In risposta al messaggio di MisterX1 del 15/11/2018 alle 19:22:15Non mi riferivo alle micro turbine che son ormai una realtà consolidata ma ad una rete di piccole centrali tradizionali per sopperire ai buchi delle rinnovabili
Anche in Italia si lavora alle microturbine per condomini ed affini non solo in Germania ma purtroppo non è finanziata come in Germania che funzionano al posto della caldaia producendo calore ed energia. Ed anche in questoa Genova ne sanno qualcosa. Ma forse non tutti sanno che si sta studiando una specie di piccolo sole che dovrebbe essere sostenuto magneticamente. Grandissimo progetto internazionale che stanno realizzando a La Spezia. A differenza del nucleare che ha lunghi tempi di avvio e spegnimento (anzi difficoltosi) questo progetto avrebbe essere on off. Ovviamente non in un prossimo futuro.
In risposta al messaggio di Motore 71 del 12/11/2018 alle 14:57:51A parte le chiacchiere sui massimi sistemi, sarebbe utile capire nel piccolissimo mondo camperistico, come sono condizionati i produttori camper da questo cambiamento, che visione hanno del futuro (credo nessuna..) mentre continuano, questo si, a commercializzare passivamente e si può capire, l'unico prodotto che tiene in piedi le loro fabbriche, il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6, che mai potrà superare, ma anche solo avvicinare i test con il ciclo WLTP per non parlare di quello ancora più severo del 2020. Non c'è traccia di ricerca, anche solo l'ambizione di uscire dall'angolo.
Uno studio del CNR dice che il diesel inquina meno dell'elettrico
In risposta al messaggio di rollowin del 16/11/2018 alle 19:36:04
A parte le chiacchiere sui massimi sistemi, sarebbe utile capire nel piccolissimo mondo camperistico, come sono condizionati i produttori camper da questo cambiamento, che visione hanno del futuro (credo nessuna..) mentrecontinuano, questo si, a commercializzare passivamente e si può capire, l'unico prodotto che tiene in piedi le loro fabbriche, il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6, che mai potrà superare, ma anche solo avvicinare i test con il ciclo WLTP per non parlare di quello ancora più severo del 2020. Non c'è traccia di ricerca, anche solo l'ambizione di uscire dall'angolo. Oggi i camperisti si comprano questo rottame ambientale a minimo 50 ml.€ e nessuno batte ciglio, magari anche pontificano sulle sue doti. Un futuro camperistico all'altezza dell'ambiente non esiste, nessuno lo cerca o ci mette risorse e a nessuno interessa, si naviga a vista; mi chiedo quale nuovo pacco i produttori si apprestano ad appioppare al mercato tra un paio d'anni, a quale prezzo e con quali mirabolanti promesse. E quali nuove tasse stanno immaginando i fantocci della politica nostrana, certamente campioni del mondo. E' tutta una rincorsa al peggio, alla manipolazione e falsificazione dei dati, delle menti, della scienza, degli allarmi ambientali, per puro potere ed interessi economici. Il mondo è popolato di servi della gleba che credono appunto, alla libertà dei..servi, essi stessi. Attendiamo la prossima devastazione ambientale improvvisa, nei santuari della bellezza che ancora ci fanno vivere qualche ora di gioia; la prossima magari ad agosto, non a fine ottobre. Certamente arriverà, poi si vede..
In risposta al messaggio di Kurt del 16/11/2018 alle 19:46:51Attualmente i conti si fanno tra i carburanti con la relativa tassazione e il costo del Kw domestico e/o industriale con una tassazione molto più leggera. Se si passasse completamente ai veicoli elettrici , quelle tasse sarebbero spostate sui Kw dell'energia elettrica e/o da qualche altra parte. Identico discorso se tutti i mezzi fossero a metano e/o a GPL e/o a idrogeno. Se i motori funzionassero ad acqua ... verrebbe tassata come la benzina oggi.
Senza poter avere la prova mi vien lo stesso da dubitare che le fonti pulite in Italia siano al 70 pct Rimane il fatto che quando in estate accendiamo tutti ( quello che lo hanno ) il condizionatore, andiamo inblack out Insomma Ia corrette per ricaricare tutti non c'è e non ci sarà a breve. Aggiungo pure che se mai ci fosse l' energia elettrica per ricaricare le auto, quando queste prenderanno piede, non costerà come quella per l'illuminazione ecc ecc. slt
In risposta al messaggio di lalagunablu del 17/11/2018 alle 09:09:08Con gli euro 5 e 6 , c'è stata un'importante diminuzione degli inquinanti specie per quanto riguarda i diesel che sono stati parificati ai benzina. Per diminuire la produzione di CO2 dovremmo eliminare le .... mucche che sono responsabili del 10% dei gas ad effetto serra e questa "produzione" è in notevole aumento rispetto alla quantità emessa dai veicoli , che invece è in diminuzione.
