In risposta al messaggio di Aiace del 28/11/2022 alle 17:43:01Non si tratta di essere indulgenti, ma di capire che la giustizia ordinaria preferisce lasciare libero un colpevole che punire un innocente, mentre la giustizia faidate spesso e volentieri decide a priori un colpevole e se poi era innocente, vabbè, qualche cosa pur lo avrà fatto.
La tocco piano... è notevolmente più agevole essere indulgenti se la vittima non è a noi vicina. Così come è notevolmente più agevole arrivare al giustizialismo se la vittima è a noi vicina. È solo una questione diprospettiva... siamo sempre le stesse persone che mutano opinione se siamo colpiti in prima persona o se capita a uno sconosciuto. Non vogliamo appenderli a uno degli olmi del parco cittadino? Va bene ci sto ma riapriamo il carcere di Fossombrone dove vanno messi a vita e da dove usciranno tutti i giorni dalle 06 alle 20 a pulire greti, posare massicciate, raccogliere verdura, dipingere la segnaletica orizzontale... lavoretti così, semplici e utili. Ah giusto, la legge non lo prevede. Allora si potrebbe chiedere che ne facciano una in tal senso e nell'attesa ci si trova al parco cittadino.
https://www.ilmessaggero.it/pol...
In risposta al messaggio di naldorm del 29/11/2022 alle 16:14:33Piu‘ che il numero di innocenti al giorno sarebbe interessante sapere quanti innocenti rispetto agli accusati.
Infatti di innocenti in galera ce ne entrano in media tre al giorno.
In risposta al messaggio di Alex52 del 27/11/2022 alle 19:42:16Ho letto il tuo vissuto e l' unica riflessione che ho avuto, è solamente di tacere. Tutte le opinioni vertono sulla figura del carnefice, trascurando che la figura centrale è la vittima.
La risposta di pancia è normale, morte subito. Nessuno si preoccupa mai dei bambini abusati, questa è la mia storia senza veli, ma non completa. All'età di 9 anni sono stato molestato dallo zio di mia madre che ne aveva65. Mi obbligo a masturbarlo, ero impietrito, eravamo al mare. Il giorno dopo sulla spiaggia non ricordavo niente e avevo solo un forte senso di disagio. Dopo un paio di notti la cosa successe nuovamente. Eravamo famiglie molto unite. Avevo realizzato quello che era successo, mi sentivo in colpa e messo all'angolo. Avevo paura che dicendolo avrei scatenato una rissa violenta e sanguinaria. La cosa è andata avanti fino al mio 15 compleanno quando mi regalarono una carabina ad aria compressa a pallini diablo, quelli di piombo. Quell'estate in campagna sparai al mio zio colpendolo a una guancia. Lui fu portato in ospedale, niente di grave passò per una disgrazia, non fui più molestato. Verso i 17 anni ho letto su un giornale che chi è molestato da piccolo tende a diventare un molestatore di bambini (niente di più sbagliato), sono andato in crisi ho tentato il suicidio anche se sapevo di non avere nessuna attrazione verso bambini e bambine. Grandissimo casino. Sono dovuto andare per molto tempo dallo psichiatra che faceva anche l'analista. Quando informai i miei genitori del motivo del mio tentato suicidio e di quello che mi era successo diedero la colpa a me. Lo zio era una persona potentissima intoccabile. Non ci fu nessuna rissa tra i miei e il pro zio. Tutti fecero finta di niente. Io pensavo di essere stato contagiato dalla sua omossessualità, questo pur non avendo pulsioni sessuali verso il mio stesso sesso. Ho superato brillantemente la faccenda anche grazie ad un rappoorto sessuale con una ragazza di 23 anni, io ne avevo 17. Tutto questo per dire che se un nonno o un genitore non crea un clima di sicurezza e pace, di accoglienza e distensione, il nipotino o nipotina non verrà mai a dirti niente. Facendo sapere ai propri pargoli che chi li tocca è un uomo morto non fai altro che favorire il predatore. Mi è costato raccontare questa cosa ma è doveroso per dare una mano agli adulti e di conseguenza ai bambini abusati come lo fui io. Nessun bambino si confiderà col nonno o con un genitore se sa che chi lo difenderà andrà in galera. Ricordiamo poi che a volte potrebbe essere proprio il nonno, il padre o comunque un congiunto molto vicino ad essere l'orco nel buio. MO me azzitto
In risposta al messaggio di Tore99 del 30/11/2022 alle 13:25:02
Si tende sempre a confondere la Giustizia con la vendetta.
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/11/2022 alle 16:43:08Che enorme stupidaggine!
Hai scritto: Si tende sempre a confondere la Giustizia con la vendetta. E cos'è la Giustizia, se non una vendetta, una condanna, una punizione verso chi ha commesso una trasgressione alle regole della convivenza civile.Tu (generico) hai combinato questo ed io (Popolo) te la faccio pagare con quest'altro (galera, esecuzione capitale, multa, risarcimento). Ovvio che la vendetta, la condanna, spetta al Popolo (Giustizia) secondo delle regole scritte, e non al singolo. Ma sempre vendetta è, da quando qualcuno disse occhio per occhio. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/11/2022 alle 16:43:08La pena ha molte più funzioni che vendetta, anzi, la compensazione è solo un elemento della pena. Le parti fondamentali dovrebbero essere la dissuasione (se fai quello poi finisci male) , il reinserimento almeno in alcuni casi, l'allontanamento dalla società per manifesta pericolosità.
