In risposta al messaggio di dani1967 del 20/02/2024 alle 11:44:58Sicuramente tramite "messaggi" non ci si può capire bene.
La questione è che se ci sono degli ultimi due anni qualsiasi cosa voglia dire, vuol dire che ci sono problemi seri di convivenza del personale. Ciascuno ovviamente sarà fermamente convinto di essere nella pienissima ragione.E siccome questo rischia di mettere in difficoltà l'azienda, qualcosa dovranno fare. Che sia chiaro, questo non vuol dire che tu abbia torto, ma che forse la questione è piuttosto complessa. E che noi non possiamo dire nulla.
In risposta al messaggio di ComiSeriate del 20/02/2024 alle 11:54:48Esiste una precisa scienza che riguarda la formazione e evoluzione dei gruppi di lavoro e la loro gestione che in estrema sintesi dicono quello che racconti qui, non è per nulla un assurdo. Bisogna vedere se i tuoi colletti bianchi hanno fatto un po' di formazione a riguardo, normalmente sarebbe necessario, ma in una situazione simile rimescolare le carte è una possibile soluzione, non sempre vincente.
Sicuramente tramite messaggi non ci si può capire bene. Una cosa che posso dire è che in quasi 20 anni di lavoro mai avuto problemi, mai avuto lettere di richiamo ne richiami verbali, poi cambia il responsabile e tac non gli vai a genio e iniziano i problemi...
In risposta al messaggio di ComiSeriate del 19/02/2024 alle 11:01:43io lavoro in centro a Roma e abito in periferia; impiego dai 50 ai 75 minuti per raggiungere il luogo di lavoro, e ho anche il problema del parcheggio all'arrivo; cerca di trovare del buono nella tua situazione
Già parlato con titolare ma non c'è verso, per lui è una necessità aziendale, tra Bergamo e Lecco ci sono dalle 50 minuti a un ora e mezza di strada, avendo un bambino piccolo creerei un sacco di difficoltà alla miacompagna che già non l'ha presa bene. L'intento e che mi licenzio io, lo hanno già fatto con molti altri e alla fine si sono licenziati pur di non andare lontani da casa. E pensare che tra tutti e 15 siamo solo in due ad avere una resa del 100%, e invece che essere premiati ci trattano così
In risposta al messaggio di ComiSeriate del 19/02/2024 alle 10:44:27Se non ricordo male lavori presso un concessionario fiat, se questo corrisponde a verita' stai puntando la tua vita sul cavallo sbagliato, perdende, perche' soffre di un forte enfisema polmonare, in sostanza gli manca l'aria finanziaria nei polmoni rattrapiti, chiamalo pure in gergo "Bolso" pertanto dovresti adottare la famosa frase "Fiat voluntas tua" che significa letteralmente: sia fatta la tua volontà, io ti consiglio di abbandonare le quattro ruote e indirizzare i tuoi sforzi altrove, magari nelle due ruote e proporti nell'industria delle biciclette che hanno senza dubbio un futuro migliore in Italia
Venerdì al termine della giornata di lavoro il titolare mi ha chiamato nel suo ufficio dicendomi che verrò trasferito a lavorare alla filiale di Lecco, io sono a Bergamo. Tutto questo perché c'è stato una discussionela settimana scorsa tra due colleghi, mi hanno sfondato l'armadietto,rotto gli occhiali che erano dentro in tutto questo io non c'entrano niente Non ho più voglia di vivere di fare niente.
In risposta al messaggio di Gege01 del 20/02/2024 alle 14:36:56Comunque anche per te la richiesta non è zero !!
Senza entrare nella tua situazione personale, ti racconto la mia vita, semplicemente perché tu possa fare un paragone. Sono un gemmologo (analista di pietre preziose) e mi occupo della gestione dei fornitori esterni dellamia Azienda, che una società quotata in borsa e conosciuta a livello mondiale. Lavoro in un settore fortemente di nicchia e ho pochissime possibilità di cambiare lavoro, basato da sempre sul passaparola. In Italia esistono solo 3 distretti principali in cui si lavora l'oro e le pietre preziose: Arezzo, Vicenza e Valenza. Premesso questo, vivo in Brianza e lavoro in zona sud a Milano. Tutti i giorni mi faccio 75 minuti ad andare e 75/90 minuti a tornare. Esco di casa alle 6.45 per rientrarvi, se va bene, alle 19. Così da ben 18 anni. Nonostante questo ho una famiglia, 3 figli, uno sport praticato a livello amatoriale, un camper, un cane e una vita piena, certe volte anche troppo. Eppure non mi lamento, se non per il clima lombardo (che mi fa veramente ******) e per la qualità dell'aria che sono costretto a respirare. Tu hai la fortuna di essere un profilo professionale abbastanza ricercato a cui non mancano certo le occasioni per poter cambiare lavoro. Prova a fare una ricerca di lavoro per gemmologo e poi una per meccanico auto e paragona i 2 risultati...poi, pensa a me quando vorrai lamentarti del trasferimento a Lecco. In bocca al lupo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/02/2024 alle 15:19:59Ciao Dani,
Comunque anche per te la richiesta non è zero !! Con la nostra laurea ai tempi era durissima, adesso vengono presi prima di laurearsi. Ovviamente la ricerca per meccanico auto è molto molto maggiore, bisogna vedere chi offre una cifra adeguata per mantenere una famiglia.
In risposta al messaggio di ComiSeriate del 19/02/2024 alle 11:37:43E se ti avesse licenziato cosa avresti fatto? Non so le tue effettive motivazioni, ma andare in depressione per un trasferimento in una sede che dista pochi km da casa mi sembra esagerato...pensa a chi ha il problema di non sapere cosa far mangiare ai sui figli perché un lavoro non lo ha...
