In risposta al messaggio di salvatore del 08/09/2024 alle 13:45:08Io invece penso che i commenti a questi post insieme ai commenti letti sui social e i commenti sentiti da alcuni colleghi di lavoro ed amici siano la dimostrazione che il provvedimento è sensato così come sono sensati meccanismi di incentivazione.
Riattivo questa discussione aperta il 10 giugno di due anni fa. Non ho avuto il coraggio di leggere le 142 pagine di interventi. In estrema sintesi, il mio punto di vista era - ed e' - che il tutto elettrico al 2035 e'il provvedimento piu' insensato emanato dal parlamento europeo. Alcuni colleghi sostenevano il contrario e che cioe' di tratta solo di una normale evoluzione tecnologica senza particolari problemi. A due anni di distanza, credo di essere stato un facile profeta. C'e' un interessante editoriale sull' ultimo numero di Quattroruote, che invito a leggere. Secondo l' autore nonostante l'enorme quantità di soldi spesi in R&D, l'elettrico rimane un mezzo fallimento Il risultato è che l'elettrico è percepito dal comune sentire come una soluzione che senza offrire palesi vantaggi collettivi aggiunge complessità a esistenze già complesse. Nel dubbio, ci si tiene la macchina vecchia o la si sostituisce con una meno vecchia: in Italia, a luglio, per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 215 usate. Il primo problema, evidenziato dall' autore, sono le enormi somme spese fin qui dal pubblico e dal privato, che alla fine ricadranno tutte su noi conumatori . Il secondo problema e' che ancor oggi al parlamento europeo la maggioranza e' costituita da coloro che hanno voluto questa assurda legge. Tra l' altro, salvo errore, e' una legge ancora operativa. Chiarisco che qui non si parla della convenienza o della opportunita' dell' elettrico per alcuni, ma dell' obbligo al tutto elettrico per tutti entro il 2035.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 08:54:13sono il primo a dire che il motore elettrico su un veicolo è il meglio che si puo chiedere anche sotto l aspetto tecnico e prestazionale, è la alimentazione a batteria e la relativa ricarica, il punto ancora debole e immaturo.
Io invece penso che i commenti a questi post insieme ai commenti letti sui social e i commenti sentiti da alcuni colleghi di lavoro ed amici siano la dimostrazione che il provvedimento è sensato così come sono sensati meccanismidi incentivazione. Abbiamo una nuova tecnologia che stravolge il sistema e che, per questo, ha già importantissimi nemici nel mondo di chi vive sul petrolio. È una tecnologia che semplifica enormemente tutta la parte meccanica dei veicoli stessi, che regala prestazioni fuori dal comune con una qualità della guida estremamente elevata (incredibile silenzio, coppia esagerata e perfettamente lineare). È una tecnologia già matura, ancora non per tutti, ma che potrebbe facilmente soppiantare - oggi stesso - tutte le seconde auto di famiglia che fanno solo casa-lavoro per tutta la vita e dove, a casa, si ha una presa di corrente per caricare (e non sto dicendo che non siano possibili i viaggi lunghi, ma da qualche parte bisogna cominciare). È una tecnologia che certamente azzera le emissioni del motore nelle città dove viviamo. [È vero che non ci sono solo quelle, ma basta stare fermi ad un semaforo in scooter per rendersi conto di cosa parlo]. È una tecnologia che, a tendere, riduce anche le emissioni dovute al trasporto di carburante stesso. Perché credo sia chiaro a tutti che per poter fare carburante in ogni angolo del territorio una cisterna a gasolio è dovuta arrivarci, al contrario per l'elettrico basta portare i fili una volta sola. E penso sia chiaro a tutti che ormai, per quanto esistano ancora le fonti fossili nella produzione elettrica, queste siano solo una parte perché la produzione da rinnovabili è in costante aumento. In tutto questo anziché porci la domande obiettive su come funziona o se possa fare per noi, la risposta è quasi sempre quella di una contrarietà assoluta. Addirittura da arrivare a scrivere qualcosa contro pur non avendo letto le altre 142 pagine :-) In questo senso, l'indicazione dell'Europa, io credo abbia un senso. La politica sta dando un'indicazione forte al mondo industriale e alla popolazione per cercare di forzare lo sguardo ad una tecnologia che rischia di non essere considerata per motivi futili o emotivi quando ha un sacco di ragioni tecniche e di sostenibilità per esserlo. Una indicazione anche per evitare che ci si trovasse impreparati ad una rivoluzione che comunque è in corso. Quanto all'editoriale, mi pare noto che la testata giornalistica in oggetto sia piuttosto di parte sull'argomento. È un fatto emerso anche su questo forum in altre discussioni. Avrebbe fatto più scalpore se una testata giornalistica a favore dell'elettrico cambiasse idea (una cosa che in parte sta succedendo, in Italia da un anno a questa parte, conviene solo a chi ha possibilità di caricare a casa, non ha alcun tipo di convenienza per chi deve caricare a colonnine pubbliche e molti lo stanno iniziando a dire). Come è stato detto la crisi è ben più ampia del mondo dell'auto elettrica e fra l'altro, mi risulta che l'Italia sia l'unico paese europeo che incentiva anche le auto termiche e, essendo già terminati quelli per le elettriche e non ancora gli altri, proviamo ad indovinare come mai l'elettrico è in frenata. È perfettamente normale che un mercato, drogato dagli incentivi, al momento della rimozione di questi subisca un arresto, così come che lo abbia se li prometti e non li eroghi (cosa successa nei primi mesi del 2024 proprio in Italia). Uscendo dall'Italia tutto questo flop dell'elettrico si fatica a vedere. Quest'anno in Danimarca ho visto una quantità di auto elettriche che, seppur preparato, non mi sarei aspettato, modelli che qui non vedi nemmeno in concessionaria. Ma anche in Germania e Francia la diffusione è assolutamente superiore così come lo è la rete di distribuzione di ricarica. Buona giornata, Marco
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 08:54:13Alle 142 pagine ho partecipato attivamente e ci siamo spiegati ampiamente tutte le ragioni pro e contro.
Io invece penso che i commenti a questi post insieme ai commenti letti sui social e i commenti sentiti da alcuni colleghi di lavoro ed amici siano la dimostrazione che il provvedimento è sensato così come sono sensati meccanismidi incentivazione. Abbiamo una nuova tecnologia che stravolge il sistema e che, per questo, ha già importantissimi nemici nel mondo di chi vive sul petrolio. È una tecnologia che semplifica enormemente tutta la parte meccanica dei veicoli stessi, che regala prestazioni fuori dal comune con una qualità della guida estremamente elevata (incredibile silenzio, coppia esagerata e perfettamente lineare). È una tecnologia già matura, ancora non per tutti, ma che potrebbe facilmente soppiantare - oggi stesso - tutte le seconde auto di famiglia che fanno solo casa-lavoro per tutta la vita e dove, a casa, si ha una presa di corrente per caricare (e non sto dicendo che non siano possibili i viaggi lunghi, ma da qualche parte bisogna cominciare). È una tecnologia che certamente azzera le emissioni del motore nelle città dove viviamo. [È vero che non ci sono solo quelle, ma basta stare fermi ad un semaforo in scooter per rendersi conto di cosa parlo]. È una tecnologia che, a tendere, riduce anche le emissioni dovute al trasporto di carburante stesso. Perché credo sia chiaro a tutti che per poter fare carburante in ogni angolo del territorio una cisterna a gasolio è dovuta arrivarci, al contrario per l'elettrico basta portare i fili una volta sola. E penso sia chiaro a tutti che ormai, per quanto esistano ancora le fonti fossili nella produzione elettrica, queste siano solo una parte perché la produzione da rinnovabili è in costante aumento. In tutto questo anziché porci la domande obiettive su come funziona o se possa fare per noi, la risposta è quasi sempre quella di una contrarietà assoluta. Addirittura da arrivare a scrivere qualcosa contro pur non avendo letto le altre 142 pagine :-) In questo senso, l'indicazione dell'Europa, io credo abbia un senso. La politica sta dando un'indicazione forte al mondo industriale e alla popolazione per cercare di forzare lo sguardo ad una tecnologia che rischia di non essere considerata per motivi futili o emotivi quando ha un sacco di ragioni tecniche e di sostenibilità per esserlo. Una indicazione anche per evitare che ci si trovasse impreparati ad una rivoluzione che comunque è in corso. Quanto all'editoriale, mi pare noto che la testata giornalistica in oggetto sia piuttosto di parte sull'argomento. È un fatto emerso anche su questo forum in altre discussioni. Avrebbe fatto più scalpore se una testata giornalistica a favore dell'elettrico cambiasse idea (una cosa che in parte sta succedendo, in Italia da un anno a questa parte, conviene solo a chi ha possibilità di caricare a casa, non ha alcun tipo di convenienza per chi deve caricare a colonnine pubbliche e molti lo stanno iniziando a dire). Come è stato detto la crisi è ben più ampia del mondo dell'auto elettrica e fra l'altro, mi risulta che l'Italia sia l'unico paese europeo che incentiva anche le auto termiche e, essendo già terminati quelli per le elettriche e non ancora gli altri, proviamo ad indovinare come mai l'elettrico è in frenata. È perfettamente normale che un mercato, drogato dagli incentivi, al momento della rimozione di questi subisca un arresto, così come che lo abbia se li prometti e non li eroghi (cosa successa nei primi mesi del 2024 proprio in Italia). Uscendo dall'Italia tutto questo flop dell'elettrico si fatica a vedere. Quest'anno in Danimarca ho visto una quantità di auto elettriche che, seppur preparato, non mi sarei aspettato, modelli che qui non vedi nemmeno in concessionaria. Ma anche in Germania e Francia la diffusione è assolutamente superiore così come lo è la rete di distribuzione di ricarica. Buona giornata, Marco
https://gazzettadelsud.it/artic...
