https://www.bikeitalia.it/2017/...
In risposta al messaggio di navarre del 29/09/2017 alle 11:38:35E' una grande conquista e abbiamo rotto il ghiaccio, speriamo si prosegua su questa strada.
Finalmente anche in Italia si comincia ad avere qualche lontanissimo barlume di agevolazione per mobilità alternativa al cassone su 4 ruote: ... Quindi se in quel di Milano vi vedete arrivare contromano una bici, contate fino a 10 prima di fare una brutta figura. Gianluca & C.
In risposta al messaggio di navarre del 29/09/2017 alle 11:38:35Sorry ma sono contrario al 100%. Anche a costo di scatenare una polemica.
Finalmente anche in Italia si comincia ad avere qualche lontanissimo barlume di agevolazione per mobilità alternativa al cassone su 4 ruote: ... Quindi se in quel di Milano vi vedete arrivare contromano una bici, contate fino a 10 prima di fare una brutta figura. Gianluca & C.
In risposta al messaggio di navarre del 29/09/2017 alle 11:38:35parla della sola via Brera, non di tutte le vie di Milano.
Finalmente anche in Italia si comincia ad avere qualche lontanissimo barlume di agevolazione per mobilità alternativa al cassone su 4 ruote: ... Quindi se in quel di Milano vi vedete arrivare contromano una bici, contate fino a 10 prima di fare una brutta figura. Gianluca & C.
In risposta al messaggio di mtravel del 29/09/2017 alle 12:17:33Ottimo, apriamo la polemica, ma qui evito di elencare i soprusi degli automobilisti, perché non basterebbero 100 righe di messaggio.
Sorry ma sono contrario al 100%. Anche a costo di scatenare una polemica. Smettiamola di far passare per debole una categoria che spesso (troppo spesso) si dimostra oltre che indisciplinata anche arrogante. La biciclettaè un veicolo e come tutti i veicoli i loro conducenti devono rispettare le regole della circolazione. Basta biciclette sui marciapiedi anche a velocità folle. Basta comitive di pedalatori che circolano appaiati (se non a tre o quattro) iindifferenti al traffico che segue. Basta novelli Nibali che piombano giù a 80 all'ora in posti dove il limite è 50. E ne avrei da agiungere. Max
In risposta al messaggio di bottastra del 29/09/2017 alle 13:44:39Prima ho scritto che l'auto è centrale nella nostra cultura, perché ritenuta mezzo necessario e insostituibile, e questo messaggio ne è una prova.
Mi spiace, ma io sono tra quelli che non condividono molto questa mania dilagante di creare piste ciclabili un po' dappertutto (spesso senza alcun criterio) e che sono destinate a rimanere largamente inutilizzate, sottraendo- di contro - una serie di posti auto per la sosta. Parlo, ovviamente, per quel che sta succedendo nella mia città, dove peraltro le bici sono utilizzate pochissimo. Quel che è peggio poi è che la città ha una planimetria a scacchiera, per cui - in pratica - c'è un incrocio ogni 50 mt. e, quindi, i ciclisti sono comunque costretti a fermarsi in continuazione per poter attraversare. Inoltre da noi c'è una cronica carenza di posti auto, sia in centro che in periferia, e per la costruzione di queste piste ciclabili si stanno dovendo eliminare decine e decine di preziosissimi posti auto. Io capisco l'esigenza di incentivare l'uso delle bici, ma ritengo che il tutto vada fatto con il giusto equilibrio ed anche in relazione all'effettiva fruizione nell'immediato delle piste ciclabili e non in funzione del possibile auspicabile utilizzo futuro, visto peraltro che si sta comunque penalizzando (e nell'immediato !) la sosta degli autoveicoli.
In risposta al messaggio di chorus del 29/09/2017 alle 12:27:14Per quanto mi riguarda i ciclisti sono enormemente più rispettosi delle regole degli automobilisti, d'altra parte ciò è giocoforza perché ne va della loro incolumità.
Ottimo, apriamo la polemica, ma qui evito di elencare i soprusi degli automobilisti, perché non basterebbero 100 righe di messaggio. Mi spiace leggere questa tua frase: Basta novelli Nibali che piombano giù a 80 all'orain posti dove il limite è 50. Ciò significa non rispettare l'utente debole della strada che non inquina, non occupa spazio e non fa rumore, ma si vuole soltanto strumentalizzare una condotta tenuta da una sparuta minoranza di ciclisti. Per quanto mi riguarda i ciclisti sono enormemente più rispettosi delle regole degli automobilisti, d'altra parte ciò è giocoforza perché ne va della loro incolumità.
In risposta al messaggio di paolof del 29/09/2017 alle 15:04:46Ovviamente nelle strade dove è permesso c'è l'apposita segnaletica, non vedo i l problema. Se l'automobilista è preso a guardare il telefonino invece dei cartelli allora il problema esiste.
E se domani mattina capita un incidente nella via dove l'automobilista è convinto di essere a senso unico ma il ciclista avrebbe diritto secondo la nuova norma ma nelle segnaletica non sta scritto da nessuna parte e tanto meno nel codice della strada...come si mette la questione ?
In risposta al messaggio di chorus del 29/09/2017 alle 13:56:31Certamente, come in tutte le cose, anche nell'uso dell'auto c'è chi abusa, ma questo non vuol dire che non ci siano persone, e sono la maggioranza, che la usano perchè ne hanno bisogno.
Prima ho scritto che l'auto è centrale nella nostra cultura, perché ritenuta mezzo necessario e insostituibile, e questo messaggio ne è una prova. I messaggi su un forum sono quanto di più asettico ci sia, nello scriverequeste due righe la mia volontà voleva essere tutt'altro che ironica o, peggio, polemica, spero che tu, bottastra, comprenda questo mio intento, grazie. Ciao! PS dipendesse da me penalizzerei la circolazione delle auto nelle nostre città, anche riducendo i parcheggi, a favore dei mezzi di trasporto pubblici e dei mezzi privati puliti. In una mia ipotetica scala di priorità metto al primo posto il pedone, seguito dal ciclista e poi i veicoli a motore destinati alle emergenze (ambulanze, vigili del fuoco, ordine pubblico) ed i veicoli destinati al trasporto pubblico. Moto e auto non le considero.
In risposta al messaggio di navarre del 29/09/2017 alle 16:17:19si, ma converrai che, essendo una cosa inusuale e limitata a una sola via in città ( e forse anche nell'intero stato), la probabilità di un incidente è altissima.
Ovviamente nelle strade dove è permesso c'è l'apposita segnaletica, non vedo i l problema. Se l'automobilista è preso a guardare il telefonino invece dei cartelli allora il problema esiste. Riguardo l'asportazione deiparcheggi: MAGARI! La penso come Chorus...il traffico su automezzo individuale dovrebbe essere quello più penalizzato e messo in difficoltà! Allora vedremmo spuntare tante bici e molta più gente prenderebbe i mezzi (che dovrebbero però essere più efficienti).
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 29/09/2017 alle 16:23:04Io spero che diventi la regola, com'è in parecchie città europee.
si, ma converrai che, essendo una cosa inusuale e limitata a una sola via in città ( e forse anche nell'intero stato), la probabilità di un incidente è altissima. discorso diverso se si tratta dell' intera città
In risposta al messaggio di giorgioste del 29/09/2017 alle 19:09:44Ma secondo te, perché usano l'auto in città per fare pochi km?
Io spero che diventi la regola, com'è in parecchie città europee. Anzi spero che le biciclette tornino, in città, a essere il mezzo di locomozione primario. E per fare questo, in parecchi casi, è più utile permettereil contromano che non fare piste ciclabili, che in genere sono fatte dove si riesce e pensate per chi fa il giretto la domenica e non per chi usa la bici, ad esempio, per andare al lavoro. Milano sembra stia muovendosi in quella direzione, anche se finora più con il bike sharing (dove ha anche un ritorno economico).. Inoltre mi piace che invece di svantaggiare l'auto (pedonalizzazioni, corsie preferenziali, area c, ecc...) come succede di solito, una volta tanto si interviene avvantaggiando la bici. Se tutti quelli che nelle grandi città usano l'auto per pochi chilometri usassero le biciclette, o i mezzi pubblici elettrici, ci sarebbero meno problemi di limiti legati all'inquinamento, che poi influenzano l'utilizzo anche dove il problema non c'è, di ingorghi, ecc...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 29/09/2017 alle 19:40:51Si e no.
Ma secondo te, perché usano l'auto in città per fare pochi km? se in italia il trasporto pubblico fosse efficiente, come le altre città europee, in giro di auto ce ne sarebbero veramente poche.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 29/09/2017 alle 15:39:22Come fai a dire che me ne infischio del codice della strada?
Per quanto mi riguarda i ciclisti sono enormemente più rispettosi delle regole degli automobilisti, d'altra parte ciò è giocoforza perché ne va della loro incolumità. allora, se vogliamo fare il gioco a chi le sparapiù grosse, va bene, ma bisogna dirlo. Ma ora cerchiamo di essere obbiettivi, se ti riferisci alla sola elevazione di verbali alle due categorie, prendi lucciole per lanterne perchè sai benissimo che ai ciclisti difficilmente si fanno contravvenzioni iniziamo col dire che il 99% delle bici non sono idonee a circolare in strada, e tu da cicloamatore lo sai bene e te ne infischi del codice della strada. io sono d'accordissimo ad incentivare le 2 ruote ed un efficiente servizio di trasporto pubblico a discapito delle auto. ma, i ciclisti devono essere patentati,avere una targa di riconoscimento ed assicurazione obbligatoria, allora poi si può parlare di andare contromano nei sensi unici.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 29/09/2017 alle 19:40:51Ad esempio a Milano il trasporto pubblico è un esempio di efficienza, ne so qualcosa lavorando in centro e vivendo fuori Milano.
Ma secondo te, perché usano l'auto in città per fare pochi km? se in italia il trasporto pubblico fosse efficiente, come le altre città europee, in giro di auto ce ne sarebbero veramente poche.