In risposta al messaggio di giorgioste del 15/05/2023 alle 17:51:56La strada è lì ferma, non può avere colpe
A dire il vero quello che scrivi fa pensare che la colpa è principalmente di come è tenuta quella strada. Poi per dare il resto della colpa al ciclista o all'automobilista servirebbero altri elementi, come, ad esempio, lo spazio lasciato nel sorpasso. Senza contare chi ci ha rimesso di più.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 15/05/2023 alle 18:12:46Beh, rispetto alla responsabilità del manutentore, aspettiamo a vedere se i familiari fanno causa.
La strada è lì ferma, non può avere colpe Io mi baso su quello che ho letto, e ho letto che probabilmente il ciclista o ha tentato di evitare la buca, quindi spostandosi repentinamente e senza indicare l'intenzione dicambiare traiettoria, o è caduto nella buca, quindi non prestava attenzione Non vedo colpe da parte dell'automobilista, che probabilmente ha lasciato ampio spazio durante il sorpasso Ovvio che il ciclista ci ha rimesso di più, appunto per questo che i ciclisti dovrebbero avere ancor più attenzione nel rispetto del cds, cosa che molti non fanno
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 15/05/2023 alle 18:12:46Cassazione civile, sez. III, sentenza 30/11/2018 n° 31009:
La strada è lì ferma, non può avere colpe Io mi baso su quello che ho letto, e ho letto che probabilmente il ciclista o ha tentato di evitare la buca, quindi spostandosi repentinamente e senza indicare l'intenzione dicambiare traiettoria, o è caduto nella buca, quindi non prestava attenzione Non vedo colpe da parte dell'automobilista, che probabilmente ha lasciato ampio spazio durante il sorpasso Ovvio che il ciclista ci ha rimesso di più, appunto per questo che i ciclisti dovrebbero avere ancor più attenzione nel rispetto del cds, cosa che molti non fanno
In risposta al messaggio di chorus del 15/05/2023 alle 19:19:04E chi ha detto che l'automobilista non abbia lasciato il. Giusto spazio?
Cassazione civile, sez. III, sentenza 30/11/2018 n° 31009: il conducente di un qualsiasi veicolo, nel sorpassare velocipedi e motocicli, aventi di per sé un equilibrio particolarmente instabile, deve lasciare una distanzalaterale di sicurezza, che tenga conto delle oscillazioni e deviazioni che le accidentalità della strada o altre cause possano rendere più o meno ampie nel veicolo sorpassato. La vicenda potrebbe essere molto simile alla fattispecie trattata dalla sentenza della Cassazione citata. Naturalmente uso il condizionale perché non posso fare altro, tuttavia si legge sulla stampa che il ciclista avrebbe fatto un movimento laterale per evitare una buca.
In risposta al messaggio di naldorm del 15/05/2023 alle 23:29:36Che lui andava fortissimo e loro facevano un certo gioco di moda, passare di corsa quando arrivava una macchina. Cosa ho vinto?
Mi chiedo come mai quando a sbagliare potrebbe essere stato un ciclista o anche un pedone, lo si scriva senza riportare alcuna testimonianza, a fiducia e senza alcun dubbio sugli altri attori. Quando invece è del tutto palesela violazione delle più basilari norme (auto distrutte con pezzi anche molto lontani) da parte di chi guida un'auto, le cause sono sempre in corso di accertamento. Ovviamente alla lunga questo modo di riportare le notizie fa danni. Per fare un esempio, delle due ragazze investite e uccise a Corso Francia a Roma da Genovese, il figlio del regista, cosa ricordate con certezza senza andare a leggere e cercare con Google?
In risposta al messaggio di jana del 16/05/2023 alle 00:19:07Nulla perchè hai sbagliato.
Che lui andava fortissimo e loro facevano un certo gioco di moda, passare di corsa quando arrivava una macchina. Cosa ho vinto?
In risposta al messaggio di naldorm del 15/05/2023 alle 23:29:36E' ciò che io chiamo dipendenza psicologica dal veicolo a motore.
Mi chiedo come mai quando a sbagliare potrebbe essere stato un ciclista o anche un pedone, lo si scriva senza riportare alcuna testimonianza, a fiducia e senza alcun dubbio sugli altri attori. Quando invece è del tutto palesela violazione delle più basilari norme (auto distrutte con pezzi anche molto lontani) da parte di chi guida un'auto, le cause sono sempre in corso di accertamento. Ovviamente alla lunga questo modo di riportare le notizie fa danni. Per fare un esempio, delle due ragazze investite e uccise a Corso Francia a Roma da Genovese, il figlio del regista, cosa ricordate con certezza senza andare a leggere e cercare con Google?
In risposta al messaggio di sergiozh del 15/05/2023 alle 19:26:57anche in Italia c'è una simile proposta di legge, con una distanza di 1,5 metri.
In svizzera ci fu alcuni anni fa una proposta secondo cui un‘auto per sorpassare una bici deve lasciare almeno un metro tra l‘auto e la bici. A un dato punto non se ne parlo‘ piu‘. un metro e‘ tanto e significherebbe in certe strade che le auto per lunghi tratti non possono sorpassare le bici e devono stare dietro alle bici alla velocita‘ delle bici.
In risposta al messaggio di chorus del 16/05/2023 alle 10:18:55Il problema e' che su certe strade anche statali (manco la banchina, la riga bianca per meta sul erba, vedi statale 12)) mantieni 1,5 metri dal ciclista che non va proprio sul cordolo se cordolo c'e, a volte anche piu largo del necessario, tu in macchina rischi frontale. Nelle ora di punta poi o vai tu e tutta la colonna dietro alla velocita del ciclista o non mantieni 1,5m. Ma montiamo un misuratore laser? Veramente giuridicamente non so come potrebbe essere gestita sta cosa. E non faccio ne difficile ne ironia. Le persone per di piu non sono in grado valutare 1,5m e non hanno strumenti per poterlo mantenere. Si va a naso? Vale la sensazione a naso? Io penso che e' proprio quello il motivo del fermo della legge. Certo che posso anche sbagliare.
anche in Italia c'è una simile proposta di legge, con una distanza di 1,5 metri. Purtroppo giace in Parlamento da troppo tempo
In risposta al messaggio di naldorm del 16/05/2023 alle 18:48:54Io non ho seguito piu di tanto, mi ricordavo una testimonianza sul momento, di uno che era sul posto. Se ha testimoniato una cosa sbagliata, veramente, non ho piu seguito. Non e' vero che si da sempre colpa ai pedoni e ne abbiamo testimonianze tutti giorni sui giornali dove uno investe i pedoni e certo non lo si festeggia. Non so perche questa opinione, io non la vedo cosi. Adesso c'e quelcalciatore (calciatore?) non so ocme si chiama, che dice di tutto e di piu provocando l'incidente ma nessuno lo difende.
Jana, come dice Ezio59 ricordi male, ma non è colpa tua, perché ricordi quanto è stato raccontato da subito delle vittime. Quando le vittime sono pedoni o ciclisti se ne cerca sempre l'eventuale errore anche minimo, siadombrano dubbi, si ipotizzano comportamenti scorretti senza che ci siano manco voci e testimonianze in quel senso. Per le auto invece si cercano sempre giustificazioni, quando Salini si schiantò con la porche sulla C.Colombo in ambito cittadino (limite a 50), trovarono i pezzi a centinaia di metri e dell'auto non c'era più nulla ma si cercò di valutare l'eventuale colpa delle radici. Ci passano migliaia di mezzi al giorno ma per un morto a velocità warp in auto si cercano le radici, per due povere ragazze che attraversavano col verde e si erano fermate un momento vedendo arrivare due auto che gareggiavano ad alta velocità e non si sarebbero fermate si andò a trovare il gioco del momento dei giovani. C'è la sentenza che spiega tutto, l'omicida ha tutte (tutte!) le colpe, le ragazze nessuna (nessuna!), eppure...
In risposta al messaggio di chorus del 16/05/2023 alle 10:18:55Per me nessun problema, da ciclista do sempre molto di più di un metro e mezzo. Chi non sa quanto è apra le braccia e più o meno capisce
anche in Italia c'è una simile proposta di legge, con una distanza di 1,5 metri. Purtroppo giace in Parlamento da troppo tempo
In risposta al messaggio di naldorm del 16/05/2023 alle 21:17:59Ma dai che non e' cosi! Io non vedo proprio dove si da la colpa ai pedoni. Forse in bar Sport? Ma io non frequento. Ma davvero! Almeno io non leggo le cronache locali e nei quotidiani nazionali o tv non succede.