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 08:54:13Un analisi precisa, obbiettiva e pacata sulla quale mi trovo perfettamente d'accordo su ogni punto esaminato.
Io invece penso che i commenti a questi post insieme ai commenti letti sui social e i commenti sentiti da alcuni colleghi di lavoro ed amici siano la dimostrazione che il provvedimento è sensato così come sono sensati meccanismidi incentivazione. Abbiamo una nuova tecnologia che stravolge il sistema e che, per questo, ha già importantissimi nemici nel mondo di chi vive sul petrolio. È una tecnologia che semplifica enormemente tutta la parte meccanica dei veicoli stessi, che regala prestazioni fuori dal comune con una qualità della guida estremamente elevata (incredibile silenzio, coppia esagerata e perfettamente lineare). È una tecnologia già matura, ancora non per tutti, ma che potrebbe facilmente soppiantare - oggi stesso - tutte le seconde auto di famiglia che fanno solo casa-lavoro per tutta la vita e dove, a casa, si ha una presa di corrente per caricare (e non sto dicendo che non siano possibili i viaggi lunghi, ma da qualche parte bisogna cominciare). È una tecnologia che certamente azzera le emissioni del motore nelle città dove viviamo. [È vero che non ci sono solo quelle, ma basta stare fermi ad un semaforo in scooter per rendersi conto di cosa parlo]. È una tecnologia che, a tendere, riduce anche le emissioni dovute al trasporto di carburante stesso. Perché credo sia chiaro a tutti che per poter fare carburante in ogni angolo del territorio una cisterna a gasolio è dovuta arrivarci, al contrario per l'elettrico basta portare i fili una volta sola. E penso sia chiaro a tutti che ormai, per quanto esistano ancora le fonti fossili nella produzione elettrica, queste siano solo una parte perché la produzione da rinnovabili è in costante aumento. In tutto questo anziché porci la domande obiettive su come funziona o se possa fare per noi, la risposta è quasi sempre quella di una contrarietà assoluta. Addirittura da arrivare a scrivere qualcosa contro pur non avendo letto le altre 142 pagine :-) In questo senso, l'indicazione dell'Europa, io credo abbia un senso. La politica sta dando un'indicazione forte al mondo industriale e alla popolazione per cercare di forzare lo sguardo ad una tecnologia che rischia di non essere considerata per motivi futili o emotivi quando ha un sacco di ragioni tecniche e di sostenibilità per esserlo. Una indicazione anche per evitare che ci si trovasse impreparati ad una rivoluzione che comunque è in corso. Quanto all'editoriale, mi pare noto che la testata giornalistica in oggetto sia piuttosto di parte sull'argomento. È un fatto emerso anche su questo forum in altre discussioni. Avrebbe fatto più scalpore se una testata giornalistica a favore dell'elettrico cambiasse idea (una cosa che in parte sta succedendo, in Italia da un anno a questa parte, conviene solo a chi ha possibilità di caricare a casa, non ha alcun tipo di convenienza per chi deve caricare a colonnine pubbliche e molti lo stanno iniziando a dire). Come è stato detto la crisi è ben più ampia del mondo dell'auto elettrica e fra l'altro, mi risulta che l'Italia sia l'unico paese europeo che incentiva anche le auto termiche e, essendo già terminati quelli per le elettriche e non ancora gli altri, proviamo ad indovinare come mai l'elettrico è in frenata. È perfettamente normale che un mercato, drogato dagli incentivi, al momento della rimozione di questi subisca un arresto, così come che lo abbia se li prometti e non li eroghi (cosa successa nei primi mesi del 2024 proprio in Italia). Uscendo dall'Italia tutto questo flop dell'elettrico si fatica a vedere. Quest'anno in Danimarca ho visto una quantità di auto elettriche che, seppur preparato, non mi sarei aspettato, modelli che qui non vedi nemmeno in concessionaria. Ma anche in Germania e Francia la diffusione è assolutamente superiore così come lo è la rete di distribuzione di ricarica. Buona giornata, Marco
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 09/09/2024 alle 09:36:56Che si potra' convivere con i vari tipi di motorizzazione ne sono convinto e lo trovo anche giusto(come c'e' sempre stato metano, gasolio,benzina) pero' dire che le auto elettriche sono mezzi che vanno bene solo per che fa pochi km mi sembra una fesseria io sono 4 anni che viaggio in elettrico, fortunatamente sono avvantaggiato ad avere al lavoro 30kw di pannelli solari e quindi praticamente viaggio al 90% dei miei giri gratis, pero' faccio spesso viaggi di 800/1000km in giornata e non nego che magari ci metto un po piu di tempo di prima con l'auto a gasolio ma prima arrivavo a casa alla sera e mi buttavo nel letto ora esco anche per andarmi a mangiare una pizza(io ero uno che finche avevo gasolio non si fermava) bisogna solo cambiare un po le abitutini e magari si capisce che forse quelle di prima non erano proprio le migliori.