Sapendo che fanno cosi quando vogliono liberarsi di qualcuno, purtroppo non riesco a prenderla come una cosa positiva, e il problema è che credo che mi sto lasciando andare, non ho più appetito, non ho più voglia di allenarmi in palestra, niente
In risposta al messaggio di vadopiano del 20/02/2024 alle 16:20:03Grazie,fa molto piacere sentirselo dire
@ ComiSeriate: so che c'è una buona richiesta di personale specalizzato nel tuo settore, almeno dove vivo io ma penso anche in zona BG e hinterland... Non ti abbattere, provieni da un marchio forte e secondo me non avrai problemi a ricollocarti al meglio. Coraggio! Un grosso augurio! Vittorio.
In risposta al messaggio di a.luna@live.it del 20/02/2024 alle 18:44:32Il problema è tutto quello che gira intorno a questa situazione
E se ti avesse licenziato cosa avresti fatto? Non so le tue effettive motivazioni, ma andare in depressione per un trasferimento in una sede che dista pochi km da casa mi sembra esagerato...pensa a chi ha il problema di non sapere cosa far mangiare ai sui figli perché un lavoro non lo ha...
In risposta al messaggio di a.luna@live.it del 20/02/2024 alle 18:44:32La retorica purtroppo non attacca in queste situazioni, ci si sente soli e spauriti, a me quando ero giovane mio padre mi diceva di non lamentarmi perché quasi tutti nel dopoguerra erano senza lavoro senza casa senza vestiti e molte donne senza mariti ,morti o prigionieri in Russia, con figli a carico, ma non mi dava molto conforto…
E se ti avesse licenziato cosa avresti fatto? Non so le tue effettive motivazioni, ma andare in depressione per un trasferimento in una sede che dista pochi km da casa mi sembra esagerato...pensa a chi ha il problema di non sapere cosa far mangiare ai sui figli perché un lavoro non lo ha...
In risposta al messaggio di Pedro2 del 20/02/2024 alle 20:06:23E proprio così, mi sento così, in più so che ho sempre reso quasi il doppio, mi davano un lavoro se potevo metterci di meno anche la metà lo facevo e questo è stato il riconoscimento
La retorica purtroppo non attacca in queste situazioni, ci si sente soli e spauriti, a me quando ero giovane mio padre mi diceva di non lamentarmi perché quasi tutti nel dopoguerra erano senza lavoro senza casa senza vestiti e molte donne senza mariti ,morti o prigionieri in Russia, con figli a carico, ma non mi dava molto conforto…
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/02/2024 alle 12:04:00metti su un,officina forse anni fa si poteva fare come molte altre iniziative oggi troppo complicato
Esistono mille teorie e storielle sul cambiamento, sulla gestioen dei conflitti, sulla capacità di adattamento, etc etc etc ... e sono mediamente cose che mi fanno inc****re in quanto sono modi semplici per dirti di farequello che ti dicono e non protestare, perché se non ti va è colpa tua. Purtuttavia queste storielle e teorie un microscopico fondo di verità c'è l'hanno, il rimescolamento delle carte spesso va bene; sei giovane, verosimilmente arrivi da un periodo di crescita e non ha ancora subito questo genere di cose, o impari ad adattarti o la vedo male. Ieri sono passato davanti a dove dove avevo ritirato le mie prime auto negli anni 90 (vivo vicino ad una città con una nota fabbrica di auto ex italiane). Uno stabilimento adesso completamente abbandonato, con scoiattoli e topi e erbacce. Chi ci lavorava ai tempi sembrava che vi avrebbe lavorato per sempre. Chissà che fine hanno fatto, saranno stati spostati mille volte. C'erano anche meccanici. Se ad ogni cambiamento la prendi così, fai una brutta fine. Oggi è capitato per episodi discutibili, ma domani ti può capitare per altri motivi. Unico modo di evitare, come dettoti, ti metti una tua officina.
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/02/2024 alle 12:04:00Se tu hai un trauma sia fisico che non, prima devi capire che ti è successo e poi metabolizzarlo sei io dopo che ti hanno operato, metti al ginocchio e non riesci a camminare e ti dicono che non potrai mai più andare in bicicletta o giocare a calcio e ti arriva uno che ti dice vabbè dai l'importante è che camminerai di nuovo che vuoi che sia...farai altro...io ti mando aff an cu lo giusto? Poi dopo un bel po di tempo riuscirai ad accettarlo, forse. Si chiamano traumi piccoli o grandi che siano. Siamo esseri umani non macchine.
Esistono mille teorie e storielle sul cambiamento, sulla gestioen dei conflitti, sulla capacità di adattamento, etc etc etc ... e sono mediamente cose che mi fanno inc****re in quanto sono modi semplici per dirti di farequello che ti dicono e non protestare, perché se non ti va è colpa tua. Purtuttavia queste storielle e teorie un microscopico fondo di verità c'è l'hanno, il rimescolamento delle carte spesso va bene; sei giovane, verosimilmente arrivi da un periodo di crescita e non ha ancora subito questo genere di cose, o impari ad adattarti o la vedo male. Ieri sono passato davanti a dove dove avevo ritirato le mie prime auto negli anni 90 (vivo vicino ad una città con una nota fabbrica di auto ex italiane). Uno stabilimento adesso completamente abbandonato, con scoiattoli e topi e erbacce. Chi ci lavorava ai tempi sembrava che vi avrebbe lavorato per sempre. Chissà che fine hanno fatto, saranno stati spostati mille volte. C'erano anche meccanici. Se ad ogni cambiamento la prendi così, fai una brutta fine. Oggi è capitato per episodi discutibili, ma domani ti può capitare per altri motivi. Unico modo di evitare, come dettoti, ti metti una tua officina.