In risposta al messaggio di il tornitore del 10/09/2024 alle 11:30:58Vero che tutto gira attorno al profitto, e l ambiente è solo una facciata.
Per me oltre a quanto già detto sulla linearità, silenziosità e rilassamento alla guida... Apprezzo la reattività di risposta vedi in città dove permette di districarsi bene alle rotonde, ripartenze, stop etc oppurein caso di sorpasso o altre condizioni. Ora già per me tornare all'ibrido Toyota mi sembra di avere limitazioni proprio perchè l'auto non risponde quasi istantaneamente come vorrei in alcuni casi. Nel mio caso o comunque in tutti quei casi dove si può caricare privatamente o anche nelle infrastrutture tipo hotel/ristoranti/centri commerciali o al lavoro (ancora molto raro, ma per me sarebbe una delle chiavi di svolta) lo trovo molto comodo. Come già detto da altri, alla lunga non dover andare al distributore e fare la procedura che tutti conosciamo non sembra ma è piacevole e si apprezza. Sugli obblighi è vero che non si possono produrre più auto nuove ma il mercato dell'usato rimane chiaramente con limitazioni alla circolazione a seconda della normativa Euro (cosa che succede già da tempo). Per il tuo punto di vista la logica sarebbe stata quella di partire da auto piccole, però bisogna guardare dal lato tecnologico e in termini economici per le case... Qualcuno è partito su auto piccole es. la C-zero e poche altre... Però che autonomia avevano? Veramente risibile e forse per il 90% sarebbe stato un motivo di abbandonare o non prendere più in considerazione l'elettrico... Io stesso ho aspettato almeno 10-12 anni per prendere la prima BEV (500e) perchè ho ritenuto che la tecnologia per il mio utilizzo era sufficientemente matura. Guardiamo esempio Tesla... Partita dal massimo segmento perchè permetteva di avere una discreta autonomia e margine di profitto poichè si sta lavorando sul segmento F, poi con i profitti, avanzamento tecnologico è passata al segmento D. Oltretutto su tali segmenti l'elettrico riesce ad essere competitivo nei confronti delle termiche specie sui costi di mantenimento. ... Non è una novità che le nuove tecnologie vengano offerte, nella fase iniziale, su prodotti di alta gamma... Stesso succede per le termiche, elettronica e così via. Non c'è da stupirsi se con l'elettrico è partito dai profili alti del mercato.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/09/2024 alle 13:03:14Vedi esempio con queste normative Euro, facilmente eludibili (con escamotage via SW e/o metodi di misurazione discutibili oltre a fare misurazioni quasi solo da auto nuova per cui poco attendibili sull'intero ciclo di vita del mezzo e/o sistemi come il trattamento dei gas di scarico poco efficaci), per tenere in vita un motore che non ha (ampi) margini di sviluppo... Si spendono centinaia di milioni di $/€ in R&D per avere un miglioramento (soprattutto su carta) del 0,x% sul rendimento termico di picco.
Vero che tutto gira attorno al profitto, e l ambiente è solo una facciata.
In risposta al messaggio di il tornitore del 10/09/2024 alle 14:04:01Non sarebbe intanto stato molto piu semplice e attuabile obbligare il riscaldamento elettrico di case e attività?
Vedi esempio con queste normative Euro, facilmente eludibili (con escamotage via SW e/o metodi di misurazione discutibili oltre a fare misurazioni quasi solo da auto nuova per cui poco attendibili sull'intero ciclo di vitadel mezzo e/o sistemi come il trattamento dei gas di scarico poco efficaci), per tenere in vita un motore che non ha (ampi) margini di sviluppo... Si spendono centinaia di milioni di $/€ in R&D per avere un miglioramento (soprattutto su carta) del 0,x% sul rendimento termico di picco. Da vari studi è emerso che nell'intero ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment) l'elettrico emette meno emissioni (stima media attorno al -30%... Valore comunque variabile a seconda delle fonti energetiche e tanti altri fattori).
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/09/2024 alle 16:56:24Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico.
Non sarebbe intanto stato molto piu semplice e attuabile obbligare il riscaldamento elettrico di case e attività? Mi chiedo perchè quello non è stato fatto se si tiene all ambiente.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 10/09/2024 alle 16:56:24In reatà è in corso anche quello, c'è una linea dell'unione europea volta a vietare l'installazione di caldaie a combustibile fossile, ma non ho seguito molto l'argomento.
Non sarebbe intanto stato molto piu semplice e attuabile obbligare il riscaldamento elettrico di case e attività? Mi chiedo perchè quello non è stato fatto se si tiene all ambiente.
https://energy.ec.europa.eu/top...
In risposta al messaggio di il tornitore del 10/09/2024 alle 17:31:08Piu che per limitare l inquinamento nel mondo, sarebbe per limitare quello nei centri urbani in inverno, che è dovuto prevalentemente ai riscaldamenti (che in estate non ci sono).
Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico. Esempio il riscaldamento elettrico (pdc) può essere più energivoro e quindi con impatto ambientale superiore esempio rispetto a soluzioni con caldaiaa condensazione (sempre se anch'essa è settata a dovere). La pdc è vincente con fotovoltaico dimensionato secondo consumi e specie su riscaldamenti a bassa temperatura o medio/bassa temperatura... E vista l'età media degli immobili si presume che il riscaldamento sia ad alta temperatura quindi, parlando in termini ambientali, il tutto si complica. Intervenire su una casa con ristrutturazioni importanti non è semplice e arriva a costare anche di più di un'auto... Ci si lamenta del costo delle BEV e che in Italia non ce le possiamo permettere e poi si vorrebbe rendere obbligatorio riscaldamento pdc e quant'altro? Qualcosa stride. Il 110% aveva il suo perchè ma come sempre è stato mal gestito e sfruttato molto male... Tutti a lucrarci, professionisti improvvisati, soluzioni offerte a pacchetto per tutti e vista la non competenza si consigliava sempre la soluzione ibrida gas+pdc etc etc ... Insomma l'argomento è molto ampio e articolato, si va OT.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di MarcoBo del 10/09/2024 alle 17:39:55Si, avevo letto qualcosa, ma a questo non si da la stessa enfasi che alle auto elettriche.
In reatà è in corso anche quello, c'è una linea dell'unione europea volta a vietare l'installazione di caldaie a combustibile fossile, ma non ho seguito molto l'argomento. Una veloce ricerca su google mi conferma chel'azione c'è, già dal 2025 l'installazione non sarà più incentivata, ma pare che il divieto di installazione sia slittato più avanti (ricordavo un 2027 o 2029). In generale la transizione non guarda solo le auto e la mobilità, poi ovviamente le scelte politiche a volte non vanno di pari passo con il buon senso. Marco
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Gege01 del 10/09/2024 alle 22:27:08Non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che le colonnine per la carica di un auto vadano da 15 a 25Kw e quindi i cavi che arrivano a un lampione mi sa che sono scarsi.
Solo 2 appunti. Per i punti di ricarica basterebbe attrezzare i lampioni stradali di 2 prese elettriche. I lampioni di illuminazione pubblica sono in tutti i centri abitati ( anche i più piccoli) e sono già cablati. Ilproblema del non posso ricaricare a casa è presto risolti. A Londra è già realtà e in Danimarca ho parcheggiato in diversi porti turistici con questo sistema e ci ho attaccato il camper. In allegato lo screenshot della mia auto negli ultimi 90 giorni in cui si vedono le percentuali di guida, carica e parcheggio. La mia auto rimane ferma per il 95% del tempo (che posso usare per ricaricarla)
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di il tornitore del 10/09/2024 alle 17:31:08Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico.
Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico. Esempio il riscaldamento elettrico (pdc) può essere più energivoro e quindi con impatto ambientale superiore esempio rispetto a soluzioni con caldaiaa condensazione (sempre se anch'essa è settata a dovere). La pdc è vincente con fotovoltaico dimensionato secondo consumi e specie su riscaldamenti a bassa temperatura o medio/bassa temperatura... E vista l'età media degli immobili si presume che il riscaldamento sia ad alta temperatura quindi, parlando in termini ambientali, il tutto si complica. Intervenire su una casa con ristrutturazioni importanti non è semplice e arriva a costare anche di più di un'auto... Ci si lamenta del costo delle BEV e che in Italia non ce le possiamo permettere e poi si vorrebbe rendere obbligatorio riscaldamento pdc e quant'altro? Qualcosa stride. Il 110% aveva il suo perchè ma come sempre è stato mal gestito e sfruttato molto male... Tutti a lucrarci, professionisti improvvisati, soluzioni offerte a pacchetto per tutti e vista la non competenza si consigliava sempre la soluzione ibrida gas+pdc etc etc ... Insomma l'argomento è molto ampio e articolato, si va OT.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 11/09/2024 alle 00:06:56Non servono 11kW o più ai lampioni pubblici, bastano i 3kW classici. Una macchina rimane parcheggiata per strada dalle 6 alle 12 ore (soprattutto la sera/notte) e 3 kW sono più che sufficienti per caricare l'auto in una notte.
Non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che le colonnine per la carica di un auto vadano da 15 a 25Kw e quindi i cavi che arrivano a un lampione mi sa che sono scarsi. Per collegare un camper, quando ci sono 500w ègia anche abbondante. In Norvegia ho visto piazzole con almeno 50 colonnine TESLA e una grossa cabina elettrica dedicata a cui arrivavano direttamente lineee aeree su traliccio (non ho competenza per dire se di alta tensione, ma sicuramente media), ci sono da gestire potenze degne della alimentazione di una fonderia. In Norvegia, anche nelle piazzole con 50 colonnine, qualcuno che aspettava che si liberase un posto lo ho visto spesso. Mentre nelle auto c'era chi dormiva, chi ****eggiava con il PC etc o chi andava al bar sempre presente accanto, a prendersi un caffè per ingannare l attesa.
In risposta al messaggio di alexf del 11/09/2024 alle 08:59:16Poca resa sicuramente da un impianto fisso
Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico. Non seguo molto queste pagine perchè trovo l'argomento, seppur molto importante e con buoni spunti, non adeguato ai tempi. Purtroppo qui c'è troppapolitica e questa non segue molto le reali necessità ma tutt'altro. Visto che si parla di fotovoltaico proprio stamattina sto facendo il resoconto del mio impianto da 3 kw. installato nel 2012 ed incentivato con apposito piano dell'epoca. La spesa è stata di 8.140,00 € e dopo 9 anni ho ripagato la pura spesa senza però contare l'eventuale ribasso in bolletta grazie all'autoconsumo. Nella media dei 12 anni di utilizzo trovo che il mio autoconsumo usa meno di 1/3 di quanto produco e quindi, 2/3 li incamera l'ente fornitore corrispondendomi un pagamento medio di 180€/anno a fronte di una spesa di acquisto di energia di circa 550 €/anno. Ora dopo 12 anni noto che la resa sta calando, quest'anno poi un maggio piovoso e pioggia con sabbia ne hanno abbassato il rendimento ma, il costo di un lavaggio, inficerebbe non poco la convenienza finale. Certamente potrei montare un pacco di batterie ma trovo sia una spesa eccessiva e non ne conosco la durata nel tempo, non sarebbe certamente il caso di rifare questa spesa ogni 10/15 anni. Altro miglioramento sarebbe quello di usare gli elettrodomestici più energivori in orari di massima carica ma, personalmente, non riesco a far capire alla mia signora che la lavastoviglie o lavatrice od anche lo stirare si può fare nel pomeriggio. Tuttavia il fotovoltaico sarebbe una grande soluzione e, per incentivarne l'installazione, sarebbe sufficiente pagare di più l'energia che si immette in rete che, alla fine, non sarà mai poca.
In risposta al messaggio di franco49tn del 11/09/2024 alle 09:07:24
Poca resa sicuramente da un impianto fisso Noi li facciamo per questo SOLO ad inseguimento biassiale sia fotovoltaici sia termici , con rese estive più che doppie ma invernali sicuramente senza paragone direi 5/6 volte.Poi di notte va in verticale e si autopulisce da sabbia e possibile neve , e al mattino riparte pulito. O con una semplice spazzola e tubo si può fare da soli la pulizia. Alcuni spostano i FV sul supporto fornito senza pannelli FV.
In risposta al messaggio di alexf del 11/09/2024 alle 08:59:16Mi si perdoni l'OT, ma 180€/anno mi sembrano pochi. Ho un impianto non montato da me ma ereditato, è da 5,8kW installato nel 2011.
Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico. Non seguo molto queste pagine perchè trovo l'argomento, seppur molto importante e con buoni spunti, non adeguato ai tempi. Purtroppo qui c'è troppapolitica e questa non segue molto le reali necessità ma tutt'altro. Visto che si parla di fotovoltaico proprio stamattina sto facendo il resoconto del mio impianto da 3 kw. installato nel 2012 ed incentivato con apposito piano dell'epoca. La spesa è stata di 8.140,00 € e dopo 9 anni ho ripagato la pura spesa senza però contare l'eventuale ribasso in bolletta grazie all'autoconsumo. Nella media dei 12 anni di utilizzo trovo che il mio autoconsumo usa meno di 1/3 di quanto produco e quindi, 2/3 li incamera l'ente fornitore corrispondendomi un pagamento medio di 180€/anno a fronte di una spesa di acquisto di energia di circa 550 €/anno. Ora dopo 12 anni noto che la resa sta calando, quest'anno poi un maggio piovoso e pioggia con sabbia ne hanno abbassato il rendimento ma, il costo di un lavaggio, inficerebbe non poco la convenienza finale. Certamente potrei montare un pacco di batterie ma trovo sia una spesa eccessiva e non ne conosco la durata nel tempo, non sarebbe certamente il caso di rifare questa spesa ogni 10/15 anni. Altro miglioramento sarebbe quello di usare gli elettrodomestici più energivori in orari di massima carica ma, personalmente, non riesco a far capire alla mia signora che la lavastoviglie o lavatrice od anche lo stirare si può fare nel pomeriggio. Tuttavia il fotovoltaico sarebbe una grande soluzione e, per incentivarne l'installazione, sarebbe sufficiente pagare di più l'energia che si immette in rete che, alla fine, non sarà mai poca.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 11/09/2024 alle 10:18:37
Mi si perdoni l'OT, ma 180€/anno mi sembrano pochi. Ho un impianto non montato da me ma ereditato, è da 5,8kW installato nel 2011. I bonifici del 2024 ammontano a circa 1300€, quelli relativi al 2023 (che è completo)a circa il doppio. Avendo lo scambio sul posto e, avendo ora, consumi molto bassi credo di essere in una situazione piuttosto svantaggiosa. La produzione complessiva del 2023 è stata di 5,4MWh. Non ho purtroppo memoria dei costi di installazione, probabilmente cercandoli li troverei. Quelli che indichi sono i costi puri con già tolte le detrazioni? Ciao. Marco PS: curiosità per rimanere leggermente più aderente al topic: io vivo altrove, quindi, sfortunatamente, questo impianto non mi consente di caricare una auto elettrica.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 11/09/2024 alle 00:06:56"Non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che le colonnine per la carica di un auto vadano da 15 a 25Kw e quindi i cavi che arrivano a un lampione mi sa che sono scarsi."
Non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che le colonnine per la carica di un auto vadano da 15 a 25Kw e quindi i cavi che arrivano a un lampione mi sa che sono scarsi. Per collegare un camper, quando ci sono 500w ègia anche abbondante. In Norvegia ho visto piazzole con almeno 50 colonnine TESLA e una grossa cabina elettrica dedicata a cui arrivavano direttamente lineee aeree su traliccio (non ho competenza per dire se di alta tensione, ma sicuramente media), ci sono da gestire potenze degne della alimentazione di una fonderia. In Norvegia, anche nelle piazzole con 50 colonnine, qualcuno che aspettava che si liberase un posto lo ho visto spesso. Mentre nelle auto c'era chi dormiva, chi ****eggiava con il PC etc o chi andava al bar sempre presente accanto, a prendersi un caffè per ingannare l attesa.
