In risposta al messaggio di Al Ula del 01/12/2021 alle 08:53:55Che sorprese vorresti avere?
Buongiorno a tutti, interessante per me questo thread in quanto da qualche tempo avrei la stessa idea/necessita' di Giorgioste, anche se non nel breve termine. La prossima volta che vedo il commercialista, provero' a chiederedelucidazioni dato che pure io non so cosa comporterebbe a livello burocratico e che sorprese di spese nascoste potrei avere. Nella mia zona non mancherebbero le possibilita' anche se i prezzi sono alti... ovviamente dovrei trovare la soluzione migliore e trattare molto senza fretta (per fortuna - o purtroppo per chi vende - ora come ora da me il prezzo lo fa molto chi acquista). Sono idee che mi ballano in testa quindi seguiro' con interesse se ci sono altri sviluppi nel thread. Stefano
In risposta al messaggio di chorus del 01/12/2021 alle 09:37:03I MIEI dubbi non riguardano l’elenco delle voci, ma la differenza di trattamento tra gli immobili abitativi (dove qualche esperienza ce l’ho) e quelli commerciali, le cui logiche ho capito essere rivolte alle imprese e non ai privati.
Che sorprese vorresti avere? Sostanzialmente tutte quelle che ci si ritrova dal possesso di un immobile: oneri del trasferimento (notaio + imposte indirette), costi di gestione (sono già stati elencati, quali eventuali spesecondominiali, utenze, eventuali manutenzioni) e tasse sul possesso (imu, tassa rifiuti). Sulla rivendita, se non fosse considerato un bene strumentale, cioè intestato a un'attività d'impresa, dopo cinque anni l'eventuale plusvalenza non è tassabile. Diverso l'aspetto se, come letto in precedenza, lo si volesse trasformare in rimessaggio. Ma qui vedo come punto critico il raggiungimento di un certo numero di mezzi per raggiungere il pareggio. E in questo caso le spese di gestione e l'investimento iniziale sono altra cosa, insomma serve un approccio imprenditoriale.
In risposta al messaggio di giorgioste del 01/12/2021 alle 09:55:30L'iva sull'edilizia è un vero e proprio ginepraio.
I MIEI dubbi non riguardano l’elenco delle voci, ma la differenza di trattamento tra gli immobili abitativi (dove qualche esperienza ce l’ho) e quelli commerciali, le cui logiche ho capito essere rivolte alle impresee non ai privati. Ad esempio per l’iva hai detto che dipende dal venditore per cui potrò chiederlo, ma, ad esempio, non so se è qualcosa che il venditore può scegliere/variare per quella singola vendita e se vale anche se chi lo vende é il costruttore. Altra cosa è la tari, non essendo applicabile al numero di inquilini come per una casa, non so quanto incide e se rischio di pagare come se dentro ci fosse un’impresa. E anche l’imu è pensata per le imprese o c’è un modo per avvicinarla a quella di un box visto l’uso? E così via. L’esperienza di qualcuno che effettivamente avesse affrontato l’acquisto sarebbe stato più utile della teoria.
In risposta al messaggio di chorus del 01/12/2021 alle 11:20:13Grazie, almeno questo aspetto ora mi è chiaro. E questo mi permetterà di fare, per quanto riguarda l'iva domande con cognizione di causa,
L'iva sull'edilizia è un vero e proprio ginepraio. Innanzitutto bisogna distinguere tra cessioni di immobili abitativi e cessioni di immobili strumentali (che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversautilizzazione senza radicali trasformazioni). Nel secondo caso, ovvero cessioni di immobili strumentali che, come avrai capito dal precedente periodo, riguarda la tipologia dell'immobile e non colui che lo acquista o della destinazione che intende farne, il regime ordinario è l'esenzione dall'iva. Tuttavia esistono due eccezioni a questa norma generale: - le cessioni fatte dalle imprese costruttrici nei cinque anni dall'ultimazione della costruzione, che sono soggette a iva (aliquota del 22%); - le cessioni da chiunque effettuate, beninteso se il cedente è un soggetto passivo iva, cioè ha una partita iva, se in sede di atto notarile il cedente stesso opta espressamente per l'assoggettamento a iva. Nel secondo caso, molto diffuso nel mercato immobiliare, occorre sedersi al tavolo con il venditore perchè questa sua decisione influenza il prezzo finale pagato dal compratore (ci sia o non ci sia l'iva fa la differenza). Non è questa la sede per spiegare come mai al venditore è legalmente prevista la possibilità di optare o meno per l'iva. Su un forum di camperisti è difficile dire di più, ma lo è difficile in ogni caso, sarebbe meglio fare due chiacchiere. Tuttavia, ogni fattispecie fa caso a se, e per fattispecie intendo: - chi vende (soggetto iva o meno) - l'immobile compravenduto (abitativo o strumentale) - chi acquista (privato o soggetto passivo iva) Ciao