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el prefo
el prefo
02/09/2007 3052
Inserito il 02/01/2010 alle: 11:00:05
quote:Risposta al messaggio di Oetzi inserito in data 26/12/2009  20:38:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ... quanta neve adesso a Mondeval ! ! ! ... e quanta pioggia quella notte a Mondeval: questa è la foto del mattino successivo eravamo partiti, mia moglie ed io da passu Giau; eccoci a forcella Giau ed abbiamo passato la notte al cospetto del Pelmo ed al Becco di Mezzodì e poi giù verso passo Staulanza; questa è malga Prendera vista non dalla tua angolazione ciao Isidoro
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 03/01/2010 alle: 08:17:24
...per colpa delle Pale di S. Martino sono un pò in ritardo per gli auguri: FELICE 2010 A TUTTI QUANTIid="size3">id="red">. I° giorno: uscita al Sass Nègher. in giallo salitaid="orange"> in blu discesaid="blue"> Come avrete capito si parte da Capanna Cima Comelle, situata al termine della Val di Garès. Turisticamente parlando la vallata - un pò fredda perchè il sole batte poco - è dotata di un'ottimo anello per il fondo e di campeggio. E' dominata dalla cascata di Garès, che scende dall'orrido delle Comelle. La salita in mezzo al bosco è talvolta "fastidiosa" perchè è necessario attraversare numerosi scivoli di valanga. Giunti a forcella delle Cesurette: A sinistra Garès e forcella Stia, a destra malga Campigat. Ora puntiamo decisamente all'altipiano; tuttavia arriviamo ad un bastione ghiacciato difficile da valicare (foto a sinistra): dopo lunghi zig zag troviamo il passaggio (foto a destra - ramponi). Purtroppo ora il meteo non ci assiste più, e sull'altipiano non è per nulla facile orientarsi con la nebbia. Casualmente giungiamo alla cima del Sass Nègher. Dopo aver percorso tutta la cresta: Finalmente può iniziare la discesa. Il pendio è ampio: siamo fuori dal bosco, ma ha già scaricato bene: La sciata non è proprio piacevole perchè è un continuo zig zag tra i residui delle valanghe. Giungiamo infine a casera Valbona. Dalle quale riusciamo anche a vedere e capire la denominazione "Sass Nègher", inconfondibile. Ritorno a Capanna Cima Comelle lungo la via di salita. Ciao a tutti. Massimiliano

Modificato da Oetzi il 18/01/2010 alle 21:04:57
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auta
auta
19/12/2004 2060
Inserito il 03/01/2010 alle: 11:10:59
un sacco di escursioni d'estate e dei magnifici prati coperti di fiori.Mio padre ci portava sempre la domenica ad ammirare le "scarpette della madonna" che fiorivano nascoste in un punto che lui era orgoglioso di farci vedere raccomandandoci di non toccarle! Belle foto Massimiliano,grazie[:D] Ciao Aura

Modificato da auta il 03/01/2010 alle 11:17:23
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stfn
stfn
26/04/2006 3438
Inserito il 03/01/2010 alle: 18:28:39
ehilà, buon anno a tutti gli skialpisti del forum di ritorno dalle dolomiti, complici famiglia e meteo, solo una gitarella, ma che panorami [:0][:0][:0] volevo salire al rif. Genova ma un pendio carico carico e il fatto che fossi da solo mi ha fatto rinunciare 150 metri sotto[:(] ecco le foto ciaociao sTefaNo odle odle nei pressi malga gampen

Modificato da stfn il 03/01/2010 alle 18:33:05
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 03/01/2010 alle: 19:53:08
quote:Risposta al messaggio di stfn inserito in data 03/01/2010  18:28:39 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Bravo Stefano. Là non ci sono mai stato in inverno. Solo d'estate. Ma mi piacerebbe provare il Sass da Putia con gli sci. II° giorno: uscita al passo Antermarùcol. Capanna Cima Comelle di buon mattino. in giallo salitaid="orange"> in blu discesaid="blue"> La prima parte della salita è in comune con l'uscita precedente. Sorpassata malga Valbona, causa nebbia manchiamo il bivio per il passo Antermarùcol. Comunque, dato che eravamo nei paraggi, siamo andati a dare una sbirciatina -ramponi- al cosiddetto Viaz del Bus (si riesce a superarlo solo in primavera). Dopo aver perso un pò di tempo, decidiamo che è ora di proseguire seriamente; grazie ad una schiarita imbocchiamo il vallone corretto. Ci voltiamo indietro, l'occhio cade sull'intera Val di Garès. Giochi di neve e vento. Al passo tira un vento gelido; ci spingiamo oltre su una cimetta a fianco dove... un mezzo miracolo... Ecco perchè si chiamano Pale di S. Martino. Un candido altopiano. Un prossimo itinerario di sci alpinismo (a primavera): discesa dalla cima Vezzana e nella successiva val Strut (a sinistra), si aggira la Torcia di Valgrande (al centro) e poi si risale tutta l'omonima valle fino al passo delle Farangole. Itinerario di discesa. Non male perchè quel pò di farina caduta ha reso piacevole la sciata in mezzo ai residui di valanga. Comunque fuori dal bosco è necessario prestare massima attenzione. Massimiliano

Modificato da Oetzi il 18/01/2010 alle 21:05:41
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liubavand
liubavand
08/06/2006 1870
Inserito il 07/01/2010 alle: 16:44:15
ciao a tutti...scusate lo so che l'argomento non è al 100% quello del post ma vi chiedo un consiglio dall 1 al 5 febbraio andrò a campitello di fassa per sciare un pò ma un giorno(o più) lo voglio dedicare ad un escursione alpinistica o con ciaspole o forse (ripeto forse) di snowboard-alpinismo facile! so che in val di fassa ci sono migliaia di itinerari ma non so dove cominciare...cosa mi consigliate di fare? avete dei siti dove reperire informazioni? certo escursioni con ciaspole o facili ascensioni con ramponi e picozza ! mi aiutate?' Grazie Mirko
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el prefo
el prefo
02/09/2007 3052
Inserito il 07/01/2010 alle: 18:16:22
ciao Mirko personalmente non posso aiutarti perchè conosco poco la val di Fassa. Forse Massimiliano ti può essere d' aiuto. Però vorrei cogliere l' occasione per suggerire a tutti quelli di OTT che leggono qui (e sono tantissimi, basta vedere il numero di letture) ad iscriversi a questo forum e portare così le loro esperienze. Non è necessario essere camperisti... bensì buone gambe, coraggio e tanta volontà. ciao Isidoro Ti sei allenato, hai preparato il materiale, hai avvisato gli amici del fatto, ma tutto questo è solo cornice ad un addomesticamento del luogo e un adattamento delle tue forze. Un rito, un corteggiamento, un incontro. In quelle solitudini il linguaggio è essenziale, i pensieri elementari, le persone che si fanno compagnia nel cuore, quelle poche e vere. E giù. Con tutte le incognite da risolvere in attimi, con la vita sulle punte delle dita, con l'anima a fior di respiro don Claudio Sacco
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 07/01/2010 alle: 20:37:11
quote:Risposta al messaggio di liubavand inserito in data 07/01/2010  16:44:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Mirko. Non ho ben capito cosa vuoi-puoi fare e fin dove vuoi-puoi spingerti, comunque cercherò di aiutarti. Tieni presente, prima di tutto, che a febbraio la neve non è ancora ben trasformata come a primavera e pertanto presenterà "problemi" di difficile valutazione. Ti consiglio innanzitutto -se vuoi andare fuoripista- di guardare, prima di ogni escursione, i bollettini valanghe: http://www.arpa.veneto.it/bollettini/htm/dolomiti_neve_e_valanghe.asp http://www.meteotrentino.it/bollettini/today/valanghe_it.aspx?ID=9 http://www.provincia.bz.it/valanghe/ ; ogni escursionista deve portare con se ARVA, pala e sonda. Questi sono puri strumenti con i quali non si diventa sci alpinista, ma sono un piccolo piccolo punto di partenza... In val di Fassa io conosco meglio Sella e Marmolada (già piuttosto ampie...) Se non vuoi fare fatica potresti salire con gli impianti a Punta Rocca e poi scendere al rif. Pian dei Fiacconi, magari imboccando subito prima il canyon e poi scendere lungo la pista alla diga oppure verso Alba al rif. Villetta Maria imboccando la vecchia strada militare (prestare attenzione ai salti sopra il Pian Trevisan). Sempre dalla cima potreste scendere i pendii rasenti al Sasso delle Undici o al Sasso delle Dodici. Da Porta Vescovo invece potresti facilmente salire in cima al Forfesc: ... e poi scendere anche fino alla diga del passo Fedaia. Sul Sella invece, partendo dall'arrivo della funivia del Sass Pordoi, potresti scendere la forcella Pordoi oppure, dopo aver attraversato l'altipiano, scendere lungo la Val Mesdì o lungo la val Lasties o lungo il canalone Col Anton Sono 4 idee in croce buttate lì (che ho già percorso); questi itinerari sono talvolta molto frequentati ma possono anche diventare molto pericolosi. Ovviamente ci sono anche un sacco di altre cose più facili o difficili. Prima di partire informati bene presso locals e/o guide alpine; se hai qualche richiesta più precisa sarò ben felice di aiutarti. Inoltre, se organizzi un'uscita di domenica (sabato mattina lavoro), sarò ben felice di accompagnarvi. Buon divertimento. Massimiliano

Modificato da Oetzi il 07/01/2010 alle 20:48:31
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 07/01/2010 alle: 22:09:53
Ciao a tutti. Lastia di Framont e Mont Alt Dal centro di Agordo imbocchiamo la strada per Rif e Colvignas. Puntiamo verso malga Framont fin dove è possibile (tassativamente in auto (no camper); catene obbligatorie per ghiaccio) in giallo salitaid="orange"> in blu discesaid="blue"> Ieri, abbandonata l'auto ad un tornante di quota 1200, ci siamo diretti a malga Framont. Lungo la salita notiamo il rif. Bruto Carestiato. Su questo rifugio pende una storia poco piacevole: se non ricordo male nel 2007 il rifugio è stato riaperto dopo anni 3-4 anni di lenta ristrutturazione e polemiche varie (prima era stato gestito, per 30 anni circa, dalla famiglia Todesco - frizioni con il CAI di Agordo...). I nuovi gestori si sono ritirati e, per la prossima stagione che inizia a maggio, il posto è ancora vacante... Questo è il van dei Cantoi che scende dalla forcella delle Nevere. L'ho già percorso d'estate, 15-20 anni fa, con mio papà. D'inverno...faremo... [:)][:p][:)][:p] Questi li conoscete già: Valaraz e Zelo https://forum.camperonline.it/#=95930&whichpage=1, 10° intervento. Si sale di quota...Pala del Camp... . Crocefisso di forcella Camp. Da qui si perdono 70 metri di quota scendendo alla sottostante Casera del Camp. Interessante per gli Alpini, simpatizzanti ed ANA perchè d'estate è piena di muli. Fino a qui l'itinerario si può fare, abbastanza agevolmente, con ciaspe e bimbi. Ecco gli obbiettivi del giorno: a destra Lastia di Framont, a sinistra Mont Alt. Larice. In secondo piano i Monti Alti di Pelsa. Agordo dalla cima Lastia di Framont. Il Mont Alt dalla cima Lastia di Framont. In secondo piano l'abitato di La Valle Agordina. Purtroppo quest'anno la sfiga mi perseguita, la scarsa visibilità ha reso le altre foto poco interessanti. Durante la discesa, per entrambe le cime, neve ghiacciata con farina superficiale in alto, farincrosta in basso. Itinerari tutto sommato sicuri. Buonanotte con il campanile Walker Massimiliano

Modificato da Oetzi il 18/01/2010 alle 21:06:25
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 08/01/2010 alle: 21:10:26
...non vi ho ancora parlato delle prime 3 uscite, tutte in Marmolada (15, 25 e 29 novembre). Veramente la neve io l'avevo vista la prima volta il 14 settembre sul Vant de le Sasse nel gruppo Civetta Moiazza. [:D][:D][:D] Comunque la neve, seriamente, era arrivata sulle Dolomiti la prima settimana di novembre. Ma ho dovuto saltare l'esordio del week end 7-8 causa influenza [V][:(][}:)]. La Marmolada è una delle poche uscite fattibili a novembre qui sulle Dolomiti e solitamente c'è una calca allucinante perchè tutti hanno una fame incredibile di neve. In linea di massima si sale a Punta Rocca partendo dal passo Fedaia o dal piccolo parcheggio sopra la diga (quello grande lungo la pista da sci -frequentatissimo in estate dai camper- diventa subito impraticabile). Nel primo caso si risale la pista da sci che scende dalla vetta (itinerario tutto sommato sicuro), mentre il secondo, dopo il rif. Pian dei Fiacconi, può presentare delle insidie. Comunque è necessario, come sempre, prestare attenzione: può cadere anche un metro di neve a novembre e poi scaldare parecchio nei giorni seguenti con ovvie conseguenze... La Mesola. Piccolo massiccio teatro di grandi fortificazioni durante la I^ guerra mondiale. Si notano le gallerie, percorribili in estate. Tra l'altro poco sopra al passo del Padon, dove d'inverno passano gli sciatori per mezzo degli impianti di risalita, c'è ancora un vecchio cannone. Le Tofane ancora piuttosto spelacchiate... Punta Penia Le Pale di S. Martino da Punta Rocca. Discesa verso il Sasso delle Dodici. Per chi ama le stagioni lunghissime, la Marmolada, con innevamento abbondante, è sciabile fino a giugno (chiaramente non sempre sci dall'auto). Massimiliano
bernina
bernina
-
Inserito il 08/01/2010 alle: 22:35:36
gita di scialpinsimo sotto la neve [img[URL=http://img682.imageshack.us/i/dscn4569.jpg/][IMG] saluti a tutti criss
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stfn
stfn
26/04/2006 3438
Inserito il 09/01/2010 alle: 11:16:14
ciao, 3° uscita alla punta di larescia (alto canton Ticino sulla strada per il Passo Lucomagno) ciao sTefaNo baite cassinella la cima dalla cima verso sud (basso ticino e sottoceneri) dalla cima verso il passo Lucomago p.s.: Bernina dove sei nelle foto?? valgerola??id="red">
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SuperIlamon
SuperIlamon
29/11/2008 278
Inserito il 12/01/2010 alle: 16:42:15
oh oh oh finalmente posso leggere, commentare e scrivere pure io!! A proposito, fratellone, complimenti per la foto del larice...è stupenda!! [:0][:0][:0][:0][;)]
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 12/01/2010 alle: 19:49:52
quote:Risposta al messaggio di superilamon inserito in data 12/01/2010 16:42:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> [:)][:)] Bentornata Bambolotto [:)][:)] _____________________________________________________________________id="red"> Ciao a tutti. Relativamente alla prima uscita in Marmolada mi sono dimenticato di raccontarvi una storia. Ci stavamo preparando a partire al passo Fedaia... . Quasi pronti, dall'auto in fianco scende un pinco. Noto subito sul giubbetto: CAI Agordo... poi c'era scritto altro ma non mi ricordo perchè stavo ragionando: CAI Agordo... Sci alpinista... Capisco subito che questo è uno che pesta forte. Ghe fae: <<Ma ti chi che te son? Ennio Zasso (INSA)? Eugenio Bien (Presidente CAI Agordo)? o... >> Mi interrompe subito: <<son Fossen!>> e mi: <<ah, GianMoreno, GianMoreno Fossen. Mi te conose>> ...e gli stringo la mano molto volentieri! Noi iniziamo la salita, lui continua a prepararsi. Saliamo 50-100 metri di quota ma ci è già alle calcagna. Facciamo ancora due chiacchiare; teniamo botta nello strappo successivo e nel seguente pianetto; poi -ovviamente- siamo costretti a salutarlo e lui: <<Se vedon>> Mentre stavamo ancora salendo, a quota 2950 circa, lui ci incrocia in discesa. Ennesimo saluto! I componenti del CAI di Agordo (tra gli altri Gianmoreno Fossen, Eugenio e Renato Bien, Ennio Zasso, Adone Colle, Fausto Todesco), dagli anni 70 fino ai giorni nostri, hanno messo in piedi un'intensa attività scialpinistica esplorativa nella conca agordina con tantissime discese inedite. Ne cito solo alcune di Gianmoreno: - 1985: Talvena (cosidetta "Diretta degli Agordini"); - 24 aprile 1994: Anello Erbandoi; - 29 aprile 2001: Castello di Moschesin; - 21 marzo 2004: Sass d'Ortiga; - 8 maggio 2004: Canalone Sprit. Persona molto umile. Si è proposto come qualunque altro sci alpinista che incroci alla domenica...mi sono trovato molto a mio agio, dialogo piacevolissimo... Massimiliano

Modificato da Oetzi il 16/01/2010 alle 18:02:24
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SuperIlamon
SuperIlamon
29/11/2008 278
Inserito il 16/01/2010 alle: 17:44:40
Io non sono una grandissima sciatrice, anzi, son proprio una scarpa!! Però, sono orgogliosa di questa foto!! [:)][:)][:)]
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Oetzi
Oetzi
09/01/2008 444
Inserito il 16/01/2010 alle: 18:01:09
quote:Risposta al messaggio di superilamon inserito in data 16/01/2010  17:44:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> E' un nuovo Unimog?!? [:D][:D][:D] _____________________________________________________________________id="red"> Oggi pomeriggio manutenzione, domani testiamo la nuova colla (www.colltex.com ; prodotto svizzero, fanno anche pelli ed accessori vari) Un valido [:)][:D] tecnico dei materiali [:D][:)] supervisiona il lavoro... . Massimiliano
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el prefo
el prefo
02/09/2007 3052
Inserito il 17/01/2010 alle: 19:11:08
quote:Risposta al messaggio di Oetzi inserito in data 07/01/2010  22:09:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ciao Massimiliano ecco "el Crist" di forcella Camp in versione estiva. Quel giorno eravamo partiti dal laghetto Coldai (notare quel nevaio pensile, sempre presente, visibile anche da Alleghe) ed aggirando il Civetta in senso antiorario, dopo il Rifugio Tissi, c' è il monumento al Kazako ? col Campanile Walker che tu hai immortalato nella versione invernale, dal lato opposto. NB. Campanile Walker da non confondere con lo sperone Walker nelle Grand Jorasses. E superato il Vazzoler, abbiamo pernottato a Passo Duran. Ciao Isidoro
bernina
bernina
-
Inserito il 18/01/2010 alle: 15:19:10
quote:Risposta al messaggio di stfn inserito in data 09/01/2010  11:16:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Le foto sono dell'ultimo dell'anno e siamo sopra Cepina, per chi non fosse della zona, vicino a Bormio, si parte dal paese di Monte. ciao Criss
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SuperIlamon
SuperIlamon
29/11/2008 278
Inserito il 18/01/2010 alle: 15:23:15
Dal Gazzettino di oggi 18 Gennaio 2010 IL CASO Forse spaventati, due animali tagliano la strada a una famiglia che era in gita sulla neveid="size2"> Schianto in pista: ragazza ferita, muore capriolo id="size4"> Adesso la paura di essere centrati da un capriolo o cervo non corre solo sulle strade dolomitiche. L’investimento in pista di una giovanissima turista da parte di un ungulato costituisce un vero e proprio inedito da non dimenticare. Il fatto si è verificato a Falcade, lungo la pista denominata "Le Buse". Una tranquilla mattinata di tempo splendido nella località agordina, quella di sabato, ideale per una famiglia che aveva deciso di trascorrerla sulla neve. Del gruppo faceva parte anche una dodicenne, ignara della brutta sorpresa che di lì a poco l’attendeva lungo la discesa. L’avvistamento a distanza di ungulati non è una novità per gli sciatori. Ma altra cosa è trovarsi di colpo alle prese con quegli animali. A comparire sono stati non uno, ma due caprioli. Un’invasione di pista con scarsi margini di scansare l’ostacolo per la ragazzina. Fortuna ha voluto che uno degli animali sia schizzato via. Ma con l’altro è stata piena collisione. Più paura che altro per la dodicenne, che ha riportato solo lievi ferite. Ma l’urto è stato fatale per il capriolo, che ci ha rimesso la pelle. «Strano che un ungulato sbuchi in una pista affollata, sono animali che in questo periodo stazionano in branco guardandosi bene dall’avvicinarsi all’uomo», spiega un addetto della Polizia provinciale di Belluno. Ma allora come spiegarsi quell’irruzione, l’avvicinarsi in quel modo? La Polizia provinciale un’ipotesi ce l’ha: «Probabilmente quegli animali si sono fiondati là a causa di qualche fuori pista». L’effetto prodotto su di loro sarebbe equivalso ad una sorta di scossa che li avrebbe portati dove non sarebbero dovuti andare.
18
el prefo
el prefo
02/09/2007 3052
Inserito il 18/01/2010 alle: 17:22:11
ciao faccio un intervento del piffero per cambiar pagina [:D] ciao Isidoro
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