In risposta al messaggio di ergosum del 18/10/2017 alle 22:52:23Tutto vero oramai il Nordovest è in ginocchio. Pero i mesi sono 11, a novembre fummo colpiti da una durissima alluvione. Le vittime furono limitate da un sistema idraulico che in gran parte tenne.
Falde freatiche a secco in tanti siti, si pesca acqua fossile dove presente, decine di Comuni serviti da autobotti, fiumi ridotti pozzanghere fra i sassi.Produzioni agricole dimezzate, enormi danni economici all'agricolturae a tutto l'indotto I pascoli montani sono stati abbandonati e il bestiame è stato portato giù un mese d'anticipo. A rischio la produzione di energia Elettrica da idroelettrico (20% del totale) causa invasi al minimo. Non stiamo parlando di uno stato africano ma dell'Italia. Ormai da 18 mesi siamo andati progressivamente in carenza di precipitazioni, non ovunque ma in vaste aree del paese. C'è una sorta di ombrello sopra l'Italia. Tecnicamente, un anticiclone quasi persistente con Il getto artico che nelle sue ondulazioni dovrebbe a cicli irregolari scalzarlo, ha quasi sempre ha le sue oscillazioni al largo dell'atlantico Una situazione che ha fatto sballare i modelli delle previsioni meteo, sempre in peggio, Nel senso che quando sono previste precipitazioni a medio e lungo raggio temporale, man mano che ci si avvicina alla data prevista, si riducono o si annullano.Non possiamo sapere se questa situazione si manterrà da qui in avanti o se torneremo alla normalità. Non abbiamo al momento le strutture per affrontare adeguatamente questa situazione (Grossi bacini di accumulo, dissalatori, efficienza delle condotte, ecc). La situazione non è omogenea su tutto il territorio ma in generale è grave, gravissima in alcune zone come a nord-ovest. //// Non c’è nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti” SENECA
In risposta al messaggio di dani1967 del 18/10/2017 alle 22:57:33Tutto vero oramai il Nordovest è in ginocchio. Pero i mesi sono 11, a novembre fummo colpiti da una durissima alluvione. Le vittime furono limitate da un sistema idraulico che in gran parte tenne.
Tutto vero oramai il Nordovest è in ginocchio. Pero i mesi sono 11, a novembre fummo colpiti da una durissima alluvione. Le vittime furono limitate da un sistema idraulico che in gran parte tenne.
In risposta al messaggio di ergosum del 19/10/2017 alle 09:21:46La predominanza in europa dell'anticiclone africano rispetto a quello delle azzorre è una tendenza che dovrei approfondire. Ne parlerò con qualche mio amico climatologo.
Tutto vero oramai il Nordovest è in ginocchio. Pero i mesi sono 11, a novembre fummo colpiti da una durissima alluvione. Le vittime furono limitate da un sistema idraulico che in gran parte tenne. Questo è un altro tema,o meglio, l'altra faccia dello stessa medaglia. Come nubifragi (impropriamente detti bombe d'acqua) che qua e là ci sono stati. Penso sia chiaro che se in pochi giorni cade la pioggia di un anno, non è la stessa cosa che averla distribuita in 12 mesi. Tra l'altro il rischio idrogeologico aumenta anche per un terreno trasformato in cemento semi-impermeabile. e comunque, negli altri 11 mesi i problemi suddetti dovuti alla siccità, rimangono tutti. A questi, aggiungiamo anche come effetto collaterale. il mancato abbattimento degli inquinanti che rendono venefica la già inquinatissima pianura padana, ai vertici fra le zone più inquinate al mondo. Per questo aspetto, la soluzione è ben più complicata che la gestione idrica. Questa anomalia meteo dura già da troppo tempo e non è ancora finita, zone con pochissimi mm di pioggia in Ottobre(!!) la spiegano bene. Anche mettendo che si tratti di un ciclo che poi termina, le misure per farvi fronte in caso si ripresentasse non sono immediate. Opere per un utilizzo razionale delle risorse idriche le vedo come una priorità assoluta.
In risposta al messaggio di Bruno buonista del 19/10/2017 alle 12:22:03La seconda falda è senza dubbio da una parte quella che subisce i maggiori prelievi, agricoli e magari idropotabili, ed è probabilmente legata allo scorrimento in subalveo del corso d'acqua vicino al tuo, Orco o Malone, non ho idea, che come tutti sarà oramai in secca da un bel po'. A 7 metri c'è evidentemente un livello impermeabile che isola la falda superficiale, assai più oscillatoria (non è raro che in quelle zone le cantine vadano a bagno), probabilmente con un maggiore livello di contaminazione.
Colgo l'occasione che mi offre questo post per chiedere se qualcuno è esperto di pozzi in quanto il mio pozzo per irrigazione agricola profondo 18 metri è dai primi di ottobre che non tira più acqua.La stranezza è chein casa ho un altro pozzo , così come i miei vicini ,che pesca a 7metri e l'acqua non è mai mancata a nessuno. In fase di perforazione del pozzo di 18 metri(25 anni fa)a mio padre era stato detto che avevano trovato una prima falda a 7/7.50mt ma che preferivano andare più in giù. Devo aspettare e sperare nella pioggia, oppure dovrò perforare in un altro punto ?. Grazie e scusate il mezzo fuori tema. Bruno
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/10/2017 alle 13:31:15Grazie per la risposta. Aspetterò la primavera , sperando che le piogge tornino e la falda riprenda a darmi acqua. Ps. il torrente che scorre da noi è la Stura di Lanzo è da molti mesi è al limite della secca. Sono mesi che non piove e, a memoria, non ricordo una annata così siccitosa Per come la vedo io si dovrebbero costruire dei bacini di raccolta, piccole/medie dighe in grado di raccogliere a monte le acque che arrivano con le piogge torrenziali e ,dopo aver provocato solo danni a cose e persone, si perdono nel nulla .Dobbiamo renderci conto che il clima è cambiato e cominciare a pensare sul come gestire questo problema che andrà crescendo.Pulizia degli alvei, pulizia del sottobosco, ricostruzione dei tanti muretti di contenimento e bacini di raccolta. Solo difendendo il territorio si potrà contrastare il cambiamento climatico in atto. Bruno
La seconda falda è senza dubbio da una parte quella che subisce i maggiori prelievi, agricoli e magari idropotabili, ed è probabilmente legata allo scorrimento in subalveo del corso d'acqua vicino al tuo, Orco o Malone,non ho idea, che come tutti sarà oramai in secca da un bel po'. A 7 metri c'è evidentemente un livello impermeabile che isola la falda superficiale, assai più oscillatoria (non è raro che in quelle zone le cantine vadano a bagno), probabilmente con un maggiore livello di contaminazione. Io credo che quest'anno non sia il caso di pensare ad un nuovo pozzo con tutto quello che ne consegue, è comunque una annata eccezionale e simili scelte andrebbero fatte in una annata media. Certo, la falda superficiale è meno sfruttata in quanto probabilmente di qualità disdicevole, non so se è il caso per irrigare un orto che per il resto magari è tutto bio. Tieni conto che per fare un pozzo tra studi e permessi (io non posso fartelo, mi spiace, se no lo farei con piacere) prima di questa primavera non risolveresti.
