In risposta al messaggio di Roberto66 del 02/06/2018 alle 19:47:00
Ho diverse polizze e tutte indicano nel contratto rinnovato anno per anno il valore del risarcimento applicato escluse eventuali franchigie. per quanto riguarda Quattroruote per quel che sapevo se e’ possibile individuare il modello la quotazione e’ quella riportata , eventuali decurtazioni da applicare erano rferite a kilometraggi non in linea ed una diminuzione di una pecentuale di tale valore nel caso la vendita venga effettuata ad un commerciante cosa che a nel tuo caso non e’ applicabile. Nel caso in cui ti venga fatta un offerta che non ritieni equa la pui incassare firmando che consideri la cifra un acconto e non un saldo.
Sì, è ovvio che nel contratto è riportato il valore assicurato, ma - in caso di furto - difficilmente ti rimborsano la stessa cifra !
Nel mio caso poi si è verificata una situazione paradossale: quando ho assicurato l'auto che avevo appena acquistato, mancavano ca. 40 giorni alla scadenza della polizza della precedente auto e l'assicurazione - come d'uso in questi casi - ha effettuato la sostituzione della polizza, mantenendo la scadenza originaria.
In sede di rinnovo, sebbene nel contratto ci fosse una clausola che prevedeva l'adeguamento automatico del valore assicurato, la Compagnia ha lasciato inalterato il valore da me dichiarato al momento dell'acquisto.
Pertanto, quando l'auto mi è stata rubata ed io ho chiesto il relativo indennizzo, pensavo di dover subire soltanto il modesto deprezzamento verificatosi nei 5/6 mesi trascorsi dal rinnovo della polizza alla data del furto.
L'assicurazione, invece, ha applicato un deprezzamento molto più consistente, sostenendo che il valore assicurato era ormai ampiamente superato e, di fronte alla mia contestazione sul mancato adeguamento, che era di loro compentenza, mi è stato opposto un articolo delle condizioni contrattuali (contenute in un libro di 78 pagine, che sfido chiunque a leggersi prima di stipulare un'assicurazione !) in base al quale l'adeguamento del valore assicurato viene fatto soltanto se sono trascorsi almeno 12 mesi dalla data di stipula della polizza.
In pratica, io ho pagato per quasi due anni (mancavano soltanto 40 giorni alla scadenza dei due anni !) il premio calcolato su un certo valore assicurato, ma - quando si è trattato di liquidare il sinistro - per l'assicurazione quel valore era ormai ampiamente superato !
E, purtroppo, credo che ci sia ben poco da fare, salvo mettere in discussione la validità delle clausole contrattuali (che io, comunque, ho accettato) o contestare la palese iniquità di detta clausola e la necessità che la stessa venisse approvata specificamente, in quanto "clausola vessatoria".
E' di tutta evidenza, tuttavia, che dovrei imbarcarmi in un lungo e complicato contenzioso giudiziale, dall'esito peraltro assai incerto. E non credo proprio che ne valga la pena !
Per quanto riguarda le quotazioni di Quattroruote, la situazione purtroppo è quella che ho descritto io: di fatto è praticamente impossibile risalire alle quotazioni utilizzate dalle assicurazioni. Io ho anche chiesto una quotazione a pagamento, ma non sono venuto a capo di nulla.
Infine, non credo che sia possibile modificare il testo della quietanza proposta dall'assicurazione, per la semplice ragione che non l'accetterebbero !
Giuseppe