In risposta al messaggio di bruno it del 12/04/2024 alle 00:51:13
Che discorsi surreali, nemmeno in un congresso di confindustria oserebbero tanto. Evidentemente non avete mai avuto bisogno di tutele sul lavoro, vi siete arrangiati sempre da soli, siete dei...come si dice in inglese? Selfmade man. Tradotto: italianissimo conclave di P.I. E meno male che in quei anni '60 e '70 esistevano i sindacati e con loro i lavoratori, quelli delle fabbriche che non esistono più, quelli che parlavano alla folla chiamandola 'compagni', seguiti anche da chi (ed erano molti) seccava essere interpellati in quella maniera. L'importante era portare a casa una paga decente, dignitosa, non le 5mila lire in più in busta concesse con parsimonia a chi la fabbrica riteneva meritevole (non sbagliatevi, non era meritocrazia, era ruffianesimo), una vera miseria che tanti rifiutavano. Ho assistito a incontri collettivi con il megadirettore: Molto teatrale, alle richieste pareva rimpicciolirsi, si metteva con le spalle al muro e, se bisogno, avrebbe giurato sulla testa dei figli che la ditta non poteva permettersi ciò che si reclamava. Abbiamo visto poi, e tutt'ora continua alla grande, anzi, alla stragrandissima, come viene distribuita la ricchezza (finchè potete, informatevi, che di questo passo l'informazione sarà veramente nelle mani di pochissimi). Dovete sapere (lo dico perchè a volte ho davvero l'impressione che molti di voi siano appena sbarcati da Marte) che una volta esisteva per davvero quel sindacato di cui sopra, poi un bel giorno arrivò uno che diceva di essere sceso in campo, e che come prima cosa mise quel sindacato che funzionava (evidentemente troppo bene per i suoi gusti) in contrapposizione con gli altri due che allora dormivano e che solo ora, dopo anni, sembrano dare segni di risveglio. Si, ragazzi, perchè ora come ora, nel mondo della sicurezza e dell'informazione, ce la giochiamo con il Burundi per il 40° o 41°posto. Svegliamoci anche noi!
In risposta al messaggio di Bicio90 del 12/04/2024 alle 07:11:23Lasciamo stare i corsi di formazione. Da me siccome io lavoro spesso in ambiente montano, hanno fatto fare il corso sui lavori in quota ... ovvero come salire e scendere dalle scale e sui tetti, cosa che in teoria non dovrei mai fare.
Intanto ringrazio Giovanni (con il quale mi sono spesso scontrato su altre tematiche) per aver aperto una discussione su questa tematica che, come ben sapete, viene trattata solo nel momento in cui si verifichi una tragedia(tra le ultime possiamo citare la linea ferroviaria di Brandizzo, il cantiere Esselunga di Firenze, e adesso la centrale idroelettrica di Suviana). Nonostante l'ennesima tragedia, sono comunque contento che se ne parli anche su queste pagine, mi scuso in anticipo per il pippone... Mi occupo quotidianamente di Salute, Sicurezza e Ambiente da quasi 10 anni, per me non è soltanto un lavoro, arrivare in fondo alla giornata senza che in azienda si verifichino incidenti è come una missione. Purtroppo non sono esperto nel settore energetico, mi occupo di Sanità ed è giusto che ciascun HSE Specialist (oggi va di moda chiamarci così) si occupi del proprio settore di specializzazione. Però c'è una cosa che posso dire, che accomuna tutte le tipologie di attività, dalle più pericolose (logistica, cantieristica, agricoltura) alle meno pericolose (servizi in genere), e questi sono i comportamenti delle persone: inutile buttare lì numeri a caso, la statistica se non è supportata non serve a niente, ma vi posso garantire che una buonissima parte degli incidenti (da alcuni dei quali possono derivare infortuni sul lavoro) è causata dal comportamento delle persone, non da procedure errate, non da macchinari