In risposta al messaggio di enzo44 del 17/10/2020 alle 21:11:30Grazie Enzo, mi conforti. il problema e' che il pezzo nuovo si comporta esattamente come il vecchio. Non è possibile che a 105 gradi, quindi direi una temperatura superiore a quella a cui può arrivare montato dietro al radiatore, giri sull'albero liberamente come, anzi più, che a 20 gradi...
Ciao, lo stesso componente era montato sulla meccanica Ford del mio amato Arca degli anni 80, il funzionamento è esattamente quello che hai descritto, il giunto viscostatico collega progressivamente, all'aumentare dellatemperatura, la ventola alla puleggia della pompa dell'acqua, l'olio al suo interno diventa piu' viscoso e permette il trascinamento della ventola stessa che comunque non sarà mai collegata rigidamente ergo verifica bene il ricambio nuovo, anche io ho dovuto sostituire il giunto in quanto perdeva olio in prossimita della spirale, ti consiglirei di sostituirlo per verificare il corretto funzionamento. Un saluto Enzo
In risposta al messaggio di eolo 58 del 17/10/2020 alle 22:13:57Ti sbagli, è un olio al silicone, che con l'aumentare della temperatura, diventa meno fluido
Buonasera, visto che ho un Transit con lo stesso sistema di raffreddamento forse sfugge a qualcuno che il principio di funzionamento di questo particolare non è dato dal riscaldamento dell’olio all’interno del giuntoviscostatico, perché se un olio lo scaldi fa l’esatto contrario diventa più fluido e quindi non trascina niente è come se ci fosse acqua e avrebbe meno atrito. Quindi se perde olio si riduce la quantità al suo interno e se aumenta la velocità di rotazione la forza che fanno le lamelle al suo interno si riduce e non diventa più solidale con la puleggia della pompa che è trascinata da una cinghia. Non è che è lenta questa cinghia oppure si è bagnata di olio e slitta ?
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 18/10/2020 alle 08:27:31Al centro della spirale c'è un perno su cui si innesta la spirale stessa, l'unica cosa che si può notare è che con l'aumento di temperatura il perno ruota su se stesso di circa 30-45gradi, spostamento dovuto all'allungamento della spirale. Però a questo movimento del perno non corrisponde nessuna modifica di attrito. Mi sa che il pezzo nuovo è rotto come il vecchio
Ti sbagli, è un olio al silicone, che con l'aumentare della temperatura, diventa meno fluido
In risposta al messaggio di rimor brigante del 18/10/2020 alle 08:58:33Non penso che basti solo saldarlo, ma deve anche girare per vedere la sua efficacia.
Al centro della spirale c'è un perno su cui si innesta la spirale stessa, l'unica cosa che si può notare è che con l'aumento di temperatura il perno ruota su se stesso di circa 30-45gradi, spostamento dovuto all'allungamentodella spirale. Però a questo movimento del perno non corrisponde nessuna modifica di attrito. Mi sa che il pezzo nuovo è rotto come il vecchio
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 18/10/2020 alle 09:17:04In effetti non l'ho montato...per questo chiedevo informazioni...provarlo non è facile soprattutto in inverno...per vedere la lancetta avvicinarsi alla zona rossa questa estate sono salito sull'Etna ...poi un altra salta con strappi oltre 20%. Non è come le elettroventole delle auto che basta tenerle in moto al minimo
Non penso che basti solo saldarlo, ma deve anche girare per vedere la sua efficacia. Hai provato a montare e provare il pezzo nuovo?
In risposta al messaggio di rimor brigante del 18/10/2020 alle 11:17:50Scaldalo è usa un tornio per simulare i giri del motore
In effetti non l'ho montato...per questo chiedevo informazioni...provarlo non è facile soprattutto in inverno...per vedere la lancetta avvicinarsi alla zona rossa questa estate sono salito sull'Etna ...poi un altra salta con strappi oltre 20%. Non è come le elettroventole delle auto che basta tenerle in moto al minimo
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 18/10/2020 alle 11:20:26Nemmeno a farlo apposta, lo stesso problema manifestato da Rimor brigante lo ha fatto anche il mio mezzo facendo la stessa identica salita per l’Etna e non mi sono minimamente preoccupato; è stato sufficiente fermarsi in una piazzola a lato strada e al minimo il motore piano piano si è raffreddato ritornando al suo range di temperatura normale, ne deduco che Il trascinamento del giunto viscostatico ha fatto esattamente il suo compito ridurre la temperatura anche se a basso numero di giri perché ha mantenuto solidale la rotazione della ventola.
Scaldalo è usa un tornio per simulare i giri del motore
In risposta al messaggio di rimor brigante del 17/10/2020 alle 20:12:20Grazie per la richiesta d'aiuto(sono commosso)ma non sono la persona più adatta per risponderti,comunque credo che il pezzo sarebbe bene montarlo e testarlo(potresti provare a scaldare il giunto con un"phon" da carrozziere e poi accendere il motore.Non è un consiglio,ma molti facevano saldare il giunto per mantenere la ventola in funzionamento.Personalmente non ho mai avuto problemi di surriscaldamento o alta temperatura(mai visto oltre la L di normal)anche facendo lunghe salite a bassa andatura col caldo.
Qualcuno, sa esattamente come funziona il componente in oggetto? Il motore di questo modello non scalda molto, difficile vedere la lancetta sul rosso, normalmente quindi la ventola coassiale alla viscofrizione gira a vuoto.Poi questa estate ho fatto un po' di salite molto impegnative e la lancetta è arrivata completamente sul rosso, in questo frangente mi sarei aspettato che la ventola diventasse solidale all'albero e quindi obbligata a girare e raffreddare il motore di conseguenza. Invece no la ventola è libera di girare come prima e infatti il motore è andato in sovratempemteratura. Allora tornato a casa decido di comprare nuova viscofrizione. ora prima di sostituirla mi metto a fare un po' di prove nel forno di casa per capire il funzionamento, ho scaldato la viscofrizione per gradi fino ad un massimo di 105 gradi, misurati sul corpo metallico, ma niente l'albero gira sempre a vuoto, anzi fa ancora meno attrito alle alte temperature. Possibile che sia rotto anche il pezzo nuovo? Sbaglio qualcosa nel mio ragionamento? Allego foto del pezzo in oggetto. Magari Rascal o Paolol mi danno un consiglio Luca
In risposta al messaggio di eolo 58 del 19/10/2020 alle 00:13:21Penso che tutti i mezzi con motore longitudinale abbiano il sistema a cinghia e viscostatico (i piu vecchi ventola solidale) e quindi dovrebbe essere un sistema affidabile. Dovrebbe essere così anche nel mio Sprinter e nella mia Suzuki Jimny, e mai dato problemi. La ventola supplementare elettrica anteriore è quella del climatizzatore.
Se dopo aver fatto una salita e l’indicatore della temperatura è salito dalla sua posizione solita poi si fa un tratto in discesa senza tirare il motore vedrete che la temperatura cala nel giro di pochissimo tempo. Sepotessimo controllare la velocità di rotazione della ventola ci accorgeremmo che gira alla stessa velocità sempre molto probabilmente, sia in salita che in discesa e per me è il limite del sistema mentre una elettroventola ruota ha un numero di giri maggiore e si inserisce solo quando un sensore termostatico gli da il contatto per partire. Ho avuto una Fiat Ritmo diesel prima serie e il radiatore aveva 2 ventole una all’interno è una all’esterno, normalmente si inseriva solo la interna ma se a fare una salita che metteva sotto stress la temperatura del motore partiva la seconda e aiutava l’altra calando la temperatura. Per avere più sicurezza che non funzionasse la prima avevo messo sotto interruttore la seconda e se facevo una salita lunga e impegnativa la accendevo tenendo il motore in range senza surriscaldaro, cosa che col giunto viscostatico non si può fare
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 19/10/2020 alle 10:24:16Condivido quasi tutto ma nel caso della Ritmo non avevo il condizionatore, le ventole erano 2 ugualmente e vicino al radiatore sulle lamelle sottili dal lato di quella interna se ricordo bene c’era una piccola spirale che se si surriscaldava si dilatava e faceva partire la seconda perché il termostato agiva solo sulla prima ventola
Penso che tutti i mezzi con motore longitudinale abbiano il sistema a cinghia e viscostatico (i piu vecchi ventola solidale) e quindi dovrebbe essere un sistema affidabile. Dovrebbe essere così anche nel mio Sprinter e nellamia Suzuki Jimny, e mai dato problemi. La ventola supplementare elettrica anteriore è quella del climatizzatore. Secondo me la differenza la si nota quando il motore gira veloce, che l aria oppone resistenza alla ventola e quindi a freddo slitta e gira piu piano e spinge meno aria. Penso che con motore al minimo giri sempre uguale che a caldo o a freddo perchè girando piano l aria non oppone abbastanza resietenza alle pale per fare slittare la ventola. Secondo me, per vedere la variazione di giri della ventola rispetto ai giri del motore e a diversa temperatura, a occhio non si puo vedere, ma si potrebbe misurare con un contagiri ottico, applicando un etichetta riflettente su una pala della ventola. Io comunque monterei il pezzo nuovo che verossimilmente funziona bene, e poi lo proverei senza farmi troppe elucubrazioni mentali prima. Se il mezzo funziona bene come deve, va bene così. Se non funziona e difettoso (ma penso sia difficile), lo si smonta e lo si riporta dove acquistato.
In risposta al messaggio di eolo 58 del 19/10/2020 alle 11:07:48Si, certo, la ritmo aveva il motore trasversale e il condizionatore lo dovevano ancora inventare
Condivido quasi tutto ma nel caso della Ritmo non avevo il condizionatore, le ventole erano 2 ugualmente e vicino al radiatore sulle lamelle sottili dal lato di quella interna se ricordo bene c’era una piccola spirale che se si surriscaldava si dilatava e faceva partire la seconda perché il termostato agiva solo sulla prima ventola
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di eolo 58 del 19/10/2020 alle 11:54:31Anzitutto grazie a tutti per le risposte...per Eolo, il liquido refrigerante l'ho cambiato meno di un anno fa, con lavaggio dell'impianto e sostituzione del radiatore crepato sul valico della Porrettana salendo da Pistoia, nemmeno lì il motore si era scaldato poi tanto.( Ma era inverno). sull'Etna io mi sono preoccupato perché la temperatura non smetteva di salire, quindi mi sono fermato e ho lasciato il motore in moto al minimo con il riscaldamento al massimo per cercare di raffreddare il motore. In quel frangente la ventola deve essere solidale all'albero altrimenti non si capisce perché abbiamo fatto questa complicazione "termoviscosa" invece era "libera" di girare e sicuramente rimanenza molto indietro rispetto all'albero motore. Sulle auto BMW c'è un un buon sistema affidabile, il trascinamento avviene tramite la chiusura di una elettrocalamita. Comunque siccome purtroppo non ho un tornio ( mi piacerebbe) mi sa che darò retta a Tommaso, lo monto e lo vado a provare sulla salita del corno alle scale , dovrebbe essere sufficientemente impegnativa... vi saprò dire.
Rileggendo il primo post mi è venuto un dubbio; se la lancetta era finita in zona rossa non è che hai il radiatore e il circuito parzialmente sporco e quindi il ricircolo del liquido di raffreddamento è più difficoltoso o il liquido stesso ha perso parte delle sue caratteristiche e non raffredda a sufficenza? Molto che non lo cambi Rimor brigante ?
In risposta al messaggio di rimor brigante del 17/10/2020 alle 20:12:20In questo video si vede come il sistema sia assai più complicato di quel che sembra. Il fluido siliconico deve spostarsi dal serbatoio Centrale alle zone periferiche del giunto e questo può avvenire solo grazie alla forza centrifuga. Questo spiega il motivo della mancanza di resistenza durante l'azionamento manuale...ocio che il pezzo è buono.
Qualcuno, sa esattamente come funziona il componente in oggetto? Il motore di questo modello non scalda molto, difficile vedere la lancetta sul rosso, normalmente quindi la ventola coassiale alla viscofrizione gira a vuoto.Poi questa estate ho fatto un po' di salite molto impegnative e la lancetta è arrivata completamente sul rosso, in questo frangente mi sarei aspettato che la ventola diventasse solidale all'albero e quindi obbligata a girare e raffreddare il motore di conseguenza. Invece no la ventola è libera di girare come prima e infatti il motore è andato in sovratempemteratura. Allora tornato a casa decido di comprare nuova viscofrizione. ora prima di sostituirla mi metto a fare un po' di prove nel forno di casa per capire il funzionamento, ho scaldato la viscofrizione per gradi fino ad un massimo di 105 gradi, misurati sul corpo metallico, ma niente l'albero gira sempre a vuoto, anzi fa ancora meno attrito alle alte temperature. Possibile che sia rotto anche il pezzo nuovo? Sbaglio qualcosa nel mio ragionamento? Allego foto del pezzo in oggetto. Magari Rascal o Paolol mi danno un consiglio Luca
https://youtu.be/UwM4OqsLek4
In risposta al messaggio di Viggen del 19/10/2020 alle 22:39:07Grazie Viggen del tuo interessantissimo contributo, adesso sono molto più invogliato a provarlo.
In questo video si vede come il sistema sia assai più complicato di quel che sembra. Il fluido siliconico deve spostarsi dal serbatoio Centrale alle zone periferiche del giunto e questo può avvenire solo grazie alla forza centrifuga. Questo spiega il motivo della mancanza di resistenza durante l'azionamento manuale...ocio che il pezzo è buono.
In risposta al messaggio di rimor brigante del 20/10/2020 alle 19:42:15Potenza di Google! Quando ho visto la molla, mi sono grattato la testa, perché ero convinto, come te, che funzionasse con un fluido che si addensasse col calore...
Grazie Viggen del tuo interessantissimo contributo, adesso sono molto più invogliato a provarlo.