http://dagostinelli3.wix.com/da...
In risposta al messaggio di a.daniele del 09/10/2017 alle 10:24:56Immagina un pendolo rovescio: il massimo movimento è in alto ma il massimo sforzo è concentrato alla base.
Ieri, per la prima volta dopo il terremoto sono tornato ad Amatrice. Davvero sconvolgente! Una cosa è vederlo tramite i servizi televisivi, un'altra è rendersene conto dal vero. Sono rimasto meravigliato dal grande afflussodi persone che ho trovato ieri, merito anche della bellissima giornata, e spero che ciò contribuisca a risollevare almeno in parte l'economia di quel paese. Mi interessa invece capire una cosa: Ho visto un palazzo di tre piani dove la struttura in cemento armato ha tenuto , ma i muri del primo piano sono stati tutti completamente abbattuti dallo scuotimento del terremoto, mentre nei piani superiori questo non è accaduto o avvenuto in modo minore. come mai? Saluti Daniele ...
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/10/2017 alle 10:36:08E' quello di fronte la casa di riposo Don Minozzi. Perché 'Famigerata'?
Immagina un pendolo rovescio: il massimo movimento è in alto ma il massimo sforzo è concentrato alla base. Visto con un occhio tecnico la distruzione dei tramezzi è meno grave di quella della intelaiatura, sotto certiaspetti è quasi fisiologica, anche se è dal punto di visivo assai scioccante. Certo, si può morire anche per un tramezzo che ti cade addosso. Ma si muore anche per l'armadio che ti cade addosso anche se sei in una casa perfettamente antisismica. Il condominio è quello vicino alla famigerata scuola ? Io Amatrice l'ho girata solo nei borghi e avevo visto solo quello, ma da fuori, al tempo era off-limits per tutti.
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In risposta al messaggio di a.daniele del 09/10/2017 alle 10:57:07La scuola su cui si è scritto tanto, crollata al centro e rimasta in piedi ai lati. Beh, se prendi gli articoli del dopo terremoto ce ne sono un bel po' su quella scuola.
E' quello di fronte la casa di riposo Don Minozzi. Perché 'Famigerata'? Saluti Daniele
http://www.ilpost.it/2016/08/29...
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/10/2017 alle 11:27:58La zona rossa ora inizia da quello che rimane della chiesa posta all'inizio della strada che portava verso la torre dell'orologio. Più giù non si può scendere.
La scuola su cui si è scritto tanto, crollata al centro e rimasta in piedi ai lati. Beh, se prendi gli articoli del dopo terremoto ce ne sono un bel po' su quella scuola. Se siete andati in centro però avete visto cose che io non vidi un anno fa in quanto era zona rossa e anche gli addetti non potevano curiosare ma andare accompagnati solo dai VVFF.
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questo anche se a pagamento
mi sembra una buona sintesi, e mi sto ponendo delle domande e risposte su perché si sia così lontani dalla ricostruzione. In definitiva mi pare di aver capito alcune cose:In risposta al messaggio di vespucci del 25/08/2021 alle 14:14:39Sul resto non so cosa dirti (se non il fatto che non è che vengano da tuo amico, è lui che deve presentare le richieste e forse anche i progetti, almeno così ho capito, non vado li dal sisma), ma su un elemento te lo posso dire per esperienze: una scuola di quelle dimensioni costa di più di 700.000 €, ho visto più progetti di scuole ben più piccole costruite con criteri moderni antisismici e constano, costano qualche milione di euro. Di certo anche per lo stato è meglio spendere bene 2 mln di € che buttarne via 700k.
ho un amico che ha avuto casa danneggiata in occasione del terremoto di Amatrice, a tutt'oggi vive in isieme alla madre molto anziana in una camera di un piccolo albergo di paese, in casa sua lui non puo entrare anche sei ladri sono gia passati, con il terremoto si è aperto una crepa che ha aperto in due la casa da sopra a sotto e da li entra acqua, i mobili e tutto il resto oramai è tutto rovinato e marcito, e l'acqua che continua ad entrare sta compromettendo anche quello che era rimasto in piedi, e cosa ancora piu incredibile, subito dopo il terremoto sono passati i tecnici e hanno dichiarato casa inagibile da allora non si è visto piu nessuno, praticamente se quattro anni fa lo stato gli avesse dato la metà dei soldi che lo stato sta spendendo per la sua famiglia si sarebbe gia rifatto casa e non sarebbe ancora sulle spalle dello stato per la scuola di amatrice, una riflessione, è stato speso 700 mila euro e non è servito a nulla, ma si rendono conto che con 700 mila euro forse lo avrebbero abbattuto e ricostruito
In risposta al messaggio di ruggiobo del 25/08/2021 alle 18:35:32Sono enormemente d'accordo con te. Non ci vuole solo una edilizia antisismica, ma anche una urbanisi antisismica nuova che riduca il patrimonio abitativo a quanto realmente necessario. Io nei rilievi aedes incontrai molte famiglie che vivevano lì per il basso costo di vita e abitazione, ma con l'uomo che lavorava al nord o a Roma. Questi si saranno spostati in blocco.
Sono tra quelli che erano da quelle parti due settimane prima del terremoto e ci sono tornato già due volte sia per dare un piccolo aiuto che per cedere la evoluzione. E per questo secondo punto io credo che sia oggettivamentecomplicato far ripartire paesi che erano collocati in ambiti scoscesi e con architetture di alcuni secoli fa per cui rifarli con le caratteristiche originali non ha senso e non è tecnicamente possibile ed infine le abitazioni erano in gran parte seconde case abitate pochi mesi l'anno. E' a queste considerazioni che serve risposta in modo da immaginare una economia che poi riesca a reggere in autonomia per i prossimi cinquanta anni almeno. La regione dove abito ha avuto terremoto dieci anni fa ed è stata la presenza di una economia industriale a tirare la ricostruzione perchè si è capito che si doveva far presto per i capannoni e a seguire le abitazioni sia pubbliche che private
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/08/2021 alle 15:50:41Non è un problema trovare chi fa i progetti ed i lavori.
Sul resto non so cosa dirti (se non il fatto che non è che vengano da tuo amico, è lui che deve presentare le richieste e forse anche i progetti, almeno così ho capito, non vado li dal sisma), ma su un elemento te loposso dire per esperienze: una scuola di quelle dimensioni costa di più di 700.000 €, ho visto più progetti di scuole ben più piccole costruite con criteri moderni antisismici e constano, costano qualche milione di euro. Di certo anche per lo stato è meglio spendere bene 2 mln di € che buttarne via 700k. Io credo che una ricostruzione come quella non possa durare meno di 10 anni. Si sarebbe dovuto fare una cosa onesta e riunire la popolazione il mese dopo il sisma e dire chiaramente, in meno di 10 anni non si riesce. E fare capire i tempi reali delle varie fasi, e prendersi la responsabilità che questi venissero rispettati. Ovviamente questo non vale per tutti, alcuni finiranno prima e altri dopo. In questo momento è un problema anche solo trovare chi fa i progetti e i lavori.
In risposta al messaggio di dani1967 del 25/08/2021 alle 15:50:41potrebbe anche essere che il mio amico non trova la strada giusta, ma non credo perchè non è solo, ma è insieme ad un'intera contrada con altre famiglie quasi tutti alle stesse condizioni, logicamente c'è chi ha ricevuto danni minimi e chi peggiori, qualcuno ha gia fatto dei lavori a sue spese.
Sul resto non so cosa dirti (se non il fatto che non è che vengano da tuo amico, è lui che deve presentare le richieste e forse anche i progetti, almeno così ho capito, non vado li dal sisma), ma su un elemento te loposso dire per esperienze: una scuola di quelle dimensioni costa di più di 700.000 €, ho visto più progetti di scuole ben più piccole costruite con criteri moderni antisismici e constano, costano qualche milione di euro. Di certo anche per lo stato è meglio spendere bene 2 mln di € che buttarne via 700k. Io credo che una ricostruzione come quella non possa durare meno di 10 anni. Si sarebbe dovuto fare una cosa onesta e riunire la popolazione il mese dopo il sisma e dire chiaramente, in meno di 10 anni non si riesce. E fare capire i tempi reali delle varie fasi, e prendersi la responsabilità che questi venissero rispettati. Ovviamente questo non vale per tutti, alcuni finiranno prima e altri dopo. In questo momento è un problema anche solo trovare chi fa i progetti e i lavori.