http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 15:53:29ricordo benissimo, ma non ero certo in grado di effettuare quelle misurazioni, ricordo che nel veneto arrivò una nube radioattiva che produsse danni enormi sulla popolazione , specialmente sulla tiroide, cosa che si scopri qualche tempo dopo , a fronte di moltissimi casi.Ricordo anche il sacrificio dei militari russi mandati a morire per cercare di fermare il disastro , insomma ,una tragedia che ricordo ancora chiaramente, visto che ho un vicino di casa ucraino e che mi racconta particolari ancora sconosciuti
Černobyl' Chi se lo ricorda? Oggi ai tempi del CVID19 abbiamo giornali e TV invasi da virologi che in qualche modo ci spiegano cosa stiamo vivendo. All'epoca ricordo che nessuno esperto di radiazioni o radiologoindustriale era autorizzato a parlare in TV; solo i politici avevano facoltà di raccontarci cosa stava succedendo fornendo indicazioni almeno discutibili sugli accorgimenti da seguire. Oggi parliamo di mascherine e distanza sociale? All'epoca si doveva evitare la verdura a foglia larga e trattare i filtri dei condizionatori come oggi trattiamo l'amianto creando psicosi che facevano concentrare l'attenzione solo su alcune cose ignorandone altre. Lo iodio radioattivo era il problema, l'unico problema. Prima di sentir parlare di Cesio radioattivo passarono mesi quando ormai il cesio era stato acquisito al posto del calcio da tantissime persone. La Cina responsabile e occultatrice di oggi, allora era la Russia che aveva taciuto l'accaduto finché le renne della penisola scandinava non cominciarono a divenire fosforescenti; a quel punto lo seppero tutti. Ecco un mio ricordo di allora... Su questo contatore Geiger oggi leggo 20 milli Röntgen / ora (scarsi) ma all'epoca si raggiunsero i 50 qui a Firenze. Prima di trovare un radiologo che mi spiegasse la differenza tra nanocourie, milliRontgen e cose varie impiegai qualche giorno, ma dopo sono riuscito riuscito a scovare un tubo Philips ZP1400 e terminare un apparecchio in scatola di montaggio della mitica Nuova Elettronica. Morale... ero finalmente armato dell'unico contatore Geiger nel raggio di parecchi chilometri e ne sapevo abbastanza da andare a fare la spesa col terribile oggetto oscuro che a forza di beep beep mi suggeriva cosa comprare e cosa no. Ovviamente facevo gente intorno a me. Ampere o amperora? Contatore Geiger oppure dosimetro? nanoCourie o migroRontgen ? E già che ci siamo perché non usare i Sieveret o magari i Rem riferiti al corpo umano? I dubbi amletici si ripetono oggi come allora. Chi di voi si ricorda di quel periodo? MArco. Marco
In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 15:53:29Ho appena finito di leggere la ricostruzione delle cause e il dopo da parte di un autore ucraino - americano. L'incidente fu una concausa di errori, dalla progettazione alle prove di disattivazione del sistema di raffreddamento ( che causò l'esplosione del reattore) del sistema burocratico sovietico, alle lotte di potere interne e la conseguente negazione dell'evento prima e della farsa del processo ai responsabili poi .Ancora ignoto il numero di vittime ( si parla dalle 5000 alle 19000 vittime negli anni) oltre ai danni a persone e ambiente. Diede la spallata definitiva alla disgregazione dell'URSS con la nascita dei movimenti ecologisti-nazionalisti. Ma fu anche il festival dell'ipocrisia con personaggi che passarono da una sponda all'altra dell'utilizzo dell'energia nucleare. Un monito a tutti coloro che ancora la considerano una fonte sicura e senza alternativa. Le radiazioni non conoscono confini, come i virus
Černobyl' Chi se lo ricorda? Oggi ai tempi del CVID19 abbiamo giornali e TV invasi da virologi che in qualche modo ci spiegano cosa stiamo vivendo. All'epoca ricordo che nessuno esperto di radiazioni o radiologoindustriale era autorizzato a parlare in TV; solo i politici avevano facoltà di raccontarci cosa stava succedendo fornendo indicazioni almeno discutibili sugli accorgimenti da seguire. Oggi parliamo di mascherine e distanza sociale? All'epoca si doveva evitare la verdura a foglia larga e trattare i filtri dei condizionatori come oggi trattiamo l'amianto creando psicosi che facevano concentrare l'attenzione solo su alcune cose ignorandone altre. Lo iodio radioattivo era il problema, l'unico problema. Prima di sentir parlare di Cesio radioattivo passarono mesi quando ormai il cesio era stato acquisito al posto del calcio da tantissime persone. La Cina responsabile e occultatrice di oggi, allora era la Russia che aveva taciuto l'accaduto finché le renne della penisola scandinava non cominciarono a divenire fosforescenti; a quel punto lo seppero tutti. Ecco un mio ricordo di allora... Su questo contatore Geiger oggi leggo 20 milli Röntgen / ora (scarsi) ma all'epoca si raggiunsero i 50 qui a Firenze. Prima di trovare un radiologo che mi spiegasse la differenza tra nanocourie, milliRontgen e cose varie impiegai qualche giorno, ma dopo sono riuscito riuscito a scovare un tubo Philips ZP1400 e terminare un apparecchio in scatola di montaggio della mitica Nuova Elettronica. Morale... ero finalmente armato dell'unico contatore Geiger nel raggio di parecchi chilometri e ne sapevo abbastanza da andare a fare la spesa col terribile oggetto oscuro che a forza di beep beep mi suggeriva cosa comprare e cosa no. Ovviamente facevo gente intorno a me. Ampere o amperora? Contatore Geiger oppure dosimetro? nanoCourie o migroRontgen ? E già che ci siamo perché non usare i Sieveret o magari i Rem riferiti al corpo umano? I dubbi amletici si ripetono oggi come allora. Chi di voi si ricorda di quel periodo? MArco. Marco
https://www.quotidiano.net/este...
In risposta al messaggio di morodirho del 26/04/2020 alle 16:07:25ricordo benissimo, ma non ero certo in grado di effettuare quelle misurazioni, ricordo che nel veneto arrivò una nube radioattiva che produsse danni enormi sulla popolazione , specialmente sulla tiroide, cosa che si scopri qualche tempo dopo , a fronte di moltissimi casi.
ricordo benissimo, ma non ero certo in grado di effettuare quelle misurazioni, ricordo che nel veneto arrivò una nube radioattiva che produsse danni enormi sulla popolazione , specialmente sulla tiroide, cosa che si scopriqualche tempo dopo , a fronte di moltissimi casi.Ricordo anche il sacrificio dei militari russi mandati a morire per cercare di fermare il disastro , insomma ,una tragedia che ricordo ancora chiaramente, visto che ho un vicino di casa ucraino e che mi racconta particolari ancora sconosciuti
https://messaggeroveneto.geloca...
In risposta al messaggio di Geogalle del 26/04/2020 alle 19:21:24veneto e friuli , lo so di sicuro perchè la mia ex moglie è veneta, e sul posto ho una cinquantina di parenti acquisiti , se vai su google hearth e digiti Grantorto potrai vedere che una parte del posto ha il nome del casato di mia moglie ( gazzetto)
ricordo benissimo, ma non ero certo in grado di effettuare quelle misurazioni, ricordo che nel veneto arrivò una nube radioattiva che produsse danni enormi sulla popolazione , specialmente sulla tiroide, cosa che si scopriqualche tempo dopo , a fronte di moltissimi casi. Nel Veneto non arrivò nessuna nube, e non produsse nessun danno enorme sulla popolazione. Forse ti stai confondendo con il Friuli, ma anche li fu solo un allarme.
In risposta al messaggio di morodirho del 26/04/2020 alle 19:51:00ci sono stati valori di radioattività sopra la norma,ma nessuna nuvola radioattiva ha provocato quello che dici,devo dar ragione a geogalle
veneto e friuli , lo so di sicuro perchè la mia ex moglie è veneta, e sul posto ho una cinquantina di parenti acquisiti , se vai su google hearth e digiti Grantorto potrai vedere che una parte del posto ha il nome del casato di mia moglie ( gazzetto)
In risposta al messaggio di morodirho del 26/04/2020 alle 16:07:25Concordo.
ricordo benissimo, ma non ero certo in grado di effettuare quelle misurazioni, ricordo che nel veneto arrivò una nube radioattiva che produsse danni enormi sulla popolazione , specialmente sulla tiroide, cosa che si scopriqualche tempo dopo , a fronte di moltissimi casi.Ricordo anche il sacrificio dei militari russi mandati a morire per cercare di fermare il disastro , insomma ,una tragedia che ricordo ancora chiaramente, visto che ho un vicino di casa ucraino e che mi racconta particolari ancora sconosciuti
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In risposta al messaggio di Rascal del 26/04/2020 alle 19:19:39Fukushima fu un disastro.
Dobbiamo buttare sempre tutto in politica, certo l'incidente di chernobyl fu una cosa molto grave, sicuramente però amplificata dai midia occidentali che vedevano nell'unione sovietica il paese dove si mangiavano i bambinie il diavolo in terra, quindi da additare e screditare come l'inferno in terra. Stranamente però nessuno parla nello stesso modo e con medesima enfasi di quello che è successo a fukushima dove li sono esplosi bel 3 reattori nucleari. Anche li come a chernobyl in fondo c'è sempre l'errore umano di progettazione, a fukushima il muro di contenimento verso il mare era troppo basso se si considera che il giappone è terra di terremoti non hanno saputo prevedere le dimensioni dell'onda di zunami, sarebbe bastato 2 metri come altezza in più per evitare il disastro. Pero essendo il giappone un paese che gravita nell'orbita occidentale naturalmente zitti.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 21:38:57
Concordo. La nube provocò una probabilità infinitesima di sviluppi tumorali. Ma moltiplicando questa basissima pericolosità per l'elevato numero di persone contagiate viene fuori qualcosa di consistente. Ma siccome nessunoè morto il giorno dopo e neppure l'anno dopo, ancora oggi sopravvive la leggenda che in Italia non ci furono conseguenze sanitarie dovute alla nube radioattiva. Marco.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/04/2020 alle 21:58:52
Una domanda da profano, quant morti per tumori causati da chernobyl e fukushima e quante morti legate all'inquinamento dal petrolio?
inquinamento atmosferico
, dei quali 2,9 milioni solo per il particolato e le polveri sottili. Ovviamente la maggioranza di questi morti sono concentrati nei 15 paesi che emettono più gas serra(quelli che dovremmo azzerare), a partire da Cina, India, Pakistan.In risposta al messaggio di Geogalle del 26/04/2020 alle 21:59:11Non sono conteggiabili.
E allora dacci i dati delle conseguenze, così sfatiamo la leggenda . Dati però, non supposizioni.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 22:35:49Aspetta un mese e vedrai le cifre mondiali per decessi causa coronavirus.
Non sono conteggiabili. La figlia della dottoressa morta dopo 12 anni menzionata da archimedep59 è un esempio. Abbiamo alcune ipotesi (OMS anno 2006) che parlano di 4000 decessi nella sola Europa, 9000 in totale, ma OMSha notoriamente stime prudenti. L'unico dato certo è che non possiamo dire che non successe nulla, cosa questa che sarebbe bello non leggere più. Io da parte mia gettai via in quei giorni un pollo comprato al mercato che mi dava 85 mR/ h al posto dei 18... 20 di fondo. Marco.
In risposta al messaggio di Geogalle del 26/04/2020 alle 22:48:14Temo che sarà come dici.
Aspetta un mese e vedrai le cifre mondiali per decessi causa coronavirus. L'insalata di archimede e polli vari faranno ridere a confronto. Purtroppo
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In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 23:14:56
Temo che sarà come dici. Le radiazioni uccidono in anni, Covd19 in giorni. Alla fine il calcolo sarà facile Morti totali nel 2020 meno morti totli nel 2019 uguale morti di coronavirus. Di Chernobil non sapremo mai la cifra esatta ma spero solo che bastino 5 cifre per scriverla... Marco
In risposta al messaggio di Emme48 del 26/04/2020 alle 15:53:29Non ricordo direttamente perché avevo solo 5 anni, ma ho avuto modo in seguito di informarmi sulla vicenda e visitare i luoghi in cui si è svolta.
