http://www.lastampa.it/2017/12/...
http://www.segnidalcielo.it/sup...
In risposta al messaggio di maxim17 del 22/12/2017 alle 18:13:43Tutta la Baia di Napoli, da Ischia fino a Capri, s'è formata in seguito ad eruzioni distruttive milioni di anni fa e il Vesuvio è collegato alla caldera di Pozzuoli dalla stessa massa magmatica, il suolo s'è sempre ciclicamente sollevato ed abbassato nei millenni, solo che adesso c'è l'aggravante del Vesuvio che s'è tappato dal 1944 dopo l'ultima eruzione, quindi sta accumulando energia da più di settant'anni e da qualche parte deve pur cedere prima o poi, se non salta il tappo del Vesuvio, si teme che salterà la caldera di Pozzuoli e visto che entrambe le aree sono densamente abitate, non esiterà certo un male minore.
Ma quante inutili e inadeguate sentenze! Mi meraviglio, maggiormente, di chi si trova vicino al più pericoloso vulcano Europeo. No, non è il Vesuvio!
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 22/12/2017 alle 17:46:57Vedrai,vedrai. Progetteranno un ponte allungabile alla bisogna.
Dopo questa scoperta penso e spero che sia proprio no. C'è la prova certa che ci sono una serie di faglie profonde che hanno provocato il distacco della Sicilia dalla Calabria e che conferma la teoria del distacco deicontinenti, sono le faglie che generarono il terremoto devastante di Messina e che ancora adesso danno scosse continue nello Ionio a ridosso di Calabria e Sicilia, partono da sotto l'Etna e si diramano verso S/E e tendono a distaccare l'isola dalla penisola, come del resto avviene da milioni di anni, ma adesso c'è la prova provata che le due aree si allontaneranno sempre più tra un terremoto e l'altro, più o meno devastante. Vediamo se ancora insistono con questo maledetto/benedetto ponte. “Profonde spaccature sotto il mar Ionio”: scoperte le faglie che spiegano i terremoti tra Sicilia e Calabria ... E' bene che si sappia che le vipere non sono immuni dal veleno che producono
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 22/12/2017 alle 18:53:22Oppure ad arco...ad ampio raggio, così se si avvicinano...aumenta la curvatura e l'altezza della sommità dell'arco, se si allontana...si appiattisce e tende alla linearità !
Vedrai,vedrai. Progetteranno un ponte allungabile alla bisogna. Pur di sperperare altri soldi, sono capaci di inventarsi qualsiasi cosa
In risposta al messaggio di maxim17 del 22/12/2017 alle 19:07:19Carissimo, se i treni e relativi traghetti sono inefficienti, la soluzione non è il ponte
Vi auguro ( come regalo di Natale ) un viaggio dalla Sicilia verso il Nord ( scegliete la Voi la partenza e l'arrivo ) con il servizio Trenitalia attualmente esistente! Buona Fortuna!
In risposta al messaggio di alexf del 22/12/2017 alle 21:50:59Infatti!!
Non mi esprimo sulla natura e della pericolosità della faglia ne sulla necessità o meno del ponte sullo stretto ed ancor meno sull'interesse politico nel realizzare questa opera. Vorrei pero dire che sono stato meravigliatodal grande numero di ponti che sono stati costruiti in Giappone e, questo, nell'ultimo ventennio. Sono di una comodità estrema essendo il paese formato da parecchie isole più o meno grandi. Da considerare l'alta sismicità del paese ma oggi la tecnica arriva a fare quanto vuole. Metto la foto ed un disegno del ponte di Akashi Kaikiò appunto in Giappone ed ho provato più volte l'emozione di percorrerlo, naturalmente non in camper.
In risposta al messaggio di alexf del 22/12/2017 alle 21:50:59Il grafico di quella meraviglia giapponese che ci hai mostrato è a tre campate, due delle quali sono circa 1km ciascuna, quella centrale è lunga quasi 2km.
Non mi esprimo sulla natura e della pericolosità della faglia ne sulla necessità o meno del ponte sullo stretto ed ancor meno sull'interesse politico nel realizzare questa opera. Vorrei pero dire che sono stato meravigliatodal grande numero di ponti che sono stati costruiti in Giappone e, questo, nell'ultimo ventennio. Sono di una comodità estrema essendo il paese formato da parecchie isole più o meno grandi. Da considerare l'alta sismicità del paese ma oggi la tecnica arriva a fare quanto vuole. Metto la foto ed un disegno del ponte di Akashi Kaikiò appunto in Giappone ed ho provato più volte l'emozione di percorrerlo, naturalmente non in camper.
In risposta al messaggio di maxim17 del 22/12/2017 alle 23:13:52Infatti!
Infatti!! Ma dato che il ponte sullo Stretto è in Italia, anzi in Sicilia i detrattori a prescindere prolificano.
http://www.lastampa.it/2015/01/...
figuriamoci un ponte 4 volte tanto sul mareIn risposta al messaggio di maxim17 del 23/12/2017 alle 00:21:58Guarda che non ci vuole molto per capire l'azzardo, vuoi da un punto di vista ingegneristico e vuoi per l'altissima sismicità dell'area, è questione di logica e di buonsenso, poi si può essere legittimamente contrari o a favore, ma se uno argomenta e si dichiara contro, non è detto che voglia "aver ragione a prescindere", forse vuole solo esprimere una opinione.
Quanta altissima competenza ingegneristico - marinara solo per avere ragione a prescindere.
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 22/12/2017 alle 23:34:09
Il grafico di quella meraviglia giapponese che ci hai mostrato è a tre campate, due delle quali sono circa 1km ciascuna, quella centrale è lunga quasi 2km. Il ponte sullo stretto prevede una sola campata di circa 3.6km,non si possono fare campate intermedie per via della profondità dei fondali e le correnti fortissime, chi ha fatti qualche volta la traversata sa cosa significa e progettare un ponte con una sola campata così lunga è una cosa che non ha eguali al mondo.
In risposta al messaggio di alexf del 23/12/2017 alle 12:04:03Credo che tu abbia ragione, probabilmente con le tecnologie attuali si riuscirebbe a progettare un ponte per il Canale di Messina, ma quello che mi preoccupa è la costruzione e i materiali che in tutta Italia le ditte disoneste utilizzano per l'esecuzione.
Ciao Salvo, volevo solo dire che oggi si possono fare tantissime cose e la progettazione di qualsiasi opera si avvale di supporti incredibili. Se un progetto sul ponte sullo stretto è stato portato a termine vuol direche è un'opera realizzabile anche se è la prima al mondo, le prime ci sono sempre. Non so però se questa nuova scoperta non sia stata considerata anche prima e non riesco ad immaginare quale e quanta possa essere la sua influenza. Oggi però anche i più forti terremoti non spaventano più di tanto se affrontati nel giusto modo. Pensa che assieme a dei colleghi italiani eravamo in un Hotel a Mioshi in Giappone ed una notte è avvenuta una forse scossa di terremoto. L'hotel era molto sviluppato in verticale e le nostre stanze erano agli ultimi piani ma, sul piazzale ed in mutande eravamo solo noi Italiani!