sono il primo a dire che il motore elettrico su un veicolo è il meglio che si puo chiedere anche sotto l aspetto tecnico e prestazionale, è la alimentazione a batteria e la relativa ricarica, il punto ancora debole e immaturo.Che la seconda auto di casa possa gia essere elettrica (ma dovrebbe costare come una uguale termica, come acquisto e gestione) lo penso anch'io, ma questa tecnologia per ora, salvo grosse rivoluzioni, non è adatta a veicoli oltre una certa dimensione, che debbano viaggiare molto e per lunghe percorrenze con tempi rapidi. Probabilmente dovranno convivere diversi tipi di veicoli per diversi usi, e penso che la alimentazione a batteria sia solo un qualcosa di momentaneo perchè non si sa fare di meglio, ma che verrà sostituito da altre tecnologie (fuel cell a idrogeno?). Poi chi camperà vedrà.
In risposta al messaggio di Furio59 del 09/09/2024 alle 10:16:00obbiettiva non direi
Un analisi precisa, obbiettiva e pacata sulla quale mi trovo perfettamente d'accordo su ogni punto esaminato. Le 142 pagine le ho seguite, non intervengo più su questo argomento per i motivi che tu stesso indichi, unacontrarietà assoluta dettata dalla ignoranza e dalla paura su tutto quello che non si conosce o comporta dei cambiamenti delle nostre abitudini. Ne è prova che spesso è intervenuta la moderazione del forum su questo argomento, fino al punto di bannare qualche utente, incredibile.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 08:54:13Quotone.
Io invece penso che i commenti a questi post insieme ai commenti letti sui social e i commenti sentiti da alcuni colleghi di lavoro ed amici siano la dimostrazione che il provvedimento è sensato così come sono sensati meccanismidi incentivazione. Abbiamo una nuova tecnologia che stravolge il sistema e che, per questo, ha già importantissimi nemici nel mondo di chi vive sul petrolio. È una tecnologia che semplifica enormemente tutta la parte meccanica dei veicoli stessi, che regala prestazioni fuori dal comune con una qualità della guida estremamente elevata (incredibile silenzio, coppia esagerata e perfettamente lineare). È una tecnologia già matura, ancora non per tutti, ma che potrebbe facilmente soppiantare - oggi stesso - tutte le seconde auto di famiglia che fanno solo casa-lavoro per tutta la vita e dove, a casa, si ha una presa di corrente per caricare (e non sto dicendo che non siano possibili i viaggi lunghi, ma da qualche parte bisogna cominciare). È una tecnologia che certamente azzera le emissioni del motore nelle città dove viviamo. [È vero che non ci sono solo quelle, ma basta stare fermi ad un semaforo in scooter per rendersi conto di cosa parlo]. È una tecnologia che, a tendere, riduce anche le emissioni dovute al trasporto di carburante stesso. Perché credo sia chiaro a tutti che per poter fare carburante in ogni angolo del territorio una cisterna a gasolio è dovuta arrivarci, al contrario per l'elettrico basta portare i fili una volta sola. E penso sia chiaro a tutti che ormai, per quanto esistano ancora le fonti fossili nella produzione elettrica, queste siano solo una parte perché la produzione da rinnovabili è in costante aumento. In tutto questo anziché porci la domande obiettive su come funziona o se possa fare per noi, la risposta è quasi sempre quella di una contrarietà assoluta. Addirittura da arrivare a scrivere qualcosa contro pur non avendo letto le altre 142 pagine :-) In questo senso, l'indicazione dell'Europa, io credo abbia un senso. La politica sta dando un'indicazione forte al mondo industriale e alla popolazione per cercare di forzare lo sguardo ad una tecnologia che rischia di non essere considerata per motivi futili o emotivi quando ha un sacco di ragioni tecniche e di sostenibilità per esserlo. Una indicazione anche per evitare che ci si trovasse impreparati ad una rivoluzione che comunque è in corso. Quanto all'editoriale, mi pare noto che la testata giornalistica in oggetto sia piuttosto di parte sull'argomento. È un fatto emerso anche su questo forum in altre discussioni. Avrebbe fatto più scalpore se una testata giornalistica a favore dell'elettrico cambiasse idea (una cosa che in parte sta succedendo, in Italia da un anno a questa parte, conviene solo a chi ha possibilità di caricare a casa, non ha alcun tipo di convenienza per chi deve caricare a colonnine pubbliche e molti lo stanno iniziando a dire). Come è stato detto la crisi è ben più ampia del mondo dell'auto elettrica e fra l'altro, mi risulta che l'Italia sia l'unico paese europeo che incentiva anche le auto termiche e, essendo già terminati quelli per le elettriche e non ancora gli altri, proviamo ad indovinare come mai l'elettrico è in frenata. È perfettamente normale che un mercato, drogato dagli incentivi, al momento della rimozione di questi subisca un arresto, così come che lo abbia se li prometti e non li eroghi (cosa successa nei primi mesi del 2024 proprio in Italia). Uscendo dall'Italia tutto questo flop dell'elettrico si fatica a vedere. Quest'anno in Danimarca ho visto una quantità di auto elettriche che, seppur preparato, non mi sarei aspettato, modelli che qui non vedi nemmeno in concessionaria. Ma anche in Germania e Francia la diffusione è assolutamente superiore così come lo è la rete di distribuzione di ricarica. Buona giornata, Marco