Černobyl' Chi se lo ricorda? Oggi ai tempi del CVID19 abbiamo giornali e TV invasi da virologi che in qualche modo ci spiegano cosa stiamo vivendo. All'epoca ricordo che nessuno esperto di radiazioni o radiologoindustriale era autorizzato a parlare in TV; solo i politici avevano facoltà di raccontarci cosa stava succedendo fornendo indicazioni almeno discutibili sugli accorgimenti da seguire. Oggi parliamo di mascherine e distanza sociale? All'epoca si doveva evitare la verdura a foglia larga e trattare i filtri dei condizionatori come oggi trattiamo l'amianto creando psicosi che facevano concentrare l'attenzione solo su alcune cose ignorandone altre. Lo iodio radioattivo era il problema, l'unico problema. Prima di sentir parlare di Cesio radioattivo passarono mesi quando ormai il cesio era stato acquisito al posto del calcio da tantissime persone. La Cina responsabile e occultatrice di oggi, allora era la Russia che aveva taciuto l'accaduto finché le renne della penisola scandinava non cominciarono a divenire fosforescenti; a quel punto lo seppero tutti. Ecco un mio ricordo di allora... Su questo contatore Geiger oggi leggo 20 milli Röntgen / ora (scarsi) ma all'epoca si raggiunsero i 50 qui a Firenze. Prima di trovare un radiologo che mi spiegasse la differenza tra nanocourie, milliRontgen e cose varie impiegai qualche giorno, ma dopo sono riuscito riuscito a scovare un tubo Philips ZP1400 e terminare un apparecchio in scatola di montaggio della mitica Nuova Elettronica. Morale... ero finalmente armato dell'unico contatore Geiger nel raggio di parecchi chilometri e ne sapevo abbastanza da andare a fare la spesa col terribile oggetto oscuro che a forza di beep beep mi suggeriva cosa comprare e cosa no. Ovviamente facevo gente intorno a me. Ampere o amperora? Contatore Geiger oppure dosimetro? nanoCourie o migroRontgen ? E già che ci siamo perché non usare i Sieveret o magari i Rem riferiti al corpo umano? I dubbi amletici si ripetono oggi come allora. Chi di voi si ricorda di quel periodo? MArco. Marco
In risposta al messaggio di cruiser del 26/04/2020 alle 23:42:26Immagini terrificanti.
Non ricordo direttamente perché avevo solo 5 anni, ma ho avuto modo in seguito di informarmi sulla vicenda e visitare i luoghi in cui si è svolta. Le prime informazioni su Chernobyl le ho avute nei primi anni '90, quandoabitavo in Sardegna e alcune famiglie che conoscevo ospitavano in estate i bambini bielorussi. Come molti di voi sapranno, Chernobyl / Prypiat sono in Ucraina, ma gli effetti peggiori sulla popolazione si sono avuti in Bielorussia per via delle condizioni meteo che poco dopo l'incidente avevano spostato la nube radioattiva verso la Bielorussia. Tra 2012 e 2014 sono passato 3 volte non lontano da Chernobyl, in camper, ma devo confessare che non avevo mai programmato di visitare il sito. Poi, nel 2018, trovandomi a passare dinuovo per Kiev, ho deciso di prenotare al volo una gita a Chernobyl. Il fatto di prenotare il giorno prima mi ha dato la possibilità di aggregarmi al gruppo dei ritardatari, insomma mi sono ritrovato in un gruppo di appena 4 turisti con una guida espertissima tutta per noi. E' stata un'esperienza molto istruttiva sotto molti punti di vista: scientifico, umano, storico/politico. Il reattore coperto dal moderno sarcofago: Il livello di radioattività, paradossalmente, è basso nella zona del reattore Il problema è invece sotto terra, dove la radioattività abbonda. Basta smuovere un po' il terreno per avere livelli che fanno fischiare il contatore Geiger. In proposito, una grossa preoccupazione è dovuta a quando in futuro gli edifici (privi di manutenzione) crolleranno, smuovendo il terreno e disperdendo polvere radioattiva nell'atmosfera. Questa foto l'ho fatta in un villaggio vicino alla centrale (non a Prypiat), e il contatore segnava 23,42 microsievert/h (invece nella centrale, foto sopra, segnava solo 0,72). Esaltante la visita del Duga Radar (di cui io non sapevo nulla), che si trova vicino alla centrale ed era responsabile del famoso ticchettio su alcune frequenze radio durante la Guerra Fredda. Ho potuto anche curiosare nelle stanze dei sistemi di elaborazione (di cui rimane ben poco) che analizzavano i dati del Duga Radar. Poi l'immancabile visita a Prypiat. Per motivi di sicurezza non è più possibile entrare negli edifici, ma si trovano angoli interessanti con alcune vecchie decorazioni in stile sovietico. Questa era la piscina, se non sbaglio: La piazza centrale Il supermercato Il luna park Monumento agli eroi dell'incidente: a destra i pompieri che furono i primi ad intervenire, a sinistra i liquidatori (dietro al liquidatore in ginocchio si nota un prete che gli dà l'estrema unzione )
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