In risposta al messaggio di stefanopoldo del 02/11/2017 alle 21:28:00Complimenti per le bici, vedo che sei fedele al marchio e, soprattutto, anche quella contemporanea è celeste (le Bianchi nere o di colore diverso dal celeste sono inguardabili!).
Ecco le mie due bici, 40 anni di differenza!
In risposta al messaggio di chorus del 03/11/2017 alle 08:42:47Beh... però ci sono anche gli amanti delle bici vintage non da corsa. Sono altrettanto affascinanti. Di moderno invece ho, per chi la conosce, un Brompton pieghevole favolosa... che tra l'altro è sempre nel camper o all'interno del portabagagli dell'auto.
Complimenti per le bici, vedo che sei fedele al marchio e, soprattutto, anche quella contemporanea è celeste (le Bianchi nere o di colore diverso dal celeste sono inguardabili!). La Bianchi vintage monta un cambio Campagnolo,di quale modello si tratta? Dalla foto non si vede bene e mi sembra un cambio di un'epoca diversa rispetto alla guarnitura. Io ne ho tre: una Colnago C59 super record 11V, una Masi record 10V e una bici senza marca, ma con telaio Columbus slx fine anni '80 che uso per le ciclostoriche. Probabilmente andrò anch'io alla fiera di Novegro, sperando di trovare (i) un manubrio 40 cm c/c, 4 pattini e 4 portapattini per le pinze super record, nonché un reggisella sempre super record per la bici vintage. Ora la bici monta un mix tra super record e chorus ed è ora di uniformare i componenti. Ciao!
In risposta al messaggio di Gasoline del 03/11/2017 alle 10:04:33Non conosco il mercato delle bici vintage non da corsa. Peraltro non sono nemmeno un intenditore delle bici vintage da corsa, essendomi avvicinato un paio d'anni fa.
Beh... però ci sono anche gli amanti delle bici vintage non da corsa. Sono altrettanto affascinanti. Di moderno invece ho, per chi la conosce, un Brompton pieghevole favolosa... che tra l'altro è sempre nel camper o all'interno del portabagagli dell'auto.
In risposta al messaggio di chorus del 03/11/2017 alle 08:42:47Si, il cambio posteriore è di un'epoca diversa ma non so quale sia il nome del modello, forse 980.
Complimenti per le bici, vedo che sei fedele al marchio e, soprattutto, anche quella contemporanea è celeste (le Bianchi nere o di colore diverso dal celeste sono inguardabili!). La Bianchi vintage monta un cambio Campagnolo,di quale modello si tratta? Dalla foto non si vede bene e mi sembra un cambio di un'epoca diversa rispetto alla guarnitura. Io ne ho tre: una Colnago C59 super record 11V, una Masi record 10V e una bici senza marca, ma con telaio Columbus slx fine anni '80 che uso per le ciclostoriche. Probabilmente andrò anch'io alla fiera di Novegro, sperando di trovare (i) un manubrio 40 cm c/c, 4 pattini e 4 portapattini per le pinze super record, nonché un reggisella sempre super record per la bici vintage. Ora la bici monta un mix tra super record e chorus ed è ora di uniformare i componenti. Ciao!
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 02/11/2017 alle 21:28:00Quanti chili pesano la prima e la seconda ?
Ecco le mie due bici, 40 anni di differenza!
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/11/2017 alle 09:42:36Sulla differenza di peso ti risponderà stefanopoldo, vorrei però dire la mia sull'argomento peso.
Quanti chili pesano la prima e la seconda ?
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 02/11/2017 alle 21:28:00Ho anche io una Bianchi simile e dello stesso periodo
Ecco le mie due bici, 40 anni di differenza!
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 08/11/2017 alle 01:32:51Non conosco questa marca di biciclette: negli anni '70, '80 ma anche '90 i ciclisti locali si facevano costruire i telai da terzisti e li marchiavano con il loro nome.
Questa è la bici che ho restaurato, ho fatto le guaine un po' troppo lunghe ma per il resto è venuta bene, ho messo un gruppo NuovoRecord e ruote con cerchi Nisi e mozzi Record. Tubolari, poggiamani e fascia manubrio sono nuovi, il resto è tutto dell' epoca. Ora l'ho messa in vendita perchè ho altri lavoretti che mi aspettano.
In risposta al messaggio di chorus del 08/11/2017 alle 18:07:17Confermo, la Bianchi vintage è di bassa gamma, è un telaio pesante che veniva venduto a chi voleva fare il classico giretto. La Pini l'ho presa da una persona che ci correva a fine anni 70, era allestita completamente SuperRecord.
Non conosco questa marca di biciclette: negli anni '70, '80 ma anche '90 i ciclisti locali si facevano costruire i telai da terzisti e li marchiavano con il loro nome. A me questo telaio sembra più bello della Bianchi vintage.Tu dirai che la Bianchi è la Bianchi, ma io ti rispondo che 50 anni fa, come del resto oggi, la Bianchi copriva tutta l'offerta di bici esistenti sul mercato: dalla bici da corsa specialissima alla bici da passeggio, dalla bici da bambino alla bici da donna. E' pertanto molto facile trovare biciclette che all'epoca rappresentavano una media o addirittura bassa gamma. Le hai fatte valutare da un esperto?
In risposta al messaggio di sergiozh del 08/11/2017 alle 09:42:36La prima è 6,9 kg, poi con camera d'aria e attrezzi si passano i 7.
Quanti chili pesano la prima e la seconda ?
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 09/11/2017 alle 12:29:12Ecco. Ma mia bici pieghevole pesa sui 10-12 kg e mi piacerebbe pesasse meno per quando la porto a mano piegata.
La prima è 6,9 kg, poi con camera d'aria e attrezzi si passano i 7. La seconda mi pare che sia più di 11 kg.
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 09/11/2017 alle 12:26:44Il super record lo hai smontato? Lo vendi anche a pezzi?
Confermo, la Bianchi vintage è di bassa gamma, è un telaio pesante che veniva venduto a chi voleva fare il classico giretto. La Pini l'ho presa da una persona che ci correva a fine anni 70, era allestita completamente SuperRecord.
In risposta al messaggio di chorus del 09/11/2017 alle 20:56:57Dovrei chiedere a mio fratello, oltretutto adesso ha pure la fidanzata dalle tue parti. Lui ha un sacco di roba di quel tipo, anche se non molta di primissima qualità. Ma oramai i pezzi migliori li ha rivenduti.
Il super record lo hai smontato? Lo vendi anche a pezzi? Io sto cercando pattini e portapattini per pinze del freno super record, nonché il reggisella
In risposta al messaggio di chorus del 09/11/2017 alle 20:56:57Quando ho smontato la Pini c'era montata una corona pantografata Colnago e anche il reggisella era pantografato Colnago, la mia idea non è di vendere i pezzi ma di trovare un telaio Colnago di gamma alta e montare quei pezzi con il SuperRecord.
Il super record lo hai smontato? Lo vendi anche a pezzi? Io sto cercando pattini e portapattini per pinze del freno super record, nonché il reggisella
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/11/2017 alle 20:58:36Ottimo, grazie per essere intervenuto (sapevo che tu avresti letto questo thread).
Dovrei chiedere a mio fratello, oltretutto adesso ha pure la fidanzata dalle tue parti. Lui ha un sacco di roba di quel tipo, anche se non molta di primissima qualità. Ma oramai i pezzi migliori li ha rivenduti.
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 10/11/2017 alle 04:48:08Fai bene a non vendere niente (io ci ho provato….), mi sono pentito molte volte di essermi sbarazzato di abbigliamento, bici e componenti in 35 anni di passione ciclistica; ora è cominciato il lungo e laborioso percorso di paziente ricerca.
Quando ho smontato la Pini c'era montata una corona pantografata Colnago e anche il reggisella era pantografato Colnago, la mia idea non è di vendere i pezzi ma di trovare un telaio Colnago di gamma alta e montare quei pezzi con il SuperRecord.
In risposta al messaggio di chorus del 10/11/2017 alle 09:02:26Grazie per le dritte, una domanda, il signor Masi con il quale sei in contatto è il creatore del marchio? O la generazione successiva? Scusa ma non conosco la storia.
Fai bene a non vendere niente (io ci ho provato….), mi sono pentito molte volte di essermi sbarazzato di abbigliamento, bici e componenti in 35 anni di passione ciclistica; ora è cominciato il lungo e laborioso percorsodi paziente ricerca. Mi permetto di ricordarti i modelli importanti di Colnago: Asso di Fiori, Super e Mexico (anni ’70 e primi ’80) Master e Arabesque successivamente. Posso metterti in contatto anche con dei verniciatori, chiedi pure, per me sarebbe un grande piacere. Buon divertimento e complimenti per questa straordinaria passione. Spero che a Novegro tu possa trovare qualcosa, altrimenti annotati le tappe del Giro d’Italia d’Epoca 2018 il cui programma sarà disponibile tra un paio di mesi. PS gli anni settanta (ma anche gli anni ottanta) sono stati straordinari per la bicicletta da corsa, nel mercato si parlava una sola lingua: l’italiano, ed in particolare i dialetti veneto (Campagnolo) e milanese (Masi, Pogliaghi, Colnago, De Rosa, Cinelli, Galmozzi). PPS recentemente ho acquistato un telaio di nuova fabbricazione dal Sig. Masi e lo ho fatto livrea “Faema”, una squadra nella quale militarono Adorni e Merckx, che correvano proprio con biciclette Masi
In risposta al messaggio di stefanopoldo del 10/11/2017 alle 15:52:43Nel vintage il telaista più famoso al mondo è Masi.
Grazie per le dritte, una domanda, il signor Masi con il quale sei in contatto è il creatore del marchio? O la generazione successiva? Scusa ma non conosco la storia.