La differenza tra virus e vulcani sta nel fatto che il primo non è prevedibile ne tanto meno arginabile, mentre il secondo è lì che ti da tutti i segnali necessari a farti capire il pericolo che corri, anche se una eruzione non è possibile prevederla.
Però conosciamo benissimo i cicli eruttivi del Vesuvio; l'ultimo cominciato nel 1631 si è concluso con l'eruzione del 1944. Questo ciclo si è ripetuto più e più volte nella storia del vulcano e in base alle evidenze storiche e agli studi effettuati, ci sono ottime probabilità che la prossima eruzione sarà esplosiva come quella che distrusse Pompei nel 79 d.C. Provate a pensare alle conseguenze su un'area abitata da circa 10 milioni di persone; solo la città di Napoli conta 2,5 milioni di abitanti.
Tra la fine di un ciclo e l'inizio del successivo trascorrono circa 300/400 anni. Per un po' "dovremmo" essere tranquilli...
Il grosso problema dei vulcani è che hanno un terreno fertilissimo per cui, pur essendo pericolosi, vengono colonizzati per le risorse che offrono.
Non per niente, tutti i maggiori vulcani del mondo sono colonizzati, chi più chi meno. Provate a pensare alla Hawaii o all'Islanda....
PS: tutti parlano del Vesuvio, ma i Campi Flegrei sono potenzialmente più letali... oltre ad essere più grandi.
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)