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In risposta al messaggio di Emme48 del 28/11/2024 alle 16:50:38Come ti dicevo in Italia si consuma molto molto più olio di quanto si produca. È giocoforza.
Abitare in Toscana e usare l'olio greco è fantastico. So che a Creta vendono i barattoli di Peposo dell'Impruneta già pronto, nulla però regge il confronto con le famose bistecche alla fiorentina di Atene. Comunque il mio olio sta andando a ruba...filtrato e non.
In risposta al messaggio di Emme48 del 28/11/2024 alle 16:50:38È un classico che i produttori di olio di una zona apprezzino il loro e deprezzino gli altri in vari modi.
Abitare in Toscana e usare l'olio greco è fantastico. So che a Creta vendono i barattoli di Peposo dell'Impruneta già pronto, nulla però regge il confronto con le famose bistecche alla fiorentina di Atene. Comunque il mio olio sta andando a ruba...filtrato e non.
In risposta al messaggio di Armando del 29/11/2024 alle 00:25:50C'è una cosa almeno... sospetta.
È un classico che i produttori di olio di una zona apprezzino il loro e deprezzino gli altri in vari modi. Girando un po' per regioni o Paesi, discorsi del genere li si sente dappertutto. Il tuo olio sarà senz'altrodei migliori, mi piacerebbe poterlo assaggiare. Ciò non toglie che altri possano essere altrettanto buoni. Che poi non è una scienza esatta, intervengono anche i gusti personali.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 28/11/2024 alle 16:50:38È la fiducia, è olio ‘mio’ e so com’è fatto, tra questo e quello comprato al supermercato o in un anonimo frantoio è come trombare e stare a guardare, appena arriva si prova, probabilmente non sarà come il Toscano (l’olio greco è più grasso) ma alla fettunta non dispiace
Abitare in Toscana e usare l'olio greco è fantastico. So che a Creta vendono i barattoli di Peposo dell'Impruneta già pronto, nulla però regge il confronto con le famose bistecche alla fiorentina di Atene. Comunque il mio olio sta andando a ruba...filtrato e non.
In risposta al messaggio di Emme48 del 29/11/2024 alle 03:29:40L'ulivo era la pianta sacra ad Atena (Minerva per i latini) .. ora non ricordo bene se lei fosse di Impruneta o di S.Casciano; forse si trasferì in Grecia da giovane, infatti è un bel po' che anche i Greci fanno l'olio . Ma certo dovranno ancora imparare.
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.In Toscana siamo in tanti a fare l'olio per noi stessi e quindi non per vendere guadagnandoci, nei raduni del Toscanacamperclub capita spesso di assaggiare questi olii e il sapore non è paragonabile all'olio toscano del supermercato, chi può si fa l'olio da se o almeno va al frantoio a comprarlo. Io avevo una squadra di racolta composta da 9 persone (6 + noi 3) con 3 abbacchiatori professionali Pellenc che non rovinano le olive, abbiamo iniziato all'alba e alle ore 16 dello stesso giorno il frantoio ha iniziato la molitura. Il mio vicino di campo raccoglie con molta calma, da solo e con la scala, deposita le olive al chiuso e quando va al frantoio ii frutti più vecchi sono stati raccolti 3 settimane prima ormai in avanzato stato di fermentazione, ovviamente le olive hanno sputato l'acqua e rendono anche di più. Questi due olii vengono prodotti con le stesse varietà di olive, siamo a 50 metri di distanza, ma tra il mio olio e il suo ci corre un abisso. Portando al frantoio le olive vecchie di 3 settimane, l'olio esce direttmente rancido, però lui ha speso meno per la raccolta. Il mio olio è enormemente migliore del suo, ma questo non dipende dal fatto che io sono più bravo, semplicemente sono più bischero perchè ho deciso di avere la massima qualità senza badare a spese, per questo il mio olio è disponibile solo per gli amici, quasi sempre in regalo, quelli che chiedono quanto costa prima di assaggiarlo è bene che vadano a comprare l'acqua gialla al supermercato visto che sono convinti che gli olii sono tutti uguali. Ma non c'è solo il sapore... Molti prodotti chimici utilizzati sulle olive vengono chiamati medicina dai vecchi contadini, il ramato (io dos los ramatos, come disse Ceccherini nel film Il ciclone), può essere dato non dopo 21 giorni dalla raccolta. Chi ha fatto chimica a scuola ricorderà la famosa fomula: CuSO4 + 3 settimane = H2O Il ramato fa male? Dicono di no, infatti la mia dottoressa mi ha prescritto un bicchierino di ramato da bere tutte le sere prima di andare a letto.
In risposta al messaggio di Emme48 del 29/11/2024 alle 03:29:40La questione non è solo sospetta, ma necessaria.
