quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/09/2014 11:34:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per fortuna non me l'ha detto mio marito, lui credo abbia capito quanto valgo veramente, cià messo 20 anni a capirlo ma alla fine ce l'ha fatta [:D] PdA
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/09/2014 11:34:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Certo che dopo che ti fai il cubo per far andare bene la famiglia, conciliare viaggi-lavoro-esigenze dei figli, cerchi di dare comprensione e spesso rinunci per dare agli altri( leggi famiglia), fai i salti mortali per lavorare per poter avere, insieme, qualcosa di più, ti senti pure dire che se non avessi quel particolare saresti sola fa male." non credo che sia questa l'interpretazione, non si parla di famiglia e di realtà, ma di uomo-donna e di cosa succederebbe in un ipotetico mondo dove non esistesse la sessualità. eddai, su... [;)] non dico che sia giusta o sbagliata questa visione, dico solo che se io ricevessi quel messaggio lo interpreterei così rispondendo quindi alla tua domanda iniziale: "Chissà cosa ne pensate voi, uomini e donne di Col" riferita, credevo di aver capito, alla frase e non ai rapporti reali tra uomini e donne. [:)]
quote:Risposta al messaggio di mapalib inserito in data 12/09/2014 11:49:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> No in realtà era il rapporto donna -uomo anche all'interno della famiglia. Un lungo discorso sulle varie opportunità che abbiamo noi donne in più degli uomini. A me pareva che la vita per le donne fosse più difficile, evidentemente non tutti percepiamo allo stesos modo. PdA
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/09/2014 16:17:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Un lungo discorso ..." Ecco, appunto, ma a noi hai chiesto un giudizio sulla base di una frase estrapolata dal suo contesto... "A me pareva che la vita per le donne fosse più difficile..." dici? secondo me così parti col piede sbagliato. Equivale a dire che per noi uomini è più facile. E chi lo decide? e che ne sai tu di me? Certo, se una si ammazza di lavoro in casa e fuori, mentre il suo uomo se la spassa con gli amici o davanti alla tv, non c'è molto da decidere, ma io domando: chi se lo è sposato quell'uomo? perchè la colpa deve essere anche mia che mi faccio in quattro come mia moglie per mandare avanti la famiglia? A parte che facile/difficile sono concetti relativi, forse sarebbe meglio ritirare fuori il discorso sulle diversità: diversità di competenze, di attitudini, di sensibilità...
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/09/2014 16:17:36 (> Con i se e con i ma non si costruisce il mondo. Chi ha fatto questa osservazione, ha fatto una constatazione meramente biologica, dicendo evidentemente una banalità alla catalano. Se la riformulassi, potrei dire che "se non esistesse la necessità di fare sesso un uomo non cercherebbe una donna per fare sesso". Messa così, la banalità dell'affermazione è tale da compararsi con il "se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carretto". Del resto, uomini che fanno scelte di celibato ci sono, basta andare in un monastero o in caserma, tutti posti molto allegri a quanto si dice. Se poi è solo per una soddisfazione meramente fisica, c'è sempre l'opzione del meretricio o pratiche nettamente più onanistiche. Sulla facilità della vita io non mi esprimerei più di tanto, perché è un terreno spinoso. Dire che è più facile essere uomo o donna è infilarsi in un discorso senza fine che rischia di scivolare in una infinità di luoghi comuni. Se invece volessimo restare su un piano meramente biologicoid="red">,Visualizza messaggio in nuova finestra
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ci sono alcune teorie
che sottolineano una guerra dei sessi, ovvero degli interessi contrastanti tra i generi. Mediamente al fine della diffusione del proprio patrimonio genetico (fine ultimo della selezione naturale) l'investimento femminile è sempre più arduo, in quanto vi è un carico di lavoro maggiore. Pensate quanto sia più complesso fare un uovo rispetto alla produzione di una spermatozoo, o al dispendio energetico per l'allattamento, per crescere in grembo un cucciolo, etc ... Un maschio invece ha un teorico interesse a diffondere il più possibile il proprio patrimonio, e quindi fosse per lui tenderebbe alla poligamia e non si spenderebbe affatto nella cura parentale. Ovviamente le cose non stanno così, in quanto serve poco fecondare un milione di uova se poi nessuno sfugge alla predazione o non trova le risorse per crescere e riprodursi. Quindi si crea un necessario equilibrio tra "guerra" e "collaborazione" tra i generi. Sotto questi aspetti in teoria una femmina nello scegliere un partner cerca un compromesso tra chi ha caratteristiche genetiche più performanti (maschio alfa) e chi ha maggiore probabilità di spendersi per condividere l'impegno dell'accudimento della prole (cercare un maschio perdutamente innamorato).Vi sono tuttavia fortissimi dubbi
sull'applicazione automatica e banale questi modellini teorici alla vita reale, sopratutto per quanto riguarda l'Homo Sapiens che vive in un ambiente sociale estremamente articolato. Quindi anche dal punto di vista biologico, l'osservazione non ha un gran che senso. In ogni caso all'autore della considerazione infelice, l'invito all'onanismo potrebbe non essere peregrino. E poi frequentare solo i famosi club inglesi per soli uomini. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson