In risposta al messaggio di dani1967 del 27/02/2023 alle 08:18:09Dani con tutto il dovuto rispetto, non tergiversiamo, perché stiamo parlando di un episodio increscioso, che nemmeno puoi immaginare... che sia beninteso, sono d'accordo con te, sul fatto che quella struttura li non poteva e non doveva esserci, ma come ben sai, visto la professione che svolgi, le disgrazie dovute dagli eventi atmosferici ecc. ecc... succedono per causa nostra, semplicemente perché non rispettiamo la morfologia del territorio, ti potrei fare una lista molto lunga tra smottamenti, frane, alluvioni terremoti ecc. ecc... dove sono intervenuto dal lontano 1983 fino ad oggi in tutto il territorio italiano, dove la mano umana ha messo molto del suo... ma qui stiamo parlando di un sistema, che "molto probabilmente" ha avuto qualche falla... sistema che ho spiegato a mia moglie che è rimasta incredula... e la finisco qui, perché sto andando oltre.
Io ripeto tornerei molto più indietro a quando quell'albergo è stato costruito.
In risposta al messaggio di damasi del 26/02/2023 alle 17:37:42Io non no le competenze per criticare una sentenza, specialmente se riguarda una tragedia come quella di Rigopiano.
Ciao Ezio, sai benissimo che lavoro svolgo e in quale città... purtroppo Vespucci ha pienamente ragione, e tu che hai indossato una divisa per lavoro, sai benissimo i regolamenti interni a cui siamo sottoposti e le conseguenzese le trasgrediamo... e quindi mi fermo qui, ti dico che purtroppo non conosci e non conoscerai mai la realtà, dopo la sentenza mia moglie che è una psicologa, mi ha fatto alcune domande in merito al caso, dopo aver ascoltato le mie risposte è rimasta senza parole... siccome quando ci siamo scritti in privato, ti ho promesso che come venivo dalle tue parti, avrei avuto il piacere di conoscerti di persona, cosa che accadrà tra non molto, perché sicuramente mio figlio, appena terminerà la scuola triennale di formazione avrà come destinazione le tue zone... e siccome ti reputo una persona molto seria, visto anche il lavoro che hai svolto, potremo affrontare questo caso seduti, mentre gustiamo un buon caffè Quindi prima di condividere quello che ha scritto Dani, io aspetterei il ricorso di quei poveri disgraziati che hanno perso le cose più care che la vita ci concede... perché giustamente sono molto agguerrite, personalmente senza entrare nei particolari, condivido in pieno questo stralcio di giornale dove l'avvocato è molto chiaro... un saluto.
In risposta al messaggio di chorus del 27/02/2023 alle 09:44:01Chorus ti faccio un esempio banale, prendendo spunto da quello che hai scritto... e siccome ti reputo una persona intelligente vedrai che capirai...
Io non no le competenze per criticare una sentenza, specialmente se riguarda una tragedia come quella di Rigopiano. Tuttavia ho letto l'articolo che hai postato, e di questo ti ringrazio, e mi hanno colpito queste paroledell'avvocato delle famiglie colpite da questa tragedia: È chiaro che se un prefetto dovesse rispondere con una condanna per 12 anni di galera, com’è stata la richiesta del pm, per una valanga sotto il territorio che deve monitorare, così come se un amministratore delegato dovesse rispondere per un disastro ferroviario; un vertice societario per il crollo di un ponte; un ammiraglio per il crollo di una torre di controllo, nel caso in cui tutti questi soggetti di vertice assoluto debbano rispondere penalmente e personalmente di fatti che si verificano sotto il loro controllo in modo così pesante, c’è il rischio che poi nessuno voglia fare il prefetto, nessuno voglia fare il sindaco, nessuno voglia fare l’amministratore delegato. Quindi c’è il rischio che il sistema non funzioni. Il retro pensiero è che comunque qui si sia messo in discussione un pezzo dello Stato e lo Stato non condanna se stesso”.
In risposta al messaggio di damasi del 27/02/2023 alle 07:47:23si infatti, ci metterei una settimana a scrivere tutto, li ho suddivisi e quando ho tempo proseguo
Quello che scrivi, purtroppo è solo una parte della vera realtà...
In risposta al messaggio di dani1967 del 27/02/2023 alle 08:18:09ti assicuro prima della valanga nessuno sarebbe riuscito a pensare una cosa simile, è stato trascinato a valle un bosco con alberi molto fitti, alcuni alberi avevano il diametro del metro la maggior parte oltre i 50 centimetri di diametro, secondo me ci sono state tre concause, tanta neve in breve tempo, una neve non soffice come al solito e molto pesante, praticamente non ci si poteva giocare perchè sembrava che tiravi dei sassi, quando ho spalato davanti il garage di casa mia ne abbiamo discusso anche con i miei vicini perchè una neve molto pesante, tanto è vero che il rimpettario preoccupato del pesso della neve è andato a far scendere dal balcone la neve che si era accumulata, e per ultimo il terremoto che sicuramente avrà influito
Io ripeto tornerei molto più indietro a quando quell'albergo è stato costruito.
In risposta al messaggio di dani1967 del 27/02/2023 alle 13:27:09hai anticipato alcune cose tutte giuste che riporterò in seguito, per quanto riguarda le autorizzazioni alla costruzione dell'albergo,
Nell'ordinamento giudiziario ci sono diverse responsabilità, quella penale, quella civile, quella amministrativa e quella erariale. Nello stabilire una responsabilità si parte dal vertice a scendere. Un prefetto è incolpabilese aveva delle cose da fare e non le ha fatte. Se le omissioni le hanno compiute chi ra demandato, può essere incolpabile per mancato controllo, ma pagano quelli sotto di lui. Il problema che più ci si allontana in ordine gerarchico e più la responsabilità diventa flebile e diluita. Ad esempio i vertici della regione non sono stati nemmeno rinviati a giudizio per il fatto di non aver dato seguito alle loro stesse leggi che imponevano una cartografia delle valanghe. Glis tessi PM avranno valutato che la distanza tra una carta delle valanghe e quel fatto era eccessiva per stabilire un rapporto diretto tra l'agire di un presidente di regione e la morte di quelle persone, una responsabilità poi divisa con assessori e dirigenti che si saranno alternati nel tempo. Ma poi sulla questione di quella ******* (asterischi miei) del centralino, ma chi è più colpevole ? lei ? il suo dirigente ? chi ha messo a bando quel posto ed ha messo li personaggi simili ? chi ha fatto il protocollo di assegnazione delle emergenze ? Questo spiega una sentenza. Io non trovo più l'articolo che lessi ai tempi, ma ricordo piuttosto bene la storia del parere negativo alla costruzione dell'albergo, una dura lotta al TAR e il padrone dell'albergo che affisse volantini per la strada per aver vinto il ricorso. Quindi o ho sognato questa cosa o qualcuno più bravo di me riesce a trovare il riferimento, visto che i risultati di google su sentenza e Rigopiano ovviamente puntano a questa ultima notizia. La mia impressione è che come tutte le tragedie, queste arrivano al sommarsi di numerose sciatterie una sull'altra. Sciatteria nel gestire il territorio, in cui alla fine tra abusi, ricorsi, piccoli trucchi si costruisce tutto, sciatteria nel gestire la viabilità, sciatteria nel gestire un albergo quando si sapeva che in Inverno non era garantito lo sgombero, sciatteria e arroganza nel gestire le emergenze. Ma tra la sciatteria e il reato ci vuole una connessione indissolubile e diretta, bisogna vedere se i PM l'hanno dimostrata. Io non considero come sempre giuste le sentenze, ho citato non per nulla quella alla commissione grandi rischi che mi provocò al primo grado, dopo averla letta, un moto di rivolta nello stomaco. Anche questa potrebbe essere errata, così come i PM potrebbero essere andati nella direzione errata non consentendo ai giudici di dare le condanne. Però ecco, prima di criticare, leggerei.
