In risposta al messaggio di il tornitore del 11/11/2021 alle 22:15:37Ti ringrazio ancora per la risposta...potresti avere ragione, forse mi sto preoccupando per nulla...so che questi pensieri per molti sono al limite del "complotto"...è solo che ciò che vedo nei mercati finanziari non mi piace, e solitamente ciò che accade nella finanza ha riflessi nella vita reale, molto spesso negativi. Detto questo ti confermo che non ho nessuna base di elettrotecnica, la mia è semplice curiosità per iniziare a capirci qualcosa. FV è sicuramente il miglior investimento di sempre sono d'accordo...il titolo in borsa ti fa guadagnare, (forse..e spesso ti fa anche perdere) ma alla lunga sei comunque sempre dipendente da fonti energetiche fornite da terzi. .Perdona l'estrema ignoranza, ma se ho un impianto da 9,3kW, ma solo 6 di inverter, significa che una parte di energia prodotta mi finisce nella pattumiera? Che significa rimanere in monofase?
Credo che ti fasci la testa prima di essertela rotta.. Io ora se riuscirò con i tempi farò il 100% sennò tornerò ad usare le altre detrazioni; non mi faccio tanti problemi per gli stessi motivi già esposti da impiegatodelvolante.Il fotovoltaico è un investimento a lungo termine non tanto redditizio se paragonato a certi titoli in borsa; però aiuta ad essere autonomi se opportunamente calcolato anche completamente autonomi. Un impianto fotovoltaico da 9,3 kW in estate darà sui 6,5-6,9 kW max con gli ultimi pannelli ad eterogiunzione, perciò ciò che vai a perdere è veramente poco. Il vantaggio di montare 9,3 kW di pannelli e un inverter da 6 kW sono principalmente 2: 1- Si rimane in monofase 2- In inverno avere 3,3 kW di pannelli in più fanno sol che comodo. Il generatore a benzina produce la max potenza dichiarata in AC monofase. Io per gruppo elettrogeno intendo apparati progettati in modo tale da sopportare carichi gravosi e costanti. Per me un generatore anche se Honda non sono tali.. In qualunque caso nelle condizioni di utilizzo e validità della garanzia viene certamente detto qualcosa. Per correttezza bisogna dire che l'unità di misura W/h non esiste, l'unità di misura corretta è Wh (indica l'energia); inoltre fai confusione con i calcoli. L'accumulo è da 500 Wh (energia immagazzinata), inverter a bordo da 300 W (costanti o di picco? Onda pura o modificata?); 135 A immagino sia lo spunto... Però non hai indicato la tensione dell'accumulo (12 V? 24 V? etc); esemplifico: una batteria ha una tensione di 12 V, e una capacità di 100 Ah dunque ha un'energia teorica immagazzinata di 12*100= 1200 Wh; inoltre può avere uno spunto in corrente di 1000 A se richiesto. Un accumulo da 1200 Wh può essere come detto prima a 12 V con capacità da 100 Ah oppure esempio da 24 V e 50 Ah e così via. Solitamente un accumulo domestico abbinato al fotovoltaico ha una tensione di almeno 48 V, poi ci sono anche quelli ad alta tensione che raggiungono anche 600-700 V; solitamente maggiore è la tensione, maggiore sarà l'efficienza del sistema. Secondo la tua supposta di un consumo pari a 100 Wh e l'accumulo da 500 Wh completamente carico riesci a far andare frigo/freezer per max 4h. La potenza dell'inveter è svincolata dalla capacità dell'accumulo, non c'è alcuna correlazione. La tensione del frigo è 230 V, il suo assorbimento massimo è di 0,5 A dunque la potenza istantanea massima assorbita è di 230*0,5=115 W; se il frigo assorbisse sempre 115 W allora in un'ora avrà consumato 115 Wh. Tutti gli altri calcoli non hanno senso, sono completamente sbagliati e sinceramente non capisco come hai fatto ad arrivare a fare tali calcoli; molto probabilmente ti mancano le basi di elettrotecnica.
https://www.amazon.it/AC50S-Gen...
In risposta al messaggio di Marco883 del 11/11/2021 alle 23:49:41Se hai 9,3 kW di pannelli non significa che andranno a generare sempre 9,3 kW.. La potenza reale generata dipende da svariati fattori come ombre, pulizia dei pannelli, installazione dei pannelli (orientamento, inclinazione e latitudine del luogo), condizioni meteorologiche e atmosferiche, temperatura esterna e quella del pannello etc. I 9,3 kW sono dichiarati in condizioni standard da laboratorio (1000 W/mq, temperatura celle e ambiente 25°C, Air Mass 1.5 etc), però le condizioni reali sono ben lontane da esse (vedi esempio la foto sotto della radiazione solare del 19 Agosto di dove abito; picco di 933 W/mq però per massimo 5 minuti e la temperatura esterna era di 31°C)...
Ti ringrazio ancora per la risposta...potresti avere ragione, forse mi sto preoccupando per nulla...so che questi pensieri per molti sono al limite del complotto...è solo che ciò che vedo nei mercati finanziari non mi piace,e solitamente ciò che accade nella finanza ha riflessi nella vita reale, molto spesso negativi. Detto questo ti confermo che non ho nessuna base di elettrotecnica, la mia è semplice curiosità per iniziare a capirci qualcosa. FV è sicuramente il miglior investimento di sempre sono d'accordo...il titolo in borsa ti fa guadagnare, (forse..e spesso ti fa anche perdere) ma alla lunga sei comunque sempre dipendente da fonti energetiche fornite da terzi. .Perdona l'estrema ignoranza, ma se ho un impianto da 9,3kW, ma solo 6 di inverter, significa che una parte di energia prodotta mi finisce nella pattumiera? Che significa rimanere in monofase? Per l'accumulatore citato nell'esempio ti posto direttamente il link perchè non ne capisco molto sr_1_14?mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=1WX1C4CZ8D1X8&keywords=generatore%2Belettrico&qid=1636238334&qsid=261-0946897-1464925&sprefix=generatore%2Belettrico%2Caps%2C171&sr=8-14&sres=B07VT9NS2F%2CB08N15DT5F%2CB07RJMRVFB%2CB075L9BRCD%2CB008ETOEGK%2CB09471YH2G%2CB084VPF6W7%2CB00L4AIVJM%2CB0854MLVJF%2CB091G8JVL2%2CB0922N8MCR%2CB076DFXLWX%2CB08JSXTDQR%2CB078PGKM7Z%2CB07MM1C1CF%2CB08R5RFHNQ%2CB000NI7P8O%2CB00ZCBNNOC%2CB07NVHLJ9K%2CB07F8Y1D1L&srpt=ELECTRICITY_GENERATOR&th=1 Non so se i 300 W di inveter sono costanti o di picco, non viene specificato (o forse sono io che non lo capisco)...Scusa ma se l'accumulatore può incamerare 500wh, me ne darà in uscita solo 300? quando si osservano prodotti del genere bisogna guardare la capacità totale di accumulo o la potenza dell'inverter? 135 erano aH...ti spiego che conto ho fatto io...ho dato per scontato che se il prodotto veniva pubblicizzato come 500wh/135aH - allora i 135ah erano uguali a 500wh - Per la tensione dell'accumulo intendi la tensione di INPUT? il prodotto nella scheda tecnica può essere ricaricato sia con l'accendisigari (12V) , con pannelli da acquistare a parte e sia con la presa di corrente di casa.
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/11/2021 alle 13:23:21Grazie ancora una volta. cerco di ricapitolare mentalmente intanto che scrivo:
Se hai 9,3 kW di pannelli non significa che andranno a generare sempre 9,3 kW.. La potenza reale generata dipende da svariati fattori come ombre, pulizia dei pannelli, installazione dei pannelli (orientamento, inclinazionee latitudine del luogo), condizioni meteorologiche e atmosferiche, temperatura esterna e quella del pannello etc. I 9,3 kW sono dichiarati in condizioni standard da laboratorio (1000 W/mq, temperatura celle e ambiente 25°C, Air Mass 1.5 etc), però le condizioni reali sono ben lontane da esse (vedi esempio la foto sotto della radiazione solare del 19 Agosto di dove abito; picco di 933 W/mq però per massimo 5 minuti e la temperatura esterna era di 31°C)... Durante l'arco dell'anno si vedranno generati i 9,3 kW solo per qualche ora forse. Secondo me l'energia che perdi è forse l'1-2% della produzione annuale. Rimanere nel monofase significa tenere l'impianto di casa, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, come si ha ovvero con una sola fase e dunque a 230 V come tensione di alimentazione/fornitura (per intenderci qualunque presa presente in casa o a livello industriale la presa blu). Se uno vuole adottare un inverter superiore a 6 kW deve per forza passare alla fornitura trifase a 400 V (per intenderci la spina rossa industriale); solo che passare al sistema trifase richiede una totale rivisitazione dell'impianto elettrico di casa. Io per esempio, in vista di casa completamente elettrica e fotovoltaico almeno da 11 kW (se faccio il 110% cerco di arrivare al limite dei 20 kW), sono passato alla trifase però modificando parzialmente l'impianto (fortuna che era già predisposto).. Inoltre ho il vantaggio di poter richiedere più potenza impegnata (ora ho 10 kW, solitamente le utenze base hanno 3 kW) e mi torna utile perchè alla sera quando torno a casa posso attaccare quasi tutto e con l'auto elettrica sotto carica senza aver problemi. 500 Wh è l'energia immagazzinata dall'accumulo, 300 W è la potenza istantanea che può sopportare l'inverter; sono 2 cose completamente diverse. Se all'inverter attacchi un dispositivo che richiede più di 300 W istantanei allora l'inverter andrà in blocco e non funzionerà niente. Esempio se frigo e freezer partono allo stesso momento pu darsi che l'inverter in questione non ce la faccia in quanto alla partenza c'è uno spunto notevole che supera ampiamente i dati di targa. L'accumulo è da 500 Wh o 135 Ah, da questo si evince la tensione dell'accumulo... 500/135= 3,7 V. Vedendo questa tensione ti dico che è una batteria LiPo... Tecnologia del litio pericolosa e di tale capacità di certo non la metterei in casa. La tensione dell'accumulo è troppo troppo bassa... Tensione identica delle batterie degli smartphone; non si può minimamente pensare di utilizzare tale sistema per quello che ci vuoi fare; questo prodotto ha un senso solo come utilizzo da campo (notti in tenda etc). Inoltre consigliano di non scaricarlo oltre l'85%.. Perciò in realtà frigo e freezer al massimo andranno per 3 ore. Il mio consiglio è quello di scartare a priori tali prodotti, tempo perso e denaro perso.
In risposta al messaggio di Marco883 del 13/11/2021 alle 23:55:15La tensione dell'accumulo è quella nominale.. Esempio 12 V per le piombo a 6 elementi, 3,2 V per ogni cella LiFePO4, 3,7 V per ogni cella LiPo, 1,2 V per le NiMH.
Grazie ancora una volta. cerco di ricapitolare mentalmente intanto che scrivo: 9,3kW è la potenza teorica massima stimata - la potenza reale è diversa - quindi visto che quella potenza non l'avremo mai (se non per breviperiodo) non ha senso avere un inverter più potente di 6kW che mi costringerebbe a passare da monofase a trifase con rifacimento dell'impianto. Il vantaggio di passare al trifase (come nel tuo caso con impianto già predisposto) è quello di poter aumentare la potenza massima impegnata (al posto dei 3,3 passi a 10) e aumentare il wattaggio di pannelli sul tetto. Ottima spiegazione per il prodotto che ti ho linkato...domanda: per tensione di accumulo intendi l'input del accumulatore? Se la tensione in accumulo è di 3,7 V perchè mi da la possibilità di caricarla anche con l'accendisigari da 12V o la normale presa di casa 230V? - Cosa succede (in generale) se carico qualcosa con una tensione estremamente diversa da quella per cui è predisposto? Ho letto un pò in giro che ci sono batterie chiamate LifePo4, pensavo anche questa fosse la stessa cosa ma mi sbagliavo; cos'ha di pericoloso? In aggiunta alla paura dei blackout - avendo una promozione elettrica che mi consente di utilizzare 4 ore al giorno di energia gratis avrei voluto ricaricarlo per poi farci camminare il frigor/freezer ma mi sa che non è possibile. Diciamo che se la paura è un blackout devo armarmi di generatore a benzina unito ad un solido Backup UPS (alimentato fin quando è possibile dalla rete, e in un successivo momento dal generatore). Grazie
In risposta al messaggio di il tornitore del 15/11/2021 alle 23:46:14Ciao, rieccomi dopo un paio di settimane...causa problemi di salute vari in famiglia.
La tensione dell'accumulo è quella nominale.. Esempio 12 V per le piombo a 6 elementi, 3,2 V per ogni cella LiFePO4, 3,7 V per ogni cella LiPo, 1,2 V per le NiMH. Ogni batteria la puoi caricare in diversi modi, basta chela curva di carica sia compatibile con la tecnologia dell'accumulo; che poi il caricabatteria sia a 230 V in alternata o 12 V in continua etc non importa. Esemplificando.. Ogni giorno carichi lo smartphone con un caricabatteria a 230 V in alternata eppure la batteria dello smartphone è da 3,7 V ovviamente continua.. Il caricabatteria raddrizza la tensione e la abbassa alla tensione di carica che è circa 4-4,2 V (senza guardare le quick charge a tensione più elevata). Le LiFePO4, assieme alle LTO, sono la tecnologia più sicura del litio in quanto la reazione elettrochimica e i legami chimici del catodo sono più forti e stabili. Sotto certi punti di vista sono anche più sicure rispetto alle piombo. Le tecnologie pericolose del litio sono esempio le LiCo, LiPo, Li-Ion, LiMn. Per me il generatore non è la soluzione ai blackout.. I vicini non so se sono felici.. Inoltre il generatore può anche non andare quando serve esempio per benzina vecchia o problema intrinseco del generatore. Un sistema UPS di capacità sufficiente costa una sproposito.. La soluzione definitiva è quanto già ti ho consigliato.. Se non hai liquidità ora ti consiglio di mettere da parte qualche euro e fare poi le cose fatte a dovere senza alcun rimpianto, e tutti i vari vantaggi.
In risposta al messaggio di Marco883 del 28/11/2021 alle 03:07:02No, ho detto solo che ha una tensione come quella di uno smartphone.. Poi la corrente di carica dipende dal pacco batteria (fino a quanto accetta) e dal caricabatteria. Il problema di avere un voltaggio basso è che la corrente di scarica, quando vai ad utilizzarlo esempio per il frigo etc, è molto alta e ciò fa degradare più velocemente il pacco batteria. In più l'inverter a bordo deve portare da 3,7 V a 230 V il ché significa avere un'efficienza più bassa.
Ciao, rieccomi dopo un paio di settimane...causa problemi di salute vari in famiglia. Detto questo quindi il power oak, siccome funziona con un voltaggio da 3,7 V (quindi da come mi hai spiegato tu ha una corrente di caricain input - nominale come quella di uno smartphone), ed essendo un voltaggio troppo basso, immagino si carichi lentamente e che quindi non sia l'ideale per far funzionare apparecchi che invece lavorano a 220 V. Ma allora perchè diavolo di motivo mi mettono anche tra gli output le spine per attaccare elettrodomestici a 220 V?. Confermami per favore se ho capito correttamente Quindi in sostanza quel power oak è progettato per funzionare ad una tensione di 3,7 V ( sia in input che in output??) - e quindi non adatto per caricare oggetti a 220 V? Per il discorso fotovoltaico mi sa che hai ragione....è l'unica soluzione sensata nel lungo periodo. Domanda...ma in inverno riesci ad ottenere energia dai pannelli (tipo dicembre - gennaio), oppure compensi con altro (stufa a legna, energia e gas tradizionali) Grazie ancora per la risposta
https://m.facebook.com/LucaDoff...
In risposta al messaggio di sergiozh del 01/12/2021 alle 13:43:16Per me il problema nel prossimo futuro, per quanto riguarda l'energia elettrica e settori satelliti, è se in diversi paesi legalizzeranno le monete virtuali diventano così valute virtuali legali... Non tanto la mobilità elettrica.
La politica prevede lockdown energetici.
https://www.engadget.com/crypto...
In risposta al messaggio di il tornitore del 28/11/2021 alle 12:51:52Ok, quindi se la sua tensione nominale è 3.7 V, sarebbe cosa buona e giusta farlo lavorare in output con la medesima tensione.
No, ho detto solo che ha una tensione come quella di uno smartphone.. Poi la corrente di carica dipende dal pacco batteria (fino a quanto accetta) e dal caricabatteria. Il problema di avere un voltaggio basso è che la correntedi scarica, quando vai ad utilizzarlo esempio per il frigo etc, è molto alta e ciò fa degradare più velocemente il pacco batteria. In più l'inverter a bordo deve portare da 3,7 V a 230 V il ché significa avere un'efficienza più bassa. Le prese che vedi ci sono perchè a bordo c'è l'inverter che trasforma dalla corrente continua del pacco batteria a quella alternata per le varie utenze. In merito al fotovoltaico non c'è una risposta univoca e ogni caso va valutato per conto suo in quanto ci sono diversi fattori che entrano in gioco.. Esempio consumo energetico dell'abitazione, luogo di installazione, inclinazione ed orientamento dei pannelli, potenza installata, capacità dell'accumulo (indispensabile per avere il backup UPS), etc
In risposta al messaggio di il tornitore del 01/12/2021 alle 19:33:21Il problema oltre alle crypto, sarà l'introduzione dell'euro digitale...il che regalerà a tutti noi un bel conto corrente presso la BCE e non più nelle nostre banche commerciali. Questo significa che tutto il monitoraggio avverrà in maniera centralizzata da un organismo privato che non credo ne farà buon uso...anzi...basta guardare in Cina come vengono monitorati i cittadini...reti 5 G ovunque, face recognition e sistema di credito sociale...
Per me il problema nel prossimo futuro, per quanto riguarda l'energia elettrica e settori satelliti, è se in diversi paesi legalizzeranno le monete virtuali diventano così valute virtuali legali... Non tanto la mobilitàelettrica. Si iniziano a vedere i primi problemi energetici esempio nel Kazakhistan dove razionano l'energia elettrica alle aziende (farm) legali che minano o estraggono criptovalute.. Però chi lo fa illegalmente non viene limitato. Minare criptovalute serve molta molta energia.. Per esemplificare.. Se la sola criptovaluta Bitcoin (ci sono tante altre criptovalute come Ethereum ma non le prendo in considerazione ora) fosse uno Stato si troverebbe al 29° posto di 196 per il consumo energetico annuo con un valore attorno ai 120-130 TWh/anno.. Oppure se fosse un'azienda sarebbe quella più energivora distaccando di molto l'azienda attuale con il maggior consumo ovvero Google.
In risposta al messaggio di Marco883 del 03/12/2021 alle 00:00:16Invece di essere contenti di poter gestire i soldi in una banca sicura che non ve li ruba e non vi consiglia i bonds parmalat vi lamentate. Mah.
Il problema oltre alle crypto, sarà l'introduzione dell'euro digitale...il che regalerà a tutti noi un bel conto corrente presso la BCE e non più nelle nostre banche commerciali. Questo significa che tutto il monitoraggioavverrà in maniera centralizzata da un organismo privato che non credo ne farà buon uso...anzi...basta guardare in Cina come vengono monitorati i cittadini...reti 5 G ovunque, face recognition e sistema di credito sociale...
In risposta al messaggio di Marco883 del 02/12/2021 alle 23:56:46Tu puoi avere un accumulo di qualunque tensione l'importante è avere un caricatore e un inverter compatibili con l'accumulo. Il vantaggio di avere un accumulo con tensione più alta è quello di ridurre le perdite dell'intero sistema.
Ok, quindi se la sua tensione nominale è 3.7 V, sarebbe cosa buona e giusta farlo lavorare in output con la medesima tensione. Utilizzandola con tensione più elevate rispetto a quella progettata vi è una sovra-usura. Peril caricamento in input immagino dipenda dove lo attacco, se lo attacco all'accendisigari caricherà a 12 V, se lo attacco alla presa di casa caricherà a 220 V giusto? anche qui medesimo discorso di prima? meglio caricarlo con una tensione vicino ai 3.7 V piuttosto che a 220 V?
In risposta al messaggio di sergiozh del 03/12/2021 alle 01:37:48Sergio ti sfugge il concetto che quando il denaro sarà gestito in maniera totalitaria dalla BCE potranno decidere di chiuderti il conto per qualsivoglia motivo, es se non ti sei vaccinato...Le banche possono anche consigliarti titoli spazzatura ..il problema è che non devi essere pirla tu ad acquistarli...La BCE non è la banca svizzera e quando i tuoi soldi saranno li non ne avrai più il pieno possesso...quando tutto il denaro verrà digitalizzato sarà ovvio detenere il controllo finanziario sulle persone; con l'arma del ricatto di chiusura del conto tutto potrà essere chiesto...prova ad immaginare, un sistema di vita a punti...allo scattare del limite minimo di punti raggiunti ti viene bloccato il conto e non hai più accesso alla liquidità...vuoi vivere come in Cina?
Invece di essere contenti di poter gestire i soldi in una banca sicura che non ve li ruba e non vi consiglia i bonds parmalat vi lamentate. Mah. io sarei molto contento se la banca nazionale svizzera mettesse a disposizione dei suoi conti bancari ai cittadini.
In risposta al messaggio di il tornitore del 04/12/2021 alle 16:21:49ok, quindi indipendentemente dalla carica in ingresso, l'importante è avere caricabatterie ed inverter adeguati che adeguano la carica aumentando o diminuendo la tensione.
Tu puoi avere un accumulo di qualunque tensione l'importante è avere un caricatore e un inverter compatibili con l'accumulo. Il vantaggio di avere un accumulo con tensione più alta è quello di ridurre le perdite dell'interosistema. Se hai la 12 V e lo carichi con essa ci sarà un convertitore DC-DC che abbassa la tensione a 3,7-4 V e fa il ciclo di carica opportuno per l'accumulo; se carichi con la 230 V ci sarà un caricabatteria che raddrizza l'alternata e intanto abbassa la tensione per caricarla adeguatamente.