In risposta al messaggio di Giovanni del 26/01/2024 alle 14:36:03beh, il limite massimo è 50km/h, andare a 40 o 35 non è nemmeno intralcio alla circolazione
La velocità è un fattore di rischio, come negarlo. Ma altrettanto, e forse anche più, sono un fattore di rischio coloro che passeggiano anziché viaggiare. Se su una strada libera, con il limite a 50 km/h, trovi quelloche va a 40 se non addirittura 35 km/h (successo domenica scorsa per una quindicina di km), chi ha fretta è tentato di superarlo con il rischio di provocare un incidente. Tanto, se c'è il limite di 50 km/h significa che qualche rischio c'è. Per me, ripeto per me, è molto più pericoloso quello che va più piano del limite consentito perché induce chi lo segue a superarlo creando un'occasione di rischio. Attenzione, non ho scritto che i limiti vanno superati, ho scritto che sarebbe salutare per tutti se andassimo tutti al limite consentito non creando la tentazione del sorpasso. Giovanni
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/01/2024 alle 15:13:16Condivido anche la punteggiatura!
scommetto tutto quello che ho, che se domani ci sarebbero più agenti in strada e più controlli, quindi più sanzioni, chi si lamente dei pochi controlli oggi, si lamenterebbe dei troppi controlli domani in un paese conun alto senso civico, non serve avere i controlli, non ce ne sarebbe bisogno, è il cittadino che si sa regolare e rispettare le leggi le FFOO servirebbero solo per quei pochi che non hanno il senso civico c e che infrangono le leggi purtroppo in italia non è così tutti si sentono super partes e i più furbi degli altri, vige un sacco di maleducazione e il senso civico nemmeno sanno cosa significhi
In risposta al messaggio di Giovanni del 26/01/2024 alle 14:36:03Mi viene in mente la scena del film Quo Vado, quando Checco Zalone è fermo a un semaforo alla guida di una vettura.
La velocità è un fattore di rischio, come negarlo. Ma altrettanto, e forse anche più, sono un fattore di rischio coloro che passeggiano anziché viaggiare. Se su una strada libera, con il limite a 50 km/h, trovi quelloche va a 40 se non addirittura 35 km/h (successo domenica scorsa per una quindicina di km), chi ha fretta è tentato di superarlo con il rischio di provocare un incidente. Tanto, se c'è il limite di 50 km/h significa che qualche rischio c'è. Per me, ripeto per me, è molto più pericoloso quello che va più piano del limite consentito perché induce chi lo segue a superarlo creando un'occasione di rischio. Attenzione, non ho scritto che i limiti vanno superati, ho scritto che sarebbe salutare per tutti se andassimo tutti al limite consentito non creando la tentazione del sorpasso. Giovanni
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 15:52:05immaginare è bello e non costa nulla, però io domattina quando di nuovo avrò a che fare col tamarro che attraverserà la rotonda nell'ora di punta schizzando come un bosone Higgs, o con quello che sorpasserà 5 auto e un camion nonostante la doppia linea continua, o quello che ti fa la svolta a sinistra nonostante l'obbligo di andare a destra perchè così risparmia 20 mt, o quello che sorpassa a 20 mt dalla curva cieca o mentre rallenti perchè c'è un pedone sulle strisce, attaccarmi all'immaginazione mi servirà a poco.
Mi viene in mente la scena del film Quo Vado, quando Checco Zalone è fermo a un semaforo alla guida di una vettura. La scena si svolge in Norvegia e la sua compagna gli dice in modo molto rilassato di pazientare, perchél'automobilista che lo precede sarebbe partito subito. La scena si chiude con un commento molto simpatico di Zalone che, in modo molto soddisfatto, ricorda come nel passato in una simile fattispecie avrebbe emesso una serie infinita di imprecazioni. Questa è la differenza tra noi italiani (beninteso mi ci metto anch'io) e un popolo che rispetta gli altri. Morale: chi sta davanti ha sempre ragione ... gli altri hanno sempre ragione. Pensate se sulle nostre strade (ma anche in fila alla posta, in spiaggia, al supermercato, qui su COL) fosse sempre applicato questo principio quanto meglio si starebbe.
In risposta al messaggio di mapalib del 26/01/2024 alle 16:44:23a me proprio, paura zero, anzi, per me va bene che ci siano più controlli ( anche sul peso dei camper, e qui ci sono molti che si cag.erebbero addosso) il discorso è che se la gente fosse più educata e rispettosa, i controlli non servirebbero
immaginare è bello e non costa nulla, però io domattina quando di nuovo avrò a che fare col tamarro che attraverserà la rotonda nell'ora di punta schizzando come un bosone Higgs, o con quello che sorpasserà 5 auto eun camion nonostante la doppia linea continua, o quello che ti fa la svolta a sinistra nonostante l'obbligo di andare a destra perchè così risparmia 20 mt, o quello che sorpassa a 20 mt dalla curva cieca o mentre rallenti perchè c'è un pedone sulle strisce, attaccarmi all'immaginazione mi servirà a poco. Una bella e concreta paletta sul grugno del tamarro sarebbe molto più utile, e mi meraviglio che il solo pensiero faccia tanta paura proprio a noi che diciamo di essere così ligi, pazienti e rispettosi...
In risposta al messaggio di mapalib del 26/01/2024 alle 16:44:23La questione è quella. In automatico si controlla solo velocità e i semafori.
immaginare è bello e non costa nulla, però io domattina quando di nuovo avrò a che fare col tamarro che attraverserà la rotonda nell'ora di punta schizzando come un bosone Higgs, o con quello che sorpasserà 5 auto eun camion nonostante la doppia linea continua, o quello che ti fa la svolta a sinistra nonostante l'obbligo di andare a destra perchè così risparmia 20 mt, o quello che sorpassa a 20 mt dalla curva cieca o mentre rallenti perchè c'è un pedone sulle strisce, attaccarmi all'immaginazione mi servirà a poco. Una bella e concreta paletta sul grugno del tamarro sarebbe molto più utile, e mi meraviglio che il solo pensiero faccia tanta paura proprio a noi che diciamo di essere così ligi, pazienti e rispettosi...
In risposta al messaggio di mapalib del 26/01/2024 alle 16:44:23Pensa, io tra domani e dopodomani farò 140/150 km in bicicletta, e con questo mio andamento lento non hai idea di quante infrazioni vedrò già durante i primi km, pur considerando che pedalo su strade poco o per nulla trafficate.
immaginare è bello e non costa nulla, però io domattina quando di nuovo avrò a che fare col tamarro che attraverserà la rotonda nell'ora di punta schizzando come un bosone Higgs, o con quello che sorpasserà 5 auto eun camion nonostante la doppia linea continua, o quello che ti fa la svolta a sinistra nonostante l'obbligo di andare a destra perchè così risparmia 20 mt, o quello che sorpassa a 20 mt dalla curva cieca o mentre rallenti perchè c'è un pedone sulle strisce, attaccarmi all'immaginazione mi servirà a poco. Una bella e concreta paletta sul grugno del tamarro sarebbe molto più utile, e mi meraviglio che il solo pensiero faccia tanta paura proprio a noi che diciamo di essere così ligi, pazienti e rispettosi...
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 19:00:41penso che per cambiare bisogna ritornare indietro con rispetto educazione ecc cominciando dall.asilo e avanti ma fino a quando chi fa il maestro prof, ecc non viene messo in grado (se vuole) di bacchettare gli alunni ma contestato dai genitori mah
Pensa, io tra domani e dopodomani farò 140/150 km in bicicletta, e con questo mio andamento lento non hai idea di quante infrazioni vedrò già durante i primi km, pur considerando che pedalo su strade poco o per nulla trafficate.Nel messaggio che tu quoti ho parlato di rispetto nei confronti degli altri, capisco che questa è utopia ma, visto che sei camperista, immagino tu vada all'estero ogni tanto, e da quelle parti il rispetto per l'altro è concreto, proprio come nel film di Zalone. Ha ragione impiegato, il non rispetto delle regole e del prossimo noi ce l'abbiamo dentro. Comincia a non pensare alla bella e concreta paletta sul grugno del tamarro, prima comincio io a non pensarlo (credo di essere sulla buona strada) e prima ancora impiegato, poi cominceranno tutti gli altri che scrivono qui e così via. Che sia mai il momento che qualcosa cambierà?
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 19:00:41Bel concetto. L'hai spiegato ai tamarri che hai incontrato nel WE?
Pensa, io tra domani e dopodomani farò 140/150 km in bicicletta, e con questo mio andamento lento non hai idea di quante infrazioni vedrò già durante i primi km, pur considerando che pedalo su strade poco o per nulla trafficate.Nel messaggio che tu quoti ho parlato di rispetto nei confronti degli altri, capisco che questa è utopia ma, visto che sei camperista, immagino tu vada all'estero ogni tanto, e da quelle parti il rispetto per l'altro è concreto, proprio come nel film di Zalone. Ha ragione impiegato, il non rispetto delle regole e del prossimo noi ce l'abbiamo dentro. Comincia a non pensare alla bella e concreta paletta sul grugno del tamarro, prima comincio io a non pensarlo (credo di essere sulla buona strada) e prima ancora impiegato, poi cominceranno tutti gli altri che scrivono qui e così via. Che sia mai il momento che qualcosa cambierà?
In risposta al messaggio di chorus del 26/01/2024 alle 15:40:05Io invece sono convinto di no, si lamenterà chi anche adesso non rispetta le regole.
Condivido anche la punteggiatura!
In risposta al messaggio di chorus del 25/01/2024 alle 15:22:02In realtà le forze di polizia svolgono un servizio pubblico e se non lo svolgono o lo fanno in modo ridotto, le spiegazioni dovrebbero darle eccome. Anche perchè pagate con denari pubblici, appunto.
Credo che le forze di polizia a noi non debbano spiegare un bel niente. Pensiamo soltanto che, se sommiamo autoveicoli, motoveicoli, pulman e camion arriviamo quasi a un veicolo a testa, anziani inabili e bambini compresi. Di fronte a questo mastodontico parco circolante questi sono gli effetti e forse un ulteriore giro di vite è necessario.
In risposta al messaggio di dielle6971 del 29/01/2024 alle 23:07:35Le devono dare a me o a te?
In realtà le forze di polizia svolgono un servizio pubblico e se non lo svolgono o lo fanno in modo ridotto, le spiegazioni dovrebbero darle eccome. Anche perchè pagate con denari pubblici, appunto.
In risposta al messaggio di chorus del 30/01/2024 alle 09:34:23Come qualsiasi servizio pubblico anche le ffoo devono rendicontare del loro operato ai cittadini, tutti e 60 milioni, anche se ovviamente non uno per uno, magari tutti insieme.
Le devono dare a me o a te? Ovvero a ognuno dei circa 60 milioni di italiani?
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2024 alle 09:49:47Dunque, tutto è nato da questo scambio di messaggi tra me e mapalib:
Come qualsiasi servizio pubblico anche le ffoo devono rendicontare del loro operato ai cittadini, tutti e 60 milioni, anche se ovviamente non uno per uno, magari tutti insieme. Non capisco perché alcuni settori del pubblico ritengono di non dover rendere conto del loro operato.
In risposta al messaggio di chorus del 30/01/2024 alle 10:29:38Mettiamola in questa maniera. Le ffoo come istituzione devono rendere conto del loro operato attraverso le dovute procedure di trasparenza. Attraversato strumenti politici è del tutto lecito da parte nostra dubitare della loro resa, dei loro obbiettivi, delle loro modalità. E' nostro pieno diritto pensare che possano usare strumenti e modalità differenti per raggiungere gli scopi a loro assegnati e pensare che quello che fanno potrebbero farlo meglio. Se no creiamo un mondo di intoccabili. Ovviamente nel criticare io posso avere torto, sta nella dialettica. Ma a me non va avere di fronte un mondo di indiscutibili.
Dunque, tutto è nato da questo scambio di messaggi tra me e mapalib: 1) messaggio di mapalib: Me lo spieghino loro, comuni e forze di polizia varie, dove sono e cosa fanno le decine di migliaia di addetti al controllo deltraffico e della sicurezza stradale, visto che non li vedi mai per strada 2) mia risposta Credo che le forze di polizia a noi non debbano spiegare un bel niente. Il mio NOI NON era riferito ai circa 60 milioni di italiani ma a mapalib singolarmente e a me singolarmente. Ribadisco: le forze dell'ordine a me, inteso come singolo individuo, non devono spiegare un bel niente. Avranno regole di ingaggio, procedure e, visto che sono un corpo di polizia, ordini gerarchici da rispettare. Le forze dell'ordine sono un'istituzione, che sorvegliano la mia, la tua e la nostra vita. Io, inteso come il sottoscritto, non sono nemmeno un fico secco e non mi sognerei mai di richiamare all'ordine un appartenente alle forze di polizia chiedendogli il rendiconto del suo operato. Sul comportamento in strada: non occorre ribadire per l'ennesima volta che è frutto dell'assoluta maleducazione di noi italiani. PS tanto per chiarire da sempre sono sistematicamente preso in giro dai miei amici (beninteso in modo bonario) perché ho un approccio all'osservanza delle regole di circolazione stradale nettamente superiore alla media e questa mia diversità è spesso oggetto di scherno. Me ne frego chiaramente.
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2024 alle 11:16:48il rispetto delle regole dipende molto dalla accettazione sociale delle stesse, mentre la repressione raramente raggiunge i suoi scopi. Non possiamo vivere in un mondo con un poliziotto che ti guarda ovunque e controlla ovunque che si rispettino le regole e leggi.
Mettiamola in questa maniera. Le ffoo come istituzione devono rendere conto del loro operato attraverso le dovute procedure di trasparenza. Attraversato strumenti politici è del tutto lecito da parte nostra dubitare dellaloro resa, dei loro obbiettivi, delle loro modalità. E' nostro pieno diritto pensare che possano usare strumenti e modalità differenti per raggiungere gli scopi a loro assegnati e pensare che quello che fanno potrebbero farlo meglio. Se no creiamo un mondo di intoccabili. Ovviamente nel criticare io posso avere torto, sta nella dialettica. Ma a me non va avere di fronte un mondo di indiscutibili. Quando io o te abbiamo dei rapporti con le ffoo possiamo pretendere che si comportino secondo legge, altrimenti agiremo con le vie dovute e i singoli ne risponderanno non a noi, ma chi di dovere. Rientra nelle responsabilità di chiunque. Tuttavia ... il rispetto delle regole dipende molto dalla accettazione sociale delle stesse, mentre la repressione raramente raggiunge i suoi scopi. Non possiamo vivere in un mondo con un poliziotto che ti guarda ovunque e controlla ovunque che si rispettino le regole e leggi.
In risposta al messaggio di chorus del 30/01/2024 alle 10:29:38Tutto sto bailamme per una mera domanda retorica...
Dunque, tutto è nato da questo scambio di messaggi tra me e mapalib: 1) messaggio di mapalib: Me lo spieghino loro, comuni e forze di polizia varie, dove sono e cosa fanno le decine di migliaia di addetti al controllo deltraffico e della sicurezza stradale, visto che non li vedi mai per strada 2) mia risposta Credo che le forze di polizia a noi non debbano spiegare un bel niente. Il mio NOI NON era riferito ai circa 60 milioni di italiani ma a mapalib singolarmente e a me singolarmente. Ribadisco: le forze dell'ordine a me, inteso come singolo individuo, non devono spiegare un bel niente. Avranno regole di ingaggio, procedure e, visto che sono un corpo di polizia, ordini gerarchici da rispettare. Le forze dell'ordine sono un'istituzione, che sorvegliano la mia, la tua e la nostra vita. Io, inteso come il sottoscritto, non sono nemmeno un fico secco e non mi sognerei mai di richiamare all'ordine un appartenente alle forze di polizia chiedendogli il rendiconto del suo operato. Sul comportamento in strada: non occorre ribadire per l'ennesima volta che è frutto dell'assoluta maleducazione di noi italiani. PS tanto per chiarire da sempre sono sistematicamente preso in giro dai miei amici (beninteso in modo bonario) perché ho un approccio all'osservanza delle regole di circolazione stradale nettamente superiore alla media e questa mia diversità è spesso oggetto di scherno. Me ne frego chiaramente.
In risposta al messaggio di chorus del 30/01/2024 alle 10:29:38
Dunque, tutto è nato da questo scambio di messaggi tra me e mapalib: 1) messaggio di mapalib: Me lo spieghino loro, comuni e forze di polizia varie, dove sono e cosa fanno le decine di migliaia di addetti al controllo deltraffico e della sicurezza stradale, visto che non li vedi mai per strada 2) mia risposta Credo che le forze di polizia a noi non debbano spiegare un bel niente. Il mio NOI NON era riferito ai circa 60 milioni di italiani ma a mapalib singolarmente e a me singolarmente. Ribadisco: le forze dell'ordine a me, inteso come singolo individuo, non devono spiegare un bel niente. Avranno regole di ingaggio, procedure e, visto che sono un corpo di polizia, ordini gerarchici da rispettare. Le forze dell'ordine sono un'istituzione, che sorvegliano la mia, la tua e la nostra vita. Io, inteso come il sottoscritto, non sono nemmeno un fico secco e non mi sognerei mai di richiamare all'ordine un appartenente alle forze di polizia chiedendogli il rendiconto del suo operato. Sul comportamento in strada: non occorre ribadire per l'ennesima volta che è frutto dell'assoluta maleducazione di noi italiani. PS tanto per chiarire da sempre sono sistematicamente preso in giro dai miei amici (beninteso in modo bonario) perché ho un approccio all'osservanza delle regole di circolazione stradale nettamente superiore alla media e questa mia diversità è spesso oggetto di scherno. Me ne frego chiaramente.
In risposta al messaggio di Giovanni del 30/01/2024 alle 11:24:30mi aggiungo alla per ora sparuta lista probabilmente deriva da mio padre mezzo SABAUDO vecchio stampo che mi ha inculcato educazione rispetto ecc. spero che non si allarghi a macchia d.olio il taglio pali velox (magari qualcuno merita di essere tagliato ma in questo caso la colpa è di chi lo ha messo apposta per far cassa e basta).purtroppo il traffico esponenziale lo stress del tempo scarso ecc non aiuta a volte il rispetto dei limiti di velocità
Hai scritto: PS tanto per chiarire da sempre sono sistematicamente preso in giro dai miei amici (beninteso in modo bonario) perché ho un approccio all'osservanza delle regole di circolazione stradale nettamente superiorealla media e questa mia diversità è spesso oggetto di scherno. Me ne frego chiaramente. Siamo in due! A me tocca sentirli:quando in autostrada percorro la corsia libera più a destra mentre, secondo loro, entrare ed uscire da questa corsia (per superare) è solo una perdita di tempo; quando uscendo dall'autostrada imbocco la corsia di decelerazione appena questa inizia e, poi, rallento per evitare che chi mi segue debba pericolosamente ed inaspettatamente rallentare quando molti aspettano l'ultimo punto possibile per uscire.Devo però dire che quelli che saltuariamente mi frequentano (godo quando sono solo!), dài e dài, alla fine imparano anche loro a comportarsi come si conviene. Giovanni