Ci sono sul forum anche altri colleghi che esternano di meno, e certamente non ho nessuna notorietà. Giusto un paio di interviste in tv locali e qualche raro articolo sui giornali. Ultima intervista
qui
Il nostro lavoro può portare a situazioni di rischio. Io di solito sono molto più prudente rispetto alla attività ludica ricreativa in montagna, in quanto di solito si è meno attrezzati e con la testa rivolta ad altro. Oggi come oggi nel mondo dei droni, prendersi gravi rischi non ha molto senso.
Dopodiché ad esempio girando durante eventi alluvionali, mi è capitato di passare, girarmi e vedere una frana passare sulla strada dietro di me.
I rischi maggiori li ho presi nei rilievi post terremoto. Entri in queste case mezze spaccate durante una crisi sismica, veramente pericoloso. In realtà le indicazioni del dipartimento di protezione civile sono che se uno da fuori capisce già che la casa è lesionata e quindi inagibile, non è necessario entrare. Ma spesso i proprietari aspettano quel momento con ansia e uno stato psicologico tale che se tu non ci entri e non guardi tutte le lesioni condividendo la tua opinione, sembra che tu non li abbia considerati, ma di per se entrare dentro una casa spaccata gravemente è inutile.
Un altro caso di grave pericolo lo corsi nel 2001 in una frana per colata lenta in montagna; lenta si fa per dire, si muoveva di 1 m al giorno, e gli alberi continuavano a cadere intorno a noi. Anche li cavolata da non ripetere, tecnicamente inutile, fatto solo per soddisfare delle persone che voleva che ci andassimo.
Poi vanno messi sul piatto i voli in elicottero fatti spesso in condizioni climatiche avverse. Ma comunque, rispetto ad un operaio in fabbrica o edile, complessivamente i rischi sono
enormemente più bassi. Forse, il rischio più alto è scendere dalla macchina per la strada.
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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson