questa
notiziaIn risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 19/04/2022 alle 22:01:35Mi sto chiedendo se ad esempio in Germania quelle persone che hanno occupato i posti, sarebbero rimaste seduti li... Secondo me no! Se non si alzavano da sole, secondo me sarebbero accompagnate con qualche manganellata.
Non ho parole per descrivere lo stato d'animo che ho dopo aver appreso questa notizia Anzi le parole le avrei, ma verrei bannato a vita da col Ma che gli sta prendendo alla gente? Ma un minimo di vergogna per quelliche è successo, noo? Mi vergogno ad appartenere alla stessa specie Mi auguro che chi di dovere riesca a rintracciare tutti i responsabili, e anche se non può sanziinarli, almeno che vengano spu t t anati Silvio
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 19/04/2022 alle 22:01:35E' il solito caso di Italica inefficienza, quei posti prenotati non esistevano, quindi era Trenitalia che doveva trovarli, non chi aveva pagato per un servizio, tanto è che hanno usato un pulman.
Non ho parole per descrivere lo stato d'animo che ho dopo aver appreso questa notizia Anzi le parole le avrei, ma verrei bannato a vita da col Ma che gli sta prendendo alla gente? Ma un minimo di vergogna per quelliche è successo, noo? Mi vergogno ad appartenere alla stessa specie Mi auguro che chi di dovere riesca a rintracciare tutti i responsabili, e anche se non può sanziinarli, almeno che vengano spu t t anati Silvio
In risposta al messaggio di sergiozh del 20/04/2022 alle 00:19:43I posto per i disabili e loro accompagnatori su que treno erano stati prenotati da tempo e sui posti era anche segnata la prenotazione
Se ci sono posti riservati per disabili non si tratta di cederli a loro per gentilezza. Il posto spetta a loro e basta e chi rifiuta di 'cederlo' va multato o espulso dal treno. in questo caso speciale bisogna pero' direche i disabili erano 27 e io non so se sul treno ci sono tutti quei posti disponibili per disabili perche' tipicamente su un treno i disabili sul treno sono molto meno di 27. chi ha organizzato quel viaggio in treno coi disabili doveva forse comunicare in anticipo alle ferrovie che avrebbe necessitato di 27 posti per disabili. rileggendo l'articolo sembra pero' che i disabili avessero riservato appositamente i posti per loro. prima credevo che fossero necessari 27 posti per sedie a rotelle (un posto per sedia a rotelle ha bisogno di molto spazio e vanno ribaltati 4 sedili speciali, almeno in svizzera credo) ma ora presumo che quei disabili non erano in sedia a rotelle.
In risposta al messaggio di gio 60 del 20/04/2022 alle 06:46:52concordo sul senso civico degli italiani e sull anafabetismo &repulsione degli scritti il vagone andava chiuso a chiave .
Dato che conosciamo il senso civico di molti italiani, il vagone doveva rimanere chiuso fino all'arrivo dei ragazzi poi aprirlo a tutti per eventuali posti rimanenti. Altra notizia inquietante l'aggressione all'allenatore della squadra di calcio a Gabicce, mi auguro che il picchiatore abbia una bella serie di denunce.
In risposta al messaggio di Gattosilvestro del 20/04/2022 alle 08:22:41Sono stra convinto che chi non ha rispettato le vaccinazioni e le regole covid non può parlare di rispetto per gli altri.
Già, proprio vergognoso. Al pari degli auguratori di morte (per alcuni pure accompagnata da tanta sofferenza) a chi ha fatto scelte diverse riguardo le cosiddette vaccinazioni per il covid. Veramente vergognoso. Ma si sa, in itaglia educazione e rispetto sono smarriti ormai.
In risposta al messaggio di ezio59 del 20/04/2022 alle 15:00:41Scrivete chi?
Odiatori e auguratori di morte? Basta vedere cosa scrivete sui social.
In risposta al messaggio di ecostar del 20/04/2022 alle 16:47:36io ho capito che il treno era quello, ma che , per via dei vandali, hanno dovuto togliere 2 carrozze, per questo non c'erano i posti
a me pare che quello non era il treno della prenotazione , il treno con prenotazione fu sostituito causa vandalismi e Trenitalia ha organizzato un altro treno ma dimenticandosi di quelle prenotazioni , e che diamine possibilemai che non abbiano pensato fin da subito un pullman per quei meno abili con prenotazione attiva ! , è pur vero che quegli idioti sul treno sostitutivo avrebbero dovuto cedere i posti ma idioti erano e idioti sono rimasti
In risposta al messaggio di ezio59 del 20/04/2022 alle 14:40:04Concordo. Magari possono lamentarsi se qualcuno gli augura la morte, ma parlare, loro, di rispetto per gli altri è veramente combattere a petto nudo il senso del ridicolo.
