In risposta al messaggio di Giovanni del 19/06/2019 alle 09:35:54Argomento spinoso, Giovanni, ma non entro nel merito del ragionamento perché secondo me è da "extra" e lì non sono iscritto per ennemilamotivi
Premetto che quanto andrò a riflettere non vuol essere polemica con chiccessia, nè intendo ritenere positivo o negativo alcunché e neanche essere a favore od a sfavore di questo o quel partito politico; premetto ancheche, considerati i miei studi, mi considero culturalmente sotto la media e di avere una capacità intellettiva egualmente non eccelsa. Mi riferisco ai c.d. mini-bot e chi li considera comunque debito pubblico e chi li considera moneta illegale. Posso capire che i nostri politici abbiano qualche problema interpretativo sull'argomento ma non riesco a capire come un Draghi, ed i suoi colleghi di pari livello, non abbiano colto un aspetto tanto chiaro quanto disarmante: spender ulteriori soldi pubblici per gestire questo problema dei crediti delle aziende fornitrici di beni e servizi verso lo Stato. Il mio ragionamento è questo. Ammesso che lo Stato abbia in cassa 1.000 e preveda di incassare 500, a bocce ferme, alla fine avrebbe in cassa 1.500. Ammettiamo pure che un'azienda vanti un credito di 100 che vengono liquidati con i mini bot. L'azienda compenserà i suoi debiti verso lo Stato, Comuni, Inps, Inail, ecc. per 80; i restanti 20 li venderà ad altre aziende che compenseranno i loro debiti verso le citate istituzioni. Alla fine, cosa avremo: avremo che lo Stato avrà sempre 1.000 di cassa e 400 di crediti, totale 1.400. Non era meglio se saldava direttamente il debito? Avrebbe 900 di cassa e 500 di crediti e son sempre 1.400 totali! E questo senza ulteriori spese per la stampa e gestione dei mini bot. Sbaglio in qualche cosa? Giovanni
In risposta al messaggio di PDR del 19/06/2019 alle 09:46:02
Argomento spinoso, Giovanni, ma non entro nel merito del ragionamento perché secondo me è da extra e lì non sono iscritto per ennemilamotivi
In risposta al messaggio di chorus del 19/06/2019 alle 10:14:56
Tu scrivi: premetto anche che, considerati i miei studi, mi considero culturalmente sotto la media e di avere una capacità intellettiva egualmente non eccelsa. Con molta modestia, e con altrettanto rispetto nei tuoi confronti,anch'io mi considero come te. I mini bot mi sanno tanto di mini assegni che furono emessi dalle banche private tanti anni fa per sopperire alla mancanza di spiccioli. Chissà quanti furono distrutti, persi e finiti nelle collezioni, con un guadagno corrispondente per le banche emittenti. Nel mio piccolo lo trovo un metodo per stampare cartamoneta, cosa che il nostro Stato non può più fare. Il debito pubblico DEVE essere ridotto! A differenza del debito privato che può non essere trasferito ai figli (i miei figli possono rinunciare alla mia eredità o accettarla con beneficio di inventario), il debito pubblico non lo cancella nessuno: le responsabilità dei padri ricadono sui figli. Abbiamo grossissime responsabilità, rischiamo di affamare le generazioni future, dobbiamo pagare i nostri errori. C'è chi dice che la ricchezza privata di tutti gli italiani è un multiplo del debito pubblico, serve pertanto una patrimoniale sostenuta. Non servono alchimie contabili, il debito deve essere almeno dimezzato. Io sono pronto, con corrispondenti sacrifici, a pagare per me e per la mia famiglia i circa 39 mila euro a testa che abbiamo di debito. Ma lo dobbiamo fare tutti, non sperare che altri lo facciano per noi. Il tutto da modesto cittadino che ignora tecniche macroeconomiche, non conosce la scienza delle finanze né ha idea delle conseguenze dei 2,7 mila miliardi dei debiti delle pubbliche amministrazioni italiane. Prima o poi qualcuno ci chiederà di pagare questo spaventoso debito, e saranno dolori, tanto più gravi quanto più aspettiamo ad affrontare questo problema.
In risposta al messaggio di morodirho del 19/06/2019 alle 13:26:47
io andrei piano sull'eliminare l'assistenza gratuita , vogliamo che succeda come in America? Non so quanti anni hai (giovanni) mi auguro che campi altri cento anni , ma nella vita non si sa mai .Personalmente ho pagato lasanita' per 43 anni e ho fatto solo una decina di giorni di malattia (costi irrisori) pero' nel 2001 sono incappato in un infarto e se avessi dovuto pagare l'intervento e i medicinali connessi ,sarei gia' morto
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/06/2019 alle 13:56:31non avevo certo l'intenzione di insegnarti qualche cosa, ma da come scrivi anche tu il problema maggiore non è tanto l'assistenza quanto il lavoro nero,cosi come hai evidenziato nel tuo precedente intervento lo è l'evasione fiscale , quindi direi che manca la volonta' di perseguire l'evasione , e l'ultimo ''condono tombale''( l'ennesimo) ne è la prova lampante. Infatti chi evade continuera' a farlo tranquillamente , visto che , nel caso molto concreto di un altro condono, paghera' una quota ridotta di quello che pagherebbe normalmente , a differenza dei soliti quattro quaglioni che continuano a pagare
Probabilmente non sei informato sull'argomento, scusami se lo scrivo. Trump ha eliminato le storture che avvengono in Italia, rimettendo le cose a posto, così come avviene in qualsiasi altro Stato del Mondo, della ComunitàEuropea o non della Comunità: se paghi la Mutua, sullo stipendio, così si chiamava una volta, hai l'assistenza gratuita per te e per le persone a carico; se non paghi la Mutua ti curi a tue spese. Quand'era così, in ogni famiglia ci doveva essere uno che lavorasse in regola. Oggi, con l'assistenza gratuita, non essendoci più questo problema, anche al lavoratore conviene lavorare in nero: guadagna di più ed ha diritto ad un sacco di agevolazioni; la pensione non sarà un problema visto che chi non ha versato contributi spesso percepisce una pensione più alta di chi li ha versati. E l'assistenza sanitaria gratuita per i cittadini di tutto il mondo, presenti sul territorio nazionale, a qualsiasi titolo, è solo in Italia; sbucciati un dito in Francia od in Grecia, quand'anche in Germania e vedrai cosa ci fai col modulino della Asl per l'assistenza sanitaria internazionale: se vuoi essere curato devi pagare in contanti; poi magari, se le circostanze lo prevedono, sarai rimborsato in Italia alle nostre tariffe e non per quello che hai veramente speso. Mi chiedi quanti anni ho? Ho tanti anni da aver vissuto il periodo in cui si pagava la Mutua, non c'era lavoro nero e l'evasione fiscale era ai limiti fisiologici; su questo non puoi insegnarmi nulla. Giovanni
In risposta al messaggio di morodirho del 19/06/2019 alle 14:21:18Sono più di 30 anni che sento parlare di lotta all'evasione fiscale: nessuno è mai riuscito a contrastarla.
non avevo certo l'intenzione di insegnarti qualche cosa, ma da come scrivi anche tu il problema maggiore non è tanto l'assistenza quanto il lavoro nero,cosi come hai evidenziato nel tuo precedente intervento lo èl'evasione fiscale , quindi direi che manca la volonta' di perseguire l'evasione , e l'ultimo ''condono tombale''( l'ennesimo) ne è la prova lampante. Infatti chi evade continuera' a farlo tranquillamente , visto che , nel caso molto concreto di un altro condono, paghera' una quota ridotta di quello che pagherebbe normalmente , a differenza dei soliti quattro quaglioni che continuano a pagare
In risposta al messaggio di Ummagamma del 19/06/2019 alle 15:20:36Infatti, io sono estremamente preoccupato per i miei figli, oggi dediti agli studi superiori.
Impossibile parlarne senza entrare in territorio Extra. sono scelte politiche liberiste, le uniche che funzionano in una legge di mercato. L’economia Americana va a palla e questo è un dato acclarato oltre che statistico..e qui rientrano in Altro. Tasse basse creano lavoro ed i primi a beneficiarne sono le classi meno abbienti, il lavoro nero viene sanzionato con il carcer Da noi tasse alte evasione sempre ai massimi e nessuna prospettiva per i giovani fate un po’ voi.
In risposta al messaggio di chorus del 19/06/2019 alle 15:31:59Eppure tutto funzionava così bene prima dell’euro.. si andava in pensione a 60 anni, gli stipendi erano normali..
Infatti, io sono estremamente preoccupato per i miei figli, oggi dediti agli studi superiori. Mi sono prefisso l'obiettivo di quota 120, lavorerò pertanto ancora 18-20 anni, dura situazione del condannato alla partita iva. La pensione resterà per me un miraggio, nonostante abbia alcuni decenni di contribuzione obbligatoria.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 19/06/2019 alle 17:03:57
Eppure tutto funzionava così bene prima dell’euro.. si andava in pensione a 60 anni, gli stipendi erano normali.. non c’erano i social e la gente usava più il cervello. I figli?.. meglio che vadano all’estero possibilmente nei paesi anglofoni
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/06/2019 alle 17:32:57Esatto.. è iniziato nel 1982 83 ad opera principalmente di quel partito che aveva il suo leader “emigrato” successivamente in Tunisia
ll debito pubblico è scoppiato negli anni '80, quando alcuni partiti, non potendo contare su sovvenzioni esterne, per poter sopravvivere cominciarono a costruire cattedrali nel deserto per fare la cresta sulle spese, altrimentichiamata mazzetta. Oltre a questo, in concomitanza, la riforma della sanità aveva portato a spese assistenziali esagerate che, assieme alla diffusione del lavoro nero e dell'evasione, ci hanno portato a questa situazione. Non è questione di euro o lira, è questione di gestione superficiale della cosa pubblica. Mi pare fosse De Gasperi che diceva che il politico pensa al domani, alla sua rielezione, mentre lo statista pensa a fra 50 anni. Ecco, da un po' di tempo in qua questa è la filosofia: si vivacchia sperando di non restare con il cerino in mano, cioè di essere all'opposizione quando accadrà, perché accadrà, il patatrac. Esempio: Roma, l'elezione dell'ultimo Sindaco: io ho avuto la netta sensazione che né la Destra né la Sinistra volessero immischiarsi nella amministrazione della città, troppo mal ridotta, ed infatti presentarono personaggi di secondo piano. Meglio che restino gli altri col cerino in mano e noi in mutande. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/06/2019 alle 09:35:54Ma allora perché fare minibot (carta straccia) se lo stato ha 1500 monete...
Premetto che quanto andrò a riflettere non vuol essere polemica con chiccessia, nè intendo ritenere positivo o negativo alcunché e neanche essere a favore od a sfavore di questo o quel partito politico; premetto ancheche, considerati i miei studi, mi considero culturalmente sotto la media e di avere una capacità intellettiva egualmente non eccelsa. Mi riferisco ai c.d. mini-bot e chi li considera comunque debito pubblico e chi li considera moneta illegale. Posso capire che i nostri politici abbiano qualche problema interpretativo sull'argomento ma non riesco a capire come un Draghi, ed i suoi colleghi di pari livello, non abbiano colto un aspetto tanto chiaro quanto disarmante: spender ulteriori soldi pubblici per gestire questo problema dei crediti delle aziende fornitrici di beni e servizi verso lo Stato. Il mio ragionamento è questo. Ammesso che lo Stato abbia in cassa 1.000 e preveda di incassare 500, a bocce ferme, alla fine avrebbe in cassa 1.500. Ammettiamo pure che un'azienda vanti un credito di 100 che vengono liquidati con i mini bot. L'azienda compenserà i suoi debiti verso lo Stato, Comuni, Inps, Inail, ecc. per 80; i restanti 20 li venderà ad altre aziende che compenseranno i loro debiti verso le citate istituzioni. Alla fine, cosa avremo: avremo che lo Stato avrà sempre 1.000 di cassa e 400 di crediti, totale 1.400. Non era meglio se saldava direttamente il debito? Avrebbe 900 di cassa e 500 di crediti e son sempre 1.400 totali! E questo senza ulteriori spese per la stampa e gestione dei mini bot. Sbaglio in qualche cosa? Giovanni