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In risposta al messaggio di immortale1 del 02/10/2020 alle 18:10:49
sono arrabbiato nero ,non tanto per il problema che si risolverà,ma per tutto quelle che comporta .. ieri arrivata raccomandata inps di cui richiedeva entro il 30 ottobre la restituzione della pensione accredita il 1aprile 2020 come somme indebitamente percepite sulla pensione di mia madre deceduta il 28 marzo 2020 , ma che in realtà in banca la pensione è stata accreditata il 1 aprile e stornata il 2 aprile dal conto corrente di mia madre e rimandata all'inps ... ma io dico ! che ci vuole a verificare da parte dell'incaricato prima di aprire una pratica di questo tipo verificare che la pensione in essere è stata riaccreditata all'inps? non ci siamo proprio . poi...telefonato al call center inps 803164 per chiarimenti come era specificato sulla lettera arrivata ,ma non ha mai risposto nessuno essendo sempre messo in attesa ,sede inps chiuse al pubblico ! quello che mi manda in bestia è vedere quanta carta e perdita di tempo per colpa di questi errori assurdi ..ora mi tocca perdere una giornata per andare al caf portare la lettera e l'estratto conto dove si vedono i movimenti bancari con lo storno della pensione di mia madre all'inps ... sperando che recepiscano il loro errore e chiudano la pratica ... ... ... ps .,,poi quanto leggo questi articoli in prima pagina ,mi incavolo ancora di più e mi chiedo ,ma ci sono o ci fanno? meglio che mando mia moglie al caf ovviamente della mia pratica aperta ad aprile sulla richiesta dei ratei maturati e non riscossi su mia madre , non si sa nulla ,ma per richiedere la pensione indietro due volte ,subito pronti ... e noi dovremmo avere la pensione da questo ente ...campa cavallo che l'erba cresce ! scusate ,lo sfogo ma un ente di questo tipo ,locomotore e cuore dell'italia dovrebbe funzionare alla perfezione in particolar modo in questo periodo di emergenza ... poi tra l'altro a me l'attuale presidente inps , non piace proprio...
In risposta al messaggio di bottastra del 02/10/2020 alle 22:56:44No. Non e' possibile leggere queste cose. Non puo esistere nel 21nnesimo secolo roba del genere... E chi non ha le persone in grado di risolvere?? Io voglio all'inps uno che prende anche 300 mila euro all'anno ma mette queste cose a posto anche caciando a pedate gli incompetenti, quelli che permettono gli errori e quelli che li sa fatica correggerli, che lasciano amuffolire le pratiche nei cassetti.
Il massimo è quello che successe a mia madre, quand'era ancora in vita: casalinga da sempre, all'età di 90 anni, si vide applicare all'improvviso una consistente decurtazione della pensione di reversibilità, con richiestadi restituzione di qualcosa come 15.000-/20.000 euro (non ricordo più l'importo esatto). Il motivo: all'Agenzia delle Entrate risultava essere una lavoratrice dipendente regolarmente in servizio (a 90 anni !). E non fu per niente semplice risolvere il problema: ci vollero quasi sei mesi per poter sistemare la questione ! Cos'era successo ? Una quota della pensione che percepiva mio padre quand'era in vita (pensione di cui mia madre fruiva della reversibilità), riveniva da un fondo pensione integrativo. E l'INPS, a quella quota di pensione, aveva attribuito lo stesso codice che contraddistingue le retribuzioni dei lavoratori dipendenti, comunicandolo di conseguenza all'Agenzia delle Entrate, ai fini del calcolo delle relative ritenute. In pratica per il fisco mia madre percepiva un reddito da lavoro dipendente, oltre ad una pensione di reversibilità. Conseguentemente, avevano provveduto a disporre il recupero della maggiore tassazione dovuta a seguito del cumulo dei due emolumenti (che in realtà era uno solo, ovvero la pensione !). Quale fu la soluzione ? Dovetti richiedere io la ricostituzione della pensione, manco che l'errore fosse attribuibile a mia madre ! Ma non finì lì: quando andai a consegnare la pratica, l'impiegato mi comunicò che l'anomalia non era eliminabile (!), per cui il problema si sarebbe ripresentato ogni 2 o 3 anni ! Per evitare che ciò accadesse, mi consigliò di ripresentare la domanda di ricostituzione della pensione con analoga periodicità (ovvero ogni due/tre anni).