Sono stra convinto che chi non ha rispettato le vaccinazioni e le regole covid non può parlare di rispetto per gli altri.
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In risposta al messaggio di DonLimpio del 22/04/2022 alle 09:19:50Che ci sia maleorganizzazione, lo sappiamo tutti
ma certo: trenitalia non riesce a gestire una situazione prevista e prevedibile (i treni del mare sono sovraffollati da sempre) e la colpa e' di chi non e' voluto scendere dal treno a fronte di nessuna rassicurazione di poterripartire bello ! vorrei che anche a me qualcuno risolvesse i problemi . in ogni caso in tutto questo bailame almeno i diretti interessati hanno messo un punto fermo : Lunedì 18 aprile siamo arrivati alla stazione di Genova Piazza Principe con un’ora di anticipo rispetto al treno regionale veloce 3075 delle ore 15.48 che avremmo dovuto prendere per recarci a Milano Centrale. Il personale di assistenza ci ha proposto, in quanto possibili sovraffollamenti dei treni In generale, di viaggiare per mezzo di un autobus: proposta da noi rifiutata in quanto aventi diritto, come da Prenotazione e accordi presi (gruppo di 25 persone con disabilità e 5 operatori/operatrici). Inoltre, dovevamo poter garantire la discesa di una persona del gruppo alla fermata di Milano Rogoredo, cosa che l’autobus ha comunicato di non poter permettere in alcun modo. Il treno è arrivato al binario colmo di passeggeri ammassati in piedi sia nei vagoni che nei passaggi tra una carrozza e l’altra, pertanto II personale ferroviario e l’assistenza ci hanno invitato ad aspettare per capire come poter risolvere la situazione. Sul binario è intervenuta la Polfer, ma non è stato possibile salire sul treno, poiché il treno viaggiava con almeno una carrozza in meno. Come associazione ci teniamo a sottolineare che questo spazio doveva essere garantito prima della salita dei passeggeri e non riteniamo modalità adeguata ipotizzare la discesa di trenta passeggeri, in quanto non sarebbero potuti rimanere sul mezzo neanche in piedi. Riteniamo che il disagio causato a noi sia un disagio causato anche ai passeggeri dello stesso treno che, informalmente, ci hanno espresso dispiacere e difficoltà. Il segnale del treno è stato chiuso e ha maturato un ritardo di mezz’ora circa o più, fino a che non ci è stato comunicato che non c’era soluzione eccetto quella di prendere un autobus dedicato. Siamo giunti a Milano più di due ore dopo l’arrivo previsto, in un autobus privo di servizi igienici e in condizioni climatiche non adeguate e senza informazioni su un luogo di arrivo preciso ipotetico in stazione Centrale (informazione necessaria per le famiglie delle persone del gruppo). L’autobus si è fermato in Piazza Duca D’Aosta in una fermata dei bus ATM. Alla discesa non era presente nessuno: personale di assistenza o simili. La responsabile dell’ associazione coordinava telefonicamente gli interventi, parlando con riferimenti di Polfer e Trenitalia: a essi aveva spiegato la situazione e annunciato l’arrivo (avremmo dovuto avere assistenza anche a Milano Centrale, come da prenotazione). Oltre a ciò, era impossibile recuperare le valigie in sicurezza, in quanto il portellone dei bagagli era affacciato alla strada e non al marciapiede. Abbiamo insistito con l’autista per richiedere un intervento dell’assistenza. Dopo averci detto di non avere contatti o informazioni al riguardo, ha contattato un responsabile (non meglio identificato) che ha riferito di non riuscire a comprendere dove ci trovassimo esattamente (nonostante indicazioni della responsabile del gruppo). La comunicazione è stata interrotta dall’autista che ha tolto alla stessa responsabile del gruppo il telefono, inveendole contro riguardo un presunto stato di disordine del bus (seppure sia stata posta attenzione da parte di tutti alla condizione dello stesso). Dopo un lasso di tempo in cui nessuno ha fornito assistenza al gruppo, né si è presentato sul luogo, le famiglie hanno provveduto a recuperare i bagagli in autonomia. fonte: