In risposta al messaggio di navarre del 28/07/2023 alle 10:07:05Ecco, quindi (non dico a te Navarre) la smetterei di confondere le due cose, traghetto e trasporto commerciale, che sono diverse.
Un cargo che trasportava solo auto. Non scrive se nuove o usate o entrambe.
In risposta al messaggio di giorgioste del 28/07/2023 alle 08:45:02Il motivo è sempre quello: fa più risonanza mediatica un'auto elettrica che va a fuoco, ovunque essa sia, rispetto ad una termica.
Mi chiedo come mai quando ci sono stati altri incendi su traghetti dove son sono state citate neanche vagamente auto elettriche non sono stati aperti topic simili? Sempre se è vero che centrasse l'auto elettrica. Ad esempio, preso a caso, questo sembra essere stato causato da un camion... ora si dovranno evitare i traghetti se trasportano dei camion?
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 11:28:01La storia si ripete, ogni volta che c'è un salto tecnologico ci sono sempre gli aspetti positivi e negativi... Le termiche ci sono passate da un centinaio d'anni dove agli inizi addirittura c'erano le lampade al carburo.. Ora tocca alle elettriche che sono arrivate sul mercato circa una decina d'anni fa e devono fare il loro percorso tecnologico ed evolutivo sotto tutti gli aspetti (compresi VVFF per implementare nuove tecniche apposite per le BEV).
la risonanza mediatica, probabilmente perchè chi le vende dice che sono molto più sicure delle auto a combustibile, che tra l'altro, si sa benissimo che il combustibile è altamente infiammabile, quindi non fa notizia,è come dire che l'acqua è bagnata mentre una auto elettrica, spacciata per ultra sicura ( e sicuramente lo sarà più di un auto a motore termico, ma non lo sarà al 100%) ha delle serie problematiche quando prende fuoco è più semplice e veloce spegnere un auto a benzina che un auto elettrica come ho scritto ormai decine e decine di volte, l'auto elettrica non è la soluzione
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/07/2023 alle 11:21:38Infatti in molti parcheggi le auto a GPL non possono entrare.
Il motivo è sempre quello: fa più risonanza mediatica un'auto elettrica che va a fuoco, ovunque essa sia, rispetto ad una termica. Esempio dove abito qualche anno fa è esplosa un'auto a gpl, ma non ha riscosso la stessa risonanza mediatica.
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/07/2023 alle 11:51:32vedi, mettiamo che un domani ci siano solo veicoli elettrici, e sappiamo che ci voglio 6/12 ore per assicurarsi di estinguere completamente una batteria di tali mezzi
La storia si ripete, ogni volta che c'è un salto tecnologico ci sono sempre gli aspetti positivi e negativi... Le termiche ci sono passate da un centinaio d'anni dove agli inizi addirittura c'erano le lampade al carburo..Ora tocca alle elettriche che sono arrivate sul mercato circa una decina d'anni fa e devono fare il loro percorso tecnologico ed evolutivo sotto tutti gli aspetti (compresi VVFF per implementare nuove tecniche apposite per le BEV). Chi mediaticamente asserisce che un'elettrica è sicura al 100%? Io fino ad ora non l'ho letto... Non c'è niente di sicuro al 100%, neanche andare a cavallo, nè andare a piedi. Forse si confonde il termine affidabile con sicura, al massimo questi aspetti possono essere interdipendenti ma non sovrapponibili o sinonimi. Ad oggi le auto elettriche che prendono fuoco per lo più adottano la tecnologia NCM/NCA ed esempio quella che ha preso fuoco dopo l'alluvione in Romagna aveva il raffreddamento ad aria e non a liquido. Attualmente stanno prendendo sempre più piede le auto elettriche con batterie LFP e come si sa sono nettamente più sicure della tecnologia NCM/NCA. Ribadisco per l'ennesima volta... Si non è LA soluzione l'elettrica, ma è indiscutibile che l'impatto Well-to-Wheel attuale è nettamente inferiore rispetto a qualsiasi altra auto termica o idrogeno; come è indiscutibile che, ad oggi, a pari fattori un'elettrica abbia un costo di gestione inferiore alla termica.
In risposta al messaggio di navarre del 28/07/2023 alle 12:58:49Quelli sotterranei o quelli sotto ai centri cc o comunque parzialmente chiusi causa densità del GPL che rimane a terra... Ma esempio nel caso di esplosione del mio paese l'auto era posteggiata fuori a 5 metri da un bar.
