In risposta al messaggio di alexbio del 29/04/2017 alle 12:39:55
Resto allibito di fronte alla proposta di Venezia , col rischio poi che venga seguita da altre città, vedi tassa si soggiorno, di impedire l'accesso a luoghi pubblici a piedi a cittadini italiani. Trovo che tale ordinanzasia in netto contrasto addirittura con l'art. 16 della Costituzione in quanto non si tratta di situazioni particolari quali epidemie o attentati, ma divieti a priori. Vi immaginate che cosa accadrebbe se anche le altre città italiane copiassero l'esempio? Praticamente non ci potremo più muovere a livello privato con auto e camper o treno, perchè solo le gite programmate e annunciate con mesi di anticipo potranno rientrare nel numero di visitatori previsti.
Venezia è una città piccola e non può contenere più persone di quelle che ci entrano! Prova a visitare un museo dove ci sono 10 volte le persone che può contenere e dimmi se poi la visita ti è stata gradita e cosa sei riuscito a vedere.
In risposta al messaggio di campersempre del 30/04/2017 alle 00:57:32
A Venezia limitano l'ingresso delle persone, ma le navi da crociera possono arrivare a 50 metri dalle banchine di piazza San Marco e Ponte dei Sospiri ... così tra qualche decina di anni sarà tutto sprofondato ... Saluti e buoni km a tutti. Bruno Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
Concordo.
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In risposta al messaggio di alexbio del 30/04/2017 alle 19:25:32
ho letto molte risposte interessanti però non confondiamo l'accesso a musei o monumenti dove ovviamente si può richiedere la prenotazione vedi Sagrada Familia ecc con l'accesso a citta intere, sul suolo pubblico costituzionalmentegarantito, ma che pubblico non sarebbe più se affidato a chi deve regolamentare gli accessi. Insomma le città non sono dei sindaci sono dei cittadini che pagano le tasse. Quanto poi all'espansione dell'idea visto ciò che è successo con la tassa di soggiorno che doveva essere limitata alle città d'arte, non credo proprio che si estenda solo a Firenze, Siena e Roma, ma anche a molte altre , dai comprensori sciistici a città di mare come Viareggio o Rimini dove in agosto il pieno è da caos. In nome della sicurezza potrei capire di limitare gli accessi a piazze o ponti molto particolari del tipo appunto a piazza Sa Marco o i ponti di Rialto a Venezia o Vecchio a Firenze, ma con controlli del tipo non entrano più persone se tante non ne escono, non certo con prenotazioni o peggio ancora con ticket, io da italiano per vedere l'Italia (parlo di luoghi pubblici non musei ) dovrei pagare il biglietto? Mi citate un esempio estero di luogo pubblico (piazza, via o Città) il cui accesso pedonale sia regolamentato?
Esempio improponibile. Non vedo alcuna città estera con particolari problemi di sovraffollamento turistico in tutte le sue piazze o vicoli come è a Venezia. Potrei citare Parigi, Berlino o Vienna: la prima concentra abbondante pubblico sotto la eiffel o sui campi elisi; la seconda in alexanderplatz o alla brandenburger tor; la terza in mariahilfer strasse o stephanplatz. Tutte e tre con esuberanti spazi attorno dove la gente trasmigra dopo dieci minuti di sbadigli e con la faccia un po' così!
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 01/05/2017 alle 14:40:58
paradossale, non si può vietare a migliaia ( ormai sono diventati anche un milione o più) di clandestini di approdare in italia, ma si può vietare agli italiandi di circolare liberalmente per il PROPRIO paese. se non fosse tragicamente vero, sembrerebbe una barzelletta. ASSURDO L''erba cattiva non muore mai, quella buona finisce subito....
In risposta al messaggio di azur54 del 01/05/2017 alle 15:00:11
... ma se pagherai la gabella il problema non sussisterà Se hai intenzione di pensare qualcosa, pensa in ogni caso in grande. Trump
allora potremmo proporglielo ai ns governanti, facciamo pagare la gabella anche ai migranti e risolviamo il problema del debito pubblico e accontentiamo la sx che li vuole a tutti i costi