In risposta al messaggio di salvatore del 11/06/2022 alle 19:13:40Infatti ne sono soddisfatto.. Però quel che noto è che in merito all'elettrico e relativa tecnologia c'è molta disinformazione; esempio prima ha preso per assunto che per avere un'elettrica a casa servano almeno 10 kW impegnati ma perchè lo hai letto da me, quando per il pendolare medio ne basterebbero 4,5 kW o più a seconda delle esigenze domestiche e non.
In questo momento tu stai sperimentando soluzioni che funzionano e ti soddisfano e su questo nulla da eccepire. Il problema sara' quando dovremmo farlo in molti o addirittura, a partire dal 2035, tutti. All' estero si usamolto di piu' l' energia elettrica, spesso anche per il riscaldamento, grazie al costo molto basso in quanto prodotta da centrali nucleari. E quindi hanno impianti elettrici gia' strutturati per maggiori potenze. Credo che in alcuni Paesi addirittura non esistano nelle abitazioni impianti a gas. Comunque avranno problemi anche loro quando a queste utenze dovra' essere aggiunta la ricarica di un veicolo elettrico. E' cosa nota che abbiamo tutti i rischi del nucleare senza averne i vantaggi. E' cosa altrettanto nota che tutti produciamo rifiuti ma pretendiamo che vengano smaltiti a casa altrui. D' altra parte siamo italiani.
In risposta al messaggio di il tornitore del 11/06/2022 alle 22:56:05Per forma mentale non do mai nulla per scontato.
Infatti ne sono soddisfatto.. Però quel che noto è che in merito all'elettrico e relativa tecnologia c'è molta disinformazione; esempio prima ha preso per assunto che per avere un'elettrica a casa servano almeno 10 kWimpegnati ma perchè lo hai letto da me, quando per il pendolare medio ne basterebbero 4,5 kW o più a seconda delle esigenze domestiche e non. Quello che non capisco è il motivo per cui si ragiona con l'ottica dall'oggi al domani.. Sembra che aumentino solo le elettriche ma al tempo stesso l'infrastruttura rimanga tale e quale a quella odierna... Non mi pare che con l'avvento delle termiche ci siano stati grossi problemi di adeguamento. Si ragiona ad oggi con le termiche e relativa infrastruttura le quali hanno alle spalle almeno 100 anni di sviluppo, mentre le elettriche forse 10 anni anzi meno qua in Italia. Mi fa piacere vedere che hai certezze in mano quando dici che altri paesi avranno problemi con queste utenze.. Per ora non mi pare che in Norvegia, Olanda, Francia e Germania abbiano grossi problemi pur avendo un parco veicolante elettrico in buon numero specie i primi 2 Paesi... Semplicemente l'infrastruttura e tanto altro è stato al passo del cambiamento, cosa che non è successa qua in Italia. PS: Non pensiamo, ipoteticamente nel 2035, che tutti allo stesso istante del giorno attacchiamo il veicolo elettrico per la ricarica e alla stessa potenza (tipo a 11 kW) per lo stesso tempo (es. 3h)... Valutazioni sulla base di una condizione irrealizzabile.
In risposta al messaggio di salvatore del 12/06/2022 alle 11:21:07Sì, ma ancora dovrebbero dirci con quelle fonti ricaricare tutto il parco veicolare, perché è inutile dire che nel 35 ci saranno in vendita solo auto elettriche se abbiamo ancora centrali ad idrocarburi
Per forma mentale non do mai nulla per scontato. Pero' mi piace approfondire, senza prevenzioni. Siamo in Italia e non in Svezia o in Germania. L'Italia e' lunga e non e' organizzata tutta allo stesso modo. E' noto - ad esempio- che in moltissimi comuni gli acquedotti sono dei colabrodo. Immaginare che in queste condizioni si possa nel giro di una decina di anni rivoluzionare (e' questo il termine esatto) la rete di distribuzione elettrica, mi sembra quanto meno improbabile. E come la mettiamo nei grandi agglomerati urbani? Comunque questo e' solo uno degli aspetti del problema. Non pensiamo, ipoteticamente nel 2035, che tutti allo stesso istante.... Mi sembra normale che la massima concentrazione di ricariche sia la sera e la notte, orari nei quali, peraltro, e' normale anche l' utilizzo ad esempio delle lavastoviglie o lavabiancheria. Comunque, va sempre dato il beneficio di inventario: vediamo cosa succede.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 12/06/2022 alle 12:05:24L'energia elettrica e' già tassata piu' della benzina in proporzione...
