In risposta al messaggio di ezio59 del 23/05/2023 alle 13:15:41Se il pesce crudo puo‘ causare l‘epatite C andrebbero presi dei provvedimenti.
Ti auguro che tuo figlio non ci caschi mai ! bisogna essere stati in mezzo ai tossici per capire certe cose, non leggere statistiche. A leggere quello che scrivi sembra che chi fuma marjuana sia più intelligente e più sanodi uno che non lo fa. Con l'intento di migliorare la qualità della vita dei residenti, Amsterdam ha deciso di vietare il consumo di marijuana per strada e di adottare nuove misure per scoraggiare l'alcol nel suo quartiere a luci rosse, il tradizionale centro del commercio legale della prostituzione della città. I residenti del centro storico sperimentano molto fastidio a causa del turismo di massa e dell'abuso di alcol e droghe per strada, ha dichiarato il 9 febbraio il Comune di Amsterdam in una nota. I turisti attirano anche gli spacciatori, che a loro volta promuovono la criminalità e l'insicurezza. Soprattutto di notte, l'atmosfera può diventare cupa. Anche le persone che sono sotto l'influenza di droghe e alcol vi restano più a lungo Poi mi ricollego a quanto scritto sopra del cancro per cirrosi epatica dovuto solo in parte all'abuso di alcolici (e sempre di abuso e alcolismo si parla). Andate a vedere quanti casi ci sono di epatite C dovuta al consumo di pesce crudo che causa lo stesso effetto. Mettiamo una etichetta anche ai pesci? Io sono per il consumo consapevole di tutto ma non delle droghe. Da paziente oncologico posso assicurare che quelli come me hanno una visione diversa della vita.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/05/2023 alle 13:55:24Caro Dani,
Come ti dicevo ho visto entrambe le facce della medaglia, ovvero gente messa molto male e gente che con la cannabis (non parlo ovviamente di altro) ha condotto una vita normalissima. Normale, non migliore. E questo l'ho vissutoin uno dei peggiori posti possibili, una periferia urbana degli anni 70-80. Certo, stessa sostanza uso differente. Esattamente come accade con l'alcol. Quante persone ho visto rovinate dall'alcolismo ? Tantissime. E dirò di più, chi ho visto rovinato dalle droghe, ovviamente abusava anche di alcool. Ritengo verosimile che le dipendenze, l'abuso, siano un problema a prescindere. Tu stesso hai detto che in Olanda i problemi sono i turisti, perché a loro sembra di arrivare nel paese del bengodi. Cosa sia uno stupefacente o meno è decretato dalla legge che spesso discende dalla tradizione. Quando ho fatto il viaggio di nozze in Perù all'arrivo in albergo, e parlo di 3-4 stelle, mi offrivano mate di coca spesso fatto direttamente con le foglie. Li è normale, e non mi ha dato nessuna dipendenza o effetti strani, qui un reato. Siamo partiti dall'alcool, anch'esso per i giovani può diventare una jattura, e viene pubblicizzato in ogni dove. Io voglio evidenziare la disparità di trattamento per due sostanze simili. Oggi il cannabis è pericoloso perché associato ad un metodo di assunzione e distribuzione che veicola anche sostanze molto più pericolose. IO credo che il problema in Italia sia una gerontocrazia, che riporta schemi anni 70 ad oggi, gli stessi schemi che riporti tu; noi negli anni 80 avevamo Craxi che dichiarava guerra alla droga, gli USA avevano Reegan che lanciò una campagna durissima, del resto l'eroina compiva la strage di una generazione. Personalmente senza avere a che fare con sanità o sicurezza ho visto almeno due morti dal vivo. Questa è la situazione negli USA, senza che vi siano stati peggioramenti di nessun tipo, solo un po' meno delinquenza (c'è ancora molto spaccio illegale per evadere le tasse). usa+dove+legale+giovani+consumano+iniziano_35605.php A mio avviso è una questione di equità di trattamento. Io non ho mai assunto cannabis e da tempo consumo alcool molto occasionalmente, da punto di vista personale la questione mi tange pochissimo. Il rischio che mio figlio ne assuma, tanta o poca, non viene per nulla toccato dalla legalizzazione in quanto in giro se ne trova a volontà. Prendo il treno tutti i giorni, alla mia fermata scendono dei ragazzi che vanno a scuola, entrando nel vagone sento un fortissimo inequivocabile odore.
In risposta al messaggio di chorus del 23/05/2023 alle 14:31:38Si, io non vieterei l'alcool, farei come l'Irlanda e come le sigarette in Italia. I post lunghi, mentre elaboro al PC cose pesanti, circostanziano la cosa.
