https://www.ilgazzettino.it/tec...
In risposta al messaggio di veronese del 04/04/2018 alle 15:50:48
Questo potrebbe interessare Giovanni ed altri appassionati dell'argomento. Hanno trovato un pianeta gigantesco sul bordo del sistema solare. Quindi... potrebbe trattarsi del famoso NIBIRU ? ...
In risposta al messaggio di veronese del 04/04/2018 alle 15:50:48Mah, mi pare una notizia che è accompagnata da molte cautele, da parte degli stessi autori.
Questo potrebbe interessare Giovanni ed altri appassionati dell'argomento. Hanno trovato un pianeta gigantesco sul bordo del sistema solare. Quindi... potrebbe trattarsi del famoso NIBIRU ? ...
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/04/2018 alle 17:27:11
Mah, mi pare una notizia che è accompagnata da molte cautele, da parte degli stessi autori. Nibiru è una ******** pazzesca.
In risposta al messaggio di Giovanni del 05/04/2018 alle 08:37:37Regola della scienza: citare Galileo a proposito e non a sproposito.
Hai scritto: Nibiru è una ******** pazzesca. Anche che la Terra era rotonda era ritenuta una ******** pazzesca, anzi affermarlo, magari anche con prove, si rischiava il rogo; un certo Galilei ne sa qualcosa. Anche chei pianeti fossero più di cinque (sei con la Luna, considerata Pianeta nell'antichità) era ritenuta una ******** pazzesca. Anche la precessione degli equinozi era ritenuta una ******** pazzesca. Resta sempre che non so, come dicono gli stessi studiosi del link, se sia vero o non vero che si sia trovato un nuovo e strano satellite. Però non ritengo ******** pazzesche le notizie sull'argomento perché l'uomo s'è dovuto ricredere può volte sulle sue certezze. Buon per te che ritieni tutto sicuro e conosciuto; credo però che tu ti perda qualcosa nel non essere curioso di sapere da dove veniamo e dove e con chi conviviamo. Giovanni
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di dani1967 del 05/04/2018 alle 09:27:45
Regola della scienza: citare Galileo a proposito e non a sproposito. A differenza di chi lo ha condannato, Galielo ha proposto un sistema cognitivo che non si basava ne su sospetti, ne su congetture, ne su antichi scritti,ma su una cosa chiamata prove e regole matematiche: osservazione dei fenomeni naturali, ipotesi, esperimento, e conferma della teoria come approssimazione migliore della spiegazione di quanto osservato. Apertura a nuove spiegazioni se verranno proposti migliori osservazioni ed esperimenti. Io seguo ancora il suo ragionamento. Prove, reali e tangibili e regole matematiche. Ad oggi si stanno scoprendo molti esopianeti, attraverso prove molto labili. Come un pianeta nascosto del sistema solare possa essere legato a scritti antiche è semplicemnte legato a congetture spazzatura. Ci sono sistemi ottici ma anche di calcoli della gravità che possono portare a ragionevoli ipotesi. Lo stesso in relazione alla venuta degli alieni. Congetture, dietrologie, assurde correlazioni con questioni che hanno più di astrologico che di astronomico. Che sia chiaro, tutto è possibile, ma tra il possibile e il dimostrato ci passa moltissimo. Una su tutti, il concetto di costellazione che è figlio di una astronomia piatta che mai sarebbe saltata in mente ad una società con conoscenze astronomiche avanzate, figuriamoci a teorici viaggiatori dello spazio. Aggiungo, io sono appassionato di fantascienza, vivo di guerre stellari e star trek, ma questi film e telefilm fanno male perché non tengono conto delle regole della relatività che rendono tutto il loro costrutto pressoché impossibile. La difusione di questi film e la scarsa diffusione del reale impatto di queste teorie, ampiamente comprovate, scatena purtroppo la fantasia.
In risposta al messaggio di bruno it del 06/04/2018 alle 15:32:46Hai scritto:
C'è ma non si vede! Oggigiorno, per alcune affermazioni scientifiche, occorre un atto di fede. Naturalmente stampa e mass media in generale si affannano sulla notizia, ma loro, come i nostri quotidiani sportivi, devono buttarsia pesce su qualsiasi cosa riempia le pagine di metà settimana. Come qualcuno ha già qui rilevato, il buon Galileo ha di che rivoltarsi nella tomba, ma tant'è, il duo californiano ha intravisto qualcosa, ha assaporato il dolce gusto della notorietà ed elaborato intorno ad essa un modello matematico. Tranquilli che l'osso tenuto stretto tra i denti non verrà mollato facilmente. Secondo me, la donna delle pulizie (messicana) dopo aver passato i vetri delle finestre con il vetril, ha pensato di dare una passatina anche sulla lente del telescopio che, come tutti sanno, va pulita solo con straccio umido per evitare, come per il parabrezza dell'auto, aloni e distorsioni. Mi auguro che i più potenti telescopi della terra, puntati alla caccia del fantomatico pianetone, abbiano la lente pulita (non dalla messicana), perchè in questo nostro mondo disperato, votato al niente, a volte basta una caccatella di mosca per illudere ed esaltare innocenti e serene menti. Bruno