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.In Toscana siamo in tanti a fare l'olio per noi stessi e quindi non per vendere guadagnandoci, nei raduni del Toscanacamperclub capita spesso di assaggiare questi olii e il sapore non è paragonabile all'olio toscano del supermercato, chi può si fa l'olio da se o almeno va al frantoio a comprarlo. Io avevo una squadra di racolta composta da 9 persone (6 + noi 3) con 3 abbacchiatori professionali Pellenc che non rovinano le olive, abbiamo iniziato all'alba e alle ore 16 dello stesso giorno il frantoio ha iniziato la molitura. Il mio vicino di campo raccoglie con molta calma, da solo e con la scala, deposita le olive al chiuso e quando va al frantoio ii frutti più vecchi sono stati raccolti 3 settimane prima ormai in avanzato stato di fermentazione, ovviamente le olive hanno sputato l'acqua e rendono anche di più. Questi due olii vengono prodotti con le stesse varietà di olive, siamo a 50 metri di distanza, ma tra il mio olio e il suo ci corre un abisso. Portando al frantoio le olive vecchie di 3 settimane, l'olio esce direttmente rancido, però lui ha speso meno per la raccolta. Il mio olio è enormemente migliore del suo, ma questo non dipende dal fatto che io sono più bravo, semplicemente sono più bischero perchè ho deciso di avere la massima qualità senza badare a spese, per questo il mio olio è disponibile solo per gli amici, quasi sempre in regalo, quelli che chiedono quanto costa prima di assaggiarlo è bene che vadano a comprare l'acqua gialla al supermercato visto che sono convinti che gli olii sono tutti uguali. Ma non c'è solo il sapore... Molti prodotti chimici utilizzati sulle olive vengono chiamati medicina dai vecchi contadini, il ramato (io dos los ramatos, come disse Ceccherini nel film Il ciclone), può essere dato non dopo 21 giorni dalla raccolta. Chi ha fatto chimica a scuola ricorderà la famosa fomula: CuSO4 + 3 settimane = H2O Il ramato fa male? Dicono di no, infatti la mia dottoressa mi ha prescritto un bicchierino di ramato da bere tutte le sere prima di andare a letto.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 29/11/2024 alle 03:29:40
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.In Toscana siamo in tanti a fare l'olio per noi stessi e quindi non per vendere guadagnandoci, nei raduni del Toscanacamperclub capita spesso di assaggiare questi olii e il sapore non è paragonabile all'olio toscano del supermercato, chi può si fa l'olio da se o almeno va al frantoio a comprarlo. Io avevo una squadra di racolta composta da 9 persone (6 + noi 3) con 3 abbacchiatori professionali Pellenc che non rovinano le olive, abbiamo iniziato all'alba e alle ore 16 dello stesso giorno il frantoio ha iniziato la molitura. Il mio vicino di campo raccoglie con molta calma, da solo e con la scala, deposita le olive al chiuso e quando va al frantoio ii frutti più vecchi sono stati raccolti 3 settimane prima ormai in avanzato stato di fermentazione, ovviamente le olive hanno sputato l'acqua e rendono anche di più. Questi due olii vengono prodotti con le stesse varietà di olive, siamo a 50 metri di distanza, ma tra il mio olio e il suo ci corre un abisso. Portando al frantoio le olive vecchie di 3 settimane, l'olio esce direttmente rancido, però lui ha speso meno per la raccolta. Il mio olio è enormemente migliore del suo, ma questo non dipende dal fatto che io sono più bravo, semplicemente sono più bischero perchè ho deciso di avere la massima qualità senza badare a spese, per questo il mio olio è disponibile solo per gli amici, quasi sempre in regalo, quelli che chiedono quanto costa prima di assaggiarlo è bene che vadano a comprare l'acqua gialla al supermercato visto che sono convinti che gli olii sono tutti uguali. Ma non c'è solo il sapore... Molti prodotti chimici utilizzati sulle olive vengono chiamati medicina dai vecchi contadini, il ramato (io dos los ramatos, come disse Ceccherini nel film Il ciclone), può essere dato non dopo 21 giorni dalla raccolta. Chi ha fatto chimica a scuola ricorderà la famosa fomula: CuSO4 + 3 settimane = H2O Il ramato fa male? Dicono di no, infatti la mia dottoressa mi ha prescritto un bicchierino di ramato da bere tutte le sere prima di andare a letto.
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/11/2024 alle 10:51:52Stesso discorso vale per gli orti.
La questione non è solo sospetta, ma necessaria. La presenza di tanti produttori artigianali è l'aòltra faccia delal mediaglia della mancanza di produttori su grande scala, che coltivino con metodi moderni, non necessariamentelesivi della qualità, ma in maniera da ottenere produzioni cospicue del prodotto a costi accettabili. Altre nazioni lo fanno, producendo a parità di territorio molti di più, e vendendocene a caterve. Il costo che tu fai agli amici, al pari di mio suocero, è vincolato dal fatto che tu HAI UNA PENSIONE, hai casa, camper, eventuale prole cresciuta, verosimilmente non ci paghi le tasse. Dovessi viverci come azienda dovresti farlo pagare 2-3 volte, verosimilmente sarebbe fuori mercato. Io non voglio dire che le produzioni personali siano un male, questo perché gli imprenditori che abbiano voglia, mezzi e capacità per una produzione agricola dell'olio di qualità a grande scala e a prezzi abbordabili verosimilmente non ci sono, ma certo non ci si deve stupire se arriva olio da fuori. Vai in una periferia urbana e conta il numero degli alloggi; come potrebbero tutti avere una produzione come la tua ? E' anche vero che spesso non c'è nemmeno il tentativo, si preferische comperare da fuori. Dati a supporto Non vorrei essere frainteso. Sono io per primo ad amare l'olio artigianale di mio suocero, e considero la cosa in maniera estremamente positiva che uno si faccia le cose in casa, una cosa bellissima. Ed è giustissimo che qualcuno possa farsi le cose per conto proprio. Però, ecco, almeno non stupiamoci che sul mercato ci sia soprattutto olio straniero, è una cosa che allo stato attuale è inevitabile.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 29/11/2024 alle 12:07:10Mi hai rubato le parole di bocca. Molte volte preferisco, per qualità e igiene, un prodotto "industriale" ad uno un po' troppo artigianale. Credo che sull'argomento stiamo pagando la mistica da mulino bianco. Non dimentico quando mio nonno, vedendo le prime pubblicità del mulino bianco con l'immancabile narrazione delle buone vecchie macine di pietra mosse dalla ruota sinonimo di genuinità e qualità, mi raccontava cosa vedeva entrare e uscire da quelle tramogge quando da ragazzo andava a macinare a dorso di mulo.
Stesso discorso vale per gli orti. I campi industriali, come le olivete industriali, possono dare prodotti sia migliori che peggiori, dipende dall'azienda che li coltiva. Anche orti e olivete personali possono dare sia prodottieccezionali che porcherie, dipende... Comunque Frescobaldi ha raccolto 400 quintali di olive su 500 stimati, sono numeri bassi perchè molti terreni che anni fa erano olivete ora sono diventati vigne. Mi diceva due giorni fa il fattore che l'olio extravergine di oliva non conviene più... stanno estirpando gli olivi a tappeto.
In risposta al messaggio di Tore99 del 29/11/2024 alle 14:57:36Si, le macine a pietra sono per molti sinonimo di tradizione, le presse con i dischi sono uno spettacolo per gli occhi, ma solo per quelli.
Mi hai rubato le parole di bocca. Molte volte preferisco, per qualità e igiene, un prodotto industriale ad uno un po' troppo artigianale. Credo che sull'argomento stiamo pagando la mistica da mulino bianco. Non dimenticoquando mio nonno, vedendo le prime pubblicità del mulino bianco con l'immancabile narrazione delle buone vecchie macine di pietra mosse dalla ruota sinonimo di genuinità e qualità, mi raccontava cosa vedeva entrare e uscire da quelle tramogge quando da ragazzo andava a macinare a dorso di mulo. P.S. Quest'anno 50 litri scarsi da un solo appezzamento. Negli altri due neanche ci sono entrato.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 01/12/2024 alle 03:53:43A livello di grandi impianti i dischi sono chiaramente spariti, ma ho visto frantoi ancora con frangitore a molazza con ruote in granito.
Si, le macine a pietra sono per molti sinonimo di tradizione, le presse con i dischi sono uno spettacolo per gli occhi, ma solo per quelli. Questo metodo di molitura trita tutta l'oliva, la polpa (olio), il nocciolo (segatura)e la buccia (clorofilla), poi ci sono i dischi (fiscoli) per la pressa, praticamente impossibili da pulire. Nessun controllo di temperatura, ossigeno e oggetti estranei dentro l'olio. Questi frantoi tradizionali sono diventati obsoleti negli anni 50/60 quando la Veraci di Firenze inventò il frantoio a ciclo continuo dotato di lame che affettano le olive, di gramole che omogenizzano la polpa lasciando inutilizzati nocciolo e buccia ed infine si estrae l'olio tramite centrifuga. Ora la Veraci non esiste più, fu assorbita da Pierslisi, ma l'evoluzione tecnica va in una sola direzione e le macine a pietra appartengono al passato.
In risposta al messaggio di Emme48 del 29/11/2024 alle 03:29:40C'è una cosa almeno... sospetta.
