In risposta al messaggio di Isabello del 14/09/2023 alle 18:44:22Dai non mischiare il sacro col profano….
Fiumi di parole anche sulla relatività e non erano pomodori.
In risposta al messaggio di Armando del 15/09/2023 alle 00:19:38Io a vedere tutti (molti, insomma...) siti incaici sono stato. Magnifici. Tutti avevano le caratteristiche qui indicate, ovvero fatti di materiali pesantissimi apparentemente impossibili da trasportare, una tecnica costruttiva strabiliante; alcuni di essi erano fatti solo per essere visti dall'alto. Tutti con notevolissimi significati astronomici.
Di alcune delle cose che ho letto qui come inspiegabili, la spiegazione esiste da anni ed è stata testata in pratica. Ad esempio come far camminare i Moai dell'isola di Pasqua dalle cave fino alla sede, o come spostareblocchi pari a quelli che costituiscono le Piramidi. Del blocco da 25x17 metri .. basta leggere e si vede che non è così, come già detto. Ammesso che si abbia sempre tempo e soldi da spendere per fare tentativi a spiegare come lavoravano nell'antichità. Si dovrebbe considerare che noi siamo abituati ai tempi brevissimi e alla relativamente poca manodopera delle tecnologie attuali, magari facciamo fatica a renderci conto di cosa si può fare con migliaia e migliaia di persone usate per decine di anni. Anche, non siamo abituati a pensare che, solo perché avevano tecnogie arretrate o diverse rispetto alle nostre attuali, popoli più antichi sapessero usare le loro al meglio ottenendo oggetti che ci paiono impensabili, se non con il nostro modo. Ad es. ci sono nei musei rubinetti romani con valvole a sfera a perfetta tenuta, che sembra impossibile fare senza attrezzature moderne, eppure si facevano. Per altri oggetti tipo sarcofagi ecc., immaginate un artigiano con i controc...i che lavora tutta la vita a un manufatto e magari anche il prossimo dopo di lui. Non ho avuto la fortuna di vedere dal vero le mura di Cuzco, per dire, ma esempi simili ce ne sono parecchi. Chi glielo fa fare a una civiltà extra di incastrare pietre strane senza cemento per il popolo Y e poi sparire da lì per riapparire da un'altra parte a lisciare un sarcofago per il popolo Z? E poi dove sono andati, se erano così evoluti? Altre tracce .. metalli, attrezzi vari, niente? Tutti questi interventi spot hanno come logica comune che siamo NOI ad essere impreparati a capire che gente di migliaia di anni fa in realtà potevano farlo, NOI siamo spesso troppo portati a ritenere gli antichi rozzi e incapaci (corollario: quindi sarà intervenuto qualcun altro) mentre come ingegno non gli mancava nulla, i loro metodi venivano affinati per generazioni e nella realizzazione giocavano dalla loro i tempi e i numeri. Poi a mio parere si dovrebbe essere più critici nel riportare le notizie wow, nelle quali basta cambiare qualcosa qua e là e tutto sembra assurdo rispetto alle regole normali. (Ad esempio torno su quella che fino a 70 anni fa la scienza non credeva nella precessione dei equinozi .. ma quando mai!? Casomai non si è certi che fossero i Caldei o gli Egizi a conoscerla, visto che non se ne ha una descrizione specifica fino al 2⁰ secolo AC ma, per i precedenti, solo indizi) Occhio che forse tengono famiglia anche quelli che scrivono libri o gestiscono siti internet
In risposta al messaggio di Isabello del 15/09/2023 alle 11:30:30Come hai detto, lascio aperte tutte le porte ma, per certi aspetti attendo conferme, sto ancora aspettando la conferma per l’esistenza di Dio (sempre senza offesa per nessuno)
Ok, con il senno di poi è tutto sacro, ma prima era profano. (la relatività ne è un esempio). Se ti ritieni un uomo di scienza è giusto che aspetti le prove. Ma se non ci fossero uomini, che comunque sono di scienza,con la mente un pò più aperta non si avrebbero certe scoperte. L' ho detto finchè la scienza non mi dimostra il contrario mi lascio aperte tutte le porte.
In risposta al messaggio di Grinza del 15/09/2023 alle 11:52:38Perfetto direi.
Come hai detto, lascio aperte tutte le porte ma, per certi aspetti attendo conferme, sto ancora aspettando la conferma per l’esistenza di Dio (sempre senza offesa per nessuno) Ci sono argomenti che, come hai detto, devi andare un po’ oltre la scienza ma per altri devi assolutamente vedere….
In risposta al messaggio di Isabello del 15/09/2023 alle 11:53:45È importantissimo essere curiosi, io sono curiosissimo ma un buon libro si capisce dalle prime pagine, se non decolla…
Per quanto mi riguarda, sono a posto così. La scienza faccia il suo dovere. Gli Ufologi facciano il loro. E i curiosi continuino a curiosare.
In risposta al messaggio di dani1967 del 15/09/2023 alle 14:37:33Il ragionamento lo condivido però noi siamo spettatori curiosi e, salvo alcuni, non esperti della materia (UFO o pianeti) allora sopraggiunge un altro fattore che fa diminuire sensibilmente la rigorosità ed è il credo.
Di certo su questi temi si può anche sognare, ragionare su ipotesi lontane su queste cose non fa male a nessuno. Vorrei però riflettere su una questione di metodo. Se non si è rigorosi in questi ambiti, non si rischiapoi di non esserlo in altri ? Alcuni di voi ad esempio su alcuni aspetti tecnici, dove evidentemente hanno una indiscussa esperienza e capacità, sono estremamente rigorosi, e direi anche giustamente. Ma ciascuno di noi ad esempio fa delle scelte politiche anche su temi che hanno un sottofondo scientifico, pensiamo ai vaccini, alle politiche sull'edilizia, sull'ambiente, sul clima. Se noi cediamo a ragionamenti non rigorosi in questi ambiti, se la politica cede a ragionamenti non rigorosi, quali danno possono venirne fuori ? Anche l'economia, campo in cui sono ben meno ferrato, è regolato da demi meccanismi scientifici assolutamente tipici e inevitabili. e non mancano pensieri alternativi all'economia, che se applicati pososo produrre effetti disastrosi. Allora la domanda è questa, siamo sicuri di saper discernere i casi in cui ci si può lasciare andare ad ipotesi più improbabili e quelli in cui si deve essere più rigorosi ?
In risposta al messaggio di dani1967 del 15/09/2023 alle 14:37:33
Di certo su questi temi si può anche sognare, ragionare su ipotesi lontane su queste cose non fa male a nessuno. Vorrei però riflettere su una questione di metodo. Se non si è rigorosi in questi ambiti, non si rischiapoi di non esserlo in altri ? Alcuni di voi ad esempio su alcuni aspetti tecnici, dove evidentemente hanno una indiscussa esperienza e capacità, sono estremamente rigorosi, e direi anche giustamente. Ma ciascuno di noi ad esempio fa delle scelte politiche anche su temi che hanno un sottofondo scientifico, pensiamo ai vaccini, alle politiche sull'edilizia, sull'ambiente, sul clima. Se noi cediamo a ragionamenti non rigorosi in questi ambiti, se la politica cede a ragionamenti non rigorosi, quali danno possono venirne fuori ? Anche l'economia, campo in cui sono ben meno ferrato, è regolato da demi meccanismi scientifici assolutamente tipici e inevitabili. e non mancano pensieri alternativi all'economia, che se applicati pososo produrre effetti disastrosi. Allora la domanda è questa, siamo sicuri di saper discernere i casi in cui ci si può lasciare andare ad ipotesi più improbabili e quelli in cui si deve essere più rigorosi ?
In risposta al messaggio di Pedro2 del 15/09/2023 alle 20:12:33Ci ho pensato anche io… per ore mi sono soffermato a guardare i particolari della Sfinge.. e guardando la base del corpo si vedono i segni dell’erosione dell’acqua piovana, e almeno 12.000 anni passano per arrivare a quel clima che era completamente diverso da quello attuale.
Io ho una teoria, che mi faranno nero, per le piramidi egiziane. Secondo me è il contrario le tre piramidi erano già lì da molto molto più tempo poi gli egiziani hanno provato a farle da soli cercando di copiare connaturalmente pietre più piccole ed errori diciamo più umani. Credo che stiano lì come hanno dimostrato gli astronomi con l'allineamento della cintura di Orione almeno da circa 12000 anni ma secondo me anche di più. La scritta in una delle camere di compensazione dello Zed che si riferisce a Cheope è per me la balla più grande...non c'è nessun altro indizio e gli egiziani dipingevano e scolpivano ogni metro quadrato di tutto quello che costruivano.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 15/09/2023 alle 22:55:33Se "in Egitto" piove ogni anno, quante pioggia ha subito la sfinge in 12.000 anni?
Ci ho pensato anche io… per ore mi sono soffermato a guardare i particolari della Sfinge.. e guardando la base del corpo si vedono i segni dell’erosione dell’acqua piovana, e almeno 12.000 anni passano per arrivarea quel clima che era completamente diverso da quello attuale. Mi ricollego alle certezze climatiche di chi tiene famiglia.. se il clima è cambiato così radicalmente in Egitto in 12.000 anni, cosa sono un aumento di uno due gradi rispetto la media di un secolo?
In risposta al messaggio di Pedro2 del 15/09/2023 alle 20:12:33Un conto che si può fare in fretta. Si può calcolare discretamente bene il tempo in cui una roccia viene esposta all'aria. Non si tratta di farti nero, ma come sempre di passare dell'ipotesi alla prova. Onere della prova che consta a chi formula l'ipotesi.
Io ho una teoria, che mi faranno nero, per le piramidi egiziane. Secondo me è il contrario le tre piramidi erano già lì da molto molto più tempo poi gli egiziani hanno provato a farle da soli cercando di copiare connaturalmente pietre più piccole ed errori diciamo più umani. Credo che stiano lì come hanno dimostrato gli astronomi con l'allineamento della cintura di Orione almeno da circa 12000 anni ma secondo me anche di più. La scritta in una delle camere di compensazione dello Zed che si riferisce a Cheope è per me la balla più grande...non c'è nessun altro indizio e gli egiziani dipingevano e scolpivano ogni metro quadrato di tutto quello che costruivano.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 15/09/2023 alle 22:55:33
Ci ho pensato anche io… per ore mi sono soffermato a guardare i particolari della Sfinge.. e guardando la base del corpo si vedono i segni dell’erosione dell’acqua piovana, e almeno 12.000 anni passano per arrivarea quel clima che era completamente diverso da quello attuale. Mi ricollego alle certezze climatiche di chi tiene famiglia.. se il clima è cambiato così radicalmente in Egitto in 12.000 anni, cosa sono un aumento di uno due gradi rispetto la media di un secolo?
In risposta al messaggio di dani1967 del 16/09/2023 alle 10:05:43Infatti l'ipotesi è basata su un mio ragionamento che lascia il tempo che trova e le prove non ci sono, come non ci sono le prove per spiegare il come e perché sono state costruite così. Anche quelle degli archeologi più blasonati sono mere teorie supportate da prove discutibili. Il mistero continua...
Un conto che si può fare in fretta. Si può calcolare discretamente bene il tempo in cui una roccia viene esposta all'aria. Non si tratta di farti nero, ma come sempre di passare dell'ipotesi alla prova. Onere della prova che consta a chi formula l'ipotesi.
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 16/09/2023 alle 09:17:27La Sfinge fino a pochi anni fà era quasi completamente sepolta dalla sabbia quindi anche questa teoria dell'erosione del vento fà acqua da tutte le parti.
Se in Egitto piove ogni anno, quante pioggia ha subito la sfinge in 12.000 anni? Se in Egitto c'è una tempesta di sabbia ogni mese, quante ne ha subite in 12.000 anni? Non mi stupisce che in artefatto di 12.000 anni abbia segni di erosione, visto che anche il semplice vento erode e 12.000 anni sono tanti.
In risposta al messaggio di Apollo 13 del 16/09/2023 alle 09:17:27Tesi sconcertanti ma si consiglia la lettura ai soli pensionati
Se in Egitto piove ogni anno, quante pioggia ha subito la sfinge in 12.000 anni? Se in Egitto c'è una tempesta di sabbia ogni mese, quante ne ha subite in 12.000 anni? Non mi stupisce che in artefatto di 12.000 anni abbia segni di erosione, visto che anche il semplice vento erode e 12.000 anni sono tanti.
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