In risposta al messaggio di steucky4 del 17/03/2018 alle 18:36:08forse l'unico che abbia ancora la fantasia di giocarsi una corsa , come succedeva ''prima'' che i corridori fossero tutti robottizzati dagli interessi della squadra
Che dire....grandi emozioni da un grandissimo campione che ha conquistato la Milano Sanremo con un’azione d’altri tempi . Grazie campione Stefano
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/03/2018 alle 22:19:23Grande tecnica ciclistica e capacità di improvvisazione: il suo Tour de France l'ha vinto sul pavé delle Fiandre, dove Froome è miseramente caduto e a nulla ha giovato lo squadrone Sky. Naturalmente capacità di andare in salita, e anche in discesa: nel Giro 2016 si lanciò giù dall'Agnello (*) e il capoclassifica
Nibali non è mai stato amato dagli appassionati, troppo imbevuti dalle imprese dei dopati passati o dagli specialisti. Francamente, si deve tornare a Fignon, quando ero bimbo, per trovare qualcuno che vincesse il Tour ele classiche monumento. Un campione di valore assoluto che raramente in Italia abbiamo avuto, dobbiamo davvero tornare indietro nel tempo, una persona che stimo moltissimo anche perché ha avuto anche lunghi periodi di crisi e debolezza, ha anche perso, eccome se ha perso, visto che non mi pare proprio un robot. E anche per questa alternanza di vittorie e sconfitte che lo stimo moltissimo. Grande Vincenzo, oggi ha dato davvero forti emozioni.
Steven Kruijswijk
, nella foga di stargli dietro finì contro un mucchio di neve...In risposta al messaggio di Dash del 19/03/2018 alle 08:19:01Vero Dash,
Grande tecnica ciclistica e capacità di improvvisazione: il suo Tour de France l'ha vinto sul pavé delle Fiandre, dove Froome è miseramente caduto e a nulla ha giovato lo squadrone Sky. Naturalmente capacità di andarein salita, e anche in discesa: nel Giro 2016 si lanciò giù dall'Agnello (*) e il capoclassifica Steven Kruijswijk, nella foga di stargli dietro finì contro un mucchio di neve... Con tutti i tatticismi di squadra e le corse bloccate dagli squadroni, ci voleva una ventata di sana individualità ai massimi livelli. BRAVO NIBALI Ciao da Dash (*) Un grazie a Michele Scarponi che lo aspettò in fondo alla discesa: poteva vincere la tappa e si sacrificò.