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.In Toscana siamo in tanti a fare l'olio per noi stessi e quindi non per vendere guadagnandoci, nei raduni del Toscanacamperclub capita spesso di assaggiare questi olii e il sapore non è paragonabile all'olio toscano del supermercato, chi può si fa l'olio da se o almeno va al frantoio a comprarlo. Io avevo una squadra di racolta composta da 9 persone (6 + noi 3) con 3 abbacchiatori professionali Pellenc che non rovinano le olive, abbiamo iniziato all'alba e alle ore 16 dello stesso giorno il frantoio ha iniziato la molitura. Il mio vicino di campo raccoglie con molta calma, da solo e con la scala, deposita le olive al chiuso e quando va al frantoio ii frutti più vecchi sono stati raccolti 3 settimane prima ormai in avanzato stato di fermentazione, ovviamente le olive hanno sputato l'acqua e rendono anche di più. Questi due olii vengono prodotti con le stesse varietà di olive, siamo a 50 metri di distanza, ma tra il mio olio e il suo ci corre un abisso. Portando al frantoio le olive vecchie di 3 settimane, l'olio esce direttmente rancido, però lui ha speso meno per la raccolta. Il mio olio è enormemente migliore del suo, ma questo non dipende dal fatto che io sono più bravo, semplicemente sono più bischero perchè ho deciso di avere la massima qualità senza badare a spese, per questo il mio olio è disponibile solo per gli amici, quasi sempre in regalo, quelli che chiedono quanto costa prima di assaggiarlo è bene che vadano a comprare l'acqua gialla al supermercato visto che sono convinti che gli olii sono tutti uguali. Ma non c'è solo il sapore... Molti prodotti chimici utilizzati sulle olive vengono chiamati medicina dai vecchi contadini, il ramato (io dos los ramatos, come disse Ceccherini nel film Il ciclone), può essere dato non dopo 21 giorni dalla raccolta. Chi ha fatto chimica a scuola ricorderà la famosa fomula: CuSO4 + 3 settimane = H2O Il ramato fa male? Dicono di no, infatti la mia dottoressa mi ha prescritto un bicchierino di ramato da bere tutte le sere prima di andare a letto.
In risposta al messaggio di vespucci del 01/12/2024 alle 12:34:34... alla fine il cerchio si chiude.
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.ci sono dei marchi come la Bertolli ormai di proprietà del gruppo Unilever olandese inglese e la Deoleo spagnola, poi la Carapelli della Deoleo spagnola, non so se vi sono altri, nella mia regione c'è la De Cecco che oltre la pasta commercializza olio di oliva ma non mi risulta che sono possessori di uliveti e nemmeno ho mai sentito aziendelocali che rivendono olio alla De Cecco, , non mi preoccupa che gli spagnoli che commercializzare del loro olio con nostri marchi, sono diffidente con questi oli perchè la spagna è uno dei paesi maggiori importatori di olio di oliva da paesi come india tunisia turchia ecc ecc che non rispettano le norme che sono costrette a rispettare le nostre aziende
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In risposta al messaggio di Emme48 del 01/12/2024 alle 15:42:51confermo infatti la dicitura comunità europea non corrisponde al luogo cui èstato prodotto ma dove è stato lavorato, pensare che tempo fa avevo letto che spesso il trasposto di olio di oliva da certi paesi vengono fatti con petroliere o camion predisposto per il trasporto di carburanti
... alla fine il cerchio si chiude. Quanti sono quelli che assaggiano l'olio prima di comprarlo? Anche prenderlo direttamente al frantoio potrebbe non essere abbastanza, certo che la dicitura del supermercato olio dellacomunità europea non è rassicurante, potrebbe essere olio del nord Africa, fatto con le olive cadute a terra con... aggiunta (scarsa) di olio europeo.
In risposta al messaggio di vespucci del 01/12/2024 alle 12:34:34A proposito di importazioni fantasiose .. non si tratta di olio bensì di pomodori ma il concetto è simile
C'è una cosa almeno... sospetta. La Toscana è il maggior IMPORTATORE di olio di oliva, questo nonostante le nostre colline piene di olivi. Ritengo non impossibile che chi assaggia olio toscano stia in realtà gustando qualcos'altro.ci sono dei marchi come la Bertolli ormai di proprietà del gruppo Unilever olandese inglese e la Deoleo spagnola, poi la Carapelli della Deoleo spagnola, non so se vi sono altri, nella mia regione c'è la De Cecco che oltre la pasta commercializza olio di oliva ma non mi risulta che sono possessori di uliveti e nemmeno ho mai sentito aziendelocali che rivendono olio alla De Cecco, , non mi preoccupa che gli spagnoli che commercializzare del loro olio con nostri marchi, sono diffidente con questi oli perchè la spagna è uno dei paesi maggiori importatori di olio di oliva da paesi come india tunisia turchia ecc ecc che non rispettano le norme che sono costrette a rispettare le nostre aziende
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