non sicuri, non da tecnologie non presenti, NO, spesso sono le persone a fare la differenza, per questo dico che la sicurezza sul lavoro al mondo d'oggi non può prescindere da questo. Io vedo solo una possibile soluzione per risolvere un annoso problema culturale: lavorare sui giovani, fin dalle scuole dell'infanzia queste tematiche devono essere trattate, bisogna togliere ore ad altre materie per poter lavorare sulla loro educazione civica, perchè credo che sia inutile sapere chi ha ucciso Giulio Cesare se poi questi bimbi un domani moriranno schiacciati da un solaio o investiti da un treno perchè non sono stati in grado di percepire un pericolo o non hanno avuto la forza di dire al proprio caposquadra fallo te questo lavoro perchè io domani mattina voglio tornare a casa tutto intero. Anche noi in azienda sanitaria abbiamo iniziato a smettere di preoccuparci di determinati aspetti legati al mondo tecnologico, ormai tutto ciò che usiamo è dotato di sistemi di protezione, il problema rimane sugli utilizzatori, abbiamo iniziato a lavorare sulle loro teste, a rendere confortevole l'ambiente di lavoro, ad aiutarli a conciliare la vita privata con la vita lavorativa, a fare in modo che siano stimolati ad aiutarci a rendere più sicuro il loro reparto di lavoro, a istituire dei sistemi premianti per chi riesce in questo intento. Concordo inoltre su chi dice che i controlli sono pochi, direi pochissimi, anche se vedo questo step come successivo rispetto ad un cambiamento culturale di fondo che ritengo imprescindibile. Non vorrei esprimermi sui sindacati, anche secondo me non è loro compito la tutela della sicurezza del lavoratore, ma vi racconto un episodio buffo che mi è accaduto di recente: sono stato chiamato a testimoniare in tribunale poiché un operatore, a cui è stata comminata una sanzione di 4h di retribuzione (circa 50€ netti) per non aver indossato correttamente i DPI in un reparto ad alta complessità clinica (quasi a livello di malattie infettive), supportato dalla sigla sindacale a cui è iscritto, ha fatto causa all'azienda per danni morali per un totale di circa 70.000€; fortunatamente l'esito si è risolto a nostro favore, ma spiegatemi cosa deve fare il mio datore di lavoro la prossima volta in cui qualcuno della mia squadra segnala una criticità di questo tipo... vabbè P.s. non so se lo sapete ma a fine anno dovrebbe uscire (il testo è quasi ufficiale, manca solo la data) un nuovo accordo normativo che riguarda i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza, il quale prevede una forte riduzione del numero di ore obbligatorie e la possibilità di svolgere tutti i corsi in e-learning, apriti cielo!
In risposta al messaggio di dani1967 del 12/04/2024 alle 08:49:29Da quello che ho capito, una parte della turbina si è staccata andando a impattare sul generatore che poi è esploso
Tra le cose che sento c'è n'è una che da ignorante non capisco. Sento parlare di turbina esplosa, ma la turbina non è un oggetto meccanico fisicamente ben distante dal generatore, che essendo elettrico potrebbe ?
In risposta al messaggio di dani1967 del 12/04/2024 alle 08:49:29No, turbina e gneratore sono montati coassialmente.
Tra le cose che sento c'è n'è una che da ignorante non capisco. Sento parlare di turbina esplosa, ma la turbina non è un oggetto meccanico fisicamente ben distante dal generatore, che essendo elettrico potrebbe ?
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 11/04/2024 alle 15:40:07Ci sono le norme, ci sono dei protocolli di sicurezza, ci sono degli organismi all'interno delle aziende, diciamo delle figure professionali ancorché dipendenti/dirigenti, deputati al controllo, con tanto di responsabilità penali.
