In risposta al messaggio di bruno it del 13/04/2024 alle 16:38:59il lavoro a tempo determinato è stato creato da D'Aòema con l'appoggio dei sindacati di allora e anche lo "stipendio d'ingresso" praticamente ridotto, e anche nelle amministrazioni pubbliche, ricordo in quegli anni in alcuni enti pubblici alcuni figli di sindacalisti o diridenti siccome troppo somari per superare il concorso venivano assunti tra i precari a tempo determinato poi dopo un po di tempo con qualche trucchetto diventavano effettivi
...andando ad individuare i dipendenti fannulloni e disfattisti Risultato… un pensionato Volkswagen si gode la vita con 6000 euri al mese Col lavoro a tempo determinato ho dubbi cheesistano fannulloni e disfattisti. Col precariato, instaurato da quell'ometto presentatosi in tv (la sua) e che diceva di amare l'Italia, esiste invece una enorme massa di giovani che sempre meno si sposa e ancora meno pensa a fare figli, in pratica dei senza futuro. Riguardo all'operaio tedesco (VW mi pare), a me risulta una paga media mensile di 2600/2800 euro. Trovo molto difficile che in pensione gliene arrivano 6000!...che sia per la plusvalenza ricavata dalla famosa truffa di qualche anno fa?
http://www.pmli.it/dalemabastap...
In risposta al messaggio di vespucci del 14/04/2024 alle 07:33:58Poi si va a vedere e ci sono molte discrepanze.
il lavoro a tempo determinato è stato creato da D'Aòema con l'appoggio dei sindacati di allora e anche lo stipendio d'ingresso praticamente ridotto, e anche nelle amministrazioni pubbliche, ricordo in quegli anni in alcunienti pubblici alcuni figli di sindacalisti o diridenti siccome troppo somari per superare il concorso venivano assunti tra i precari a tempo determinato poi dopo un po di tempo con qualche trucchetto diventavano effettivi è un articolo di parte, ma i riferimenti sono giusti
https://www.diritto.it/il-contr...
https://www.gazzettaufficiale.i...
In risposta al messaggio di chorus del 13/04/2024 alle 19:49:56Devo dare una occhiata alle fonti ma a memoria ricordo che il dato italiano è storicamente falsato dal fatto che un incidente nel viaggio casa lavoro, dove il datore può poco o nulla, viene computato come incidente sul lavoro.
Cortesemente puoi citare la fonte di questo dato? Grazie. Il sito dell'Inail, sezioni statistiche europee, riporta la serie storica degli infortuni con assenza dal lavoro di almeno 4 giorni. Nelle note metodologiche vienericordato come ci siano delle carenze nelle rilevazioni statistiche per diversi criteri seguiti dai vari Stati europei, ricordando come grandi democrazie del nord Europa (Danimarca, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia) non dispongano di un sistema assicurativo specifico. Ciò detto l'Italia non è poi messa così male, qualche dato 810 mila incidenti in Germania (ma loro sono 84 milioni), 655 mila in Francia e 273 mila in Italia. Spicca il Portogallo con 114 mila infortuni per una popolazione analoga a quella della nostra Lombardia. Non sono riuscito a trovare una statistica sugli infortuni mortali, che provenga da una fonte a me nota, cercherò ancora. Grazie anticipate per un tuo cortese riscontro, ciao.
In risposta al messaggio di Grinza del 14/04/2024 alle 08:12:11Spero che le indagini e i processi si svolgano nelle giuste sedi e ne sui social ne sui media. Meno notizie trapelano meglio e'. Noi dovremmo scoprire i fatti leggendo le sentenze o assistendo al processo.
Cominciano le indagini, ma non si capisce molto, la risposta sarà lunga ma è sempre un problema umano, purtroppo. Una turbina progettata male una fusione sbagliata una installazione non idonea un collaudo errato la somma di tutte non esiste la fatalità esiste l’incidente
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/04/2024 alle 11:08:39
Devo dare una occhiata alle fonti ma a memoria ricordo che il dato italiano è storicamente falsato dal fatto che un incidente nel viaggio casa lavoro, dove il datore può poco o nulla, viene computato come incidente sul lavoro.
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/04/2024 alle 11:08:39Più o meno
Devo dare una occhiata alle fonti ma a memoria ricordo che il dato italiano è storicamente falsato dal fatto che un incidente nel viaggio casa lavoro, dove il datore può poco o nulla, viene computato come incidente sul lavoro.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 14/04/2024 alle 11:41:32Ne parlavo giusto al lavoro settimana scorsa e questi sembrava che fossero i paletti
Più o meno nel senso che c'è un limite di tempo (30 minuti se non ricordo male) e per il tragitto più breve dal luogo di lavoro a casa Se ti fai male mentre stai andando al supermercato che dista 3 km dal tragitto, non è infortunio
In risposta al messaggio di archimede1 del 14/04/2024 alle 08:32:44si lo so qualunque cose è sempre e solo colpa dei governi di centro destra
Poi si va a vedere e ci sono molte discrepanze. non mi risulta che nel 62 ci fosse dalemai al governo e lo stravolgimento della legislazione sul lavoro a termine ebbe luogo nel 2001 con l'avvento dei governi di centrodesta. E un articolo al di sopra delle parti. Guarda le date Governo Berlusconi 11 6 2001 23 4 2005 ministro del lavoro Roberto Maroni.
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/04/2024 alle 11:12:05Perché pensi sia una cosa diversa da quanto ho scritto?
Spero che le indagini e i processi si svolgano nelle giuste sedi e ne sui social ne sui media. Meno notizie trapelano meglio e'. Noi dovremmo scoprire i fatti leggendo le sentenze o assistendo al processo.
In risposta al messaggio di vespucci del 14/04/2024 alle 15:01:51Gli atti legislativi le date e le leggi dicono questo.
si lo so qualunque cose è sempre e solo colpa dei governi di centro destra
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/04/2024 alle 11:08:39Copio/incollo quanto riportato nelle premesse del documento Inail:
Devo dare una occhiata alle fonti ma a memoria ricordo che il dato italiano è storicamente falsato dal fatto che un incidente nel viaggio casa lavoro, dove il datore può poco o nulla, viene computato come incidente sul lavoro.
In risposta al messaggio di vespucci del 14/04/2024 alle 15:01:51Ma ancora ce stai a perde tempo?
si lo so qualunque cose è sempre e solo colpa dei governi di centro destra
In risposta al messaggio di Grinza del 14/04/2024 alle 08:12:11Sono notizie provenienti da quale fonte ? Magistratura o stampa ?
Cominciano le indagini, ma non si capisce molto, la risposta sarà lunga ma è sempre un problema umano, purtroppo. Una turbina progettata male una fusione sbagliata una installazione non idonea un collaudo errato la somma di tutte non esiste la fatalità esiste l’incidente
In risposta al messaggio di chorus del 15/04/2024 alle 09:14:15
Copio/incollo quanto riportato nelle premesse del documento Inail: Sono esclusi: • gli infortuni in itinere • gli infortuni che determinano lesioni intenzionalmente auto-procurate • gli infortuni dovuti esclusivamente a cause mediche (infarto cardiaco, ictus).
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/04/2024 alle 10:53:37Mi permetto di far notare che il mio è stato un copia/incolla dal sito internet dell'Inail, sezione statistiche europee.
Un evento per essere definito Infortunio sul lavoro deve avere un nesso eziologico con il lavoro. E' sul nesso eziologico che si è sempre discusso in questi casi: se il lavoratore sta andando da casa sua, residenza abituale,al posto di lavoro comandato che può essere anche quello non abituale, usando il percorso ed il mezzo più idoneo per le condizioni meteo e stradali, con privilegio per i mezzi pubblici, era infortunio sul lavoro. Se questa regola non valesse più da quando trattavo questi problemi, significa che si è andati indietro di anni e questo non posso crederlo. Ovviamente andata e ritorno. Sul secondo punto, mi sembra logico che sia così, siamo sul penale. Sugli infarti, ictus ed eventi simili, io ricordo due casi, entrambi riconosciuti infortunio sul lavoro. Per un collega si dimostrò che nella mattinata quell'operario aveva svolto un lavoro molto molto pesante, testimoniato in tribunale dai colleghi e dall'ordine di lavoro; nel secondo caso, si trattava di un capo ufficio che nella riunione datore di lavoro-cuda (delegati d'azienda) s'era preso una ramanzina (molto probabilmente di circostanza!) da parte del direttore nei suoi confronti ed il poveretto se l'era presa molto a male; dopo pranzo, un infarto senza scampo lo portò via. Al momento del processo, il dirigente era nel frattempo morto ed i colleghi testimoniarono la circostanza e la famiglia ebbe il riconoscimento di decesso per infortunio sul lavoro. A volte la teoria è diversa dalla pratica di tutti i giorni. Ovviamente non contesto quanto tu scrivi che sarà certamente e senza dubbio come scrivi, però poi ci sono sempre casi particolari. Giovanni
In risposta al messaggio di Sergione66 del 15/04/2024 alle 09:58:46Sicuramente mi sono espresso male ma dico che é sempre la colpa dell’uomo se succede qualcosa, anche un vite che si rompe é perché qualcosa non ha funzionato nella fusione, nel progetto, nell’ installazione o altro
Sono notizie provenienti da quale fonte ? Magistratura o stampa ? Una turbina progettata male non resta in funzione per decenni senza problemi. Giusto per fare una puntualizzazione sul primo punto.