Hai scritto: Si tende sempre a confondere la Giustizia con la vendetta. E cos'è la Giustizia, se non una vendetta, una condanna, una punizione verso chi ha commesso una trasgressione alle regole della convivenza civile.Tu (generico) hai combinato questo ed io (Popolo) te la faccio pagare con quest'altro (galera, esecuzione capitale, multa, risarcimento). Ovvio che la vendetta, la condanna, spetta al Popolo (Giustizia) secondo delle regole scritte, e non al singolo. Ma sempre vendetta è, da quando qualcuno disse occhio per occhio. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/11/2022 alle 17:27:47
La pena ha molte più funzioni che vendetta, anzi, la compensazione è solo un elemento della pena. Le parti fondamentali dovrebbero essere la dissuasione (se fai quello poi finisci male) , il reinserimento almeno in alcuni casi, l'allontanamento dalla società per manifesta pericolosità.
In risposta al messaggio di Giovanni del 01/12/2022 alle 08:54:43No, non è politically correct, è la base della civiltà. Se no torniamo alla storia medievale dove si veniva linciati per la strada e si faceva confessare la gente con la tortura. Si riteneva che senza tortura non vi fosse sincerità. O ai tempi dei Romani dove era davvero facile finire nell'arena con le fiere, e la gente divertita rideva mentre venivi dilaniato.
Hai scritto: La pena ha molte più funzioni che vendetta, anzi, la compensazione è solo un elemento della pena. Le parti fondamentali dovrebbero essere la dissuasione (se fai quello poi finisci male) , il reinserimentoalmeno in alcuni casi, l'allontanamento dalla società per manifesta pericolosità. Certo, questo è politically correct. Poiché i sani obiettivi della pena non sono mai rispettati, sia da parte del condannato che da parte del condannante, tout court si può dire tu prova a fare questo che io vendicherò la vittima mettendoti in galera. E' sempre dissuasione. Ovviamente sto solo vagheggiando, ma in fondo in fondo, vagheggiando o no, questa mi sembra la cruda realtà. E' sempre una vendetta all'acqua di rose, questo è. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 01/12/2022 alle 09:06:05
No, non è politically correct, è la base della civiltà. Se no torniamo alla storia medievale dove si veniva linciati per la strada e si faceva confessare la gente con la tortura. Si riteneva che senza tortura non vi fossesincerità. O ai tempi dei Romani dove era davvero facile finire nell'arena con le fiere, e la gente divertita rideva mentre venivi dilaniato. Peraltro tutti gli studi dicono che non vi è un grande effetto dissuasivo delle pene molte dure. Negli USA le pene sono notoriamente durissime, nei paesi nordici molto lasche, ma voi a livello di sicurezza preferireste i quartieri popolari di Los Angeles o Reykjavík ?
In risposta al messaggio di sergiozh del 01/12/2022 alle 02:03:59Già con uno in meno salvi tanti bambini…
nessuno li ha fatti tutti innocenti. Ammazzarli in ogni caso non risolve il problema perché non riusciresti in ogni caso a farli fuori tutti.
In risposta al messaggio di Trave71 del 29/11/2022 alle 19:59:26Grazie. Quello che desideravo veicolare, ma non credo di esserci riuscito, è che le persone significative intorno al bambino devono fargli comprendere che, una volta confidatosi, non succederanno tragedie, sarà solo messo al sicuro dal molestatore, anche se il molestatore fosse il padre, il nonno ecc.
Ho letto il tuo vissuto e l' unica riflessione che ho avuto, è solamente di tacere. Tutte le opinioni vertono sulla figura del carnefice, trascurando che la figura centrale è la vittima. Hai dimostrato se ci fosse necessità una grande forza. Aldo
In risposta al messaggio di Alex52 del 01/12/2022 alle 19:32:29Alcuni credono che il mostro sia solo quello che gli da la caramella per strada e non un famigliare prossimo. Per questo la loro soluzione e‘ eliminare subito il mostro.
Grazie. Quello che desideravo veicolare, ma non credo di esserci riuscito, è che le persone significative intorno al bambino devono fargli comprendere che, una volta confidatosi, non succederanno tragedie, sarà solo messoal sicuro dal molestatore, anche se il molestatore fosse il padre, il nonno ecc. Un bimbo è pronto a denunciare se molestato da un estraneo ma non da un familiare. Chi ha capito bene, chi non ha capito è uguale. Cia Alessandro
In risposta al messaggio di sergiozh del 02/12/2022 alle 02:06:57Eh si. Quando poi un bambino deve dire: guarda che mi ha infastidito tuo figlio che è il mio babbo, oppure tuo fratello che è lo zio, o peggio ancora sia tuo fratello che il tuo babbo, allora sono dolori.
Alcuni credono che il mostro sia solo quello che gli da la caramella per strada e non un famigliare prossimo. Per questo la loro soluzione e‘ eliminare subito il mostro.