Soluzioni più controlli più controlli Più controlli Oneri per la sicurezza da parte del committente , non dall'impresa esecutrice che si rivale su committente Mettete fuorilegge il subappalto, non deve esistere Evitaregare al ribasso istituendo dei punteggi in base alla qualità dei lavori più sei bravo nel tuo lavoro (in fatto di sicurezza, qualità del lavoro eseguito, qualità dei materiali utilizzati, qualità nella formazione, ecc) più hai possibilità di prendere il lavoro, il costo deve essere l'ultimo dei parametri per assegnare una gara meritocrazia, chi non è capace a casa, senza appello e aiuto dei sindacati Più controlli l'ho già detto? L'altro giorno ero in un deposito dell'autostrada che dovevo caricare con la gru dei new jersey su altri camion, i new jersey erano impilati in 5 piani Appena sceso dal camion, il responsabile di autostrade mi ha chiesto di indossare casco e giubbino alta visibilità, giustamente Apro la gru, la porto in cima al mucchio e chiedo a che ora arrivava la piattaforma Aerea per andare ad imbragare, mi è stato risposto che dovevo arrampicarmi e arrangiarmi Chiuso la gru e me ne sono andato lasciando lì 4 bilici e il responsabile autostrade Tanto per dire come.funzuona in Italia E stiamo parlando di autostrade, non Peppino lo stradino
In risposta al messaggio di Sergione66 del 12/04/2024 alle 09:19:19Mi pare che sia una storia simile al ponte morandi. Adesso partiranno mille lavori.
No, turbina e gneratore sono montati coassialmente. Il generatore sta sopra e la turbina sotto per motivi legati alle condotte di passaggio dell'acqua di alimentazione. Un collasso di uno dei due ha conseguenze catastrofichesull'altro, non ci sono vie di uscita. La centrale di Suviana pur essendo tra le più recenti ha comunque 50 anni e gli impianti più vecchi in Italia si avvicinano al secolo di vita in quanto realizzati in gran parte durante il ventennio fascista e nell'immediato dopoguerra fino agli anni 50. Quindi si parla di opere che anche se ben tenute e curate sono pur sempre vecchie . Esiste un piano di governativo che risale al 2015 che prevedeva lavori di manutenzione straordinari su molti questi impianti che messi tutti insieme garantiscono circa il 12% del fabbisogno nazionale e che servono soprattutto per fare fronte a picchi di richiesta di energia e come stabilizzatori della rete, avendo la capacità di essere avviati in pochi minuti. Cosa che per impianti a carbone e gas è impossibile, anche se negli ultimi anni i tempi di salita sono drasticamente ridotti. Cosa è stato fatto dal 2015 ? Poco o nulla ... mettiamoci anche il periodo covid che ha congelato molte delle attività ma la realtà è questa. La conseguenza che immagino deriverà da questo disastro sarà la chiura precauzionale di molti impianti, con l'effetto di andare in netta contrapposizione alla svolta green che tanto è stata sbandierata. Un'ultima considerazione. Pur essendo una forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni, l'idroelettrico ha una sua intrinseca pericolosità legata alle dighe. Tra l'altro l'impianto di Suviana è situato in una zona con un rischio sismico non proprio bassissimo.
In risposta al messaggio di chorus del 12/04/2024 alle 09:31:17E pensa, nonostante c'è il penale, continuano a morire persone
Ci sono le norme, ci sono dei protocolli di sicurezza, ci sono degli organismi all'interno delle aziende, diciamo delle figure professionali ancorché dipendenti/dirigenti, deputati al controllo, con tanto di responsabilità penali. Ma questo non basta ancora. E poi mi chiedo chi dovrebbe controllare: gli ispettori dell'inail? Un poliziotto? La magistratura?
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/04/2024 alle 10:34:16Perché l'approccio repressivo al pari di quello burocratico non serve a nulla.
E pensa, nonostante c'è il penale, continuano a morire persone quindi?
In risposta al messaggio di dani1967 del 12/04/2024 alle 10:02:10Sono d'accordo. Ma la Valle D'Aosta non è sismica pur essendo zona di montagne e corsi d'acqua. Idem gran parte della Lombardia e del Piemonte.
Mi pare che sia una storia simile al ponte morandi. Adesso partiranno mille lavori. in quanto al rischio sismico non temerei più di tanto. La premessa è che le dighe, per loro natura (salvo quelle ad acqua fluente sui fiumi)devono stare in un posto tettonicamente vivace per poter avere un salto di quota, per cui non credo che esista una sola diga al mondo in una zona priva di rischio sismico. Strutture come le dighe sono costruite in maneira ridondante dal punto di vista sismico, anche quella del Vajont ha tranquillamente sopportato il terremoto del 76 senza colpo ferire pur essendosi presa la botta della frana. Aggiungerei che salvo la sardegna, tutta l'Italia è a rischio sismico, per cui bisogna sempre capire il reale livello di pericolosità. In questi casi bisogna tenere i nervi a posto e non agire di impulso seguendo le ondate di sentimento popolare, non possiamo assolutamente rinunciare all'idroelettrico, si investa quanto serve in sicurezza.
In risposta al messaggio di dani1967 del 12/04/2024 alle 12:02:52Interessante la mappa
Scusami, qui l'esperto sono io, Piemonte e VDA sono a rischio sismico, tutti interi. Rischio medio basso, ma esistente. Le alpi, per isostasia, si alzano ancora.
In risposta al messaggio di Grinza del 12/04/2024 alle 12:31:43Ci sono stati terremoti in Piemonte che hanno fatto morti. Si tratta di bassa, o inferiore pericolosità rispetto ad altre zone in cui la pericolosità è altissima. Il rischio è un'altra cosa, è legato a vulnerabilità ed esposizione, che in queste zone è molto alta in quanto le costruzioni storiche non hanno alcuna cautela. Ovviamente la pericolosità dell'appennino è assai maggiore, ma ... ma le dighe non vengono giù come castelli di carta.
Interessante la mappa A vedere la mappa Piemonte e VDO sono le regioni a basso rischio sismico Tornando alla tragedia ritengo che il problema nasce dalle gare, sempre più improntate al risparmio ed in più ai continuisubappalti che offrono perdonane poco specializzato, e questo ha portato a 7 persone decedute I sindacati c’entrano poco, almeno qui, gioie e dolori dei lavoratori…
In risposta al messaggio di dani1967 del 12/04/2024 alle 13:10:10Parlavo in generale, cosa é successo a Suviana non ne ho idea, in genere il subappalto é sulla manovalanza…
Ci sono stati terremoti in Piemonte che hanno fatto morti. Si tratta di bassa, o inferiore pericolosità rispetto ad altre zone in cui la pericolosità è altissima. Il rischio è un'altra cosa, è legato a vulnerabilitàed esposizione, che in queste zone è molto alta in quanto le costruzioni storiche non hanno alcuna cautela. Ovviamente la pericolosità dell'appennino è assai maggiore, ma ... ma le dighe non vengono giù come castelli di carta. Tornando a noi, non mi pare che il committente fosse pubblico, al pari di esselunga, per cui la questione degli appalti è fuori luogo. Si può dire che si risparmia sempre di più, ma se l'oepratore era siemens, di cosa stiamo parlando ? Non sapendo cosa sia capitato, è inutile dare colpe così...
In risposta al messaggio di Bicio90 del 12/04/2024 alle 07:11:23Innanzitutto grazie per ciò che hai scritto. Io non avrei mai avuto il coraggio di scriverlo, per paura di essere aggredito.
