però devo anche considerate le città dove il rapporto tetto/abitanti è molto diverso. Contando la mia scala, probabilmente il tetto è quasi il doppio di quello della tua bifamiliare, ma gli appartamenti sono 20, non due. E nella mia città ci sono palazzi alti anche il doppio o il triplo.
Oltre al nucleare (spero fusione il prima possibile), dalle energie rinnovabili.. Il problema di quest'ultime è stoccare l'energia prodotta in surplus. Guardando solo il fotovoltaico, visione consapevolmente molto chiusain quanto ci sono tante altre rinnovabili da valutare, a livello residenziale ben pochi immobili hanno sul tetto un impianto e quei pochi non coprono totalmente il tetto (ovviamente valutando solo le falde esposte a Est-Ovest-Sud). Prendendo esempio la mia piccola realtà di quartiere su circa 70 immobili (che possono essere plurifamiliari) solo 5 hanno un impianto fotovoltaico ma piccolo. Valutando il mio caso specifico con casa bifamiliare ho la possibilità di installare circa 16-17 kWp di fotovoltaico la cui produzione annuale è più che sufficiente per una casa completamente elettrica da circa 200 mq, 4-5 persone e 2 veicoli elettrici con percorrenza media di 20.000 km/anno; dunque l'immobile risulta essere attivo... Però come ho detto all'inizio il problema è stoccare l'energia prodotta in surplus.. Un'idea l'ho data nel topic Avete notato qualche aumento repentino sul gpl? nella sezione Altro. Pensa, esempio, se ogni immobile (comprese aziende etc) avesse il tetto tappezzato di fotovoltaico, utenza completamente elettrica e possibilità di stoccare l'energia.. La richiesta di energia verrebbe colmata quasi completamente e l'energia mancante potrebbe essere colmata esempio con l'idroelettrico, geotermico etc.
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/10/2021 alle 13:31:07Fotovoltaico,
Oltre al nucleare (spero fusione il prima possibile), dalle energie rinnovabili.. Il problema di quest'ultime è stoccare l'energia prodotta in surplus. Guardando solo il fotovoltaico, visione consapevolmente molto chiusain quanto ci sono tante altre rinnovabili da valutare, a livello residenziale ben pochi immobili hanno sul tetto un impianto e quei pochi non coprono totalmente il tetto (ovviamente valutando solo le falde esposte a Est-Ovest-Sud). Prendendo esempio la mia piccola realtà di quartiere su circa 70 immobili (che possono essere plurifamiliari) solo 5 hanno un impianto fotovoltaico ma piccolo. Valutando il mio caso specifico con casa bifamiliare ho la possibilità di installare circa 16-17 kWp di fotovoltaico la cui produzione annuale è più che sufficiente per una casa completamente elettrica da circa 200 mq, 4-5 persone e 2 veicoli elettrici con percorrenza media di 20.000 km/anno; dunque l'immobile risulta essere attivo... Però come ho detto all'inizio il problema è stoccare l'energia prodotta in surplus.. Un'idea l'ho data nel topic Avete notato qualche aumento repentino sul gpl? nella sezione Altro. Pensa, esempio, se ogni immobile (comprese aziende etc) avesse il tetto tappezzato di fotovoltaico, utenza completamente elettrica e possibilità di stoccare l'energia.. La richiesta di energia verrebbe colmata quasi completamente e l'energia mancante potrebbe essere colmata esempio con l'idroelettrico, geotermico etc.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 23/10/2021 alle 14:56:43Beh, vista così la scelta è tra i cinesi e gli arabi…
Fotovoltaico, non bastano tutti i favori già fatti alla Cina, l'ultimo atto sarebbe il fotovoltaico, si stima che il 90%di tutti i pannelli vengano da li. Roberto
In risposta al messaggio di latrofa124 del 23/10/2021 alle 14:56:43E purtroppo questo non e' il problema piu' grande.
Fotovoltaico, non bastano tutti i favori già fatti alla Cina, l'ultimo atto sarebbe il fotovoltaico, si stima che il 90%di tutti i pannelli vengano da li. Roberto
In risposta al messaggio di latrofa124 del 23/10/2021 alle 14:56:43Se vuoi non dipendere dalla Cina allora dovresti non comprare quasi tutto...
Fotovoltaico, non bastano tutti i favori già fatti alla Cina, l'ultimo atto sarebbe il fotovoltaico, si stima che il 90%di tutti i pannelli vengano da li. Roberto
In risposta al messaggio di giorgioste del 23/10/2021 alle 14:46:20Indubbiamente... Infatti spero anche nelle comunità energetiche
Per il fotovoltaico però devo anche considerate le città dove il rapporto tetto/abitanti è molto diverso. Contando la mia scala, probabilmente il tetto è quasi il doppio di quello della tua bifamiliare, ma gli appartamentisono 20, non due. E nella mia città ci sono palazzi alti anche il doppio o il triplo. Ognuno può contribuire ma temo che il problema vada risolto a livello nazionale.
In risposta al messaggio di salvatore del 23/10/2021 alle 16:11:09Secondo studi del PoliTo ed altre fonti l'EPBT (Energy Pay Back Time, tempo di ritorno energetico) è di 4-5 anni massimo alle latitudini di Milano... Dopo 4-5 anni il pannello ha prodotto più energia di quella usata per la produrre e smaltire i moduli; il bilancio è in attivo e non di poco. Teniamo presente che ad oggi i moduli hanno una vita media di 25-30 anni dove poi producono almeno un 80-85%, i top di gamma dopo 25 anni il 92%... Perciò uno può anche non smaltirli.
E purtroppo questo non e' il problema piu' grande. Il problema piu' grande e' , per quanto mi risulta, che il bilancio energetco dei pannelli solari e' negativo, nel senso che producono meno energia di quella necessaria perfabbricarli e smaltirli una volta esauriti. Non bisogna essere laureati in fisica per capire che - allo stato della tecnologia - l'energia prodotta dai combustibili fossili non puo' essere sostituita da fonti rinnovabili o comunque non inquinanti. Altro che camper elettrico.
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/10/2021 alle 19:41:55Con celle cinesi.
Se vuoi non dipendere dalla Cina allora dovresti non comprare quasi tutto... In qualunque caso vicino a casa mia c'è un'azienda italiana che produce pannelli fotovoltaici.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 23/10/2021 alle 22:06:37... Ne hai la certezza?
Con celle cinesi. Roberto
In risposta al messaggio di il tornitore del 24/10/2021 alle 10:00:37Non lo affermò io, sono i dati della Camera di Commercio, è un problema mondiale che investe massimamente l'occidente, per silicio e terre rare la Cina ha consolidato il monopolio terrestre, vedi la presenza in Africa e non per ultimo la lunga mano sull'Afghanistan.
... Ne hai la certezza? Io a differenza tua ho delle conoscenze in quell'azienda vicino a casa mia, tu? In ogni caso se non vuoi favorire la Cina inizia a non comprare tutto ciò che producono... Avresti degli Hymer senzacerte parti, idem per Toyota, smartphone, elettronica etc etc... .. Sinceramente non capisco questi tuoi ultimi interventi vista la situazione attuale dove buona parte dei beni prodotti viene dalla Cina.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 24/10/2021 alle 11:45:45Questo lo si sapeva già da tempo del monopolio cinese in merito a diversi settori e su questo non ho mai detto il contrario.
Non lo affermò io, sono i dati della Camera di Commercio, è un problema mondiale che investe massimamente l'occidente, per silicio e terre rare la Cina ha consolidato il monopolio terrestre, vedi la presenza in Africa enon per ultimo la lunga mano sull'Afghanistan. Per la produzione fotovoltaico ho una precisa e verificata testimonianza di un produttore di pannelli per il nostro settore, una decina di anni fa c'era qualche made in Germany, Poi sono passati alla Corea, nel frattempo si sono affacciati i cinesi, e non li ha più fermati nessuno, per quanto riguarda il bilanciamento energetico sono d'accordo con te, tanto che relazionandomi con il mio amico produttore gli feci questa domanda! C'è più vento o più sole? Lì sta la strada da intraprendere, al Nord stanno puntando sul vento, in Germania per ogni abitante hanno un eolico a persona. L'ultima speranza è riposta nella fusione fredda. Roberto
In risposta al messaggio di il tornitore del 24/10/2021 alle 12:49:38Bisogna capire la provenienza delle celle.
Questo lo si sapeva già da tempo del monopolio cinese in merito a diversi settori e su questo non ho mai detto il contrario. Io ho disquisito altro, ovvero in merito all'azienda che è vicino a me e produce moduli fotovoltaici.
In risposta al messaggio di rolko del 28/10/2021 alle 12:25:42No, direi che hai messo tutto, infatti se la direzione sarà quella direi che a parte chi decide di prenderlo per viverci, vedremo il passaggio da un estremo all altro, cioè da consegne impossibili per i problemi di oggi a consegne limitate per mancanza di ordini di mezzi nuovi.
Tornando al punto.. Povero DUCATO 8, finto nuovo, anche infarcendolo di chip sicurezza e multimedialità, gli è andata proprio male, prezzi alle stelle, consegne inesistenti, personalizzazioni impossibili, gasolio fuoricontrollo e accise in linea di imminente parificazione alla benzina, motore fuori moda, tassazioni e divieti spauracchio sempre pronti, manca qualcosa? ahhh,ahhh...
In risposta al messaggio di ledzep del 28/10/2021 alle 15:30:20Mi hai tolto le parole " dalla tastiera "
è una situazione così generalizzata, che coinvolge tutte le produzioni di tutte le marche, che non avrà nessuna influenza sulle quote di mercato. Quando riprenderà la produzione chi era di gran lunga primo in Europa,Ducato/Jumper/Boxer, rimarrà di gran lunga primo in Europa. Anzi, visto quel che succede è una fortuna per Stellantis che il Ducato 8 non sia totalmente nuovo come alcuni pretenderebbero. Pensa aver investito un paio di miliardi di euro e trovarsi la fabbrica ferma per mancanza di chip.