https://www.ilmeteo.it/notizie/...
https://www.arpa.piemonte.it/ne...
In risposta al messaggio di dani1967 del 31/01/2022 alle 14:22:57""" siamo al limite e non vogliamo fare nulla a riguardo """
Intanto qui in Piemonte siamo a 54 giorni consecutivi senza pioggia Come se non bastasse oggi c'è phoen, ovvero vento caldo e secco. Praticamente una regione notoriamente umida, ricca di ghiacciai, si sta desertificando.L'inversione termica, con temperature basse al suolo e alte in quota, tiene schiacciato l'inquinamento, e le restrizioni al traffico sono inutili e onerosi provvedimenti burocratici privi di ogni forma di efficacia: chi vive in città si respira l'impossibile, la mattina quando scendo nella capitale sabauda vedo una cupola rosso grigiastra. A molti sembra che quella del cambiamento climatico sia un vezzo da professori, da radical chic, e non si rendono conto che invece è un dramma che ci colpirà tutto in maniera sempre più grave, anche nell'economia e nella possibilità di condurre una esistenza decente. Queste situazioni di blocco, legata all'enorme carica energetica degli anticicloni, favoriscono gli incendi, mettono in ginocchio l'industria turistica, rendono le persone meteofobiche. I politici hanno rimandato ad un lontano futuro le azioni concrete, perché loro non possono accollarsi il costo sociale ed economico di un intervento, ma è una follia, siamo al limite e non vogliamo fare nulla a riguardo.
In risposta al messaggio di camperistadoc del 31/01/2022 alle 19:50:44Il sistema ci sarebbe
siamo al limite e non vogliamo fare nulla a riguardo No, il limite è stato già superato... Sto pensando seriamente di investire in serbatoi per lo stoccaggio e l'approvvigionamento di acqua, secondo me sarà il business del futuro. Ormai gli inverni (ma anche le primavere) sono sempre più secchi, sarà sempre di più un problema. Ciao
In risposta al messaggio di Ummagamma del 31/01/2022 alle 22:24:19Dal punto di vista evoluzionistico la tua osservazione è impeccabile. però non sempre le dinamiche della popolazione seguono la stessa logica.
Io continuo a sostenere che a questo mondo siamo in troppi, attualmente 7,753 miliardi con grafico in crescita esponenziale. Il Covid secondo me, è conseguenza di questo ed in futuro ci potrebbero essere epidemie più letali,come in qualsiasi contesto naturale dove un qualsiasi essere vivente, se non ha competitori e si moltiplica all’infinito poi si ridimensiona drasticamente o si estingue Il cambiamento climatico è diretta conseguenza di questa massa esagerata di umani che distruggono risorse e non possono neanche invertire la tendenza
In risposta al messaggio di dani1967 del 01/02/2022 alle 16:33:22Parlo per utopia
Dal punto di vista evoluzionistico la tua osservazione è impeccabile. però non sempre le dinamiche della popolazione seguono la stessa logica. La popolazione nei paesi ricchi è stabile ed ha smesso di crescere. Anzi essendola popolazione molto anziana, è verosimile che possa anche cominciare a diminuire. Normalmente invece la dinamica della popolazione nei paesi poveri è molto più vivace, questo per vari motivi. I figli nei paesi poveri sono la pensione dei genitori, , per cui più ne fai, più hai la vecchiaia assicurata, ma essendo alta la mortalità, ne devi fare molti perché almeno qualcuno sopravviva; questo ha portato ad una cultura della famiglia numerosa, tipica anche del mondo cattolico (pensiamo a l divieto dell'uso dei contraccettivi da parte dei prelati), che persiste anche a fronte delle migliorate condizioni sanitarie. Inoltre nei paesi poveri si comincia a fare figli prima e non si fanno troppi conti a riguardo; noi senza cameretta culla e garanzia dell'asilo nido non facciamo figli, nel terzo mondo una donna si mette incinta e parte all'avventura per deserti o barconi per il mare. Infine tipicamente noi abbiamo abbondanza di cibo e carenza di sesso, in quei paesi con poco cibo non resta che consolarsi altrimenti. Difatti sembra che ad esempio in Cina il benessere abbia posto un freno all'esplosione demografica. Però da sempre funziona così, una sovrappopolazione viene tamponata con le malattie
In risposta al messaggio di Ummagamma del 01/02/2022 alle 18:04:37se ti candidi ti voto amare constatazioni siamo troppi veramente nel mondo
Parlo per utopia In un mondo giusto, dove prevalga l’interesse per un equilibrio globale, sociale ed ambientale tutto questo verrebbe governato, a cominciare dai flussi migratori ormai diventati strutturali. Invece ancoraoggi i potenti del mondo mostrano il petto come i galli cedroni, qualche politico ne approfitta per offrire facili soluzioni a problemi complessi. La vedo dura nel futuro immediato
In risposta al messaggio di ex camionaro del 01/02/2022 alle 18:17:11Ti ringrazio sei troppo buono con me ma sono consapevole dei miei limiti
se ti candidi ti voto amare constatazioni siamo troppi veramente nel mondo
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/06/2022 alle 19:24:58Quella carina e' simbolica o sono le temperature di oggi ?
Già, non è la guerra né la pandemia. Ci stiamo avvicinando al reddere actionem. La possibilità che sia un caso che dopo il peggior inverno degli ultimi decenni, secco all'inverosimile, ci sia la peggiore estate, è bassissima.Forse avremo qualche stagione di pausa, ma stiamo rendendo il nostro paese invivibile. Altro che gas, non possiamo più permetterci di bruciare combustibili fossili. Mi direte ma come facciamo? Non lo so. La maggior parte del tempo del nostro pianeta è passato con un caldo inadatto alla vita umana. Nel permiano, nel triassico il clima fu un inferno. Solo decine di milioni di anni di stoccaggio della CO2 hanno permesso di avere un pianeta vivibile. Noi in 200 anni stiamo provando a buttare dentro buona parte di quella CO2. Prima era teoria, oggi è pratica. Il Piemonte in emergenza idrica è un assurdo. Siamo circondati da montagne a 3000 metri con ghiacciai. Ripeto, a confronto la guerra è un dettaglio. E se noi stiamo così, pensiamo all'Africa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/06/2022 alle 19:24:58Spiegato molto bene anche da Mario Tozzi ieri sera su “Sapiens” Rai Tre.
Già, non è la guerra né la pandemia. Ci stiamo avvicinando al reddere actionem. La possibilità che sia un caso che dopo il peggior inverno degli ultimi decenni, secco all'inverosimile, ci sia la peggiore estate, è bassissima.Forse avremo qualche stagione di pausa, ma stiamo rendendo il nostro paese invivibile. Altro che gas, non possiamo più permetterci di bruciare combustibili fossili. Mi direte ma come facciamo? Non lo so. La maggior parte del tempo del nostro pianeta è passato con un caldo inadatto alla vita umana. Nel permiano, nel triassico il clima fu un inferno. Solo decine di milioni di anni di stoccaggio della CO2 hanno permesso di avere un pianeta vivibile. Noi in 200 anni stiamo provando a buttare dentro buona parte di quella CO2. Prima era teoria, oggi è pratica. Il Piemonte in emergenza idrica è un assurdo. Siamo circondati da montagne a 3000 metri con ghiacciai. Ripeto, a confronto la guerra è un dettaglio. E se noi stiamo così, pensiamo all'Africa.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 19/06/2022 alle 19:47:53Le visioni futuristiche prevedono che in futuro si catturera' CO2 dall'atmosfera per immagazzinarla sottoterra.
Spiegato molto bene anche da Mario Tozzi ieri sera su “Sapiens” Rai Tre. Se domani mattina ipotesi, ci fossero emissioni zero di combustibili fossili, ci vorrebbero non meno di cinquant’anni per ritornare a condizionidi normalità..così in sintesi il divulgatore scientifico ha descritto la gravità della situazione. In questo momento mi trovo con il camper a due metri dall’acqua e sto una pacchia.. relativamente… perché ho la consapevolezza di non vivere per molti anni ancora, e probabilmente proprio a causa di un clima non più adatto agli umani come giustamente scrive Dani
In risposta al messaggio di sergiozh del 19/06/2022 alle 19:58:41Cominciano ad esserci sistemi per catturare CO2 e produrre sostanze tipo metanolo. Ne parla Le Scienze di giugno. Metodi sia chimici che biochimici.
Le visioni futuristiche prevedono che in futuro si catturera' CO2 dall'atmosfera per immagazzinarla sottoterra. a me sembra pero' molto piu' facile non produrre CO2 che andare a prenderla dall'atmosfera e metterla sottoterra.
In risposta al messaggio di masivo del 20/06/2022 alle 09:46:44Allora, la questione del riscaldamento climatico è legato in gran parte alle emissioni di CO2 e alla sottrazione di CO2 catturata.
Io temo che non sia solo un problema di emissioni, Co2, colpa del' uomo, ecc. ma ci sia anche un problema ciclico della terra, e ciclicità sulla terra, può voler dire parecchi secoli, quindi oltre a riduzioni di emissioni,ho paura servano consistenti adattamenti ai nuovi climi, rivedere i concetti abitativi, tutto il resto del nostro stile di vita e tanta tanta energia di tipo alternativo, non inquinante. Voi direte, e cosa cambia,...cambia appunto che la ciclicità, non dipendendo da Noi, poi potremmo non aver risolto niente, con un mondo a impatto zero emissioni.
Albrecht Penck
eEduard Brückner
, che ci facevano studiare a scuola (le 5 glaciazioni), ai tempi fu un clamoroso apsso avanti nella scienza, ma oggi è superato, in quanto localmente in realtà i ghiacciai hanno pulsato avanti indietro molto di più, in val susa se ne contano almeno 8 glaciazioni; quella che è certo è l'ultimo massimo glaciale circa 18 - 20.000 anni fa.In risposta al messaggio di dani1967 del 20/06/2022 alle 13:46:37..dovremmo mangiare MOLTA MENO CARNE, in quanto produrre carne consuma molte più risorse che un equivalente calorico alternativo.
Allora, la questione del riscaldamento climatico è legato in gran parte alle emissioni di CO2 e alla sottrazione di CO2 catturata. I cicli del pianeta sono un affare spinoso. Il modello delle glaciazioni dei due geologitedeschi, Albrecht Penck e Eduard Brückner , che ci facevano studiare a scuola (le 5 glaciazioni), ai tempi fu un clamoroso apsso avanti nella scienza, ma oggi è superato, in quanto localmente in realtà i ghiacciai hanno pulsato avanti indietro molto di più, in val susa se ne contano almeno 8 glaciazioni; quella che è certo è l'ultimo massimo glaciale circa 18 - 20.000 anni fa. Questo vuol dire che i ghiacciai e il clima è una conbinazione di fattori globalie locali. pensiamo che oggi, malgrado il riscaldamento globale, se si interrompesse la corrente del golfo, il nord europa ghiaccerebbe. Stoccare CO2, non togliere più CO2 fossile non risolverebbe ogni problema, ma UN problema. La sostenibilità della popolazione mondiale, come dice walter, è comunque un aspetto non secondario. Dobbiamo arrenderci al fatto che al di la delle questioni etiche e ideologiche, dovremmo mangiare MOLTA MENO CARNE, in quanto produrre carne consuma molte più risorse che un equivalente calorico alternativo.