Jana Il fatto è che non si usa cautela nel riportare notizie infondate e/o palesemente inventate e quello delle ragazze è uno dei tanti casi che ho portato ad esempio. Se ne usa invece tantissima però quando c'è il bottocon l'auto, basta leggere i titoli dei giornali e ti ho riportato anche quello di caso, solo che se si è abituati a sentirle/leggerle così diventano la normalità e dunque non essendo eccezioni non te ne accorgi, è solo quando drizzi le orecchie sul tema che inizi a farci caso, come per tutte le cose del resto, per questo parlo di danno da informazione distorta che poi porta a percepire la realtà per come si è viene abituati a sentircela raccontare. Ti porto l'esempio classico, il più classico di tutti in merito all'errata percezione e al conseguente giudizio, declinandolo in tre versioni: 1-se un automobilista uccide qualcuno andando addosso a un'altra auto, ad esempio non dando la precedenza a un incrocio, tralasciando che già nei titoli si parlerà di auto e non di persona/autista/automobilista, nei commenti l'omicida sarà maledetto ecc.,senza ulteriori soggetti da colpevolizzare neanche per ipotesi; 2-se lo stesso automobilista invece uccide un pedone su di una attraversamento pedonale, l'omicida nei commenti verrà maledetto ecc, ma al contempo spunteranno commenti del tipo eh ma anche i pedoni che si buttano all'improvviso..., insomma si inizia a colpevolizzare la vittima spiegando ad esempio che io quando attraverso guardo bene anche sulle strisce ecc., che potrà essere condivisibile, ma anche attraversando un incrocio in auto con la precedenza io mi guardo intorno essendo abituato soprattutto alla moto, ma come mai nel primo caso nessuno lo scrive? Perché evidentemente la colpa è chiaramente di chi non ha dato la precedenza, eppure anche agli attraversamenti pedonali dovresti rallentare fino in caso a fermarti, e se rispetti i limiti e rallenti non esiste che qualcuno si possa buttare senza che tu lo veda in tempo, eppure quei commenti saranno lì a testimoniare la diversità di approccio a parità di colpevolezza; 3-un automobilista uccide un ciclista: ancor più che nel caso del pedone, fioriranno commenti colpevolizzanti per la categoria dei ciclisti, i quali si sa che non rispettano il cds, specie quelli in gruppo che non dànno strada anche se normalmente ad essere uccisi sono ciclisti solitari che se ne stanno sulla destra e per questo chi li tampona pensando di passarci lo fa ad alta velocità relativa, e insomma un po' e anche molto più di un po' se la vanno a cercare. Se ti va, puoi andare a trovare tutto gli articoli che ti pare ora: ove ci siano commenti, vedrai che queste sono le proporzioni, in ordine crescente per distorsione della realtà.
In risposta al messaggio di naldorm del 16/05/2023 alle 21:17:59Concordo con quanto hai scritto. Da poco un giornalista Rai commentando un grave incidente dove sono morti 4 ragazzi ha detto che le cause dell'incidente nel quale si erano schiantati contro un muro erano l'asfalto bagnato e la scarsa luminosità. La strada aveva il limite dei 50 km/h e se andavano a quella velocità con gli airbag non si facevano nulla.
Jana Il fatto è che non si usa cautela nel riportare notizie infondate e/o palesemente inventate e quello delle ragazze è uno dei tanti casi che ho portato ad esempio. Se ne usa invece tantissima però quando c'è il bottocon l'auto, basta leggere i titoli dei giornali e ti ho riportato anche quello di caso, solo che se si è abituati a sentirle/leggerle così diventano la normalità e dunque non essendo eccezioni non te ne accorgi, è solo quando drizzi le orecchie sul tema che inizi a farci caso, come per tutte le cose del resto, per questo parlo di danno da informazione distorta che poi porta a percepire la realtà per come si è viene abituati a sentircela raccontare. Ti porto l'esempio classico, il più classico di tutti in merito all'errata percezione e al conseguente giudizio, declinandolo in tre versioni: 1-se un automobilista uccide qualcuno andando addosso a un'altra auto, ad esempio non dando la precedenza a un incrocio, tralasciando che già nei titoli si parlerà di auto e non di persona/autista/automobilista, nei commenti l'omicida sarà maledetto ecc.,senza ulteriori soggetti da colpevolizzare neanche per ipotesi; 2-se lo stesso automobilista invece uccide un pedone su di una attraversamento pedonale, l'omicida nei commenti verrà maledetto ecc, ma al contempo spunteranno commenti del tipo eh ma anche i pedoni che si buttano all'improvviso..., insomma si inizia a colpevolizzare la vittima spiegando ad esempio che io quando attraverso guardo bene anche sulle strisce ecc., che potrà essere condivisibile, ma anche attraversando un incrocio in auto con la precedenza io mi guardo intorno essendo abituato soprattutto alla moto, ma come mai nel primo caso nessuno lo scrive? Perché evidentemente la colpa è chiaramente di chi non ha dato la precedenza, eppure anche agli attraversamenti pedonali dovresti rallentare fino in caso a fermarti, e se rispetti i limiti e rallenti non esiste che qualcuno si possa buttare senza che tu lo veda in tempo, eppure quei commenti saranno lì a testimoniare la diversità di approccio a parità di colpevolezza; 3-un automobilista uccide un ciclista: ancor più che nel caso del pedone, fioriranno commenti colpevolizzanti per la categoria dei ciclisti, i quali si sa che non rispettano il cds, specie quelli in gruppo che non dànno strada anche se normalmente ad essere uccisi sono ciclisti solitari che se ne stanno sulla destra e per questo chi li tampona pensando di passarci lo fa ad alta velocità relativa, e insomma un po' e anche molto più di un po' se la vanno a cercare. Se ti va, puoi andare a trovare tutto gli articoli che ti pare ora: ove ci siano commenti, vedrai che queste sono le proporzioni, in ordine crescente per distorsione della realtà.
In risposta al messaggio di ezio59 del 17/05/2023 alle 09:17:54ti riferisci a questo incidente?
Anche oggi -2 solo in Lombardia, coinvolto un camion e un pullman . Ricordo che i ciclisti possono anche non avere la patente e per questo potrebbero ignorare alcune regole, mentre i conducenti di mezzi pesanti dovrebberoessere professionisti e invece provocano incidenti in autostrada tra di loro anche rimettendoci la vita e continuano ad investire i ciclisti pulendosi la coscienza dicendo che i ciclisti sono indisciplinati. Ah già, in questa vita frenetica nessuno ha tempo da perdere dietro una bicicletta. Chissà perché in altri Stati lo fanno.
Bergamo, ciclista travolto e ucciso da un camion. "Un’altra vittima dell’angolo cieco, è una strage" (msn.com)
In risposta al messaggio di naldorm del 16/05/2023 alle 21:17:59Alludi a titoli come questo?
Jana Il fatto è che non si usa cautela nel riportare notizie infondate e/o palesemente inventate e quello delle ragazze è uno dei tanti casi che ho portato ad esempio. Se ne usa invece tantissima però quando c'è il bottocon l'auto, basta leggere i titoli dei giornali e ti ho riportato anche quello di caso, solo che se si è abituati a sentirle/leggerle così diventano la normalità e dunque non essendo eccezioni non te ne accorgi, è solo quando drizzi le orecchie sul tema che inizi a farci caso, come per tutte le cose del resto, per questo parlo di danno da informazione distorta che poi porta a percepire la realtà per come si è viene abituati a sentircela raccontare. Ti porto l'esempio classico, il più classico di tutti in merito all'errata percezione e al conseguente giudizio, declinandolo in tre versioni: 1-se un automobilista uccide qualcuno andando addosso a un'altra auto, ad esempio non dando la precedenza a un incrocio, tralasciando che già nei titoli si parlerà di auto e non di persona/autista/automobilista, nei commenti l'omicida sarà maledetto ecc.,senza ulteriori soggetti da colpevolizzare neanche per ipotesi; 2-se lo stesso automobilista invece uccide un pedone su di una attraversamento pedonale, l'omicida nei commenti verrà maledetto ecc, ma al contempo spunteranno commenti del tipo eh ma anche i pedoni che si buttano all'improvviso..., insomma si inizia a colpevolizzare la vittima spiegando ad esempio che io quando attraverso guardo bene anche sulle strisce ecc., che potrà essere condivisibile, ma anche attraversando un incrocio in auto con la precedenza io mi guardo intorno essendo abituato soprattutto alla moto, ma come mai nel primo caso nessuno lo scrive? Perché evidentemente la colpa è chiaramente di chi non ha dato la precedenza, eppure anche agli attraversamenti pedonali dovresti rallentare fino in caso a fermarti, e se rispetti i limiti e rallenti non esiste che qualcuno si possa buttare senza che tu lo veda in tempo, eppure quei commenti saranno lì a testimoniare la diversità di approccio a parità di colpevolezza; 3-un automobilista uccide un ciclista: ancor più che nel caso del pedone, fioriranno commenti colpevolizzanti per la categoria dei ciclisti, i quali si sa che non rispettano il cds, specie quelli in gruppo che non dànno strada anche se normalmente ad essere uccisi sono ciclisti solitari che se ne stanno sulla destra e per questo chi li tampona pensando di passarci lo fa ad alta velocità relativa, e insomma un po' e anche molto più di un po' se la vanno a cercare. Se ti va, puoi andare a trovare tutto gli articoli che ti pare ora: ove ci siano commenti, vedrai che queste sono le proporzioni, in ordine crescente per distorsione della realtà.