In risposta al messaggio di Bruno buonista del 19/10/2017 alle 12:22:03Caro Bruno,
Colgo l'occasione che mi offre questo post per chiedere se qualcuno è esperto di pozzi in quanto il mio pozzo per irrigazione agricola profondo 18 metri è dai primi di ottobre che non tira più acqua.La stranezza è chein casa ho un altro pozzo , così come i miei vicini ,che pesca a 7metri e l'acqua non è mai mancata a nessuno. In fase di perforazione del pozzo di 18 metri(25 anni fa)a mio padre era stato detto che avevano trovato una prima falda a 7/7.50mt ma che preferivano andare più in giù. Devo aspettare e sperare nella pioggia, oppure dovrò perforare in un altro punto ?. Grazie e scusate il mezzo fuori tema. Bruno
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In risposta al messaggio di Kinobi del 19/10/2017 alle 16:26:25Solo per dire che il mio pozzo è regolarmente denunciato e autorizzato così come è denunciato l'altro pozzo che ho in casa e che uso alternandolo con la potabile. Sul fatto che ci sia un abuso di acqua concordo . Da buon camperista ho imparato a non sprecare acqua , però un orto e un frutteto non puoi irrigarli con un secchio e se il comune dove abito ha deviato i fossati che servivano il mio terreno e quello di altri vicini per farci strade l'unica soluzione ( a meno di lasciare andare tutto ) rimane il pozzo. Bruno
Caro Bruno, Non la prendere a male. Fare artesiani è vietato. Devi chiedere autorizzazione e spero te le neghino. Ce ne sono già troppi e c'è qualcuno senza acquedotto come me, che rimane senza acqua perchè c'è genteche deve fare la piscina. Le falde sono sfasciate. Basta. Per irrigare l'orto, devi aspettare l'acqua o fai come me: - acqua doccia raccolta dalla tinozza ed usata sui water. - idem acqua lavatrice che va sul giardino. - acqua piovana sui water o per irrigare. Non è un'annata eccezionale, sarà la norma. E' ora che tutti si diano una seria regolata. Il mio vicino, che è anche mio cugino, ha l'irrigazione artificiale per il giardino che va anche quando piove. Gli ho detto tra poco lo denuncio, ma continua ad andare. La situazione è seria. Giacciai estinti. Falde secce e con qualità acqua pessima. C'è da darsi una regolata. E
In risposta al messaggio di Bruno buonista del 19/10/2017 alle 19:50:14Quando parlavo di primavera ragionavo sui tempi burocratici poi si fa anche prima.
Solo per dire che il mio pozzo è regolarmente denunciato e autorizzato così come è denunciato l'altro pozzo che ho in casa e che uso alternandolo con la potabile. Sul fatto che ci sia un abuso di acqua concordo . Dabuon camperista ho imparato a non sprecare acqua , però un orto e un frutteto non puoi irrigarli con un secchio e se il comune dove abito ha deviato i fossati che servivano il mio terreno e quello di altri vicini per farci strade l'unica soluzione ( a meno di lasciare andare tutto ) rimane il pozzo. Bruno
In risposta al messaggio di Bruno buonista del 19/10/2017 alle 19:50:14Da questo lato dello stivale penso che i pozzi abbusivi ormai siano relativamente pochi, oltre venti anni fa ci fu' un censimento con obbligo di denuncia, quindi dovrebbero essere monitorati, ed in situazioni di profonda crisi ne sarebbe vietato l'uso.
Solo per dire che il mio pozzo è regolarmente denunciato e autorizzato così come è denunciato l'altro pozzo che ho in casa e che uso alternandolo con la potabile. Sul fatto che ci sia un abuso di acqua concordo . Dabuon camperista ho imparato a non sprecare acqua , però un orto e un frutteto non puoi irrigarli con un secchio e se il comune dove abito ha deviato i fossati che servivano il mio terreno e quello di altri vicini per farci strade l'unica soluzione ( a meno di lasciare andare tutto ) rimane il pozzo. Bruno
In risposta al messaggio di Mocambo del 20/10/2017 alle 08:46:54Si da noi sono poca casa. Comunque Bruno per l'orto cosa vogliamo che emunga ? Quelli che hanno dei consumi da paura sono gli impianti di piscicultura.
Da questo lato dello stivale penso che i pozzi abbusivi ormai siano relativamente pochi, oltre venti anni fa ci fu' un censimento con obbligo di denuncia, quindi dovrebbero essere monitorati, ed in situazioni di profonda crisi ne sarebbe vietato l'uso.
In risposta al messaggio di Mocambo del 20/10/2017 alle 08:46:54Da questo lato dello stivale, a fronte di un numero di permessi molto esiguo (ci lavora un parente in comune), le tre ditte di rivellazione di cui una vedo il camion partire, non hanno mai smesso di lavorare a balla.
Da questo lato dello stivale penso che i pozzi abbusivi ormai siano relativamente pochi, oltre venti anni fa ci fu' un censimento con obbligo di denuncia, quindi dovrebbero essere monitorati, ed in situazioni di profonda crisi ne sarebbe vietato l'uso.
In risposta al messaggio di Kinobi del 21/10/2017 alle 09:44:13Da questo lato dello stivale, a fronte di un numero di permessi molto esiguo (ci lavora un parente in comune), le tre ditte di rivellazione di cui una vedo il camion partire, non hanno mai smesso di lavorare a balla.
Da questo lato dello stivale, a fronte di un numero di permessi molto esiguo (ci lavora un parente in comune), le tre ditte di rivellazione di cui una vedo il camion partire, non hanno mai smesso di lavorare a balla. Da casamia riesco a vedere 15 case di cui è certo il pozzo e zero autorizzazione. La storia è fortemente peggiorata da quando ti fanno pagare le fogne secondo il consumo idrico, per cui se avevi il pallino dell'erba verde, ti spelalvano. E si sono fatti il pozzo. Amen E
In risposta al messaggio di paolof del 22/10/2017 alle 11:00:55Devo dire che tutto sommato dalle mie parti (Emilia centrale) deve essere stato implementato un buon sistema di approvvigionamento tenuto conto della siccità notevole di questo anno.
Devo dire che tutto sommato dalle mie parti (Emilia centrale) deve essere stato implementato un buon sistema di approvvigionamento tenuto conto della siccità notevole di questo anno. Non abbiamo mai avuto problemi se non ngeneriche raccomandazioni di non sprecare
In risposta al messaggio di ergosum del 23/10/2017 alle 11:02:49Una delle criticità è che in montagna è stato derivato di tutto. I micro medio idroelettrico, da una opportunità per produrre energia pulita si è trasformato in un ricco mercato dagli interessi non sempre chiari. In ogni caso non necessariamente è furbo ritenere a monte, soo i fiumi che debbono aver deflusso per ricaricare le falde. Il caso di Bruno è tipico, la stura priva di deflusso superficiale drena invece che caricare e fa abbassare il livello sotto quello del suo pozzo.
Devo dire che tutto sommato dalle mie parti (Emilia centrale) deve essere stato implementato un buon sistema di approvvigionamento tenuto conto della siccità notevole di questo anno. Non abbiamo mai avuto problemi se nonngeneriche raccomandazioni di non sprecare Non hai avuto problemi nel senso che aprendo il rubinetto di casa l'acqua c'era sempre. Questo anche perché si va a prelevare in pozzi profondissimi acqua fossile (formatasi milioni ai anni fa) e si emunge fino all'ultimo dalle falde superficiali non rimaste a secco. Situazione che non puoi mantenere per molto se non riprendessero gli accumuli pluviometrici normali. Ma questo per il settore civile/industriale. I danni al settore agricolo ci sono ovunque, con culture a produzione ridotta in percentuali più o meno elevate a seconda delle zone. Sentivo di un piano nazionale per un miglior utilizzo delle risorse idriche, in primis, costruzione di invasi di accumulo, oltre ad altri interventi. Solo che dei 30 miliardi necessari, pare nella legge di bilancio 2018 ci sarà per ora qualche centinaio di milioni. Temo che stante la situazione, ci sarebbe da velocizzare parecchio l'attuazione.