In risposta al messaggio di Grinza del 21/06/2023 alle 15:39:03Avrei fatto con rassegnazione quello che cita Piero Angela.
Dopo qualche anno di assenza riecco i temi come prima prova: Quasimodo Moravia Fallaci Piero Angela Il mondo del Wa Ho preso un foglio ed ho pensato quale fare, ma alla fine non mi piaceva nessuno o meglio nessuno mi ha stimolato.. Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/06/2023 alle 15:56:17Si, se dovevo farne uno anche io avrei scelto Piero Angela
Avrei fatto con rassegnazione quello che cita Piero Angela.
In risposta al messaggio di dani1967 del 21/06/2023 alle 16:32:22Anch'io!
Devo dire che non ho mai amato i temi a scuola. Quando dovevo farne uno era sempre una pessima giornata; ok, è normale per qualsiasi prova per un adolescente, ma vivevo molto peggio il tema rispetto non so, alla prova di matematica.
In risposta al messaggio di chorus del 21/06/2023 alle 16:57:30Quando diedi l'esame all'università, ed era nemmeno un anno dopo, mi sembrò di ripartire da zero.
Anch'io! Ma la matematica, quella vera come dico io, è ancora più tosta (ogni tanto mi vengono in mente le equazioni differenziali e quanto sangue ho sputato per studiarle. Da anni le ho letteralmente cancellate dal mio cervello .... che peccato).
In risposta al messaggio di Ummagamma del 21/06/2023 alle 19:23:28A me più che della matematica in se piaceva il fatto che vi fosse un problema da risolvere, una sorta di sfida. Anche oggi quando mio figlio mi parla di un esercizio in cui ha difficoltà, ho l'irresistibile tentazione di mettermici fino a che non lo risolvo, anche quando mi dice di lasciare stare che ci pensa lui (in effetti non intervengo più da tempo).
La matematica, la geometria, la sezione Aurea, i numeri di Fibonacci, erano il mio forte.. chissà perché ho preso poi Scienze Politiche boh! Comunque, quelle regole hanno avuto una enorme importanza nella mia vita, quelloche ho fatto mi è riuscito bene ho strutturato la mia mente ed il mio ragionamento con quello schema…questo il risultato del mio attuale lavoro, basato proprio sulla sezione aurea ovvero rapporto base altezza e sequenze di numeri, lo conoscevano gli antichi egizi, greci romani per costruire templi, per codificare la bellezza umana per esempio distanza occhi naso, altezza totale altezzs ombellico.. si ritrova in natura nel numero delle figlie di un ramo che rispettano quella sequenza e non possono essere un altro numero
In risposta al messaggio di dani1967 del 22/06/2023 alle 09:36:42Dopo la pensione ho fatto un corso di Architettura di Interni alla Università Popolare di Roma
A me più che della matematica in se piaceva il fatto che vi fosse un problema da risolvere, una sorta di sfida. Anche oggi quando mio figlio mi parla di un esercizio in cui ha difficoltà, ho l'irresistibile tentazionedi mettermici fino a che non lo risolvo, anche quando mi dice di lasciare stare che ci pensa lui (in effetti non intervengo più da tempo). Storia invece è sempre stata la materia umanistica in cui andavo meglio, insieme a filosofia, nettamente meglio che in lettere. Storia è una sorta di scienza, per la storia si adotta il metodo scientifico, cercare le fonti, verificarle. Il mio lavoro è anche ricostruire la storia naturale; nella mia famiglia ci sono due persone che hanno fatto gli storici di professione ed uno in erba (mio nipote). Di certo le materie per me più da incubo erano quelle grafiche; disegno era davvero in inferno per me, come al momento lo è per mio figlio. Credo che le arti grafiche siano innate, o sei adatto o no, ed è per questo che trovo esecrabile che sia una materia ancora oggi fatta come 50 anni fa; ironia della sorte la grafica fa parte del mio mestiere, ma nulla del disegno scolastico mi è mai stato utile.
In risposta al messaggio di dani1967 del 22/06/2023 alle 09:36:42La storia che dici te non è quella delle scuole mafie dove devo sapere più che altro le date e senza aver mai un filo logico, adesso è diverso, lo vedo dai compiti della nipotina dove tutto segue un filo….
A me più che della matematica in se piaceva il fatto che vi fosse un problema da risolvere, una sorta di sfida. Anche oggi quando mio figlio mi parla di un esercizio in cui ha difficoltà, ho l'irresistibile tentazionedi mettermici fino a che non lo risolvo, anche quando mi dice di lasciare stare che ci pensa lui (in effetti non intervengo più da tempo). Storia invece è sempre stata la materia umanistica in cui andavo meglio, insieme a filosofia, nettamente meglio che in lettere. Storia è una sorta di scienza, per la storia si adotta il metodo scientifico, cercare le fonti, verificarle. Il mio lavoro è anche ricostruire la storia naturale; nella mia famiglia ci sono due persone che hanno fatto gli storici di professione ed uno in erba (mio nipote). Di certo le materie per me più da incubo erano quelle grafiche; disegno era davvero in inferno per me, come al momento lo è per mio figlio. Credo che le arti grafiche siano innate, o sei adatto o no, ed è per questo che trovo esecrabile che sia una materia ancora oggi fatta come 50 anni fa; ironia della sorte la grafica fa parte del mio mestiere, ma nulla del disegno scolastico mi è mai stato utile.
In risposta al messaggio di Alex52 del 27/06/2023 alle 11:54:14Pensavo allora come oggi che Leopardi avrebbe dovuto tromb*re di più, avrebbe scritto meno poesie e rotto meno agli studenti.
Bellissima questa discussione, sarebbe bello farla in un bar arabo con ventilatore e te alla menta. La sezione aurea..., mi incuriosice se le proporzioni che indica sono una legge fissa o nel tempo cambiano, con tanto tempo.La società, la cultura ed il modo di pensare cambiano come le regole, chissa se anche l'idea della perfezione cambia? Bella anche la riflessione sulla storia e sulla mafia della conoscenza, non importa conoscere una cosa ma saperla e ridirla come tu, povero cieco e retrogado insegnate vuoi. Spero che questi insegnanti non esistano più, ai miei tempi erano dittatori della cultura, i teppisti dei tuoi pensieri. Non avete parlato della poesia, la amo molto. Proprio ieri ho riletto per caso La quiete dopo la tempesta di Leopardi, non l'avevo mai capita e sentita così intensamente. Sarà lo sviluppo. Bravi, nuovamente bellissima discussiopne. Alex
In risposta al messaggio di dani1967 del 27/06/2023 alle 15:21:19Dani, quanto sei romantico
Pensavo allora come oggi che Leopardi avrebbe dovuto tromb*re di più, avrebbe scritto meno poesie e rotto meno agli studenti. Era un personaggio praticamente prigioniero del padre, con i suo censo in tempi in cui la fameera ben più brutta di oggi non avrebbe avuto problemi. Lui era precursore dell'età odierna in cui risolta la fame alimentare restava altra fame. Devo di che no, non ero un gran che appassionato di poesia. Fa parte di quelle cose studiate e memorizzate per lo stretto necessario. ps: perché parlarne al caldo, ma io lo farei tranquillamente sulla terrazza del rifugio Torino col birrozzo.
In risposta al messaggio di Alex52 del 27/06/2023 alle 11:54:14Be’ , io mi trovo a Costantinopoli, la prima volta che ci vengo, per me tra le cinque città piu belle al mondo.. dopo i Romani gli architetti ottomani hanno realizzato con la sezione aurea sta roba
Bellissima questa discussione, sarebbe bello farla in un bar arabo con ventilatore e te alla menta. La sezione aurea..., mi incuriosice se le proporzioni che indica sono una legge fissa o nel tempo cambiano, con tanto tempo.La società, la cultura ed il modo di pensare cambiano come le regole, chissa se anche l'idea della perfezione cambia? Bella anche la riflessione sulla storia e sulla mafia della conoscenza, non importa conoscere una cosa ma saperla e ridirla come tu, povero cieco e retrogado insegnate vuoi. Spero che questi insegnanti non esistano più, ai miei tempi erano dittatori della cultura, i teppisti dei tuoi pensieri. Non avete parlato della poesia, la amo molto. Proprio ieri ho riletto per caso La quiete dopo la tempesta di Leopardi, non l'avevo mai capita e sentita così intensamente. Sarà lo sviluppo. Bravi, nuovamente bellissima discussiopne. Alex
https://storiografia.me/2013/10...
In risposta al messaggio di Ummagamma del 28/06/2023 alle 21:15:01Ripeso dal trauma di Fibonacci e delle Candele giapponesi, come ti dicevo, era meglio la discussione in un caffè arabo con qualche odore pungente di erba, almeno se uno rimaneva interdetto pensava fosse effetto del fumo. Grazie, come avessi accettato, ti saluto insieme alla sezione aurea e tutto il resto.
Qui è spiegato molto bene Aggiungo io che i numeri di Fibonacci sono usati anche nell’analisi dei rialzi e ribassi di borsa, ed io una venticinquina di anni fa ci ho fatto soldini prima che il trading fosse in mano aisuper computer. Secoli prima i giapponesi si erano inventati le. candele giapponesi per il monitoraggio del mercato del riso, oggi si usa per il monitoraggio dei titoli, valute, materie prime ( con un solo simbolo apertura chiusura minimo massimo) erano le antiche intelligenze, con il massimo dell’evoluzione nell’antico Egitto poi lentamente a decadere re finché sarà completamente distrutto ( il cervello umano) dall’intelligenza artificiale
In risposta al messaggio di Alex52 del 03/07/2023 alle 19:26:10La sezione aurea è un pigrego geometrico
Ripeso dal trauma di Fibonacci e delle Candele giapponesi, come ti dicevo, era meglio la discussione in un caffè arabo con qualche odore pungente di erba, almeno se uno rimaneva interdetto pensava fosse effetto del fumo. Grazie, come avessi accettato, ti saluto insieme alla sezione aurea e tutto il resto.