In risposta al messaggio di vespucci del 27/02/2023 alle 13:49:23Quell'albergo era un un oggetto geologico chiamato conoide, segnato oltretutto dal PAI, che può non dire nulla all'uomo della strada, ma che è indizio di grandissima pericolosità per un qualsiasi geologo, soprattutto se alla base di un versante ripido e molto esteso.
ti assicuro prima della valanga nessuno sarebbe riuscito a pensare una cosa simile, è stato trascinato a valle un bosco con alberi molto fitti, alcuni alberi avevano il diametro del metro la maggior parte oltre i 50 centimetridi diametro, secondo me ci sono state tre concause, tanta neve in breve tempo, una neve non soffice come al solito e molto pesante, praticamente non ci si poteva giocare perchè sembrava che tiravi dei sassi, quando ho spalato davanti il garage di casa mia ne abbiamo discusso anche con i miei vicini perchè una neve molto pesante, tanto è vero che il rimpettario preoccupato del pesso della neve è andato a far scendere dal balcone la neve che si era accumulata, e per ultimo il terremoto che sicuramente avrà influito
https://www.ladige.it/cronaca/2...
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https://www.regione.abruzzo.it/...
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/02/2023 alle 17:14:31Pensare che la colpa ricada nella gestone dell'emergenza a mio avviso è profondamente errato. Ovviamente i ritardi sono stati gravi, ma si ritorna al problema del processo grandi rischi, in cui la prima sentenza diceva che per ovviare al rischi sismico la soluzione sia fare le case pericolose e dormire in auto alla bisogna.
Ho solo esperienza per quanto riguarda le grandi nevicate in montagna. Quando succede i passi sono chiusi, alberghi e abitazioni in fondo alle valli non sono raggiungibili per giorni e così pure intere frazioni di paesicome quello dove sono nato, troppo pericoloso e i fresa neve per prima cosa aprono le vie primarie e di accesso ai servizi essenziali come ospedale, supermercati, farmacie ecc. A leggere qui, sembra che in queste occasioni siano tutti perseguibili penalmente se succede qualcosa. Ne siete proprio sicuri ? sulle Dolomiti le valanghe e le slavine ci sono sempre state e sempre ci saranno ma non portano via gli alberghi, quindi i veri responsabili a mio parere sono quelli che hanno edificato e consentito di edificare in quel luogo perchè se l'albergo non era li non succedeva nulla.
In risposta al messaggio di dani1967 del 27/02/2023 alle 17:28:22E' vero quello che dici. Purtroppo da qualche anno a questa parte i colpevoli sono quelli che non hanno diramato l'allerta meteo e allora si assiste ogni giorno a poche allerte vere e tante fasulle, ma così ci si mette ai ripari. Poco conta che gli immobili regolari o per la maggior parte abusivi si trovano in zone dove non dovrebbero essere, tanto ci sono i condoni.
Pensare che la colpa ricada nella gestone dell'emergenza a mio avviso è profondamente errato. Ovviamente i ritardi sono stati gravi, ma si ritorna al problema del processo grandi rischi, in cui la prima sentenza diceva cheper ovviare al rischi sismico la soluzione sia fare le case pericolose e dormire in auto alla bisogna. E' il medesimo principio che è errato nel profondo. Quei morti sono figli soprattutto del fatto che quell'albergo era li. Agli occhi di chi gestisce una emergenza neve, le persone in un albergo sono in un posto sicuro, non puoi decidere che è a rischio in mezzo all'evento. la cosa è così ovvia che tutti stentavano a credere al fatto. Poi il fatto di non averci creduto può avere dei profili di colpa, ma ezio ha colto nel segno. Purtroppo pensare che la salvezza sia nell'ultima risorsa, i soccorsi o dormire in auto, è un principio profondamente errato.
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/02/2023 alle 17:14:31Francamente anche in dolomiti ...
Ho solo esperienza per quanto riguarda le grandi nevicate in montagna. Quando succede i passi sono chiusi, alberghi e abitazioni in fondo alle valli non sono raggiungibili per giorni e così pure intere frazioni di paesicome quello dove sono nato, troppo pericoloso e i fresa neve per prima cosa aprono le vie primarie e di accesso ai servizi essenziali come ospedale, supermercati, farmacie ecc. A leggere qui, sembra che in queste occasioni siano tutti perseguibili penalmente se succede qualcosa. Ne siete proprio sicuri ? sulle Dolomiti le valanghe e le slavine ci sono sempre state e sempre ci saranno ma non portano via gli alberghi, quindi i veri responsabili a mio parere sono quelli che hanno edificato e consentito di edificare in quel luogo perchè se l'albergo non era li non succedeva nulla.
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