In risposta al messaggio di alexf del 11/09/2024 alle 08:59:16Avevi il IV C.E... Oggi non c'è più come è anche vero che i costi si sono abbassati notevolmente e quindi il rientro economico, se l'impianto è dimensionato secondo i propri consumi, si ripaga entro i 4-5 anni a fronte di una vita utile di almeno 25-30 anni con la tecnologia attuale senza contare l'efficienza maggiore dei moduli stessi (oggi si arriva al 24-25%).
Se è per questo bisognerebbe rendere obbligatorio anche il fotovoltaico. Non seguo molto queste pagine perchè trovo l'argomento, seppur molto importante e con buoni spunti, non adeguato ai tempi. Purtroppo qui c'è troppapolitica e questa non segue molto le reali necessità ma tutt'altro. Visto che si parla di fotovoltaico proprio stamattina sto facendo il resoconto del mio impianto da 3 kw. installato nel 2012 ed incentivato con apposito piano dell'epoca. La spesa è stata di 8.140,00 € e dopo 9 anni ho ripagato la pura spesa senza però contare l'eventuale ribasso in bolletta grazie all'autoconsumo. Nella media dei 12 anni di utilizzo trovo che il mio autoconsumo usa meno di 1/3 di quanto produco e quindi, 2/3 li incamera l'ente fornitore corrispondendomi un pagamento medio di 180€/anno a fronte di una spesa di acquisto di energia di circa 550 €/anno. Ora dopo 12 anni noto che la resa sta calando, quest'anno poi un maggio piovoso e pioggia con sabbia ne hanno abbassato il rendimento ma, il costo di un lavaggio, inficerebbe non poco la convenienza finale. Certamente potrei montare un pacco di batterie ma trovo sia una spesa eccessiva e non ne conosco la durata nel tempo, non sarebbe certamente il caso di rifare questa spesa ogni 10/15 anni. Altro miglioramento sarebbe quello di usare gli elettrodomestici più energivori in orari di massima carica ma, personalmente, non riesco a far capire alla mia signora che la lavastoviglie o lavatrice od anche lo stirare si può fare nel pomeriggio. Tuttavia il fotovoltaico sarebbe una grande soluzione e, per incentivarne l'installazione, sarebbe sufficiente pagare di più l'energia che si immette in rete che, alla fine, non sarà mai poca.
In risposta al messaggio di il tornitore del 11/09/2024 alle 11:35:58Grazie della spiegazione.
Non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che le colonnine per la carica di un auto vadano da 15 a 25Kw e quindi i cavi che arrivano a un lampione mi sa che sono scarsi. Intanto bisognerebbe capire la differenza di destinazioned'uso tra una colonnina quick (AC fino a 22 kW e ciò non significa avere sempre necessità di dover caricare a 11/22 kW sempre se l'auto accetta 22 kW in AC; la maggior parte accetta 11 kW) e una fast/HPC (in DC ad oggi fino a 400 kW). Le quick si usano per fare quei rabbocchi giornalieri o a seconda necessità specie quando nel mentre si fa altro (lavoro, visite, etc) dove l'auto solitamente può rimanere ferma più di quei 30-60 minuti o durante la notte (esempio a me basterebbe quasi sempre caricare a 3-3,6 kW se poi si è in trifase ancor meglio date le perdite inferiori)... Esempio quando sono andato a Merano per i mercatini delle scorso anno l'ho messa in carica ad una quick vicino al centro e nel mentre che giravo (circa 2h30min) l'auto si è caricata oltretutto ho programmato la preclimatizzazione cosicchè non mi consumasse batteria. Le fast/HPC le uso solo nei viaggi oltreautonomia... Esempio quando andavo a Pesaro mi gestivo in modo di arrivare scarico, pur fermandomi 1-2 volte alle fast a caricare a seconda della velocità/meteo, a destinazione perchè sapevo di dover lasciare ferma l'auto per ore e quindi potevo lasciarla alle quick a caricare anche al 100%. Caricare a 11/22 kW serve solo in casi intermedi dove 3-6 kW non sono sufficienti e una fast è troppo veloce.
www.iz4dji.it