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 09/09/2024 alle 09:36:56Beh, diciamo che gli autobus elettrici li vediamo tutti i giorni, e guarda cosa stanno facendo in Danimarca riguardo alle grosse dimensioni :-)
sono il primo a dire che il motore elettrico su un veicolo è il meglio che si puo chiedere anche sotto l aspetto tecnico e prestazionale, è la alimentazione a batteria e la relativa ricarica, il punto ancora debole e immaturo.Che la seconda auto di casa possa gia essere elettrica (ma dovrebbe costare come una uguale termica, come acquisto e gestione) lo penso anch'io, ma questa tecnologia per ora, salvo grosse rivoluzioni, non è adatta a veicoli oltre una certa dimensione, che debbano viaggiare molto e per lunghe percorrenze con tempi rapidi. Probabilmente dovranno convivere diversi tipi di veicoli per diversi usi, e penso che la alimentazione a batteria sia solo un qualcosa di momentaneo perchè non si sa fare di meglio, ma che verrà sostituito da altre tecnologie (fuel cell a idrogeno?). Poi chi camperà vedrà.
https://www.scandlines.com/abou...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 09/09/2024 alle 12:57:17Io però ho detto una cosa un po' diversa. Non ho detto che tutte le seconde auto devono essere elettriche da domani ma ho detto che già oggi lo potrebbero essere (e con benefici) tutte le seconde auto di chi ha una presa per caricare a casa (e certo che non ce l'hanno tutti).
obbiettiva non direi lui dice che si può ricaricare a casa ,basta avere una presa, peccato che non tutti dispongano di un garage o di posto auto con tanto di presa che facciamo, mettiamo una stazione di ricarica per ognistallo esistente al mondo? sai cosa implica? si, il motore elettrico è quello che ha meno dispersioni durante la trasformazione dell'energia, ma non è e non sarà per tuti vogliamo parlare poi dei costi, è vero che i costi di manutenzione a lungo andare sono inferiori rispetto ad una macchiana termica, ma il costo iniziale è alto e per chi no ha pannelli solari che ricaricano gratis, anche il costo per caricarla è alto
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 15:19:04Marco, continui a dire cose più che sensate, ma presto ti accorgerai che per i contrari a prescindere non ci vogliono discorsi tecnici di chissà quale ingegnere, ma uno psicologo. Attenzione, sottolineo che non voglio offendere nessuno, ma in mezzo a mille articoli su questo argomento non ne ho trovato uno che analizzasse gli effetti sulla psiche degli automobilisti (principalmente italiani) da quando si sentono investiti da questo disturbo.
Io però ho detto una cosa un po' diversa. Non ho detto che tutte le seconde auto devono essere elettriche da domani ma ho detto che già oggi lo potrebbero essere (e con benefici) tutte le seconde auto di chi ha una presaper caricare a casa (e certo che non ce l'hanno tutti). Se rileggi, ho scritto chiaramente che non è ancora per tutti, ma lo sarebbe certamente per tutti quelli che rientrano nella categoria descritta. Voglio essere chiaro, non sto parlando di un obbligo, sto dicendo che tutte quelle famiglie ne avrebbero un beneficio e ne avrebbero un beneficio anche le nostre città. Ho volutamente lasciato da parte il costo del veicolo perché, stranamente, quando si parla di elettriche pare che tutta la popolazione scelga l'auto andando a spendere il prezzo minore possibile, salvo poi questo non corrispondere alle auto che poi vedo in circolazione in strada. Fra l'altro, come abbiamo detto, in questo momento il mercato risulta alterato da vari incentivi ed è anche difficile valutarlo. Quindi, tu pensi serva una stazione di ricarica per ogni stallo esistente al mondo? Perché non abbiamo fatto distributori di benzina e gasolio in ogni paese sperduto del mondo e ci portiamo ogni giorno, a gasolio, tonnellate di carburante proveniente dalle raffinerie? Ti sembra più sostenibile e comodo? Servirebbero poi così tanti stalli di ricarica? Io credo di no, serve però pensare a dove e quali stalli di ricarica si mettono e certo, quelli di oggi forse non bastano, ma visto che non la compreremo tutti domani potremmo impegnarci per capirne le potenzialità e non essere contrari a prescindere. Serve forse la ricarica ad ogni viaggio o serve una volta alla settimana? Immagino tu lo sappia che alle ricarica veloci le auto recuperano da 0 all'80% nell'ordine di minuti? Spesso 15/20 minuti, tempi assolutamente simili al metano a cui molti si sono abituati. Quanto ai costi di ricarica, come ho scritto, in Italia la situazione è piuttosto sconveniente alle colonnine pubbliche, ma la tua insinuazione per cui senza fotovoltaico non convenga è fuori dalla realtà. Caricando a casa la convenienza rimane, il tempo risparmiato è incredibile e compensa ampiamente l'eventuale viaggio oltre ai 200km che ti costringe a perdere 15 minuti per la ricarica se questo avviene in maniera saltuaria. Marco
In risposta al messaggio di Furio59 del 09/09/2024 alle 15:49:53A me pare esattamente il contrario.
Marco, continui a dire cose più che sensate, ma presto ti accorgerai che per i contrari a prescindere non ci vogliono discorsi tecnici di chissà quale ingegnere, ma uno psicologo. Attenzione, sottolineo che non vogliooffendere nessuno, ma in mezzo a mille articoli su questo argomento non ne ho trovato uno che analizzasse gli effetti sulla psiche degli automobilisti (principalmente italiani) da quando si sentono investiti da questo disturbo. Si, perché questa cosa della transizione elettrica è stata percepita dai più come un obbligo, il che non corrisponde assolutamente alla realtà. E questo specialmente da quelli che nel passato hanno digerito e si sono assoggettati ad obblighi di qualsiasi genere, spesso senza rendersene neanche conto. Tutto gira sempre più con la corrente elettrica, gli elettrodomestici, le bici, i treni, gli impianti di sci e cosi via, ma per loro l'auto no, non si può. L'auto deve bruciare del carburante, deve avere un cambio, deve fare puzza e soprattutto rumore. Le elettriche non hanno questi pregi, quindi non sono auto. Queste persone finché vivranno non avranno mai un auto a pile, a costo di andare a piedi, quindi è inutile sprecare del fiato. La transizione ci sarà e ci saranno sempre, per selezione naturale.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 09/09/2024 alle 15:19:04e visto che non è per tutti, non è la soluzione al problema dell'inquinamento come lo vogliono far credere
Io però ho detto una cosa un po' diversa. Non ho detto che tutte le seconde auto devono essere elettriche da domani ma ho detto che già oggi lo potrebbero essere (e con benefici) tutte le seconde auto di chi ha una presaper caricare a casa (e certo che non ce l'hanno tutti). Se rileggi, ho scritto chiaramente che non è ancora per tutti, ma lo sarebbe certamente per tutti quelli che rientrano nella categoria descritta. Voglio essere chiaro, non sto parlando di un obbligo, sto dicendo che tutte quelle famiglie ne avrebbero un beneficio e ne avrebbero un beneficio anche le nostre città. Ho volutamente lasciato da parte il costo del veicolo perché, stranamente, quando si parla di elettriche pare che tutta la popolazione scelga l'auto andando a spendere il prezzo minore possibile, salvo poi questo non corrispondere alle auto che poi vedo in circolazione in strada. Fra l'altro, come abbiamo detto, in questo momento il mercato risulta alterato da vari incentivi ed è anche difficile valutarlo. Quindi, tu pensi serva una stazione di ricarica per ogni stallo esistente al mondo? Perché non abbiamo fatto distributori di benzina e gasolio in ogni paese sperduto del mondo e ci portiamo ogni giorno, a gasolio, tonnellate di carburante proveniente dalle raffinerie? Ti sembra più sostenibile e comodo? Servirebbero poi così tanti stalli di ricarica? Io credo di no, serve però pensare a dove e quali stalli di ricarica si mettono e certo, quelli di oggi forse non bastano, ma visto che non la compreremo tutti domani potremmo impegnarci per capirne le potenzialità e non essere contrari a prescindere. Serve forse la ricarica ad ogni viaggio o serve una volta alla settimana? Immagino tu lo sappia che alle ricarica veloci le auto recuperano da 0 all'80% nell'ordine di minuti? Spesso 15/20 minuti, tempi assolutamente simili al metano a cui molti si sono abituati. Quanto ai costi di ricarica, come ho scritto, in Italia la situazione è piuttosto sconveniente alle colonnine pubbliche, ma la tua insinuazione per cui senza fotovoltaico non convenga è fuori dalla realtà. Caricando a casa la convenienza rimane, il tempo risparmiato è incredibile e compensa ampiamente l'eventuale viaggio oltre ai 200km che ti costringe a perdere 15 minuti per la ricarica se questo avviene in maniera saltuaria. Marco
In risposta al messaggio di Furio59 del 09/09/2024 alle 15:49:53guarda che non sono contro l'elettrico, e se avessi letto BENE tutta la discussione, avresti letto che, se devo cambiare auto, per come la uso io, quasi sicuramente sarà elettrica
Marco, continui a dire cose più che sensate, ma presto ti accorgerai che per i contrari a prescindere non ci vogliono discorsi tecnici di chissà quale ingegnere, ma uno psicologo. Attenzione, sottolineo che non vogliooffendere nessuno, ma in mezzo a mille articoli su questo argomento non ne ho trovato uno che analizzasse gli effetti sulla psiche degli automobilisti (principalmente italiani) da quando si sentono investiti da questo disturbo. Si, perché questa cosa della transizione elettrica è stata percepita dai più come un obbligo, il che non corrisponde assolutamente alla realtà. E questo specialmente da quelli che nel passato hanno digerito e si sono assoggettati ad obblighi di qualsiasi genere, spesso senza rendersene neanche conto. Tutto gira sempre più con la corrente elettrica, gli elettrodomestici, le bici, i treni, gli impianti di sci e cosi via, ma per loro l'auto no, non si può. L'auto deve bruciare del carburante, deve avere un cambio, deve fare puzza e soprattutto rumore. Le elettriche non hanno questi pregi, quindi non sono auto. Queste persone finché vivranno non avranno mai un auto a pile, a costo di andare a piedi, quindi è inutile sprecare del fiato. La transizione ci sarà e ci saranno sempre, per selezione naturale.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 09/09/2024 alle 12:57:17Come è vero che non tutti non hanno un box privato o quel che sia per caricare privatamente (invito a leggere statistiche di Eurostat su quante persone in Italia vivono in aree densamente popolate >1500 ab/km^2 e oltre 50.000 abitanti; piccolo spoiler: circa il 30%).
obbiettiva non direi lui dice che si può ricaricare a casa ,basta avere una presa, peccato che non tutti dispongano di un garage o di posto auto con tanto di presa che facciamo, mettiamo una stazione di ricarica per ognistallo esistente al mondo? sai cosa implica? si, il motore elettrico è quello che ha meno dispersioni durante la trasformazione dell'energia, ma non è e non sarà per tuti vogliamo parlare poi dei costi, è vero che i costi di manutenzione a lungo andare sono inferiori rispetto ad una macchiana termica, ma il costo iniziale è alto e per chi no ha pannelli solari che ricaricano gratis, anche il costo per caricarla è alto
In risposta al messaggio di banoyo del 09/09/2024 alle 16:06:23Qualcuno ha fatto notare, a ragione secondo me, che per la prima volta in Europa ma forse in tutto il mondo occidentale, una tecnologia viene imposta per legge.
Negli anni '80 lavoravo in una azienda di telecomunicazioni che produceva telefoni mobili grandi come valigette, pesavano 4kg e dovevi caricarli tutti i giorni... in pochi anni i telefoni erano grandi meno di un pacchettodi sigarette e la batteria durava giorni. Il vero problema sono gli investimenti...chi rischia di investire in ricerca e in nuove attrezzature se poi la transizione viene rimandata? Se viene fissata una data e un obbiettivo preciso, ma poi non vengono rispettati... che fine fa l'azienda che ha fatto investimenti ? Non si parla di piccoli investimenti e di piccole aziende, ma di Mercedes, BMW, Fiat, Renault ecc..., centinai di miliardi in ballo. Se si parte non ci si può più tirare in dietro, si deve andare fino in fondo. Questo è quello che spaventa....si andrà veramente verso l'elettrico?
In risposta al messaggio di salvatore del 09/09/2024 alle 16:03:41Quelle persone che indichi come "pro elettrico" a prescindere è perchè costoro usano un'elettrica quotidianamente sia caricando a casa che alle infrastrutture pubbliche... E dopo un primo periodo di adattamento per conoscere una nuova tecnologia, apprezzano questo "nuovo" modo di concepire la mobilità privata in termini di uso, rifornimento e quant'altro. Sempre costoro prima avevano una termica o un'ibrida o un'auto a GPL/Metano per cui penso che i motivi per essere "pro elettrico" abbiano fondamenta solide basate sull'utilizzo quotidiano e non per sentito dire.
A me pare esattamente il contrario. E cioe' che ci sono persone per l' elettrico a prescindere. Lascerei perdere la psicologia e inviterei ad un po' di sano pragmatismo. Naturalmente senza offendere nessuno.