Caro Dani, da un certo punto di vista ti invidio la facilità che hai nello scrivere lunghi messaggi, anche circostanziati e con riferimenti a fonti attendibili. Poiché il tempo, e soprattutto la voglia di leggerli con attenzionesono pochi, perché mi assale una sorta di pigrizia, tu sei della posizione che si può riassumere con queste poche parole? Il commercio di cannabis in Italia non è legale, mentre è legale commercializzare il vino. La cannabis sarà anche pericolosa, ma siccome anche il vino è pericoloso perché contiene alcol e l'alcol è una sostanza cancerogena, allora vietiamo la vendita del vino, al pari della cannabis. O al più adeguiamoci a quello che ha fatto l'Irlanda, apponendo sull'etichetta delle bottiglie di vino la stessa frase che leggiamo sui pacchetti di sigarette. Ho inteso bene? Grazie
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/05/2023 alle 13:55:24Io avrò anche schemi anni 70 come dici tu, ma non dimenticare il lavoro che ho fatto e che è dalla parte buona della società. Se io sento gli odori che dici tu non ho nessuna remora a segnalarli. Ti dirò di più, la maggior parte di quei giovani ha genitori che la pensano come te e che poi dicono: mio figlio fuma marijuana? impossibile sono gli amici. Giustificare questi comportamenti equivale ad assecondarli sperando di non dover mai convivere con questa piaga. Come vedi siamo agli opposti. Quando ai banchetti mi chiedono la firma e poi mi dicono: ha qualcosa contro la droga? rispondo sempre: Si un lanciafiamme.
Come ti dicevo ho visto entrambe le facce della medaglia, ovvero gente messa molto male e gente che con la cannabis (non parlo ovviamente di altro) ha condotto una vita normalissima. Normale, non migliore. E questo l'ho vissutoin uno dei peggiori posti possibili, una periferia urbana degli anni 70-80. Certo, stessa sostanza uso differente. Esattamente come accade con l'alcol. Quante persone ho visto rovinate dall'alcolismo ? Tantissime. E dirò di più, chi ho visto rovinato dalle droghe, ovviamente abusava anche di alcool. Ritengo verosimile che le dipendenze, l'abuso, siano un problema a prescindere. Tu stesso hai detto che in Olanda i problemi sono i turisti, perché a loro sembra di arrivare nel paese del bengodi. Cosa sia uno stupefacente o meno è decretato dalla legge che spesso discende dalla tradizione. Quando ho fatto il viaggio di nozze in Perù all'arrivo in albergo, e parlo di 3-4 stelle, mi offrivano mate di coca spesso fatto direttamente con le foglie. Li è normale, e non mi ha dato nessuna dipendenza o effetti strani, qui un reato. Siamo partiti dall'alcool, anch'esso per i giovani può diventare una jattura, e viene pubblicizzato in ogni dove. Io voglio evidenziare la disparità di trattamento per due sostanze simili. Oggi il cannabis è pericoloso perché associato ad un metodo di assunzione e distribuzione che veicola anche sostanze molto più pericolose. IO credo che il problema in Italia sia una gerontocrazia, che riporta schemi anni 70 ad oggi, gli stessi schemi che riporti tu; noi negli anni 80 avevamo Craxi che dichiarava guerra alla droga, gli USA avevano Reegan che lanciò una campagna durissima, del resto l'eroina compiva la strage di una generazione. Personalmente senza avere a che fare con sanità o sicurezza ho visto almeno due morti dal vivo. Questa è la situazione negli USA, senza che vi siano stati peggioramenti di nessun tipo, solo un po' meno delinquenza (c'è ancora molto spaccio illegale per evadere le tasse). usa+dove+legale+giovani+consumano+iniziano_35605.php A mio avviso è una questione di equità di trattamento. Io non ho mai assunto cannabis e da tempo consumo alcool molto occasionalmente, da punto di vista personale la questione mi tange pochissimo. Il rischio che mio figlio ne assuma, tanta o poca, non viene per nulla toccato dalla legalizzazione in quanto in giro se ne trova a volontà. Prendo il treno tutti i giorni, alla mia fermata scendono dei ragazzi che vanno a scuola, entrando nel vagone sento un fortissimo inequivocabile odore.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/05/2023 alle 14:33:47La legge, intesa come atto normativo, come dico spesso è una convenzione tra esseri umani.
Si, io non vieterei l'alcool, farei come l'Irlanda e come le sigarette in Italia. I post lunghi, mentre elaboro al PC cose pesanti, circostanziano la cosa.
