Il sentiero del contrabbando

Hai dimenticato le calze di seta, e quando gli spalloni ben retribuiti portavano  oltre confine oro ed ebrei, l'oro sempre a destinazione, gli ebrei il più delle volte abbandonati senza speranza.

E hai anche dimenticato che il contrabbando è sempre verso la Svizzera, mai il contrario.

In risposta al messaggio di Gege01 del 27/02/2021 alle 21:37:18

E hai anche dimenticato che il contrabbando è sempre verso la Svizzera, mai il contrario.

Sinceramente il contrabbando era verso l'Italia, dalla Svizzera si portava di tuto.

In risposta al messaggio di sergiozh del 27/02/2021 alle 15:56:01

Il confine tra svizzera e italia e' stato anche in passato luogo per compiere attivita' illegali. ... allora sigarette e cibo, poi soldi per i conti in svizzera e ora anche oro e droga.

Speriamo che lo riattivino per i vaccini come si faceva una volta per le sigarette.

A metà anni '60, da ragazzo, mi ricordo bene le stecche di Marlboro (o Chestelfield, Kent, Mercedes, Astor ecc.) che giravano di contrabbando. Del resto ho molti ricordi di quei tempi (sigh!): si costeggiava il lago Maggiore dalla sponda piemontese e appena dentro in Svizzera, oltre ai distributori di benzina, c'erano numerose rivendite di tabacchi sempre piene di gente, tutti italiani. All'epoca fumavano in tanti e comprare là era conveniente, al ritorno in dogana dichiaravi due pacchetti quando magari nel baule ce n'erano un po' di più, era difficile che ci guardavano. Durante e, credo, appena dopo la guerra ci fu anche una 'via del riso' tramite spalloni, dall'Italia verso la Svizzera.

https://www.parco-san-marco.com...

A  Erbonne c'è un piccolo museo dedicato a queste cose. Il micro-paesino , situato a pochi metri dal confine, era punto di transito privilegiato del contrabbando...

Dalla Svizzera si portava fuori di tutto, dalle sigarette, al caffè, ai dadi del brodo.

In risposta al messaggio di sergiozh del 28/02/2021 alle 10:29:31

L'italia aveva contrabbando solo con la svizzera o anche con altri paesi confinanti ?

Ripeto il concetto.

https://it.m.wikipedia.org/wiki...

Il film può dare molti spunti di riflessione. La frontiera, i senza patria, i sans papier. Ma uno dei "sentieri" narrativi è anche il contrabbando.
Frase famosa del contrabbandiere Totó:
"C'è sempre un verme nella pera e un doganiere alla frontiera”.

In risposta al messaggio di beppe64 del 28/02/2021 alle 10:32:31

Dalla Svizzera si portava fuori di tutto, dalle sigarette, al caffè, ai dadi del brodo.

Già...il classico "pacchetto" era composto da sigarette, caffè, dadi per il brodo e tavolette di cioccolato. E poi c'era la benzina.
Qui dove abito, a circa due chilometri dal confine svizzero, tutti quelli che conosco o che ho conosciuto nati nella prima metà del '900 hanno fatto gli "spalloni", ma proprio tutti.
Adesso è tutto finito.
Ora sono gli svizzeri che invadono i nostri supermercati per fare la spesa. E i prezzi salgono, a nostro discapito.

Non centra con la Svizzera, ma in tutti i confini il contrabbando esisteva e esiste tutt'ora, anche in quello tra Italia e Slovenia. A Nova Gorica c'è anche il museo del contrabbando. Agli storici

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