In risposta al messaggio di il tornitore del 09/09/2024 alle 16:35:21Abbiamo già fatto questa discussione, rifornire un serbatoio ci vogliono 5 minuti, per un pieno, qualche secondo per chi fa pochi euro, quindi impegna la colonnina per poco tempo,ed è normale non avere una pompa per ogni posto, discorso diverso per la corrente, minimo fi vogliono 15/20 minuti, quindi puoi immaginare la congestione che si creerebbe
Come è vero che non tutti non hanno un box privato o quel che sia per caricare privatamente (invito a leggere statistiche di Eurostat su quante persone in Italia vivono in aree densamente popolate >1500 ab/km^2 e oltre50.000 abitanti; piccolo spoiler: circa il 30%). ... Non mi pare che per i 40 milioni di autoveicoli circolanti ci siano altrettanti punti singoli di erogazione del carburante... Se tutti questi veicoli andassero a fare rifornimento contemporaneamente cosa succederebbe? Questa è un'osservazione tipo opposta a quelle fatte nei confronti dell'elettrico. I costi, specie per la batteria che è uno di quelli principali se non il principale, continua a diminuire però anche causa degli incentivi le case possono tenere un listino più alto... Infatti terminati gli incentivi si son visti tagli importanti sui listini delle BEV. Poi bisogna dire che a pari segmento, opt, prestazioni etc una termica attuale non costa tanto di meno di una BEV. Esempio a inizio Giugno un mio parente ha acquistato un iX1 xDrive30 xline con qualche opt... Portato a casa mi pare per circa 53.000€... Una X1 23d o 23i costavano forse 5-6.000€ in meno ma con performance inferiori, impossibilità di gestire funzioni da remoto ed altro. Ad oggi gli stessi venditori dai conce non spingono le BEV chissà per quali motivi... Ma uno penso di saperlo (esperienza recente della BMW): i venditori non hanno esperienza su tali mezzi e non sono neanche preparati a livello teorico/tecnico. Alla fine è la stessa dinamica che ho vissuto quando nel 2006 comprai l'ibrida Toyota... Se avessi chiesto io della Prius non l'avrebbero neanche proposta. Io non ho i pannelli... Però ho costi fissi più alti e tasse di conseguenza avendo 10 kW impegnati. Da inizio anno a ieri ho percorso 18.200 km (meno dello scorso anno) e da misuratore certificato ho consumato comprese perdite circa 2.757 kWh, quindi consumo medio effettivo di 15,1 kWh/100km; alla guida non mi risparmio per nulla tant'è che pur facendo parte di urbano la velocità media globale è sui 55-57 km/h o su alcuni tragitti senza autostrada arrivo a 75-80 km/h di media; ho usato innumerevoli volte la preclimatizzazione abitacolo consapevole che fa consumare di più, idem carico sempre al 100% quindi consumando qualcosa di più per il bilanciamento finale e per un tot di km perchè la rigenerazione è molto limitata. Ho attualmente un contratto a prezzo bloccato fino a metà 2025, contratto che tutt'ora entro il 15 Settembre può essere sottoscritto da chiunque. Mediamente da inizio anno pago 0,24 €/kWh (prezzo lordo escluso canone tv) e ho possibilità di caricare a 11 kW e avanzano circa 3 kW per la casa. Alla fine di tutto il costo reale è circa 3,62 €/100km. Chiaramente se avessi il fotovoltaico pagherei molto meno, ma ugualmente 3,6€/100km a parer mio sono pochi senza badare a stili di guida, possibilità di avere prestazioni sopra la media, comfort/feeling di guida migliore etc etc. Oppure con la iX1 citata sopra dove ho avuto la possibilità di usarla per circa 1.600 km (20% in sport e 80% in comfort) la media è stata di 15,6 kWh/100km comprese perdite pur essendo un 4x4, 2100 kg, gomme da 18'', SUV da 4,5m, 313 CV. L'elettrico anche su auto di segmento alto e/o prestazioni notevoli ha consumi ben più bassi di una pari termica e quindi costi di mantenimento di conseguenza. Sarebbe opportuno non fare disinformazione gratuita senza aver esperienza in merito. Certamente ora caricare alle colonnine non conviene più come fino a fine 2023... Ma usando app analoghe a prezzi benzina per le BEV si riesce ancora a trovare qualcosa per risparmiare e non pagare la tariffa intera a consumo. PS. I palliativi sono le varie forme di ibrido (escluso full hybrid) o le plug-in o l'idrogeno (elettriche travestite) dove con la stessa energia la BEV percorre dalle 3 alle 4 volte tanto. Certamente l'elettrico non è per tutti ma penso sia ora di finirla di affermare che in Italia non ce le possiamo permettere (parlando in generale)... Guardiamo i dati sulle immatricolati UNRAE... Non mi pare siano tutte Dacia o DR o EVO o Tata e oltretutto di segmento A o B non SUV. Ad oggi ci sono dei B-SUV da oltre 30.000€ eppure se ne vedono in giro.
In risposta al messaggio di salvatore del 09/09/2024 alle 16:41:36> Qualcuno ha fatto notare, a ragione secondo me, che per la prima volta in Europa ma forse in tutto il mondo occidentale, una tecnologia viene imposta per legge.
Qualcuno ha fatto notare, a ragione secondo me, che per la prima volta in Europa ma forse in tutto il mondo occidentale, una tecnologia viene imposta per legge. Operazione pericolosissima perche' se il tutto elettrico nondecolla o semplicemente viene superato (e l'esperienza ci insegna che e' possibilissimo), ci troveremmo ad aver sprecato somme colossali. E' stato sempre il pubblico ad andare dietro la tecnologia (fissando ad esempio gli standard) e non viceversa. Se proprio si voleva l' elettrico, sarebbe stato meglio introdurlo gradualmente con una serie di agevolazioni. A me sinceramente pare che le perplessita' verso l' elettrico, sia a livello pubblico che privato, continuino ad aumentare.