Infatti in molti parcheggi le auto a GPL non possono entrare.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 13:03:22Stai facendo i conti con l'attuale tecnologia (per lo più NCM/NCA) e non quella futura... Fare tali valutazioni con se e ma non si va da nessuna parte.
vedi, mettiamo che un domani ci siano solo veicoli elettrici, e sappiamo che ci voglio 6/12 ore per assicurarsi di estinguere completamente una batteria di tali mezzi quanti veicoli speciali devono avere i VVFF per ottemperarealla richiesta? almeno un centinaio a caserma ( e i costi non sono proprio bassi), perchè se ne hanno una e questa è occupata, le prossime che prenderebbero fuoco, non potranno essere spente con immaginabili conseguenze molte caserme non hanno nemmeno lo spazio per tutti questi veicoli, quindi strutture nuove più grandi, ti immagini cosa significhi in termini di investimenti di soldi pubblici? già non hanno soldi per gli stipendi, figuriamoci per il resto mentre in 6/12 ore, una autopompa riesce a spegnere un centinaio di veicoli a carburante ripeto, non è il futuro, l'auto elettrica si può paragonare al fax, durato dalla sera alla mattina
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/07/2023 alle 13:21:41purtroppo, chi si occupa di queste cose, deve sempre pensare allo scenario peggiore
Stai facendo i conti con l'attuale tecnologia (per lo più NCM/NCA) e non quella futura... Fare tali valutazioni con se e ma non si va da nessuna parte. Come stai supponendo che una discreta percentuale dei veicoli elettricicircolanti prendano fuoco... Ad oggi dopo qualche milione di auto elettriche vendute non mi pare che se ne siano incendiate esempio un 1% o più (oltre 10.000 veicoli). Per quei rari casi di auto elettriche a fuoco si generalizza e si parte con le visioni catastrofiche o al limite della realtà... Con le termiche si è fatto uguale? Non mi pare. Quando si diffuse l'automobile c'erano già i VVFF tutti addestrati e con dispositivi efficaci? Non mi pare. Come ho detto l'evoluzione tecnologica non riguarda solo l'auto elettrica ma tutto ciò che orbita attorno ad essa e questo vale per ogni settore e salto tecnologico. Con lo stesso metro di misura se tante (non solo 100) auto termiche prendessero fuoco non ci sarebbe una copertura sufficiente da parte dei VVFF... ... Insomma valutare tutti i casi limite ha poco senso e non porta a nulla. Se ad oggi avessimo dovuto dar seguito a tutti i casi limiti saremmo all'età della pietra. Ogni cosa, ogni evoluzione tecnologica si porta con sè pericoli, rischi più o meno grandi. Ribadisco per l'ultima volta. Si non è LA soluzione l'auto elettrica, ma è indiscutibile che l'impatto Well-to-Wheel attuale è nettamente inferiore rispetto a qualsiasi altra auto termica o idrogeno; statisticamente più affidabile ed è indiscutibile che, ad oggi, a pari fattori un'elettrica abbia un costo di gestione inferiore alla termica. Tema sicurezza, la valutazione oggettiva di tale tema risulta complesso poichè bisognerebbe valutare enne situazioni/dinamiche. PS: Il paragone con i fax non ci azzecca nulla; come paragonare mele con pere.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 13:35:59"ad oggi in italia ci sono 40 milioni di veicoli, ammesso che ne prenda fuoco solo 1% quando saranno tutti elettrici,"
purtroppo, chi si occupa di queste cose, deve sempre pensare allo scenario peggiore ad oggi la situazione è questa, e per spegnere una auto elettrica ci vuole un veicolo speciale occupato per 6/12 ore già ci sarebberogrossi problemi se in quella giornata ne prendono fuoco 2 ad oggi in italia ci sono 40 milioni di veicoli, ammesso che ne prenda fuoco solo 1% quando saranno tutti elettrici, ci vorrebbero quarantamila veicoli speciali, e quanto devono essere grandi quelli che possano contenere un autobus? io non guardo il futuro, mi baso su quello che esiste oggi 50 anni fa dicevano che avrebbero torvato la soluzione per la fusione fredda beh, ancora non l'anno trovata
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/07/2023 alle 14:31:20dici a me che con i se e con i ma non si va da nessuna parte( peccato che chi è preposto alle emergenze, mette in conto anche i se e i ma), sei sicuro che ci sarà altra tecnologia, anche tu ti basi su ipotesi, almeno le mie sono legate alla tecnologia odierna
ad oggi in italia ci sono 40 milioni di veicoli, ammesso che ne prenda fuoco solo 1% quando saranno tutti elettrici, Con i se e ma non si fa nulla e non porta a considerazioni attendibili. Quando in Italia ci saranno, semprese ci saranno, 40 milioni di veicoli elettrici ci sarà ben altra tecnologia e ben altra infrastruttura (compresi VVFF con dispositivi studiati ad hoc, corsi di aggiornamento costanti etc) Ad oggi non ci sono 40 milioni di BEV in Italia, per cui tutte queste parole spese si basano su ipotesi limite quindi con rilevanza molto bassa. Tu stesso scrivi io non guardo il futuro, mi baso su quello che esiste oggi... Ti faccio notare che appena sopra scrivi su basi ipotetiche... Per me è contraddittorio. Chi si occupa di queste cose e quindi chi ha sviluppato l'attuale tecnologia BEV.. Se ha messo in produzione tale tecnologia significa che il bilancio tra aspetti positivi e negativi risulta a favore dei primi, ma ciò non significa che non ci siano aspetti negativi... Come per ogni cosa si valuta l'insieme e finchè non viene ritenuto sufficientemente sicuro, affidabile, etc etc tale tecnologia non viene resa disponibile su larga scala. Paragonare la fusione fredda in termini temporali e di sviluppo con il tema delle BEV non ci sta... A livello scientifico e tecnologico siamo su ben altri livelli per quanto riguarda il nucleare dove la complessità degli studi, progetti, ricerche è nettamente superiore dove la maturità tecnologica attuale ha appena permesso qualche altro passo avanti non più solo teorico ma pratico.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 13:35:59mi permetto di correggerti, 40 milioni sono solo le autovetture; se ci aggiungi camion, moto e autobus il numero sale a 53!
purtroppo, chi si occupa di queste cose, deve sempre pensare allo scenario peggiore ad oggi la situazione è questa, e per spegnere una auto elettrica ci vuole un veicolo speciale occupato per 6/12 ore già ci sarebberogrossi problemi se in quella giornata ne prendono fuoco 2 ad oggi in italia ci sono 40 milioni di veicoli, ammesso che ne prenda fuoco solo 1% quando saranno tutti elettrici, ci vorrebbero quarantamila veicoli speciali, e quanto devono essere grandi quelli che possano contenere un autobus? io non guardo il futuro, mi baso su quello che esiste oggi 50 anni fa dicevano che avrebbero torvato la soluzione per la fusione fredda beh, ancora non l'anno trovata
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 14:52:54Lavorando nel settore per una certa multinazionale può darsi che veda qualcosa in anticipo...
dici a me che con i se e con i ma non si va da nessuna parte( peccato che chi è preposto alle emergenze, mette in conto anche i se e i ma), sei sicuro che ci sarà altra tecnologia, anche tu ti basi su ipotesi, almeno lemie sono legate alla tecnologia odierna ti ripeto, 50 anni fa dicevano che ci sarebbe stata la fusione fredda, ancora non l'hanno inventata quindi io mi baso su quello che esiste oggi ed oggi, per spegnere un'auto elettrica ci vuole un mezzo speciale e 6/12 ore, se ce ne sono due da spegnere, già si creano problemi non oso immaginare quando tutti i veicoli saranno elettrici, è riformulo la domanda, per un bus, che mezzo servirebbe?
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/07/2023 alle 17:41:11Anche tu vai avanti con i se è con i ma ( tecnologia futura)
Lavorando nel settore per una certa multinazionale può darsi che veda qualcosa in anticipo... Ribadisco... Con i se i ma risultano parole scritte per nulla e le considerazioni che risulterebbero sarebbero inconsistenti.Se fossimo dei preposti alla sicurezza o RSPP dovremmo redigere una scheda sulla valutazione del rischio o meglio dei rischi... Cosa che non mi sembra sia il luogo adatto e per lo meno il sottoscritto non ne ha le competenze per farlo. Se continui a paragonare fusione fredda con BEV significa che metti sullo stesso piano le due tecnologie e vari aspetti... Peccato che sono due piani tecnologici completamente diversi che richiedono tecnologie e tempi di sviluppo ben differenti. C'è poco da riformulare domande... Non ci si intende, poichè vengono date per scontate cose che non sono reali se non nei casi più estremi... E i casi estremi, o poco probabili, non si verificano con facilità quindi in numeri rilevanti (vedi curva Gaussiana) così da analizzarli come caso tipo o normale.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/07/2023 alle 17:50:30Bella questa... Si vede che fino ad ora non ci siamo sviluppati tecnologicamente e non c'è niente in cantiere (R&D), buon per te che sai che si rimarrà così nell'ambito dell'automotive...
Anche tu vai avanti con i se è con i ma ( tecnologia futura)
https://insideevs.it/news/56051...
https://www.ilpiacenza.it/crona...