In risposta al messaggio di dani1967 del 14/12/2017 alle 23:42:56Grazie della tua dettagliata recensione.
Andando al lavoro in treno verso la città, non ho e non mi serve una bici da città. Al di la delle considerazioni opposte sul ciclismo urbano, io cerco di non essere un vandalo e dove possibile usare le ciclabili. Come? La mia città da anni ha il servizio di bike sharing, tobike, che mi risulta uno dei più usati di Italia. Hai delle stazioni dove blocchi e sblocchi le bici, sotto i 30 minuti il costo è compreso nell'abbonamento annuale. Mai fatto viaggi superiori. Di questi giorni la città è stata invasa da bici di nuovi servizi privati di bike floating. Ovvero, non ci sono stazioni, la bici ha un catenaccio suo che si sblocca con lo smartphone. Io per provare mi sono abbonato a gobee.bike, ecco la mia recensione divisa in PRO e CONTRO: PRONon fai un abbonamento, ma paghi una cauzione che puoi chiedere indietro e paghi una cifra prepagata e un costo per viaggio modesto, nel complesso poi non pago in un anno differentemente dal bike sharing; Non devi andare in nessun ufficio, fai tutto da app; Non hai tessere, fai tutto con lo smartphone; Il servizio si sta espandendo in italia e europa, puoi accedervi ovunque, anche se non so se lo userò mai altrove; con il bike sharing spesso non trovi posto dove parcheggiare le bici nelle stazioni, queste puoi parcheggiarle, responsabilmente, dove vuoi; per ora le bici sono integre; alla fine le trovi un po' ovunque.CONTROle bici sono la negazione del ciclismo, veramente orribili da pedalare, senza cambio, inadatte a fare distanze che non siano i 5 minuti; non esiste assistenza seria, mi avevano rubato tutto il credito e ci hanno messo 24 ore a restituirlo; tutto elettronico ma spesso non funziona; sono il festival ella maleducazione, hanno invaso la città, abbandonate in ogni angolo, alla faccia del parcheggiare responsabilmente, una iattura che nessun comune dovrebbe autorizzare. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/12/2017 alle 23:42:56... Dove sta il problema? Puoi trovarle sugli alberi, direttamente dentro il naviglio, cosa vogliamo di più ?...
Andando al lavoro in treno verso la città, non ho e non mi serve una bici da città. Al di la delle considerazioni opposte sul ciclismo urbano, io cerco di non essere un vandalo e dove possibile usare le ciclabili. Come? La mia città da anni ha il servizio di bike sharing, tobike, che mi risulta uno dei più usati di Italia. Hai delle stazioni dove blocchi e sblocchi le bici, sotto i 30 minuti il costo è compreso nell'abbonamento annuale. Mai fatto viaggi superiori. Di questi giorni la città è stata invasa da bici di nuovi servizi privati di bike floating. Ovvero, non ci sono stazioni, la bici ha un catenaccio suo che si sblocca con lo smartphone. Io per provare mi sono abbonato a gobee.bike, ecco la mia recensione divisa in PRO e CONTRO: PRONon fai un abbonamento, ma paghi una cauzione che puoi chiedere indietro e paghi una cifra prepagata e un costo per viaggio modesto, nel complesso poi non pago in un anno differentemente dal bike sharing; Non devi andare in nessun ufficio, fai tutto da app; Non hai tessere, fai tutto con lo smartphone; Il servizio si sta espandendo in italia e europa, puoi accedervi ovunque, anche se non so se lo userò mai altrove; con il bike sharing spesso non trovi posto dove parcheggiare le bici nelle stazioni, queste puoi parcheggiarle, responsabilmente, dove vuoi; per ora le bici sono integre; alla fine le trovi un po' ovunque.CONTROle bici sono la negazione del ciclismo, veramente orribili da pedalare, senza cambio, inadatte a fare distanze che non siano i 5 minuti; non esiste assistenza seria, mi avevano rubato tutto il credito e ci hanno messo 24 ore a restituirlo; tutto elettronico ma spesso non funziona; sono il festival ella maleducazione, hanno invaso la città, abbandonate in ogni angolo, alla faccia del parcheggiare responsabilmente, una iattura che nessun comune dovrebbe autorizzare. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
In risposta al messaggio di Orsolento del 15/12/2017 alle 09:10:34Beh, ho anche messo i pro...
Grazie della tua dettagliata recensione. Certo che se mi fosse venuta voglia di provarla... mi hai tolto ogni dubbio! Quindi, doppiamente grazie!
In risposta al messaggio di morodirho del 15/12/2017 alle 13:32:42A me per i percorsi ordinari non servono, in quanto ho la metro di fronte all'ufficio.
capisco la comodita' di ''trovare'' una bici dove serve, ma sinceramente ( per quello che mi riguarda) non salirei su nessun'altra bici all'infuori delle mie,tanto piu che si possono portare benissimo anche sui treni.Poi,oltre che a spostarmi, la bici mi serve anche come esercizio fisico, se non devo pedalare a cosa serve? ps per non essere frainteso : la concessionaria presso cui lavoravo aveva il pulmino a disposizione degli operai dopo il trasferimento della sede ( da Pero a Trezzano s.n) e nonostante questo preferivo partire con la mia bici da Rho e recarmi al lavoro con la mia bici (17 km ) chiaramente nelle stagioni adatte.e ancora oggi mi reco a Milano con la bici ,visto che c'è una ciclabile che parte da Rho fiera e arriva a Milano
http://firenze.repubblica.it/cr...
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/02/2018 alle 10:35:10Parlo per Firenze, a me viene un dubbio atroce, come mai Quelle arancioni arrivate prima di quelle verdi sono sempre lì, é sempre pronte all’uso mentre Quelle Verdi non ci sono piú perché hanno abbandonato.
Alla fine il servizio ha chiuso Io a Torino non ho visto questo livello di vandalismo, anche perché è una fase temporanea che abbiamo già superato con ToBike. Non saranno quindi torino o firenze, comunque questo triste epilogo fa ben capire come siamo un mondo incivile e non meritiamo le cose intelligenti.