In risposta al messaggio di Giovanni del 30/01/2024 alle 11:24:30A me risulta che la prima corsia sia minata.
Hai scritto: PS tanto per chiarire da sempre sono sistematicamente preso in giro dai miei amici (beninteso in modo bonario) perché ho un approccio all'osservanza delle regole di circolazione stradale nettamente superiorealla media e questa mia diversità è spesso oggetto di scherno. Me ne frego chiaramente. Siamo in due! A me tocca sentirli:quando in autostrada percorro la corsia libera più a destra mentre, secondo loro, entrare ed uscire da questa corsia (per superare) è solo una perdita di tempo; quando uscendo dall'autostrada imbocco la corsia di decelerazione appena questa inizia e, poi, rallento per evitare che chi mi segue debba pericolosamente ed inaspettatamente rallentare quando molti aspettano l'ultimo punto possibile per uscire.Devo però dire che quelli che saltuariamente mi frequentano (godo quando sono solo!), dài e dài, alla fine imparano anche loro a comportarsi come si conviene. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2024 alle 13:41:09
A me risulta che la prima corsia sia minata.
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 30/01/2024 alle 14:08:21Basta applicare il codice della strada.
Non è minata, è riservata ai camionisti cosi come la seconda corsia. La terza corsia invece è per le auto lente (tipo 70 km/h) e la quarta per tutti gli altri (anche quelli che vanno a 100 perchè sono nel limite dei 130)Mi associo a quelli che dicono che i limiti vanno assolutamente rispettati e sono contento di apprendere che nessuno qua sopra sfora neanche di un solo km orario. Devo ammettere che nell'ultimo mio viaggio per lavoro a Milano (ad inizio anno) ho notato che in autostrada pochissimi hanno superato il limite dei 130 (io ho viaggiato sempre intorno ai 120) Probabilmente il popolo italico rispetta di più i limiti credibili che quelli messi la a casaccio. Un esempio, su una strada di montagna piena di curve e tornanti come può starci il limite a 90? e su una strada cittadina a 4 corsie come può starci il limite a 50?
In risposta al messaggio di chorus del 30/01/2024 alle 15:46:32Chorus, su quanto dici non avevo alcun dubbio. Non dico che i limiti non ci siano , dico solo che a volte sono assurdi.
Basta applicare il codice della strada. Ci sono dei limiti di velocità ordinari: nella fattispecie da te richiamata i limiti ordinari sono 50 kmh sulle strade urbane e 90 kmh sulle strade extraurbane. Dopodiché ci sonodelle regole speciali, vedi art. 141 del cds che dice di regolare la velocità in base alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico (peraltro in curva vi è anche un altro articolo da considerare, ovvero il terzo comma del 141). In ambito urbano, che ricordo essere tutta la zona racchiusa tra i cartelli di inizio località e di fine località, il limite è generalmente 50 kmh come già detto, salvo che il predetto limite non venga elevato fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali.
In risposta al messaggio di marob del 30/01/2024 alle 21:53:15
Ci sono delle belle applicazioni per smartphone che segnalano gli autovelox, io le uso sempre quando percorro strade che non conosco.
In risposta al messaggio di alexf del 30/01/2024 alle 20:54:50Guarda, faccio una provocazione, da ciclista ti dico che gli autovelox sono una benedizione divina!
Proprio oggi mi è arrivata una multa per eccesso di velocità rilevata con autovelox. Non sono riuscito a capire dove ma arrivata dalla polizia di Cervia e presa sulla SS 309 Romea. Era la mattina del 26 dicembre, beltempo e nessuno per strada. Ero con il camper e diretto in Puglia; quando vado a Sud faccio sempre questa strada perchè trovo sconveniente da Padova andare a Bologna e poi a Rimini. Tramite la Romea vado direttamente a Rimini e risparmio autostrada e km e fretta non ne ho. Purtroppo questa strada ha un'impressionante variazioni di velocità che vanno dai 50 ai 90 spesso senza senza logica. Molti sono gli autovelox e ancor più i segnali di presenza autovelox anche senza alcun impianto. Comunque colpa mia, generalmente sono molto prudente e rispettoso ma qui ho sbagliato ed anzichè a 70 Km/h sta scritto che andavo a 71 probabilmente puliti della tolleranza. Quello che però mi fa rabbia è che non so dove abbia costituito pericolo e, senz'altro, questo pericolo lo provocherò anche nel prossimo viaggio. Questo è quello che non capisco degli autovelox; vengono posti tratti strategici, forse pericolosi ma, spesso, ce ne rendiamo conto solo mesi dopo quando ci arriva la multa da pagare e quindi il pericolo creato persisterà domani ed a seguire. Questo mi ha da sempre convinto che questa procedura sia solo per fare cassa. La scorsa estate ho apprezzato gli autovelox in scandinavia dove erano ben segnalati e dopo la macchina fotografica. Questi strumenti avevo imparato a trovarli dove la strada aveva poca visibilità e si stava entrando in curva o un centro abitato. Per lavoro sono stato in Giappone e spesso andavo dal cantiere in aeroporto per incontrare dei colleghi. In un paese c'era una curva un po' impegnativa e proprio li c'era la sagoma di un vigile ad altezza naturale che muoveva un braccio. Bhe, quella strada l'ho fatta decine di volte e tutte le volte istintivamente, alla visata della sagoma, rallentavo. Anche in Russia usano delle sagome di auto della polizia e direi che sono efficaci.
In risposta al messaggio di alexf del 30/01/2024 alle 20:54:50A mio giudizio la Svezia (un paese scandinavo a caso) non può essere paragonato all'Italia.
Proprio oggi mi è arrivata una multa per eccesso di velocità rilevata con autovelox. Non sono riuscito a capire dove ma arrivata dalla polizia di Cervia e presa sulla SS 309 Romea. Era la mattina del 26 dicembre, beltempo e nessuno per strada. Ero con il camper e diretto in Puglia; quando vado a Sud faccio sempre questa strada perchè trovo sconveniente da Padova andare a Bologna e poi a Rimini. Tramite la Romea vado direttamente a Rimini e risparmio autostrada e km e fretta non ne ho. Purtroppo questa strada ha un'impressionante variazioni di velocità che vanno dai 50 ai 90 spesso senza senza logica. Molti sono gli autovelox e ancor più i segnali di presenza autovelox anche senza alcun impianto. Comunque colpa mia, generalmente sono molto prudente e rispettoso ma qui ho sbagliato ed anzichè a 70 Km/h sta scritto che andavo a 71 probabilmente puliti della tolleranza. Quello che però mi fa rabbia è che non so dove abbia costituito pericolo e, senz'altro, questo pericolo lo provocherò anche nel prossimo viaggio. Questo è quello che non capisco degli autovelox; vengono posti tratti strategici, forse pericolosi ma, spesso, ce ne rendiamo conto solo mesi dopo quando ci arriva la multa da pagare e quindi il pericolo creato persisterà domani ed a seguire. Questo mi ha da sempre convinto che questa procedura sia solo per fare cassa. La scorsa estate ho apprezzato gli autovelox in scandinavia dove erano ben segnalati e dopo la macchina fotografica. Questi strumenti avevo imparato a trovarli dove la strada aveva poca visibilità e si stava entrando in curva o un centro abitato. Per lavoro sono stato in Giappone e spesso andavo dal cantiere in aeroporto per incontrare dei colleghi. In un paese c'era una curva un po' impegnativa e proprio li c'era la sagoma di un vigile ad altezza naturale che muoveva un braccio. Bhe, quella strada l'ho fatta decine di volte e tutte le volte istintivamente, alla visata della sagoma, rallentavo. Anche in Russia usano delle sagome di auto della polizia e direi che sono efficaci.
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 09:42:27Nessuno nega che gli autovelox siano uno strumento utile per garantire la sicurezza stradale, ma appunto UNO, non l'UNICO!
Guarda, faccio una provocazione, da ciclista ti dico che gli autovelox sono una benedizione divina! Altro che strumento per fare cassa! Ciò detto, se tu fossi il responsabile della sicurezza della SS Romea e leggessi questastatistica (fonte ISTAT - incidentalità nelle regioni d'Italia) che provvedimenti adotteresti per salvare un pò di vite umane e un pò di incidenti, che peraltro creano disagi alla circolazione e prima ancora tragedie famigliari? Tra le statali, la ss. 016 Adriatica è l’arteria su cui sono stati rilevati più incidenti: 11.293 con 500 morti e 20.472 feriti (indice di mortalità 4,4, indice di lesività 181,3), mentre la 106 Jonica e la 309 Romea sono le statali più pericolose. Sulla prima si sono verificati 2.592 incidenti, sulla seconda 1.856, ma l’indice di mortalità (9,4 per la 106 Jonica e 8 per la 309 Romea) è più che doppio rispetto alla media delle strada statali (3,7) e l’indice di lesività si attesta a 203 feriti ogni 100 incidenti nella ss.106 e a 175 nella ss. 309 fronte de169 della media. E' risaputo come la Romea sia una delle strade più pericolose d'Italia, ma ho impiegato un pò a replicare al tuo messaggio perché volevo avere un dato attendibile in mano e non una sensazione o un sentito dire. Fammi sapere, grazie!
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 10:17:47Il confronto corretto non è con la superficie dei due paesi ma con i km di strade (che non conosco).
A mio giudizio la Svezia (un paese scandinavo a caso) non può essere paragonato all'Italia. Un pettegolezzo: è risaputo che l'osservanza delle regole dei nordici è nettamente diversa da noi. Ma questo non si può misurare,se non per sentito dire. Ma analizziamo un pò di dati (fonte ANFIA - anno 2020). Auto + veicoli industriali circolanti in Italia 45 milioni, stessi veicoli in Svezia 5,6 milioni. La superficie della Svezia è una volta e mezza quella dell'Italia (450 mila kmq contro 302 mila) Lascio a te ogni commento.
In risposta al messaggio di mapalib del 31/01/2024 alle 10:50:06Senza contare quanto sia pericolo guidare per molti km con lo sguardo fisso sul contakm per paura di sforare (anche se di poco) l'assurdo limite.
Nessuno nega che gli autovelox siano uno strumento utile per garantire la sicurezza stradale, ma appunto UNO, non l'UNICO! Quello che si contesta è la tendenza, rilevata da molti anche qui, a diminuire il controllo da partedelle pattuglie umane, che potrebbero rilevare e bloccare in flagranza tutti i possibili comportamenti scorretti e pericolosi, per aumentare la presenza dei dispositivi automatici che ne rilevano solo alcuni (quando sono in funzione) senza peraltro interromperli. Inoltre è forte il sospetto che tale dispiegamento venga spesso (non sempre) predeterminato non tanto in funzione degli effetti positivi sulla sicurezza, quanto di quelli sulle casse dell'ente che li gestisce...
In risposta al messaggio di mapalib del 31/01/2024 alle 10:50:06Per quanto mi riguarda, le forze dell'ordine è opportuno si concentrino su altro.
Nessuno nega che gli autovelox siano uno strumento utile per garantire la sicurezza stradale, ma appunto UNO, non l'UNICO! Quello che si contesta è la tendenza, rilevata da molti anche qui, a diminuire il controllo da partedelle pattuglie umane, che potrebbero rilevare e bloccare in flagranza tutti i possibili comportamenti scorretti e pericolosi, per aumentare la presenza dei dispositivi automatici che ne rilevano solo alcuni (quando sono in funzione) senza peraltro interromperli. Inoltre è forte il sospetto che tale dispiegamento venga spesso (non sempre) predeterminato non tanto in funzione degli effetti positivi sulla sicurezza, quanto di quelli sulle casse dell'ente che li gestisce...
In risposta al messaggio di mapalib del 31/01/2024 alle 10:55:27Ciò non toglie che io abbia citato dati oggettivi.
Il confronto corretto non è con la superficie dei due paesi ma con i km di strade (che non conosco). La Svezia potrebbe anche avere il decuplo di km2, ma se avesse il decimo di km di strade, cosa possibile vista la bassa densità abitativa e le peculiarità geografiche, avrebbe comunque un traffico teorico più elevato di quello italiano...
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 11:35:25Se vuoi capire solo questo di tutto il discorso fai come vuoi, ma mi sembra un atteggiamento un po' mariantoniettiano.
Ciò non toglie che io abbia citato dati oggettivi. E i numeri non smentiscono, mai! E purtroppo non smentiscono nemmeno i dati sui morti e sui feriti gravi a cui assistiamo tutti i giorni. Ma a ciò si risponde con autovelox = far cassa.
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 11:25:51"Per quanto mi riguarda, le forze dell'ordine è opportuno si concentrino su altro."
Per quanto mi riguarda, le forze dell'ordine è opportuno si concentrino su altro. Sulla sicurezza stradale e sul monitoraggio dei comportamenti di noi utenti della strada viene in aiuto la tecnologia, con i risparmi conseguenti.Ciò detto, continuare a leggere autovelox = strumento per far cassa è come leggere autocaravan = autovettura. Non se ne può più. Dobbiamo rispettare i limiti di velocità e dobbiamo rispettare le prescrizioni del codice della strada. Facciamocene una ragione.
In risposta al messaggio di mapalib del 31/01/2024 alle 12:32:39Hai scritto:
Se vuoi capire solo questo di tutto il discorso fai come vuoi, ma mi sembra un atteggiamento un po' mariantoniettiano. Tu ti preoccupi solo di essere a posto tu. Io mi preoccupo invece dei potenziali killer che circolanoindisturbati per le nostre strade senza che la fioritura di tecnologia gli faccia un baffo (e anche questo è un dato oggettivo). Che poi tra questi tu non ci sia mi fa solo piacere.
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 12:54:48Mah, parlamm e nun ce capimm, come diceva Paolantoni...
Hai scritto: Tu ti preoccupi solo di essere a posto tu. Non sai se sono alto o basso, ciccione o magro, se sono uomo o donna, non sai dove sono nato, dove vivo, quanti anni ho, non sai cosa faccio, non conosci il mio percorsoscolastico, di me non sai assolutamente niente, ma scrivi questo su di me. Mah! PS non mi preoccupo di essere a posto solo io, credimi, ma se permetti questo è già qualcosa, visto che mi reputo (e chi conosce tutte le mie suddette caratteristiche lo ripete sempre) un soggetto che osserva le leggi e che ha ben in testa cosa si intende per comportamento civico.
In risposta al messaggio di chorus del 31/01/2024 alle 09:42:27Ciao Chorus, quei dati avrei potuta darteli anch'io perchè conosco bene quella strada e, come me, chi quei dati li da e pure chi li legge.
Guarda, faccio una provocazione, da ciclista ti dico che gli autovelox sono una benedizione divina! Altro che strumento per fare cassa! Ciò detto, se tu fossi il responsabile della sicurezza della SS Romea e leggessi questastatistica (fonte ISTAT - incidentalità nelle regioni d'Italia) che provvedimenti adotteresti per salvare un pò di vite umane e un pò di incidenti, che peraltro creano disagi alla circolazione e prima ancora tragedie famigliari? Tra le statali, la ss. 016 Adriatica è l’arteria su cui sono stati rilevati più incidenti: 11.293 con 500 morti e 20.472 feriti (indice di mortalità 4,4, indice di lesività 181,3), mentre la 106 Jonica e la 309 Romea sono le statali più pericolose. Sulla prima si sono verificati 2.592 incidenti, sulla seconda 1.856, ma l’indice di mortalità (9,4 per la 106 Jonica e 8 per la 309 Romea) è più che doppio rispetto alla media delle strada statali (3,7) e l’indice di lesività si attesta a 203 feriti ogni 100 incidenti nella ss.106 e a 175 nella ss. 309 fronte de169 della media. E' risaputo come la Romea sia una delle strade più pericolose d'Italia, ma ho impiegato un pò a replicare al tuo messaggio perché volevo avere un dato attendibile in mano e non una sensazione o un sentito dire. Fammi sapere, grazie!