In risposta al messaggio di Giovanni del 03/07/2024 alle 14:24:52
Io non sarei così categorico nel giudicare il calciatore che piange di gioia o di dispiacere. Il calciatore, quello professionalmente serio, dapprima dava calci ad un pallone per passione; grazie al suo talento, assieme all'impegno, ha fatto carriera e quello con la testa sulle spalle continua nel suo hobby del dare calci al pallone, hobby nel frattempo diventato lavoro. Solo chi ha avuto la rara fortuna di veder trasformato in lavoro il proprio hobby, può capire quelle lacrime. A me è successo per dieci anni circa della mia quarantennale attività lavorativa di vedere il mio hobby diventato lavoro e capisco benissimo le emozioni che possono dare gioie o dolori e le conseguenti reazioni emotive. Ed ho anche provato la delusione quando quel lavoro (hobby) è finito e son dovuto tornare alla scrivania di Fantozzi. Giovanni
Il calciatore di oggi è stato messo dal papà davanti ad un pallone quando a malapena sapeva camminare, e il padre lo ha caricato di ogni possibile pensabile aspettativa perché per primo lui voleva i dané del giocatore*. Per il calciatore il calcio non è mai stata una passione, un hobby, ma solo il fine ultimo cui è stato educato a seguire, senza quasi alternative. Per lui ha valore solo quello, essere il più bravo, il più forte; ogni giorno combatte in primis con i suoi compagni di squadra per emergere, avere il posto in squadra. Aspettative della famiglia, dei tifosi, di tutti quelli che gli stanno intorno.
Certo, ha molti soldi, ma del resto questo non è un forum di poveracci in canna e qualcuno dovrebbe sapere che è verissimo che la povertà non da la felicità, ma delle volte nemmeno la ricchezza.
*non pensate al calcio degli anni "60 o "70 in cui i procuratori giravano gli oratori alla caccia di piccoli fenomeni, quel mondo è finito da decenni. Purtroppo in quasi tutti i campi chi partecipa a questo forum vive ancora nel mondo definitivamente finito della sua giovinezza.
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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
Modificato da dani1967 il 03/07/2024 alle 14:49:08