In risposta al messaggio di chorus del 23/05/2023 alle 15:08:30Concordo in pieno, ma aggiungo che il proibizionismo ha sempre avuto effetti fallimentari. Così come per la cannabis. Il problema che nemmeno a livello culturale si agisce, per i motivi da te espressi, mentre a livello culturale si dovrebbe agire.
La legge, intesa come atto normativo, come dico spesso è una convenzione tra esseri umani. Non credo, almeno nel breve e medio periodo, che in Italia venga introdotta una norma che vieti l'alcol. Se oggi un nostro rappresentantesi facesse portatore di un disegno di legge che vieti la vendita del vino, tu penseresti che questa norma seguirebbe l'intero iter parlamentare? Io credo proprio di no, anzi penso che nessuno si sognerebbe mai di proporre il divieto di vendita del vino, e non solo perché nel 2025 si prevede che il mercato del vino italiano varrà 19 miliardi di euro. Quanto piuttosto per un fatto culturale.
In risposta al messaggio di Bicio90 del 23/05/2023 alle 17:20:28Non lo sapevo, purtroppo (o per fortuna) non mi sono mai fatto una canna in vita mia (lo dico sempre sottovoce perché di ciò quasi me ne vergogno, essendo un caso più unico che raro).
Dare del tossico a chi si fa un paio di cannette di Maria è come dare dell'ubriacone a chi si fa un bicchiere di vino o di birra a cena, personalmente, avendo provato ripetutamente un po' di tutto, trovo che l'alcool siamolto ma molto più deleterio, sia a livello fisiologico che cognitivo, rispetto alle droghe leggere, e il fatto che il primo sia legale e le seconde no, è uno dei tanti paradossi che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni.
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/05/2023 alle 19:20:29l'alcol rovina pure delle famiglie e delle vite. nessuno vuole proibirlo ma si vuole informare chi non ha l'informazione.
Per concludere, almeno per me, dico che il settore vitivinicolo da lavoro e da mangiare a tante persone, quasi tutte brave persone gran lavoratori. Il settore stupefacenti, che vanno dalla maria in poi, da lavoro e da mangiarea delinquenti nullafacenti e rovina famiglie. Chi si fa le canne contribuisce a questo andazzo anche se pensa gli facciano bene. Ci sarà un motivo per il quale certe categorie di lavoratori sono controllati e un motivo per cui molti giovani si schiantano in macchina per una canna innocua. Lascio ai posteri l'ardua sentenza. La gioventù pulita è quella che non si fa.
In risposta al messaggio di Armando del 23/05/2023 alle 18:33:19io non conosco neanche quella da pesca (ma da giovane con mio cugino nelle (pozze) che si formavano sulle rive del Po con la balanza hai voglia di fritture e pesci in carpiun (aceto cipolle ecc) dire che sono meravigliato è un eufemismo nel senso che nel 68 avevo 19 anni ma sarà che non avevo tempo di farmi come i miei coetanei ma lavoravo di brutto e purtroppo di amici rovinati da canne ecc quindi paragonare vino con droghe mah
Lo credevo anch'io, Chorus. Ma non sono pratico, come canne conosco quelle da pesca.
In risposta al messaggio di sergiozh del 23/05/2023 alle 19:29:51Sergio, stai parlando con me che ho avuto la resezione del colon per cancro e so benissimo quale è la prevenzione, la cura e tutto quello che comporta anche psicologicamente. Tutto è nato con lo screening per il sangue occulto dopo aver fatto una colonscopia negativa due anni prima, altro che ignoranza! Quindi per quanto riguarda la prevenzione hai ragione, ma tutto deve avere un limite che non è l'accanimento contro questo o quel prodotto. Poi lo sapevano anche gli Egizi e gli antichi Romani che l'alcool faceva male, quindi informare chi?
l'alcol rovina pure delle famiglie e delle vite. nessuno vuole proibirlo ma si vuole informare chi non ha l'informazione. informare è importante. ti faccio un esempio: per il tumore intestinale ci sono due metodi di prevenzione:la ricerca del sangue nelle feci e la colonscopia. ho chiesto al mio medico se basta la ricerca del sangue delle feci o se bisogna propio fare la colonscopia. la sua risposta: con la ricerca del sangue nelle feci si fa la diagnosi quando è giè un po' tardi. a quel punto bisogna operarsi parecchie volte e le persone stanno tanto male per tutto quel che comporta. mi ha detto che purtroppo colpisce principalmente le persone meno istruite perché quelle più istruite in genere fanno la colonscopia che fa una prevenzione anticipata e migliore rispetto alla prevenzione con la ricerca del sangue nelle feci. su fumo, alcol, cannabis bisogna fare pure informazione e non divieti che incoraggiano a sperimentare il proibito.
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/05/2023 alle 20:29:36Trovato anche a me sangue occulto (due campioni su tre e valore calprotectina borderline)
Sergio, stai parlando con me che ho avuto la resezione del colon per cancro e so benissimo quale è la prevenzione, la cura e tutto quello che comporta anche psicologicamente. Tutto è nato con lo screening per il sangueocculto dopo aver fatto una colonscopia negativa due anni prima, altro che ignoranza! Quindi per quanto riguarda la prevenzione hai ragione, ma tutto deve avere un limite che non è l'accanimento contro questo o quel prodotto. Poi lo sapevano anche gli Egizi e gli antichi Romani che l'alcool faceva male, quindi informare chi?
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/05/2023 alle 19:20:29Negli Usa non è permessa l'importazione di cannabis tra stati, perché è un reato federale, per cui si è creata una economia legale esattamente come qualsiasi altra coltivazione. Del resto la canapa è una coltivazione ordinaria.
Per concludere, almeno per me, dico che il settore vitivinicolo da lavoro e da mangiare a tante persone, quasi tutte brave persone gran lavoratori. Il settore stupefacenti, che vanno dalla maria in poi, da lavoro e da mangiarea delinquenti nullafacenti e rovina famiglie. Chi si fa le canne contribuisce a questo andazzo anche se pensa gli facciano bene. Ci sarà un motivo per il quale certe categorie di lavoratori sono controllati e un motivo per cui molti giovani si schiantano in macchina per una canna innocua. Lascio ai posteri l'ardua sentenza. La gioventù pulita è quella che non si fa.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/05/2023 alle 21:23:17In America non so e non mi interessa. In Italia ci sono zone vitivinicole che sono patrimonio Unesco. Non conosco coltivazioni di cannabis che vantano un tale titolo. Qui su un gruppetto di pochi giovani qualcuno di sicuro spaccia e se l'uso personale è ammesso, lo spaccio no perché uno che rifornisce prende soldi che da ad un altro spacciatore che a sua volta fa altrettanto fino a che qualche grammo diventa chilo, quintale e tonnellata e i nostri figli ci rimettono per ingrassare questi ... Ma se si vuole legalizzare basta buttarsi in politica e fare qualcosa per rendere felice la gioventù
Negli Usa non è permessa l'importazione di cannabis tra stati, perché è un reato federale, per cui si è creata una economia legale esattamente come qualsiasi altra coltivazione. Del resto la canapa è una coltivazioneordinaria. In molti stati si è azzerato all'istante il traffico illegale, peraltro colpendo le comunità nere più povere in quanto gli imprenditori nuovi sono ovviamente wasp. Una attività che prima attirava delinquenti e stigma sociale è diventata normale imprenditoria, come del resto la viticoltura. È la stessa cosa. Del resto negli anni del proibizionismo l'alcool era un successo per le mafie. Io come chorus non ho mai provato se non passivamente, ma ho visto gli effetti su terzi e concordo. Certo che chi si sfonda di canne non è che stia bene. Nei parchi skate ho sempre mostrato a mio figlio in che condizioni pietose si riduce chi ne abusa.
In risposta al messaggio di sergiozh del 22/05/2023 alle 21:41:47Io mi baso su cosa AIRC dice: a dosaggi normali il vino non da un rischio aumentato di neoplasie.
Basta leggere ciò che scrive AIRC, l'alcool è inserito ei cancerogeni tipo 1, ma gli studi sono riferiti a test in vivi con dosaggi talmente elevati da essere difficili se non quasi impossibile da replicare nella normalità.si ha saputo del fatto che l'alcol è cancerogeno non da esperimenti su animali ma da studi epidemiologici cioè statistiche mediche sulla popolazione. ora si conoscono anche i meccanismi molecolari per i quali l'alcol è cancerogeno.
In risposta al messaggio di ezio59 del 23/05/2023 alle 20:29:36Informare tutti che l‘alcol causa anche il cancro. Meno del fumo ma anche lui e‘ cancerogeno. Non credo che il 50% della popolazione lo sa e va informata.
Sergio, stai parlando con me che ho avuto la resezione del colon per cancro e so benissimo quale è la prevenzione, la cura e tutto quello che comporta anche psicologicamente. Tutto è nato con lo screening per il sangueocculto dopo aver fatto una colonscopia negativa due anni prima, altro che ignoranza! Quindi per quanto riguarda la prevenzione hai ragione, ma tutto deve avere un limite che non è l'accanimento contro questo o quel prodotto. Poi lo sapevano anche gli Egizi e gli antichi Romani che l'alcool faceva male, quindi informare chi?