In effetti gli euro 5 e 6,con le relative sigle, rappresentano un escamotage per vendere. Per fare bussines si arriva a negare la pericolosità dei motori alimentati a gasolio. Si salvi chi può! Ma il destino sarà quello! Vlada
In risposta al messaggio di rollowin del 16/11/2018 alle 19:36:04il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6....
A parte le chiacchiere sui massimi sistemi, sarebbe utile capire nel piccolissimo mondo camperistico, come sono condizionati i produttori camper da questo cambiamento, che visione hanno del futuro (credo nessuna..) mentrecontinuano, questo si, a commercializzare passivamente e si può capire, l'unico prodotto che tiene in piedi le loro fabbriche, il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6, che mai potrà superare, ma anche solo avvicinare i test con il ciclo WLTP per non parlare di quello ancora più severo del 2020. Non c'è traccia di ricerca, anche solo l'ambizione di uscire dall'angolo. Oggi i camperisti si comprano questo rottame ambientale a minimo 50 ml.€ e nessuno batte ciglio, magari anche pontificano sulle sue doti. Un futuro camperistico all'altezza dell'ambiente non esiste, nessuno lo cerca o ci mette risorse e a nessuno interessa, si naviga a vista; mi chiedo quale nuovo pacco i produttori si apprestano ad appioppare al mercato tra un paio d'anni, a quale prezzo e con quali mirabolanti promesse. E quali nuove tasse stanno immaginando i fantocci della politica nostrana, certamente campioni del mondo. E' tutta una rincorsa al peggio, alla manipolazione e falsificazione dei dati, delle menti, della scienza, degli allarmi ambientali, per puro potere ed interessi economici. Il mondo è popolato di servi della gleba che credono appunto, alla libertà dei..servi, essi stessi. Attendiamo la prossima devastazione ambientale improvvisa, nei santuari della bellezza che ancora ci fanno vivere qualche ora di gioia; la prossima magari ad agosto, non a fine ottobre. Certamente arriverà, poi si vede..
In risposta al messaggio di rollowin del 16/11/2018 alle 19:36:04Guarda che il Ducato c'è anche in versione benzina, e non so se ancora in produzione ma penso di sì anche a Metano. Solo che il benzina consuma molto più della versione a gasolio , la versione a metano le bombole dove le metti in un camper? All'estero ed in Sardegna dove ti rifornisci?
A parte le chiacchiere sui massimi sistemi, sarebbe utile capire nel piccolissimo mondo camperistico, come sono condizionati i produttori camper da questo cambiamento, che visione hanno del futuro (credo nessuna..) mentrecontinuano, questo si, a commercializzare passivamente e si può capire, l'unico prodotto che tiene in piedi le loro fabbriche, il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6, che mai potrà superare, ma anche solo avvicinare i test con il ciclo WLTP per non parlare di quello ancora più severo del 2020. Non c'è traccia di ricerca, anche solo l'ambizione di uscire dall'angolo. Oggi i camperisti si comprano questo rottame ambientale a minimo 50 ml.€ e nessuno batte ciglio, magari anche pontificano sulle sue doti. Un futuro camperistico all'altezza dell'ambiente non esiste, nessuno lo cerca o ci mette risorse e a nessuno interessa, si naviga a vista; mi chiedo quale nuovo pacco i produttori si apprestano ad appioppare al mercato tra un paio d'anni, a quale prezzo e con quali mirabolanti promesse. E quali nuove tasse stanno immaginando i fantocci della politica nostrana, certamente campioni del mondo. E' tutta una rincorsa al peggio, alla manipolazione e falsificazione dei dati, delle menti, della scienza, degli allarmi ambientali, per puro potere ed interessi economici. Il mondo è popolato di servi della gleba che credono appunto, alla libertà dei..servi, essi stessi. Attendiamo la prossima devastazione ambientale improvvisa, nei santuari della bellezza che ancora ci fanno vivere qualche ora di gioia; la prossima magari ad agosto, non a fine ottobre. Certamente arriverà, poi si vede..
In risposta al messaggio di Motore 71 del 17/11/2018 alle 17:13:33..appunto, i servi della gleba!