Di tutte le entrate derivate dalla tassazione dei carburanti fossili, necessarie per il funzionamento dello Stato, con che le sostituiscono? Metteranno tasse sul sole e vento, ecc, ecc., colpiranno anche che si ritiene autonomo, figuriamoci il costo della energia elettrica. Roberto
In risposta al messaggio di maxdamage del 12/06/2022 alle 13:18:31"L'energia elettrica e' già tassata piu' della benzina in proporzione..."
L'energia elettrica e' già tassata piu' della benzina in proporzione... L'Italia può finalmente rendersi energicamente indipendente grazie alla posizione privilegiata con tanto sole e vento. Io non vedo l'ora di potere guidare un camper elettrico con una bella batteria da 200 kwh.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/06/2022 alle 13:27:59Ridi pure, fa bene.
L'energia elettrica e' già tassata piu' della benzina in proporzione... È nessuno può impedire che le aumentino L'Italia può finalmente rendersi energicamente indipende Pensa che poteva già farlo 40 anni fa, maa causa del popolo ignorante, ha deciso di dismettere il nucleare, di vietare l'estrazione di metano al largo delle ns coste per poi fare il permesso ad altre nazioni, di vietare parchi eolici in mare perché deturpavano la vista E pensi che lo facciano ora? Mi vien da ridere
In risposta al messaggio di maxdamage del 12/06/2022 alle 13:35:48Guarda che non dico che l'elettrico è fallimentare, ma che non è così facile ed immediato come vogliono farti/vi credere
Ridi pure, fa bene. Ma Enel sta investendo in eolico e fotovoltaico ed entro il 2030 vuole spegnere tutte le centrali a gas. Ed Enel e' privata, fa quello che gli conviene. E al momento niente batte l'eolico, nemmeno il nucleare. Io intanto rido perchè finalmente tutta l'europa sta abbandonando il petrolio e finalmente potremmo tutti guidare auto elettriche.
In risposta al messaggio di maxdamage del 12/06/2022 alle 13:35:48"Ed Enel e' privata, fa quello che gli conviene. "
Ridi pure, fa bene. Ma Enel sta investendo in eolico e fotovoltaico ed entro il 2030 vuole spegnere tutte le centrali a gas. Ed Enel e' privata, fa quello che gli conviene. E al momento niente batte l'eolico, nemmeno il nucleare. Io intanto rido perchè finalmente tutta l'europa sta abbandonando il petrolio e finalmente potremmo tutti guidare auto elettriche.
In risposta al messaggio di marinox del 12/06/2022 alle 15:16:31Hai messo in evidenza tanti gravi problemi di questo strano Paese.
dopo CERNOBIL e relativo referendum A cui NON hanno fatto certo il domandarsi se era il caso visto e considerato che eravamo e siamo circondati da centrali nucleari di dismettere tale potenza elettrica .L'ITALIA aveva unaottima occasione x puntare decisamente verso fonti rinnovabili anche se decisamente con scarsi livelli di potenza ma sarebbe stato un passo importante x essere GREEN e forse invitare che altri paesi ci aiutassero in questa importante fase energetica . IO stesso ho votato contro a centrali nucleari MA se mi avessero spiegato x bene cosa comportava e sopratutto cosa sarebbe successo se una qualsiasi centrale avesse avuto perdite che sarebbero state interessate aree x chilometri e chilometri rispetto al punto della perdita sarebbe stato un altro paio di maniche . OVVIO che sentire il fuggi fuggi da MOSCA da un giorno all'altro e che siamo dipendenti x l'80% da loro mi viene DA RIDERE le affermazioni dei ministri TUTTI , in primis I 5 STELLE inneggiando alla distruzione del territorio con ESTIRPAZIONE di migliaia di ulivi ( su circa 60 milioni ) e che poi sarebbero stati rimessi dove erano e comunque il TUBO è profondo 6 metri circa , fortuna che il TAP è andato avanti . altra forma di impoverimento sia monetario che energetico sono le piattaforme di estrazione nel mediterraneo FERMATE a TUTTO vantaggio della CROAZIA che ringrazia . ecco come siamo messi con L'AMERICA che ringrazia x l'acquisto di GAS LIQUIDO che molto probabilmente lo pagheremo il DOPPIO O ANCHE PIU e che x i RIGASSIFICATORI ( che NON abbiamo ) siamo alla carità con costi vergognosi visto che arriva da posti in AFRICA che NON hanno nemmeno impianti x liquefare il gas . dire siamo messi MALE è PURO EUFEMISMO . carlo
In risposta al messaggio di marinox del 12/06/2022 alle 15:16:31Pure io mi sono posto di capire il problema del gas in italia, quale possa essere il motivo perche' in italia non diano via libera alle estrazioni intensive di gas naturale sul nostro territorio, quello che e' emerso nella mia ricerca non e' per nulla gratificante e tantomeno rassicurante.
dopo CERNOBIL e relativo referendum A cui NON hanno fatto certo il domandarsi se era il caso visto e considerato che eravamo e siamo circondati da centrali nucleari di dismettere tale potenza elettrica .L'ITALIA aveva unaottima occasione x puntare decisamente verso fonti rinnovabili anche se decisamente con scarsi livelli di potenza ma sarebbe stato un passo importante x essere GREEN e forse invitare che altri paesi ci aiutassero in questa importante fase energetica . IO stesso ho votato contro a centrali nucleari MA se mi avessero spiegato x bene cosa comportava e sopratutto cosa sarebbe successo se una qualsiasi centrale avesse avuto perdite che sarebbero state interessate aree x chilometri e chilometri rispetto al punto della perdita sarebbe stato un altro paio di maniche . OVVIO che sentire il fuggi fuggi da MOSCA da un giorno all'altro e che siamo dipendenti x l'80% da loro mi viene DA RIDERE le affermazioni dei ministri TUTTI , in primis I 5 STELLE inneggiando alla distruzione del territorio con ESTIRPAZIONE di migliaia di ulivi ( su circa 60 milioni ) e che poi sarebbero stati rimessi dove erano e comunque il TUBO è profondo 6 metri circa , fortuna che il TAP è andato avanti . altra forma di impoverimento sia monetario che energetico sono le piattaforme di estrazione nel mediterraneo FERMATE a TUTTO vantaggio della CROAZIA che ringrazia . ecco come siamo messi con L'AMERICA che ringrazia x l'acquisto di GAS LIQUIDO che molto probabilmente lo pagheremo il DOPPIO O ANCHE PIU e che x i RIGASSIFICATORI ( che NON abbiamo ) siamo alla carità con costi vergognosi visto che arriva da posti in AFRICA che NON hanno nemmeno impianti x liquefare il gas . dire siamo messi MALE è PURO EUFEMISMO . carlo
In risposta al messaggio di maxdamage del 12/06/2022 alle 13:18:31Tu non vedi l'ora di guidare in camper con una bella batteria da 200 kwh
L'energia elettrica e' già tassata piu' della benzina in proporzione... L'Italia può finalmente rendersi energicamente indipendente grazie alla posizione privilegiata con tanto sole e vento. Io non vedo l'ora di potere guidare un camper elettrico con una bella batteria da 200 kwh.
In risposta al messaggio di Allegrovero del 12/06/2022 alle 17:38:39Uno dei problemi estrattivi del gas dal sottosuolo sono il cedimento dei strati superiori,con possibili assestamenti, alias terremoti, infatti per questo motivo le maggiori estrazioni avvengono con le perforazioni in mare, dovremmo tantomeno imitare i croati,
Pure io mi sono posto di capire il problema del gas in italia, quale possa essere il motivo perche' in italia non diano via libera alle estrazioni intensive di gas naturale sul nostro territorio, quello che e' emerso nellamia ricerca non e' per nulla gratificante e tantomeno rassicurante. Nei giacimenti italiani ci sono circa 350 miliardi di metri cubi di gas. L’Italia utilizza ogni anno 70\80 mld di metri cubi di gas anche per produrre la metà dell’energia elettrica. Ora, considerando che i 350 miliardi (totale) sono considerati in (circa), mentre il consumo annuo in italia si stima possa aumentare per creare energia elettrica anche ai nostri motori elettrici in discussione, possiamo prevedere un tempo stimato di 2\3 anni per esaurire tutto il gas a disposizione nei nostri giacimenti, e poi?
In risposta al messaggio di franco49tn del 13/06/2022 alle 09:31:57Se di mezzi ci sono gli incentivi, il veicolo usato deve essere rottamato, e non demolito per espatrio
La intenzione sarebbe buona solo se gli usati andarrero alla demolizione e non partissero tutti i giorni per paesi esteri , magari a noi limitrofi , dove continuoeranno ad inquinare anche forse di più , per mancanza di manutenzionee l'inquinamento andrebbe ad aumentare . Anche lì si dovrebbero vendere solo macchione elettriche , la cosa è impossibile almeno fino al 2050 o oltre.
In risposta al messaggio di franco49tn del 13/06/2022 alle 09:31:57Appunto mi sembra ovvio, anche si smettesse di produrre mezzi con motori endot. nel 2035, si compreranno auto nuove nel 2036-37, che giustamente dovranno circolare fino almeno al 2050.
La intenzione sarebbe buona solo se gli usati andarrero alla demolizione e non partissero tutti i giorni per paesi esteri , magari a noi limitrofi , dove continuoeranno ad inquinare anche forse di più , per mancanza di manutenzionee l'inquinamento andrebbe ad aumentare . Anche lì si dovrebbero vendere solo macchione elettriche , la cosa è impossibile almeno fino al 2050 o oltre.
In risposta al messaggio di masivo del 13/06/2022 alle 09:45:58Non so se un motore del2030 sarà meno inquinante di uno odierno, con il fatto che si è dato l'ultimatum, le case automobilistiche non investiranno più nulla sulla ricerca e sviluppo per questi motori, investiranno tutto sull' elettrico, a meno che non siano costretti da nuove normative, ma credo, per esempio, che abbiano già qualche progetto per un euro 7, giusto per non farsi trovare impreparati, ma dopo quello smetteranno di testare nuovi motori
Appunto mi sembra ovvio, anche si smettesse di produrre mezzi con motori endot. nel 2035, si compreranno auto nuove nel 2036-37, che giustamente dovranno circolare fino almeno al 2050. Poi secondo me, un motore endotermicodel 2035, non sarà nemmeno confrontabile con i livelli di consumi e inquinamento attuali, e pure un eventuale elettrico, batterie, ecc. sarà altra cosa dal attuale....quindi non preoccupiamoci troppo .
In risposta al messaggio di latrofa124 del 12/06/2022 alle 18:52:59Concordo quanto affermi, il che significa che se includiamo i possibili assestamenti che possono causare terremoti e le attivita' di estrazione da parte dei croati che attingono dagli stessi giacimenti nel mare adriatico, dobbiamo rivedere il tempo stimato prima di esaurire tutto il gas a disposizione nei nostri giacimenti che si riduce in 1/2 anni massimo.
Uno dei problemi estrattivi del gas dal sottosuolo sono il cedimento dei strati superiori,con possibili assestamenti, alias terremoti, infatti per questo motivo le maggiori estrazioni avvengono con le perforazioni in mare,dovremmo tantomeno imitare i croati, Ci fu polemica in passato per i terremoti in Emilia dovuti alle trivellazioni metano su terra ferma. Roberto