Intanto ringrazio Giovanni (con il quale mi sono spesso scontrato su altre tematiche) per aver aperto una discussione su questa tematica che, come ben sapete, viene trattata solo nel momento in cui si verifichi una tragedia(tra le ultime possiamo citare la linea ferroviaria di Brandizzo, il cantiere Esselunga di Firenze, e adesso la centrale idroelettrica di Suviana). Nonostante l'ennesima tragedia, sono comunque contento che se ne parli anche su queste pagine, mi scuso in anticipo per il pippone... Mi occupo quotidianamente di Salute, Sicurezza e Ambiente da quasi 10 anni, per me non è soltanto un lavoro, arrivare in fondo alla giornata senza che in azienda si verifichino incidenti è come una missione. Purtroppo non sono esperto nel settore energetico, mi occupo di Sanità ed è giusto che ciascun HSE Specialist (oggi va di moda chiamarci così) si occupi del proprio settore di specializzazione. Però c'è una cosa che posso dire, che accomuna tutte le tipologie di attività, dalle più pericolose (logistica, cantieristica, agricoltura) alle meno pericolose (servizi in genere), e questi sono i comportamenti delle persone: inutile buttare lì numeri a caso, la statistica se non è supportata non serve a niente, ma vi posso garantire che una buonissima parte degli incidenti (da alcuni dei quali possono derivare infortuni sul lavoro) è causata dal comportamento delle persone, non da procedure errate, non da macchinari non sicuri, non da tecnologie non presenti, NO, spesso sono le persone a fare la differenza, per questo dico che la sicurezza sul lavoro al mondo d'oggi non può prescindere da questo. Io vedo solo una possibile soluzione per risolvere un annoso problema culturale: lavorare sui giovani, fin dalle scuole dell'infanzia queste tematiche devono essere trattate, bisogna togliere ore ad altre materie per poter lavorare sulla loro educazione civica, perchè credo che sia inutile sapere chi ha ucciso Giulio Cesare se poi questi bimbi un domani moriranno schiacciati da un solaio o investiti da un treno perchè non sono stati in grado di percepire un pericolo o non hanno avuto la forza di dire al proprio caposquadra fallo te questo lavoro perchè io domani mattina voglio tornare a casa tutto intero. Anche noi in azienda sanitaria abbiamo iniziato a smettere di preoccuparci di determinati aspetti legati al mondo tecnologico, ormai tutto ciò che usiamo è dotato di sistemi di protezione, il problema rimane sugli utilizzatori, abbiamo iniziato a lavorare sulle loro teste, a rendere confortevole l'ambiente di lavoro, ad aiutarli a conciliare la vita privata con la vita lavorativa, a fare in modo che siano stimolati ad aiutarci a rendere più sicuro il loro reparto di lavoro, a istituire dei sistemi premianti per chi riesce in questo intento. Concordo inoltre su chi dice che i controlli sono pochi, direi pochissimi, anche se vedo questo step come successivo rispetto ad un cambiamento culturale di fondo che ritengo imprescindibile. Non vorrei esprimermi sui sindacati, anche secondo me non è loro compito la tutela della sicurezza del lavoratore, ma vi racconto un episodio buffo che mi è accaduto di recente: sono stato chiamato a testimoniare in tribunale poiché un operatore, a cui è stata comminata una sanzione di 4h di retribuzione (circa 50€ netti) per non aver indossato correttamente i DPI in un reparto ad alta complessità clinica (quasi a livello di malattie infettive), supportato dalla sigla sindacale a cui è iscritto, ha fatto causa all'azienda per danni morali per un totale di circa 70.000€; fortunatamente l'esito si è risolto a nostro favore, ma spiegatemi cosa deve fare il mio datore di lavoro la prossima volta in cui qualcuno della mia squadra segnala una criticità di questo tipo... vabbè P.s. non so se lo sapete ma a fine anno dovrebbe uscire (il testo è quasi ufficiale, manca solo la data) un nuovo accordo normativo che riguarda i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza, il quale prevede una forte riduzione del numero di ore obbligatorie e la possibilità di svolgere tutti i corsi in e-learning, apriti cielo!
In risposta al messaggio di Sergione66 del 12/04/2024 alle 14:25:04
Le società incaricate delle opere di manutenzione sono Siemens e Voith. Sicuramente leader del settore. Però mi sembra che ci fossero anche ditte fatte di pensionati ex Enel o simili . Comunque tutta gente del mestiere.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 12/04/2024 alle 14:25:04
Le società incaricate delle opere di manutenzione sono Siemens e Voith. Sicuramente leader del settore. Però mi sembra che ci fossero anche ditte fatte di pensionati ex Enel o simili . Comunque tutta gente del mestiere.