Guarda che il Ducato c'è anche in versione benzina, e non so se ancora in produzione ma penso di sì anche a Metano. Solo che il benzina consuma molto più della versione a gasolio , la versione a metano le bombole dove le metti in un camper? All'estero ed in Sardegna dove ti rifornisci?
In risposta al messaggio di rollowin del 18/11/2018 alle 12:01:55Io non penso di essere un servo e ragiono con la mia testa. Non nascondo di essere un pro motori Diesel. Ti dico una cosa io lavoro in una grande azienda di trasporto pubblico avevamo l'intero parco autobus urbano a metano e il distributore per il rifornimento interno in azienda diretto alla rete gas. Con un cambio di azienda e nuova direzione più attenta ai costi ha deciso di abbandonare gli autobus a metano per tornare al diesel per i costi abnormi di manutenzione. Io faccio un altra considerazione un camper già di suo pericoloso per gli incendi a bordo quale carburante è il più sicuro? Il gasolio oppure un gas infiammabile?
..appunto, i servi della gleba!
In risposta al messaggio di Motore 71 del 17/11/2018 alle 17:13:33..per non essere servi della gleba, bisogna almeno saper leggere..infatti la vedo dura! Meglio tornare a scuola
Guarda che il Ducato c'è anche in versione benzina, e non so se ancora in produzione ma penso di sì anche a Metano. Solo che il benzina consuma molto più della versione a gasolio , la versione a metano le bombole dove le metti in un camper? All'estero ed in Sardegna dove ti rifornisci?
In risposta al messaggio di cinquantuno del 17/11/2018 alle 16:58:32Qualche problema con la capacità di lettura? Forse poca scuola da piccolo!
il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6.... I MEZZI TEDESCHI neanche pseudo euro 5 sono arrivati ad essere, NON CE LA FACEVANO ed allora li hanno taroccati. Ho scritto MEZZI TEDESCHI perchè si legge : Volkswagen, Mercedes, Audi etc. etc. Prova ad essere meno bilioso contro i manufatti Italiani, magari produci anche tu meno gas ad effetto serra...
In risposta al messaggio di rollowin del 16/11/2018 alle 19:36:04Io credo che la produzione destinata ai camper sia una minima parte dei furgoni prodotti dalle tre/quattro case che hanno in mano il mercato.
A parte le chiacchiere sui massimi sistemi, sarebbe utile capire nel piccolissimo mondo camperistico, come sono condizionati i produttori camper da questo cambiamento, che visione hanno del futuro (credo nessuna..) mentrecontinuano, questo si, a commercializzare passivamente e si può capire, l'unico prodotto che tiene in piedi le loro fabbriche, il super-inquinante MEZZO ITALICO pseudo EURO 6, che mai potrà superare, ma anche solo avvicinare i test con il ciclo WLTP per non parlare di quello ancora più severo del 2020. Non c'è traccia di ricerca, anche solo l'ambizione di uscire dall'angolo. Oggi i camperisti si comprano questo rottame ambientale a minimo 50 ml.€ e nessuno batte ciglio, magari anche pontificano sulle sue doti. Un futuro camperistico all'altezza dell'ambiente non esiste, nessuno lo cerca o ci mette risorse e a nessuno interessa, si naviga a vista; mi chiedo quale nuovo pacco i produttori si apprestano ad appioppare al mercato tra un paio d'anni, a quale prezzo e con quali mirabolanti promesse. E quali nuove tasse stanno immaginando i fantocci della politica nostrana, certamente campioni del mondo. E' tutta una rincorsa al peggio, alla manipolazione e falsificazione dei dati, delle menti, della scienza, degli allarmi ambientali, per puro potere ed interessi economici. Il mondo è popolato di servi della gleba che credono appunto, alla libertà dei..servi, essi stessi. Attendiamo la prossima devastazione ambientale improvvisa, nei santuari della bellezza che ancora ci fanno vivere qualche ora di gioia; la prossima magari ad agosto, non a fine ottobre. Certamente arriverà, poi si vede..
In risposta al messaggio di rollowin del 19/11/2018 alle 10:09:4825 interventi, 25 stu...aggini! Stu...aggini solo perchè siamo su un forum pubblico
Qualche problema con la capacità di lettura? Forse poca scuola da piccolo!
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/11/2018 alle 08:51:46Giovannino tutte bene?
Rispondo a Roberto (latrofa124) ed all'altro il cui nick ricorda bene gli ambientalisti di professione. Sono stato più volte in Germania e Danimarca. Le pale eoliche in Danimarca, in mare e, un po' meno, in terra, fruisconodi una situazione favorevole di correnti per cui girano e le fanno girare praticamente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Da noi, montata una pala, gira o non gira, chi l'ha montata prende soldi comunque, anche producendo zero wattora in un anno. Le inchieste sulle connessioni mafia-impianti eolici vengono sempre insabbiate. Tralasciando questo aspetto, nelle nostre zone il vento non è sempre presente. Come il fotovoltaico, e l'Italia ne sarebbe avvantaggiata, non è una fonte affidabile, nel senso che non possono produrre 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. L'energia elettrica deve essere prodotta nello stesso momento in cui viene consumata, non si accumula perché a tutt'oggi non esistono sistemi attuabili di accumulazione di potenze gigantesche. Per questo motivo, nello stesso momento in cui c'è sole e vento, da un'altra parte c'è una centrale di produzione tradizionale che non può essere spenta perché, se il giorno dopo non dovesse esserci vento o sole, la centrale deve essere accesa, funzionante ed in rete già dal giorno prima. E quando compriamo energia all'estero, non abbiamo un contatore al confine, non comperiamo, per un dato periodo, tot gigawattora ma comperiamo potenza, ovvero la disponibilità di tot gigawatt; se nello stesso periodo ci sarà sole e vento e non preleviamo tutti quei gigawatt, il produttore i soldi per la potenza contrattata li vuole egualmente perché ha tenuto accesi i suoi impianti nell'evenienza che quei gigawatt fossero richiesti dalla nostra rete nazionale. E questo vale anche per le nostre centrali tradizionali. Solo le centrali idroelettriche ed alcune a gas (ma queste di bassa potenza) possono essere tenute spente ed messe in funzione velocemente; per le idroelettriche nel giro di mezz'ora dalla richiesta, per quelle a gas un po' di più; tutte le altre devono restare accese. Ricordate il black out del 2003? Non è che sono potute intervenire subito le nostre centrali ma in alcune zone hanno dovuto attendere anche un paio di giorni. Incidenti nucleari. Premesso che in quella di Chernobyl non si sa bene cosa stessero facendo là dentro in quel momento su un impianto obsoleto, con valvole manuali e non automatizzate come sulle normali centrali nucleari ma, come per gli incidenti aerei che fanno notizia perché ognuno fa centinaia di morti in contemporanea facendo notizia, mentre, per esempio, dei morti stradali se ne parla solo quando sono casi particolarissimi eppure i morti sulle strade sono molti di più di quelli per incidenti aerei, così è per le centrali nucleari: un incidente nucleare fa molti morti ed invalidi mentre molti di più ne fa l'inquinamento derivante dalle centrali tradizionali ma poiché questi ultimi morti è difficile contarli e non tutte le morti avvengono contemporaneamente, non fa notizia. Voi ambientalisti avete messo in testa alla gente che in Africa i minatori che estraggono l'uranio muoiono per le radiazioni... una puzzanata così rende bene cosa siete. Se tutte le energie spese per le cassate degli ambientalisti di professione fossero spese per la reale ricerca di fonti alternative certe ed affidabili, per la sicurezza reale degli impianti, nel campo dell'energia saremmo avanti non di decenni ma di secoli. Giovanni
http://www.ansa.it/sito/notizie...
In risposta al messaggio di greenpeace del 27/11/2018 alle 16:21:24
Giovannino tutte bene? dall'Ansa di oggi Macron, stop 14 reattori entro il 2035
In risposta al messaggio di Giovanni del 27/11/2018 alle 17:42:54
Hai scritto: dall'Ansa di oggi Macron, stop 14 reattori entro il 2035 Ecco, sono queste notizie che dovrebbero aprirvi un po' il cervellino, ma ino ino. Oggi, 2018 (anche se alla fine) qualsiasi collione può prometterela luna fra 16-17 anni, quando ormai di lui nessuno ricorderà neanche il nome e cognome. Quel tizio è in estrema difficoltà ed ha bisogno dell'aiuto di qualcuno e, quando uno si trova nella melma, perché non attirarsi le simpatie dei meno abbienti mentalmente, anche perché chi ne ha un po' di sale in zucca, non ci casca. Ovviamente, fra 16-17 anni non ci saranno più centrali nucleari sulla terra soppiantate da chissà quali nuove macchine inventate per produrre energia. Ma se non si inventa niente di nuovo, o stai al buio ed al freddo, oppure costruisci nuove centrali. Due più due fa sempre quattro, anche quando meno te l'aspetti. Cos'ha smentito Trump sugli incendi in California? Non mi ricordo bene... Giovanni