In risposta al messaggio di chorus del 18/12/2018 alle 23:16:25ciao, hai capito benissimo.
Se capisco bene, un artigiano ti ha fatto dei lavori e tu non lo hai ancora pagato, semplicemente perché non ti ha presentato il conto. Non esiste un termine di prescrizione breve o speciale per il credito di un artigiano,ritengo dunque che si prescriva, ex art. 2946 del codice civile, nel termine ordinario di 10 anni. Trattandosi di una prestazione di servizi, la fattura deve essere emessa entro il termine ultimo del pagamento del corrispettivo, anche se corrisposto con acconti.
In risposta al messaggio di alcan del 19/12/2018 alle 06:07:59Quindi non hai la certificazione di " lavoro fatto a regola d'arte secondo le normative vigenti ""
ciao, hai capito benissimo. Si lamenta che molti clienti non pagano mentre io, che insisto per pagare, passo per un rompi balle! Davvero un mondo strano!
In risposta al messaggio di morodirho del 19/12/2018 alle 08:41:10Non è questo il punto, l'artigiano non ha ancora presentato il conto del lavoro a distanza di un anno.
non mi sorprende , è il comportamento del 50% degli artigiani, quelli che poi si lamentano di avere una pensione bassa, ma viaggiano con i suv da 50/ 60000 euro ps alcan , se non ti serve la certificazione del lavoro ''non lo pagare'',
In risposta al messaggio di Mocambo del 19/12/2018 alle 08:05:08Il nostro ordinamento (art. 2946 cc) prevede la prescrizione ordinaria di 10 anni.
A volte direi spesso gli artigiani bravissimi nel loro lavoro ma sono incapaci nella gestione aziendale. Io lo pagherei alla presentazione delle relative documentazioni. Il termine per la richiesta di pagamento relativo aprestazioni professionali dovrebbe essere di sei anni ma è questione di lana caprina. Io pagai un professionista a sua richiesta, allo scadere dei sei anni, ho preferito la corretttezza che spendere la stessa somma in avvocati.
In risposta al messaggio di Al Ula del 19/12/2018 alle 09:59:33Molte volte gli artigiani sono prevenuti perché potrebbero scrivere un libro, ma che dico un' intera biblioteca, citando clienti che non pagano o che le inventano tutte per avere uno sconto, per non pagare o per piantare grane.
Veramente strano il comportamento di questo elettricista... per non dire anomalo. Ho avuto a che fare con artigiani per un paio di anni quando ho ristrutturato pesantemente una vecchia casa e ne sono rimasto proprio con l'amaroin bocca. La maggior parte di loro, ad un certo punto del lavoro, cercava di farsi pagare il saldo di tutto il lavoro con le scuse piu' strampalate pur non essendo questo ancora terminato; l'assurdo e' che si passa ancora per dei cattivi clienti se non si cede alle richieste. Solo uno e' riuscito a convincermi con motivi strappalacrime e, neanche da dire, una volta che l'ho saldato ho dovuto veramente penare perche' mi terminasse il lavoro. Comunque un paio di artigiani seri e professionali li ho incontrati e anche la gestione pagamenti/fatturazione e' avvenuta senza problemi e con la massima correttezza. Stefano
In risposta al messaggio di chorus del 19/12/2018 alle 10:02:35Certo, e' una medaglia a due facce, pero' l'unica volta che ho ceduto poi l'artigiano non l'ho piu' visto e altri lavori hanno subito rallentamenti per colpa sua che aveva ormai gia' il saldo in tasca.
Molte volte gli artigiani sono prevenuti perché potrebbero scrivere un libro, ma che dico un' intera biblioteca, citando clienti che non pagano o che le inventano tutte per avere uno sconto, per non pagare o per piantaregrane. Il cliente tipo chiede vari preventivi e (giustamente) sceglie il meno caro. Spesso sottoscrivere un contratto con il fornitore meno caro implica una serie di rotture di scatole successive: difficoltà a reperire la documentazione, difficoltà a gestire il rapporto dal punto di vista amministrativo, ritardi nell'esecuzione del lavoro, ecc. Vale sempre il detto chi più spende meno spende.
In risposta al messaggio di Al Ula del 19/12/2018 alle 10:15:09Un motivo potrebbe essere questo e un altro motivo potrebbe essere che l'elettricista non ha il tempo materiale per fare i conti.
Certo, e' una medaglia a due facce, pero' l'unica volta che ho ceduto poi l'artigiano non l'ho piu' visto e altri lavori hanno subito rallentamenti per colpa sua che aveva ormai gia' il saldo in tasca. Comunque, tornandoall'elettricista oggetto del topic, confermo la mia perplessita'; non colgo il motivo per cui un artigiano di sua iniziativa non vorrebbe incassare anche dopo un anno che il lavoro e' concluso... questione di soglie per il fatturato? Stefano
In risposta al messaggio di chorus del 19/12/2018 alle 10:21:00Ciao,
Un motivo potrebbe essere questo e un altro motivo potrebbe essere che l'elettricista non ha il tempo materiale per fare i conti. Purtroppo quando si lavora in proprio i cosiddetti conti devi farli la sera dopo cena, il sabatoe la domenica!! Oppure l'artigiano si dota di un'organizzazione adeguata, ma ciò significa costi, tempo, mal di testa per la gestione del personale. E' difficile fare i conti degli altri e criticare ciò che fanno gli altri, bisogna innanzitutto mettersi nei panni degli altri. Vale un altro detto, morire e pagare c'è sempre tempo.
In risposta al messaggio di alcan del 19/12/2018 alle 11:52:11Mi sembra semplice….forse troppo.
Ciao, grazie a tutti per i vari punti di vista, ma la mia perplessità nasceva dal fatto che durante tutti i lavori ho sempre insistito io per versare qualche acconto per non trovarmi una botta finale e adesso sembra quasiche non voglia concludere. Capisco che sarà incasinato (da come mi raccontava) ma preciso che non lo conoscevo prima: magari ispiro davvero una fiducia smisurata Comunque da quello che ho capito può farsi vivo anche dopo 10 anni quindi...
In risposta al messaggio di chorus del 18/12/2018 alle 23:16:25Ciao,
Se capisco bene, un artigiano ti ha fatto dei lavori e tu non lo hai ancora pagato, semplicemente perché non ti ha presentato il conto. Non esiste un termine di prescrizione breve o speciale per il credito di un artigiano,ritengo dunque che si prescriva, ex art. 2946 del codice civile, nel termine ordinario di 10 anni. Trattandosi di una prestazione di servizi, la fattura deve essere emessa entro il termine ultimo del pagamento del corrispettivo, anche se corrisposto con acconti.