In risposta al messaggio di Giovanni del 21/07/2024 alle 13:53:56
Confermi quello che ho scritto. Prima del terremoto dell'Irpinia, lo Stato concedeva sovvenzioni tipo prestiti a mutuo agevolato sborsando la differenza tra questo tasso ed il tasso ordinario. Da quel terremoto lo stato ricostruisce... per cui io che ho una casa malandata, spero in un terremoto per rimetterla o ricostruirla a nuovo. Terremoto de L'Aquila: un collega mi chiama chiedendo cos'era successo a noi con la ricostruzione. Pressappoco mi dice, dopo avergli spiegato cosa era accaduto da noi: Eh, no! Il mio appartamento ha subito qualche crepa e perché devo sistemarlo a spese mie? Poi ho una casetta per le vacanze a (non ricordo la località) che è stata molto danneggiata e quella lo stato deve rimetterla a posto. Mia moglie ha avuto per eredità una casa ad Onna che è caduta. Son molti anni che è disabitata ma anche quella qualcuno ce la deve ricostruire. Ecco, a parte i secondi della paura che è veramente paura, oggi pare sia quasi un colpo di fortuna. Giovanni
Non solo lo confermo, ritengo che sia uno scandalo.
Purtroppo molti non hanno chiara idea del ruolo dellos tato, e tutti hanno totale disprezzo dei conti pubblici.
Ai tempi del Belice nacque l'idea di aiutare le popolazioni terremotate, quando prima al massimo dsi organizzavano i soccorsi. Ma l'aiuto non consisteva necessariamente nella riparazione di casa tua come era. tanto che fu costruita Gibellina Nuova, un orrore secondo molti, ma seguiva un principio, io stato ti aiuto, non ti rimborso.
Poi progressivamente si passò dall'aiuto alla propaganda politica, ci deve essere la ricostruzione esattamente come prima. In spregio ad ogni conto pubblico. Questo rende prima di tutti contenti i politici populisti (dx e sx) di questi anni. Anni in cui i conti pubblici sono un macigno per qualsiasi politica e avere la possibilità di spendere senza limiti è una occasione senza pari. Poi ci si mettono i media, che non mancano dell'ennesimo servizio televisivo in cui accusano dei lavori non fatti, fosse anche un dettaglio.
Quindi è passata l'idea dello stato assicuratore di quello che nessuna assicurazione assicurerebbe mai. E questo va bene a tutti in quanto lo si ritiene "giusto" senza mai anche solo lontanamente pensare alla compatibilità finanziaria di questa cosa, che viene vista come automatica. Se si ritiene "giusta" una cosa allora deve essere automaticamente fattibile e compatibile. Un terremoto è una disastro finanziario per lo stato anche solo per ripristinare le opere pubbliche, ritengo che aiutare i cittadini colpiti sia doveroso, ecco, non ritengo giusto che ricostruire tutto esattamente come prima al 100% corrisponda al dovere di aiutare i cittadini a riprendersi, fregando i cittadini prudenti che avevano investito in abitazioni più sicure.
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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson