In risposta al messaggio di chorus del 09/11/2022 alle 14:00:18Certamente la qualità generale dell'aria nelle nostre città è migliorato ma soprattutto in pianura padana, vista anche la conformazione meteoclimatica, è ben lungi da essere una situazione ottimale
In queste pagine il tema viene affrontato da qualcuno con un adeguato approccio scientifico. Dal basso della mie mediocrità e ignoranza, ti dico che 20-25 anni fa venivo a lavorare in bici, percorrendo 5-6 km di strade cittadine(dalla periferia al centro di Milano). Allora avevo un bel pò di capelli (bei tempi anche per questo) e quando tornavo a casa e quando mi facevo la doccia scendevano sul corpo dei rigoletti neri di sporco, evidentemente smog. Sono anni che ciò non succede.
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In risposta al messaggio di giorgioste del 09/11/2022 alle 14:38:39Ho vissuto per quasi un anno a Cairo Montenotte, a pochi km da una piccola frazione chiamata Bragno, dove si trova/trovava la cokeitalia. Tutto, tutto a Bragno era nero.
CO2 e l'inquinamento sono due elementi da non confondere. Poi, su Milano, c'era anche il problema del riscaldamento a carbone, e delle fabbriche... erano quelle che anneravano l'aria e i palazzi, e subito dopo c'erano le caldaie a gasolio, quasi sparite anche quelle. Ma il riscaldamento globale è un'altra cosa.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 09/11/2022 alle 15:16:43Sono sordi i tre maggiori produttori di CO2, e ancora di più quelli che hanno maggiore consumo pro capite, Russia e USA.
L’aria è migliorata anche a Roma,. negli anni 80 e 90 usavo molto la moto e dopo un ora puzzavo di olio bruciato Avevo anche la passione per le auto scoperte e nel 2003 avevo una Saab 900 cabrio e oltre che puzzare diidrocarburi rischiavo pure l’insolazione. Il 97 per cento degli scienziati, ed è stato anche ribadito nei post precedenti, ritiene che l’accelerazione di questo caldo che anno dopo anno si rafforza, sia dovuto alle attività antropiche Mi allineo senz’altro a questa opinione piu illuminata della mia.. e non dico che in tempi remoti non ci siamo stati picchi improvvisi di caldo, ma, sottolineo MA, non capisco perché la Cina Comunista ed Imperialista, si sottragga a questo dibattito e a questo contesto che ha visto centuplicare in pochissimo tempo il fatturato mondiale del “green” Per non parlare di Bill Gates che benedice questa crisi energetica senza pensare a milioni di nuovi poveri che non possono pagare questa transizione
In risposta al messaggio di dani1967 del 09/11/2022 alle 16:22:37C’era da aggiungere Bolsonaro che per fortuna è stato trombato
Sono sordi i tre maggiori produttori di CO2, e ancora di più quelli che hanno maggiore consumo pro capite, Russia e USA. Sulla cina ricordiamo che la nostra aria è migliorata ANCHE mandando li le nostre produzioni piùimpattanti, in quanto i nostro costi di gestione ambientale e sicurezza rendono quei lidi più convenienti. Se si mettesse quanto ogni europeo produce IN CINA CO2, forse i conti cambierebbero. Inutile spiegare perché la Russia sia poco attenta. Parimenti sappiamo che in USA le lobby petrolifere addirittura fanno pressioni giudiziarie contro le scuole affinché non si parli della cosa. Oscurantismo allo stato puro.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 09/11/2022 alle 16:45:57In brasile pare ci sia maretta,causata dai sostenitori del"trombato".Speriamo bene....
C’era da aggiungere Bolsonaro che per fortuna è stato trombato Un nemico in carne ed ossa per il pianeta Terra
In risposta al messaggio di Rascal del 08/11/2022 alle 08:14:07penso di essere l,ultimo titolato a capirne sul quesito posto ma anche un asino par mio capisce che da qualche decennio il clima è impazzito.non nevica più malissimo meno nebbioni male bene mah.comunque es. banale circa trentanni fa amici pescatori a PRA dicevano avere fastidi sulla pelle per il sole e se lo dicono loro...una buona soluzione sarebbe PRESERVATIVI a iosa in quasi tutto il mondo non certo le guerre
Seguendo le varie trasmissioni su come salvare il mondo dall'inquinamento dilagante ne sento di tutti i colori, alternative, tutto elettrico ecc. ma nessuno ha il coraggio di dire che l'unica strada concreta per salvare questapovera terra dalla catastrofe futura è ridurre drasticamente la popolazione. Siamo in troppi e la terra comincia a non farcela più a sostenere questa massa di consumatori ed inevitabili inquinatori. In pratica dovremmo usare il pipino in modo diverso o metterlo a riposo, siccome in pratica questo non si può o vuole fare, con politiche demografiche, conclusione ci penserà la natura in maniera drastica con le sue forze contro le quali l'uomo nulla può fare. Vedo un futuro molto nero per le generazioni future, ma quello che mi stupisce è la totale indifferenza della società umana a questa futura catastrofe.